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NikonClub.it Community > NIKON PHOTO LAB > NIKON LIFE
silvio_landi
Ciao a tutti,

posto il mio primo 'life', spero vi piaccia (forse un po' smielato... biggrin.gif )
Chiedo subito 'venia' per la qualita' delle foto (il sottotitolo la dice lunga..),
ma, composizione a parte,
anche perche' sono delle scansioni da dia fatte con uno scanner piano,il che e' tutto dire..., e poi 'resizate' a dimensioni da post.


Aspetto commenti (...al cuore, Ramòn...) biggrin.gif
Ciao
S.

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Quel giorno non lo dimentichero' mai...

"Oggi andiamo a vedere le mante!"
E' cosi' che la nostra guida sub inizia il suo briefing mentre il Dhoni
naviga sull'Oceano Indiano, rotta per il punto di immersione - uno dei tanti
tra 'Manta point' o 'Shark point' che costellano le acque attorno ai vari
atolli maldiviani - con alle spalle l' isola di Meedhupparu, da cui siamo partiti da poco.

E io, che non ho mai visto una manta se non in qualche invidiata ripresa di
documentario, penso tra me e me: " Si, le mante, in questa stagione, ma dai,
raccontalo ad un altro..."
Il briefing finisce, ed inizia la solita vestizione, con la formazione dei gruppi.
Io appena prima di vestrirmi preparo la mia Nikonos III, montando il flash sulla staffa,
con i soliti gesti meccanici ma 'attenti' a proteggere la sporgente lente
a 'cupola' del grandangolare...
"Si, le mante...magari..." penso di nuovo mentre assemblo il tutto,
ed un lieve sorriso piega un angolo della mia bocca, e ci spero, in fondo all'anima,
il grandangolo e' li per quello, altrimenti avrei montato il tubo macro...

Finalmente e' arrivato il momento, dobbiamo buttarci, e questo istante
ogni volta che lo vivo, mi da' sempre la stessa emozione:
sei li, seduto al tuo posto assegnato,
mentre aspetti il tuo turno per gettarti oltre la murata
bardato da capo a piedi come un lagunare, costretto nella muta,
magari sballottato dal mare, con il peso della bombola sulle spalle,
respirando a bocca aperta perche' la maschera ti impedisce di respirare col naso,
a volte un vago senso di nausea causato dal moto ondoso,
le pinne gia' ai piedi, che ondeggiano ai movimenti della barca, pronto a saltare giu...
Spesso ti chiedi chi te lo faccia fare, ma ti rispondi semplicemente guardandoti dentro:
adrenalina e impazienza, voglia e timore, gioia e paura;
sembra di vivere un'avventura, un'operazione di
'lancio' a bassa quota di paracadutisti, tutti attrezzati come siamo,
via uno dopo l'altro, di sotto, passo del gigante e giu', nel blu...
Manca solo il 'sergente' che strilla "Via, via, via..."

Tocca a me, erogatore in bocca, mano destra in faccia, la sinistra a tenere le fruste,
sguardo in alto, passo lungo e giu'...
Sono in acqua, mi faccio passare la mia macchina, la aggancio al giubbetto equilibratore,
aspetto il mio buddy, mia moglie, ma qualcosa va storto, nel tuffo perde la zavorra,
e me ne accorgo solo dopo diversi tentativi di portarla giu' con me, con vani sforzi.

Lei e' costretta a risalire, ma abbiamo perso tempo, la corrente ci ha spostati un po',
dobbiamo farci 'trainare' dal Dhoni e ritrovare il 'canale'.
"Cominciamo bene", penso "se questa e' la prima, immaginiamo le prossime...",
mentre aggrappato alla cima lotto per non farmi strappare via la corda dalla mano,
con il braccio allungato in avanti, tirato come una rete a strascico...

Come Dio vuole siamo di nuovo sul punto, dopo un breve segno di OK,
iniziamo la discesa, la leggera corrente ci spinge.
Tra mille bolle che salgono, lascio il mondo 'di sopra' per quello 'di sotto',
un regno dove i suoni ovattati che senti sono il tuo respiro,
le bolle d'aria che escono dall'erogatore, il tuo cuore che batte,
il 'click' delle orecchie dopo ogni compensazione.

Volo, col corpo e la mente, in questo cielo d'acqua in cui il fondo e' la terra
che vedi dall'alto, sopra di me l'altro cielo, quello vero, la superficie,
la luce del sole che filtrando disegna sotto di me forme e colori.

Siamo tutti in fila, dietro alla guida, ed io per ultimo, stavolta senza buddy,
chiudo il gruppo. Meglio, ma non sempre, se chi ti precede 'smanaccia'
troppo e solleva sospensione, rovinandoti le foto...

Procediamo paralleli alla parete, alla mia destra, ricca di vita e colori.
Alla mia sinistra solo il blu, profondo blu, immenso, infinito.

Ritorno a guardare la parete, ne scandaglio ogni angolo,
alla ricerca di qualcosa che mi attiri, che valga un buon scatto, un colpo di flash.
L'esposizione e la messa a fuoco in manuale mi costringono a 'pensare' in anticipo,
a regolare prima cio' che vorresti fare dopo,
a giocare sull'iperfocale per non perdere il fuoco,
per non perdere la foto, per non perdere ogni prezioso fotogramma.

Qui forse una digitale aiuterebbe in queste sfide, gli automatismi di una automatica a volte
farebbero il tuo gioco, ma io, che sono un 'tradizionalista' incallito, e che ancora mi commuovo alla
proiezione di una buona dia, stringo ancora l'impugnatura della mia meccanica,
che mi accompagna sott'acqua ormai da anni, e continuo, pinneggiando e pensando...

E mi distraggo cosi', tra pensieri e sguardi meccanici alla parete,
alla macchina e al computer o al manometro.
Perche' quando sei la' sotto, solo ed in silenzio, la tua mente gira, osserva, pensa,
ed entri in una sorta di automatismo, e' come quando guidi: sai dove devi andare,
ma non pensi alla strada, al cambio, al freno, guidi e basta, mentre pensi ad altro.

Quando all'improvviso qualcosa in fondo alla mente mi dice di
girarmi a sinistra, verso il blu, verso l'inifinito.

Mi giro, ed il respiro si ferma: e' lei, vicinissima, a qualche metro,
che 'vola' verso di noi, verso la coda del gruppo, verso di me
con i suoi colpi d'ala lenti, armoniosi, quasi regali.

Ho solo il tempo di ammirarne il muso, poi, preso dall' agitazione,
armeggio sul diaframma e premo il comando dell'otturatore, sparo quasi a caso,
un lampo, un altro, senza neanche inquadrare, affidandomi all'istinto e sperando nel grandangolo,
in un panning improbabile mentre lei, impennandosi in una 'cabrata' verso l'alto
e mostrandomi la sua bianca pancia tagliata dalle branchie,
mi 'scavalca' e se ne va, verso la parete, verso l' alto...

Mi riprendo appena dal breve incontro, e mi rendo conto che il gruppo non si e' accorto di nulla,
non ha visto nulla, prosegue compatto, lungo la parete, tutti a guardare avanti.
Cerco di avvicinarmi alle loro pinne che vedo allontanarsi, di richiamare l'attenzione, ma
il tempo di due pinnate e capisco che e' tutto inutile:
mi giro di nuovo per cercarla, per vedere dove sia, ma non la vedo piu',
sparita, cosi' come era comparsa, nel blu da dove era venuta.

E per un attimo, mentre i miei occhi cercandola scrutano il blu,
resto li' a godermi questa gioia, ad assaporare l'adrenalina che scorre,
da solo, fermo e sospeso nell'infinito,
embrione alieno di un ventre liquido,
e sorrido, per quanto mi permetta il boccaglio,
ringraziando Madre Natura per il regalo che mi ha appena fatto.


Meedhupparu, Maldive, Oceano Indiano, Estate 2004.
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oesse
la prima volta che vidi una manta ebbi paura di finirci dentro.
Si era andati alla ricerca di squali martello (ne vedmmo solo 2 pero')ed al ritorno in doni verso il villaggio incrociammo 5 mante a pelo d'acqua.
Il doni si diresse nelle vicinanze e, ancora con la muta ma senza attrezzatura, muniti di snorkel ci buttammo.
Appena le bollicine si diradarono, mi trovai di fronte una manta con bocca aperta, a non piu' di un metro.
Lo spavento fu enorme, li dentro avrei potuto entrarci tranquillamente e sentirmi un nuovo pinocchio...
Fortunatamente (per lei wink.gif ) riuscii a deviare quel tanto da evitarla, ma la accarezzai per tutta la sua lunghezza mentre lei, imponente, mi sfilava.
Un esperienza che, grazie al tuo life, mi e' tornata alla memoria.
Grazie!!!

.oesse.
__Claudio__
Il lavoro proposto mi è piaciuto molto grazie.gif Sei riuscito davvero, attraverso la tua cronaca minuziosa a farci vivere l'incontro, immagino l'emozione che deve essere stata enorme. Per me lo sarebbe ohmy.gif Le foto sono un po' piccoline e scure, un peccato unsure.gif
gio

Non tutte le ciambelle escono col buco ( Fotocamera.gif smile.gif ) ma il Life che ne è scaturito è davvero emozionante!

Alle prossime avventure marine
Gio

nuvolarossa
...Bellissimo Life... Solo chi va sott'acqua come noi può capire a fondo queste sensazioni... Peccato per le foto!!!
marcofranceschini
Ciao Silvio
hai perfettamente descritto le sensazioni che si provano nella preparazione e durante un 'immersione.
Sensazioni uniche. wink.gif
Anch'io ho vissuto un incontro non programmato con una manta....ero alla fine di una vacanza a Sharm ed ero entrato in acqua per fare un bagno e scattare gli ultimi tre fotogrammi della Nikonos con il 35mm...ero quindi in apnea, quando rivolgendo anch'io lo sguardo verso l'infinito blu l'ho vista...vicina unsure.gif cinque stupide pinnate con l'idea di avvicinarmi ...quando ho visto che si allontanava ho inquadrato ed ho scattato due fotogrammi così ,senza cambiare le impostazioni...sperando...

Non si possono dimenticare certe esperienze

Ciao

Marco
MMFR



giubbarossa
QUOTE(silvio_landi @ Apr 10 2006, 11:04 AM)
Ciao a tutti,

posto il mio primo 'life', spero vi piaccia....
....ringraziando Madre Natura per il regalo che  mi ha appena fatto.


Caro Silvio, il tuo Life, sebbene non proprio ricco di fotografie "tecnicamente perfette", mi è piaciuto davvero tanto.
Non capita ogni giorno di potersi immergere nelle profondità e fare "conoscenza" con degli animali così straordinari come le Mante. Tu, con il tuo racconto così coinvolgente, mi hai permesso di vestire una muta e d'immergermi dietro di te.
Pollice.gif
elwood67
Molto emozionante, Silvio, anche se le foto non sono riuscite, il life è cmq molto bello... io il massimo che sono riuscito ad avvicinare è stato un delfino, immagino la sensazione di trovarsi di fronte un "bestione" del genere (come è successo anche a Marco oesse)!

A presto

Stefano
Giallo
QUOTE(oesse @ Apr 10 2006, 11:18 AM)
la prima volta che vidi una manta ebbi paura di finirci dentro.


laugh.gif laugh.gif laugh.gif degna di W.Allen! Pollice.gif
gigiodvd
perfetta descrizione di tecnica sub e che dire della tua esperienza nell'incontro con la manta. anch'io anni fa ho avuto la fortuna di incontrare e cavalcare una potente manta, però non era sott'acqua ma su pista.

gigiodvd
Nicola Verardo
... quanti ricordi a SHARK POINT ... atollo di male nord. Isola.gif _isola di _Halaveli (non so se e lo stesso) ma il tuo life mi ha ridestato tanti bei ricordi....

sono pasati 10 anni da quelle immersioni memorabili con 8 squali pinna grigia di cui tengo ancora i filmati che mostro "fiero" ai miei figli, dove mia moglie prese il brevetto OPEN, senza neache saper nuotare.

E che bei ricordi poco lontano (spero tu ci sia stato) alla baneniera affondata con un TRIGONE gigante che allora stazionava li, insieme a delle grose mante.

avevo la telecamera in quella occasione e neanche digitale..... ma che immersioni

grazie

Nicola
silvio_landi
grazie.gif a tutti per i commenti biggrin.gif

Lo so, le foto erano di molto 'ignobili' laugh.gif ,
prometto di postarne di migliori nei prossimi... biggrin.gif

grazie.gif
Luca Zeta
Da quello che leggo capisco che il primo impatto con certi affascinanti abitanti del mare lascia un segno profondo nella memoria di tutti noi. Ho letto con piacere il racconto, impreziosito da stati d'animo e dalla personale percezione dell'avventura. Il movimento delle mante, come quello degli squali, ha una legiadrìa e una regalità davvero affascinanti. Al contrario degli squali, le mante sono pesci assolutamente innoqui e possono essere avvicinati senza pericolo anche se non si dispone della necessaria esperienza. A volte l'incontro è fugace mentre altre si prolunga per minuti interminabili. Nuotare a fianco di queste creature rimane nei ricordi di tutta una vita e ti ringrazio per aver riportato i miei dell'anno scorso nuovamente in superficie. Le inquadrature non sono perfette, ma testimoniano lo stato di eccitazione nel quale ti sei trovato e per questo sono comunque bellissime.

Un saluto,
smile.gif
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