Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > COMMUNITY ACTIVITIES > NIKON SUSHI BAR
Grazmel
Stamattina mi sono messo a ridere a leggere i commenti ASSURDI, stupidi e FOBICI, che tantissima gente ha scritto riguardo a questa foto stupenda dell'ex utente del forum Federico Zaza (in tanti lo ricorderanno):

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=601...e=1&theater

Foto stupenda, a mio avviso.
In breve tempo il suo messaggio è diventato "virale", ed è giunto pure su "Repubblica".

E su molte altre pagine ancora...incredibili le offese gratuite di gente da social network che nulla sa di fotografia, nè di privacy, ecc...ma gli piace riempirsi la bocca di luoghi comuni ohmy.gif

Il più gettonato dei luoghi comuni è quello "e se sono amanti?"...beh, se sono amanti sono due gran bei deficienti ad andare a mostrarsi in Piazza di Spagna, dove oltre ad un signor fotografo ci sono pure migliaia di turisti da ogni parte del mondo wink.gif (ma io non credo lo siano, parere soggettivo)

Inoltre vorrei sapere da queste persone come potrei scattare foto in quel posto, e di conseguenza in tutti i luoghi turistici del mondo, senza includere delle persone, quando ce ne sono ogni giorno a migliaia...ma so già la risposta, queste persone ignoranti non si pongono il problema, e quando sono in ferie con la compatta in mano, scattano beatamente fregandosene degli altri wink.gif tanto, "io son io, e gli altri non sono un caxxo"

Se pensiamo che le più grandi foto della storia sono quasi tutte foto street, con personaggi ripresi inconsciamente e senza autorizzazioni...
Oggigiorno invece tutti ad attaccarsi alla praaaivasy...ma se la prendono solo coi fotografi, dal basso della loro ignoranza, mentre invece, ad esempio, delle spiate governative online, in banca e via telefono nessuno che dice nulla (probabilmente manco sanno nulla), e nessuno che se ne preoccupa allo stesso modo e con la stessa "rabbia" che usano verso i fotografi...mah...e questa sarebbe una società progredita? io ho un'idea diversa wink.gif

PS: ovviamente le stesse persone che farebbero casini se riprese, probabilmente di fronte a mostre fotografiche di grandi fotografi street del passato applaudirebbero (avete ragione, probabilmente questa gente manco conosce Bresson o Erwitt ahah)...della serie, l'importante che non tocchi a me...sana bella ipocrisia dry.gif

Graziano
Grazmel
Aggiungo un bel PDF piuttosto chiarificatore (peraltro già presente e linkato da tempo nella sezione Street del forum) wink.gif

http://www.vincenzoianniciello.it/1/upload..._e_la_legge.pdf

In particolare questo estratto:

"Vediamo da vicino l’art.97. Il consenso non occorre:1.se il ritrattato è un personaggio famoso o un
"uomo pubblico" (non importa dove fotografati); 2. se l'immagine serve a magistratura o polizia
(foto segnaletica, ma non solo); 3.se la pubblicazione è fatta a scopi scientifici, didattici o culturali;
4.se la pubblicazione è collegata a fatti di interesse pubblico (dovunque verificatisi); 5. o se la
pubblicazione è collegata a fatti anche non di interesse pubblico, ma svoltisi in pubblico."


[cut]

"ma che dire della fotografia di persone in luoghi pubblici quando (apparentemente) non
accadono ne fatti, né avvenimenti, né cerimonie (casi emblematici: la nostra mendicante di cui alla
sentenza, o gli homeless sui marciapiedi, o la folla a passeggio per lo shopping, o il passante
solitario in una piazza deserta)? Se non si ritiene di ricondurre questi casi alla deroga di cui al punto
5, usando un'interpretazione estensiva del concetto di "fatto" (la presenza della mendicante intenta
all'accattonaggio è un "fatto" che si svolge in pubblico), si potrà ricorrere a quella, più severa, del
punto 3, cioè la "giustificazione culturale". Premesso che comunque anche in questi casi non saranno leciti ostacoli preventivi alla ripresa fotografica, si tratterà dunque di valutare, in fase di
esibizione o pubblicazione, se l'immagine documenta un fatto culturalmente rilevante (negli
esempi: "povertà urbana dilagante, consumismo, desertificazione del centro cittadino") che merita
di essere comunicato (giustifica la comunicazione) al pubblico.
"

Graziano
edozuna
Non potrei essere più d'accordo. La legislazione attuale in merito è un perfetto esempio di quanto farraginose, confuse, "interpretabili" possano essere le norme italiane. Ma non basta mugugnare tra di noi, utopisticamente e un po' donchisciottianamente mi piacerebbe provare a "fare" qualcosa. Perché non cercare di far uscire da qui un testo di proposta di modifica di legge? Ci sarà pure tra di noi qualche avvocato con la passione della fotografia! Poi ognuno di noi, in proprio ed attivando amici e conoscenti, potrebbe mandarlo al garante della privacy, al proprio partito di riferimento, ad un politico amico.... come fotoamatori magari non siamo una gran lobby... ma perché non illuderci e provare?
maurizio angelin
Per quanto MI riguarda, anche dopo le varie leggi sulla privacy, ho continuato a scattare come facevo prima.
Se poi mi si chiede di cancellarla (non mi é mai successo) lo faccio volentieri.
Credo che un minimo di tatto e di educazione "nell'approccio" con il soggetto siano elementi indispensabili per non aver problemi.
Grazmel
QUOTE(edozuna @ Jun 19 2013, 10:28 AM) *
La legislazione attuale in merito è un perfetto esempio di quanto farraginose, confuse, "interpretabili" possano essere le norme italiane.


Solitamente la penso così, ma in questo caso a me pare abbastanza chiara la normativa smile.gif è lì da leggere cosa si può e non si può fotografare smile.gif

Graziano

QUOTE(maurizio angelin @ Jun 19 2013, 10:31 AM) *
Per quanto MI riguarda, anche dopo le varie leggi sulla privacy, ho continuato a scattare come facevo prima.
Se poi mi si chiede di cancellarla (non mi é mai successo) lo faccio volentieri.
Credo che un minimo di tatto e di educazione "nell'approccio" con il soggetto siano elementi indispensabili per non aver problemi.


Pollice.gif io faccio lo stesso ragionamento, e leggendo questo pdf vedo che non ho mai infranto nulla smile.gif certo, se qualora qualcuno me lo chiedesse civilmente, non farei problemi a cancellare una foto.

Graziano
edozuna
Proprio il secondo pezzo dell'estratto che hai pubblicato mi sembra il regno dell'interpretabilità italica. Come definisco e delimito "scopi culturali", "fatto svoltosi in pubblico"? Non per nulla proprio in quell'estratto si dice:

..... usando un'interpretazione estensiva del concetto di "fatto".......

Il problema poi non è nemmen tanto al momento dello scatto. E' ovvio che di fronte ad una richiesta (si spera civilmente espressa!) non si fotografa o addirittura si cancella. Il problema è dopo. Come decido se è pubblicabile o no una foto in cui ci sono persone riconoscibili, che magari potrebbero anche essere interpretate come soggetti?
Grazmel
QUOTE(edozuna @ Jun 19 2013, 10:44 AM) *
Proprio il secondo pezzo dell'estratto che hai pubblicato mi sembra il regno dell'interpretabilità italica. Come definisco e delimito "scopi culturali", "fatto svoltosi in pubblico"?


Una frase chiara in mezzo a tutto:

"Non occorre il consenso della persona ritratta [cut] quando la riproduzione è collegata a fatti [cut] svoltisi in pubblico" smile.gif

A me pare abbastanza chiaro. Anche se poi qua da noi ci saranno sempre azzecca-garbugli pronti a chiamarti in causa...

Graziano
Grazmel
Quindi "il consenso NON occorre se la pubblicazione è collegata a fatti anche non di interesse pubblico, ma svoltisi in pubblico."

Graziano
Polt81
io per non saper ne leggere ne scrivere fotografo e basta, ad oggi nessuno m'ha mai detto nulla smile.gif

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Visualizza sul GALLERY : 2.3 MB
gambit
secondo me lacunosa è l'azione dei vari fotoclub italiani che non fanno adeguata informazione. parlo almeno di quelli della mia città, che tanto bene organizzano eventi mostre etc ma quasi mai affrontano queste tematiche.
edozuna
QUOTE(Grazmel @ Jun 19 2013, 11:00 AM) *
Quindi "il consenso NON occorre se la pubblicazione è collegata a fatti anche non di interesse pubblico, ma svoltisi in pubblico."

Graziano



NO. Non è come la interpreti tu. Un articolo di legge non può essere letto a (presunto) buon senso, ma soppesando con cura OGNI parola. Perché OGNI parola sta lì per un ben preciso motivo, o almeno così dovrebbe essere.

Premessa (tratta dallo stesso articolo da cui tu hai pubblicato gli estratti):

Nel Capo VI, Sez.II, Diritti relativi al ritratto, La legge n.633 regola l’esposizione, la riproduzione,
la vendita di un ritratto, ponendo in generale l’obbligo del consenso da parte del fotografato a tale
utilizzo (non alla ripresa, che si suppone già avvenuta) ma concedendo subito dopo diverse deroghe
motivate. La legge non dà la definizione di ritratto fotografico, perciò si deve intendere compresa
nella disciplina qualsiasi immagine in cui la persona sia riconoscibile, anche se a figura intera o
inclusa in una folla.

Quindi una qualunque foto in cui io sia RICONOSCIBILE, ai sensi della legge deve essere considerata come un mio ritratto, e richiede quindi il mio consenso per essere utilizzata.
A questo principio ci sono delle deroghe, quelle che hai citato.
Ma non si parla di puro e semplice “luogo pubblico” ma:

…..quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti,
cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico.

Il discrimine legale sta in queste parole: fatti, avvenimenti, cerimonie.

Mi spiego con un esempio: in una piazza si svolge un comizio. Tu scatti una bella foto della piazza gremita, e in primo piano ci sono io, riconoscibilissimo. Puoi fare quel che ti pare di quella foto, io non mi posso opporre in nessun modo. Passano le ore, smontano il palco, se ne vanno tutti. Rimaniamo solo io e te, nelle stesse posizioni e tu fai un'altra foto. Per pubblicare questa avresti bisogno del mio consenso. Oppure devi dimostrare che la mia perdurante presenza in quella piazza sia in qualche modo collegata a fatti, cerimonie, etc. etc.
E qui ovviamente si ricade nel discorso dell'interpretazione.
Se il legislatore avesse avuto l'intenzione che TU gli attribuisci avrebbe scritto “quando l'immagine è ripresa in luogo pubblico”, senza tirare in ballo fatti, avvenimenti e cerimonie.


edozuna
QUOTE(Roberto M @ Jun 19 2013, 02:18 PM) *


"vademecum" molto esauriente. Estraggo un passo significativo:

Nota bene: non e' lecita la pubblicazione di immagini realizzate in pubblico, ma di immagini che ritraggano luoghi o eventi pubblici.
Se il soggetto umano e' portante nell'economia dell'immagine (tanto che non potrebbe essere eliminato, se non "eliminando" la foto), allora si tratta di un ritratto per cui occorre autorizzazione.
F.Giuffra
La maggior complicazione, secondo me, è quella dei minori, non tanti i bambini ma un 17enne coi baffi o una rubacuori che sembrano avere il doppio della loro età. Se sono in mezzo ad una piazza piena di gente?
FM
QUOTE(edozuna @ Jun 19 2013, 02:17 PM) *
Quindi una qualunque foto in cui io sia RICONOSCIBILE, ai sensi della legge deve essere considerata come un mio ritratto, e richiede quindi il mio consenso per essere utilizzata.
A questo principio ci sono delle deroghe, quelle che hai citato.
Ma non si parla di puro e semplice “luogo pubblico†ma:

…..quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti,
cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico.

Il discrimine legale sta in queste parole: fatti, avvenimenti, cerimonie.

Mi spiego con un esempio: in una piazza si svolge un comizio. Tu scatti una bella foto della piazza gremita, e in primo piano ci sono io, riconoscibilissimo. Puoi fare quel che ti pare di quella foto, io non mi posso opporre in nessun modo. Passano le ore, smontano il palco, se ne vanno tutti. Rimaniamo solo io e te, nelle stesse posizioni e tu fai un'altra foto. Per pubblicare questa avresti bisogno del mio consenso. Oppure devi dimostrare che la mia perdurante presenza in quella piazza sia in qualche modo collegata a fatti, cerimonie, etc. etc.
E qui ovviamente si ricade nel discorso dell'interpretazione.
Se il legislatore avesse avuto l'intenzione che TU gli attribuisci avrebbe scritto “quando l'immagine è ripresa in luogo pubblicoâ€, senza tirare in ballo fatti, avvenimenti e cerimonie.


Non sono d'accordo.
Premesso che ho qualche esperienza in materia legale, vi propongo un sunto di un colloquio su questo tema fatto con Berengo Gardin.
Secondo lui (ne ha fatte di foto street) "l'importante è che ci sia un pò di contesto intorno alle persone ritratte" per evitare problemi.
Insieme al fatto che non devono essere ripresi minori senza consenso e che non si può comunque isolare una persona dal contesto così facendo appunto "un ritratto" per cui serve l'autorizzazione (es: faccio un ritratto di una bella donna in strada con un 180mm a 2.8 sfocando tutto dietro ed inquadrando solo il suo viso).
Quindi io starei tranquillo quando si scatta "in pubblico", cioè per le strade a meno di non fare un ritratto senza nulla intorno o ad un minore.
Se scendi in piazza ti fotografo.
A questo proposito la foto originaria del post, secondo me, non viola proprio nessun divieto o norma.
Il discorso "se fossero amanti" poi è esilarante. E "se fossero stati dei ladri"? E "se fossero evasori fiscali"? E "se avessero fatto una fuitina"? E "se fossero cliente e "offerente"? laugh.gif rolleyes.gif
edozuna
"Un po' di contesto intorno".... è proprio questo il nocciolo della questione! Chi decide se quel "po'" è sufficiente o no? Per questo dico che la normativa non è per nulla definitiva e lascia troppo all'interpretazione. E infatti sei costretto a scrivere che "secondo te" quella foto non viola nessuna norma. Incidentalmente io la penso in modo contrario, e credo che per pubblicare quella foto sarebbe stato necessario il consenso. E' una sciocchezza, ma da un punto di vista legale temo che sia così.
lancer
Viviamo nella società del cattivo gusto e della maleducazione, normale quindi che ci sia anche chi gira fotografando perfetti sconosciuti che, ignari, si fanno i fatti propri sperando che anche il resto dell'umanità faccia altrettanto.
invece troviamo pubblicate foto (anche brutte e insignificanti) di persone riconoscibilissime con le dita nel naso o altri atteggiamenti curiosi e a volte compromettenti.
la mia speranza è che questi indiscreti ed inopportuni "fotografi di street" si becchino una bella lezione che possa insegnare loro rispetto e discrezione.
Consiglio vivamente a tutti di cercare e leggere il Decalogo del rispetto, tratto da un bollettino diffuso da Foto/gram al Sicof del 1979

saluti
FM
QUOTE(edozuna @ Jun 19 2013, 06:37 PM) *
"Un po' di contesto intorno".... è proprio questo il nocciolo della questione! Chi decide se quel "po'" è sufficiente o no? Per questo dico che la normativa non è per nulla definitiva e lascia troppo all'interpretazione. E infatti sei costretto a scrivere che "secondo te" quella foto non viola nessuna norma. Incidentalmente io la penso in modo contrario, e credo che per pubblicare quella foto sarebbe stato necessario il consenso. E' una sciocchezza, ma da un punto di vista legale temo che sia così.


rolleyes.gif
Ma su quali basi?
Più in pubblico di così si muore. Tra l'altro credo ci siano un milione di foto street del genere.
Non sono soggetti isolati, stanno tra centinaia di persone in una piazza pubblica, questo non secondo me ma oggettivamente.
ang84
Ma perchè tutti questi problemi? Oggi siamo continuamente ripresi, videosorvegliati e spiati e ci "offende" se veniamo fotografati in una piazza del genere (p.zza di Spagna). Trovo ci sia una fobia della fotografia, accentuata dai media e dalle solite persone che vogliono approfittarsi di una legge (quella della privacy), di cui non sanno neanche come funziona, per farci qualche soldo sopra (dopo svariati anni di cause e soldi in avvocati). Io mi domando se ne valga davvero la pena, continuo a pensare di no. Ma forse sono " antico"...
FM
QUOTE(lancer @ Jun 19 2013, 06:39 PM) *
Viviamo nella società del cattivo gusto e della maleducazione, normale quindi che ci sia anche chi gira fotografando perfetti sconosciuti che, ignari, si fanno i fatti propri sperando che anche il resto dell'umanità faccia altrettanto.
invece troviamo pubblicate foto (anche brutte e insignificanti) di persone riconoscibilissime con le dita nel naso o altri atteggiamenti curiosi e a volte compromettenti.
la mia speranza è che questi indiscreti ed inopportuni "fotografi di street" si becchino una bella lezione che possa insegnare loro rispetto e discrezione.
Consiglio vivamente a tutti di cercare e leggere il Decalogo del rispetto, tratto da un bollettino diffuso da Foto/gram al Sicof del 1979
saluti


?? Non comprendo per nulla questo intervento. Adesso la fotografia street è diventata inopportuna ed indiscreta... sulla piazza più famosa di Roma???
ang84
oltretutto sto tipo di fotografia si è sempre fatto, solo che i rullini sono sempre rimasti nelle case dei proprietari e nessuno si accorgeva di nulla. Oggi se la metti su facebook: "Oh mio Dio, che scandalo" e poi vedi centinaia di foto di chiappe di fuori. Questo si che è gusto!!
Grazmel
QUOTE(ang84 @ Jun 19 2013, 07:17 PM) *
Ma perchè tutti questi problemi? Oggi siamo continuamente ripresi, videosorvegliati e spiati e ci "offende" se veniamo fotografati in una piazza del genere (p.zza di Spagna). Trovo ci sia una fobia della fotografia, accentuata dai media e dalle solite persone che vogliono approfittarsi di una legge (quella della privacy), di cui non sanno neanche come funziona, per farci qualche soldo sopra (dopo svariati anni di cause e soldi in avvocati). Io mi domando se ne valga davvero la pena, continuo a pensare di no. Ma forse sono " antico"...


Quoto ogni singola parola Pollice.gif è esattamente il mio pensiero.


QUOTE(lancer @ Jun 19 2013, 06:39 PM) *
Viviamo nella società del cattivo gusto e della maleducazione, normale quindi che ci sia anche chi gira fotografando perfetti sconosciuti che, ignari, si fanno i fatti propri sperando che anche il resto dell'umanità faccia altrettanto.
invece troviamo pubblicate foto (anche brutte e insignificanti) di persone riconoscibilissime con le dita nel naso o altri atteggiamenti curiosi e a volte compromettenti.
la mia speranza è che questi indiscreti ed inopportuni "fotografi di street" si becchino una bella lezione che possa insegnare loro rispetto e discrezione.
Consiglio vivamente a tutti di cercare e leggere il Decalogo del rispetto, tratto da un bollettino diffuso da Foto/gram al Sicof del 1979

saluti


Innanzitutto qua non si parla di gente che si scaccola, e perdipiù siamo in uno dei luoghi più trafficati di Roma, poi mi verrebbe da supporre, non me ne volere, che tu non abbia una gran cultura sugli autori street del passato e meno, perchè non potrei giustificare altrimenti tale tuo "estremismo" hmmm.gif

Foto 1 a proposito di dita nel naso (Elliott)
Foto 2 è un minore...avrà corso dei rischi con la pubblicazione? (Elliott)
Foto 3 uno spia coppie! (Elliott)
Foto 4 la stessa foto di Zaza, in un'altra epoca (Doisneau)
Foto 5 Bella ragazza in strada (Doisneau)
Foto 6 te.tte al vento (Doisneau)
Foto 7 foto con alto potenziale compromettente (Cartier Bresson)
Foto 8 ahh e se fossero amanti?! (Cartier Bresson)
Foto 9 pisciatori in pubblico (Koudelka)
Foto 10 si, vabbè, è zingara... (Koudelka)
Foto 11 Sharbat Gula, adorata da tutti...avrà avuto la liberatoria McCurry?
Foto 12 ritratto fatto da McCurry in Italia...
Foto 13 toh, McCurry che spia le coppie! per di più in Italia! wink.gif

Dici che avevano chiesto ai soggetti se potevano pubblicarle? wink.gif
E son sicuro che tutti coloro che "temono" i fotografi street, di fronte a queste foto non si porrebbero il problema...tanto non è toccato a loro wink.gif

Graziano
maurizio angelin
QUOTE(Polt81 @ Jun 19 2013, 11:13 AM) *
io per non saper ne leggere ne scrivere fotografo e basta, ad oggi nessuno m'ha mai detto nulla


Nemmeno di drizzare lo scatto ? laugh.gif laugh.gif
Paolo Rabini
Qualcuno sa quali possono essere i rischi reali che corre il fotografo nei vari casi, tipo :
  • persona inquadrata ma non soggetto principale e in posa normale
  • persona inquadrata ma non soggetto principale e in posa ridicola/compromettente,
  • persona ritratta in primo piano in posa normale
  • persona ritratta in primo piano in posa ridicola/compromettente
  • stessi casi di cui sopra ma riguardanti un minorenne

In particolare, se si pubblicano foto in cui le persone non hanno atteggiamenti buffi o sono in pose di cui potrebbero vergognarsi, queste oltre a chiedere di ritirare la foto possono chiedere dei risarcimenti di danni?
lancer
QUOTE(FM @ Jun 19 2013, 07:19 PM) *
?? Non comprendo per nulla questo intervento. Adesso la fotografia street è diventata inopportuna ed indiscreta... sulla piazza più famosa di Roma???

un vecchio proverbio recita così:
opinions are like ass holes, everyone has one rolleyes.gif
e la mia è quella che ho scritto.
buone foto
Grazmel
QUOTE(lancer @ Jun 19 2013, 11:30 PM) *
un vecchio proverbio recita così:
opinions are like ass holes, everyone has one rolleyes.gif


Bello, mi piace questo proverbio biggrin.gif

Graziano
Negativodigitale
Mmmmhhh, il solito casino. dry.gif

Cominciamo a a separare il grano dal loglio (vero Graziano? tongue.gif ), mettendo da parte l'opinione di un grande fotografo come Gardin che, sebbene autorevole, non fa giurisprudenza. Come pure mettiamo da parte gli esempi di famose foto Street del passato, che non c'entrano nulla.

Qua si parla di questa foto qua e, casomai, di foto simili.
Per quel che può valere la mia opinione, in questo caso potremmo stare nella fattispecie scriminata dalla norma, cioè abbiamo a che fare con un FATTO che avviene in pubblico e quindi riferibile al famoso punto 5 della norma citata. In particolare perché, sebbene si tratti di un "fatto" eminentemente intimo come un bacio, il suo sbocciare (consapevolmente e volontariamente) in un luogo eminentemente pubblico come quello lo trasforma de-facto in un FATTO di natura (quasi) pubblica.

Non tralascerei, inoltre, di considerare l'altra-parte-della-questione, anch'essa abbondantemente citata nel pdf di Ianniciello il cui contenuto è reperibile anche QUI: cioè quella della "natura" della pubblicazione che si fa della foto còlta in circostanze dubbie. Ed anche qua, secondo me, non c'è dubbio che l'intendo del buon Federico è un intento (maliziosamente) pro-bono. Cioè si "usa" quella foto per uno scopo del tutto bonario/ecumenico, per un fine intrinseco ed autoreferenziale, cioè "trovare" i soggetti di quella foto.

Aggiungo che, secondo me, in queste cose ci vuole tatto e garbo, ma che non si debba farsi prendere da chissà quali paure: in fin dei conti ci vuole pur sempre un "giudice" che dia torto al fotografo troppo disinvolto. E con questo mare magno interpretativo c'è da divertirsi.
smile.gif
Ciao! Paolo
Grazmel
QUOTE(Negativodigitale @ Jun 19 2013, 11:55 PM) *
Cominciamo a a separare il grano dal loglio (vero Graziano? tongue.gif ),
Qua si parla di questa foto qua e, casomai, di foto simili.


Mi ricordo bene del loglio ahah biggrin.gif e concordo sull'interpretazione, ben esposta come sempre sai fare tongue.gif

I miei link alle foto famose, sapevo non c'entravano con questa, ma era solo per rispondere ad un messaggio che a mio avviso era troppo estremo smile.gif

Graziano
FM
QUOTE(Negativodigitale @ Jun 19 2013, 11:55 PM) *
Mmmmhhh, il solito casino. dry.gif

Cominciamo a a separare il grano dal loglio (vero Graziano? tongue.gif ), mettendo da parte l'opinione di un grande fotografo come Gardin che, sebbene autorevole, non fa giurisprudenza. Come pure mettiamo da parte gli esempi di famose foto Street del passato, che non c'entrano nulla.

Qua si parla di questa foto qua e, casomai, di foto simili.
Per quel che può valere la mia opinione, in questo caso potremmo stare nella fattispecie scriminata dalla norma, cioè abbiamo a che fare con un FATTO che avviene in pubblico e quindi riferibile al famoso punto 5 della norma citata. In particolare perché, sebbene si tratti di un "fatto" eminentemente intimo come un bacio, il suo sbocciare (consapevolmente e volontariamente) in un luogo eminentemente pubblico come quello lo trasforma de-facto in un FATTO di natura (quasi) pubblica.

Non tralascerei, inoltre, di considerare l'altra-parte-della-questione, anch'essa abbondantemente citata nel pdf di Ianniciello il cui contenuto è reperibile anche QUI: cioè quella della "natura" della pubblicazione che si fa della foto còlta in circostanze dubbie. Ed anche qua, secondo me, non c'è dubbio che l'intendo del buon Federico è un intento (maliziosamente) pro-bono. Cioè si "usa" quella foto per uno scopo del tutto bonario/ecumenico, per un fine intrinseco ed autoreferenziale, cioè "trovare" i soggetti di quella foto.

Aggiungo che, secondo me, in queste cose ci vuole tatto e garbo, ma che non si debba farsi prendere da chissà quali paure: in fin dei conti ci vuole pur sempre un "giudice" che dia torto al fotografo troppo disinvolto. E con questo mare magno interpretativo c'è da divertirsi.
smile.gif
Ciao! Paolo


Oddio, come premessa non è tanto attraente in una discussione. Suona tipo: adesso ci penso io a dare le dritte, quelle scritte fino adesso (anche se sono foto dei più grandi fotografi nelle stesse condizioni della foto postata ed opinioni di uno dei più grandi fotografi di strada) sono fesserie, di seguito la Verità. rolleyes.gif
Lo dico con la massima tranquillità ed ironia, eh! Senza il minimo spirito polemico.
Però mi pare che alla fine arrivi allo stesso risultato e cioè che il bacio della foto è un fatto pubblico, perché dato in piazza tra molte persone e quindi tranquillamente fotografabile.
Infine, a riprova di quello che dice Negativod, riferisco un altro fatto narratomi da Gardin, ma credo già ampiamente noto:
anni fa era nella Piazza Rossa a Mosca e ad un certo punto nota un bellissimo e caratteristico viso di un uomo russo: aveva una grande barbona bianca, la faccia rubizza, le gote rosse, gli occhi socchiusi, un soggetto russo perfetto e decide di fare il suo ritratto.
Torna in Italia e la Pirelli acquista questa foto per fare la pubblicità ai suoi prodotti. Qualche tempo dopo arriva alla stessa Pirelli una diffida a smettere di utilizzare la foto. Il caratteristico russo dalla barba bianca e dalle gote rosse era in realtà un alpino in vacanza!
Comunque io non avrei nessun timore, se non quello di ritorsioni improvvise sul posto (se non cancelli subito vengo lì e ti spacco la testa), a fotografare soggetti maggiorenni in pubblico, facciano quello che facciano. Basta che dal muro/statua/lastrico/veduta/lago/monte sullo sfondo si capisca che era in luogo pubblico, evitando di fare primi piani stretti.
Io mi regolo così. Comunque, prima di arrivare al giudice che giudica solitamente ci sono altre vie di fuga: togliere la foto, risarcire eventualmente ecc.
Grazmel
QUOTE(FM @ Jun 20 2013, 11:00 AM) *
Comunque io non avrei nessun timore, se non quello di ritorsioni improvvise sul posto (se non cancelli subito vengo lì e ti spacco la testa), a fotografare soggetti maggiorenni in pubblico, facciano quello che facciano. Basta che dal muro/statua/lastrico/veduta/lago/monte sullo sfondo si capisca che era in luogo pubblico, evitando di fare primi piani stretti.
Io mi regolo così.


Pure io faccio uguale...almeno finchè tutto va liscio biggrin.gif

Graziano
Negativodigitale
QUOTE(FM @ Jun 20 2013, 11:00 AM) *
Oddio, come premessa non è tanto attraente in una discussione. Suona tipo: adesso ci penso io a dare le dritte, quelle scritte fino adesso (anche se sono foto dei più grandi fotografi nelle stesse condizioni della foto postata ed opinioni di uno dei più grandi fotografi di strada) sono fesserie, di seguito la Verità. rolleyes.gif
Lo dico con la massima tranquillità ed ironia, eh! Senza il minimo spirito polemico.
...

Ci mancherebbe. tongue.gif

Convengo che la premessa fosse un po' antipatichina, ma poteva essere utile per capire che in una ipotetica bega legale, a decidere non sarà Berengo ma sarà un "giudice", il quale dovrà per l'appunto valutare il caso districandosi tra le interpretazioni di una serie di norme assai contorte ed eventualmente tra la giurisprudenza creatasi in casi simili. Stop.
Tutti gli altri, da Berengo in giù, son pareri, che valgono per quel che valgono, compreso il mio, per carità.
biggrin.gif
Ciao! Paolo

p.s.: nemmeno da trascurare è il fatto che che chi dovesse "giudicare" su una cosa del genere dovrebbe, secondo me, innanzitutto CAPIRE di che foto si tratti, cioè di quale sia il suo spirito e non fissarsi su elementi apparentemente oggettivi ...
edozuna
Innanzitutto un chiarimento: la MIA personale opinione è che tutto ciò che avviene in un luogo pubblico dovrebbe essere liberamente fotografabile e pubblicabile. A questo principio ci potrebbero essere solo pochissime e specifiche eccezioni. Ad esempio, se fotografo la flagranza di un reato, prima di pubblicare la mia foto la dovrei consegnare all'autorità giudiziaria, che potrebbe proibirmene la diffusione se ritenesse che ciò potesse portare nocumento alle indagini. Se invece pubblico foto di qualcuno che si dedica alla speleologia nasale, ad effusioni con l'amante o a gite in bicicletta mentre risulta essere a casa in malattia, il problema dovrebbe essere esclusivamente suo e non mio.
Ma questa è la MIA opinione che, come giustamente è stato fatto notare, per gli altri può contare quanto il mio bdc, cioé nulla. Ciò che conta è la LEGGE e, purtroppo, il margine che essa lascia all'INTERPRETAZIONE. Non per nulla il documento di cui Graziano ha pubblicato degli estratti e che Paolo ha linkato si conclude con queste parole:

La Street Photography non è finita, può continuare, credo. La Legge lo consente, la Giurisprudenza, speriamo, anche.

E il peso della Giurisprudenza, cioè dell'interpretazione, cresce in misura inversamante proporzionale alla chiarezza della Legge.

Ricordiamoci l'Articolo 97 della legge 633:

Non occorre il consenso della persona ritrattata quando la riproduzione dell'immagine è giustificata dalla notorietà o dall'ufficio pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o culturali, o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico. Il ritratto non può tuttavia essere esposto o messo in commercio, quando l'esposizione o messa in commercio rechi pregiudizio all'onore, alla reputazione od anche al decoro della persona ritrattata.

La fotografia alla base di questo post rientra in queste fattispecie? E' quindi pubblicabile senza consenso?
Paolo fornisce un'INTERPRETAZIONE interessante:

abbiamo a che fare con un FATTO che avviene in pubblico e quindi riferibile al famoso punto 5 della norma citata. In particolare perché, sebbene si tratti di un "fatto" eminentemente intimo come un bacio, il suo sbocciare (consapevolmente e volontariamente) in un luogo eminentemente pubblico come quello lo trasforma de-facto in un FATTO di natura (quasi) pubblica.

Quindi il bacio diventa in sé il fatto che giustifica la pubblicabilità della fotografia senza consenso.

Che obiezione si può fare a questa interpretazione? Beh, in questo modo si riconosce la centralità soggettuale dei due ragazzi che si baciano, cioè si ammette pianamente che questa fotografia è un ritratto (ricordiamoci l'INTERPRETAZIONE estensiva che la Giurisprudenza riconosce al termine ritratto). In questo caso la fotografia sarebbe pubblicabile solo in presenza del consenso dei due ragazzi. In compenso nessuno degli altri personaggi riconoscibili potrebbe potrebbe obiettare, perché la sua presenza sarebbe solo collegata a quel FATTO avvenuto in pubblico e non alla volontà di ritrarli.

Quindi questa fotografia NON è pubblicabile senza il consenso dei due ragazzi? Forse sì, forse no!
Sicuramente NO, se nel pubblicarla si accentua che il soggetto sono i due ragazzi, ad esempio intitolandola “Bacio sulla scalinataâ€.
Probabilmente SI, se si minimizza invece la loro presenza, ad esempio con un titolo come “Trinità dei Montiâ€, evidenziando l'intenzione di fotografare un monumento attorno a cui è pressoché impossibile non trovare folla, in mezzo a cui c'è che si bacia, chi sfila portafogli e chi vende carabattole..
Oppure se la foto fosse stata scattata durante un'ipotetica “Festa di San Valentino†organizzata in Piazza di Spagna. Allora il bacio dei due ragazzi, il loro ritratto, rientrerebbe a pieno titolo nel “collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblicoâ€.
Oppure ci si potrebbe giocare la carta dello “scopo culturaleâ€, rilevando la qualità della foto in sé, il voler esprimere la gioia e la spensieratezza che la vista di uno splendido monumento in una bella giornata può suscitare in una folla indistinta...

Lana caprina? Sì, sicuramente, ma siamo costretti a porci questi problemi di fronte ad una legislazione non chiarissima. E in questo sono perfettamente d'accordo con le conclusioni di Paolo nel suo ultimo intervento.
edozuna
Riporto l'ultimo pezzo, ho fatto un po' di confusione con i caratteri e non riesco a correggere...scusate:

Quindi questa fotografia NON è pubblicabile senza il consenso dei due ragazzi? Forse sì, forse no!
Sicuramente NO, se nel pubblicarla si accentua che il soggetto sono i due ragazzi, ad esempio intitolandola "Bacio sulla scalinata."
Probabilmente SI, se si minimizza invece la loro presenza, ad esempio con un titolo come "Trinità dei Monti", evidenziando l'intenzione di fotografare un monumento attorno a cui è pressoché impossibile non trovare folla, in mezzo a cui c'è che si bacia, chi sfila portafogli e chi vende carabattole..
Oppure se la foto fosse stata scattata durante un'ipotetica "Festa di San Valentino" organizzata in Piazza di Spagna. Allora il bacio dei due ragazzi, il loro ritratto, rientrerebbe a pieno titolo nel collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico.
Oppure ci si potrebbe giocare la carta dello scopo culturale, rilevando la qualità della foto in sé, il voler esprimere la gioia e la spensieratezza che la vista di uno splendido monumento in una bella giornata può suscitare in una folla indistinta...

Lana caprina? Sì, sicuramente, ma siamo costretti a porci questi problemi di fronte ad una legislazione non chiarissima. E in questo sono perfettamente d'accordo con le conclusioni di Paolo nel suo ultimo intervento.
neomeso.lese
Al di là della stima che ho per Federico (dispiace molto non poter leggere più i suoi interventi quì), io quella foto non l'avrei pubblicata.
Ho letto che se quei due ragazzi non avevano nulla da nascondere, magari non si sarebbero baciati in pieno centro a Roma.
Beh, perchè no ? Poniamo che sei di Milano, è che hai un giorno di ferie "combinato" con il\la tuo\tua amante, potresti tranquillamente decidere di andartene da un'altra parte.
E comunque, al di là dell'aspetto fedifrago della vicenda, non a tutti piace essere ripresi in atteggiamenti intimi. Il fatto che si è in mezzo ad una piazza non vuol dire nulla. Tutti ci siamo trovati in quelle condizioni e tutti sappiamo bene che ambiente c'è. Sei in mezzo alla gente ma in realtà sei solo, poichè ognuno pensa ai fatti suoi. Potresti attirare lo sguardo di qualche curioso, ma la stragrande maggioranza delle persone presenti vive su di un altro piano di percezione.

In una foto la scena non è mobile, non è dipanata nel tempo, non offre spunti al di là dell'attimo e dei soggetti inquadrati.

E in quella foto l'attimo è quello del bacio, e i soggetti sono quelli che si baciano.

Se non sbaglio, sempre qui sul forum, lessi uno stralcio dell'articolo di legge che regolamenta la questione (si fa per dire), dove si specificava, per l'appunto, che, in caso di foto in pubblico, la possibilità di pubblicazione senza consenso alcuno era limitata a tutte quelle immagini che non offrono soggetti chiari e distinti dallo sfondo. In questo caso i soggetti chiari e distinti ci sono e poi come.

Ma, al di là dell'aspetto giuridico, che lascia il tempo che trova per le sue contraddizioni\interpretazioni, non avrei pubblicato quella foto perchè ferma il tempo di due persone che si scambiano un gesto.
Una cosa molto intima, a mio avviso. E darla in pasto ai social network senza il consenso degli interessati vuol dire entrare a gamba tesa su quel loro gesto, svuotandolo del significato per cui è nato, e relegandolo alla documentazione.
O, nel peggiore dei casi, al vouyerismo (non credo accada su questa foto comunque)

Ultimo aspetto da non sottovalutare: non tutti amano farsi riprendere o fotografare. Ancora meno accetterebbero di essere oggetti di curiosità pubblica. Dismorfofobia e fobia sociale sono più diffusi di quanto si pensi. Credo che nella pubblicazione di foto ritraenti soggetti vada tenuto conto anche di questo

Mia opinione ovviamente
G
F.Giuffra
Ma se, come temo, sono due 17enni la giustizia deve perdere tempo prezioso a perseguitare i fotografi invece dei veri delinquenti? Non sarebbe l'ora di eliminare la complicata, nebulosa legge sulla privacy e dire solo di non fotografare la gente nel bagno di casa propria? Troppo difficile?
giuliomagnifico
QUOTE(Grazmel @ Jun 19 2013, 09:42 AM) *
Stamattina mi sono messo a ridere a leggere i commenti ASSURDI, stupidi e FOBICI, che tantissima gente ha scritto riguardo a questa foto stupenda dell'ex utente del forum Federico Zaza (in tanti lo ricorderanno):

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=601...e=1&theater

Foto stupenda, a mio avviso.
In breve tempo il suo messaggio è diventato "virale", ed è giunto pure su "Repubblica".

E su molte altre pagine ancora...incredibili le offese gratuite di gente da social network che nulla sa di fotografia, nè di privacy, ecc...ma gli piace riempirsi la bocca di luoghi comuni ohmy.gif

Il più gettonato dei luoghi comuni è quello "e se sono amanti?"...beh, se sono amanti sono due gran bei deficienti ad andare a mostrarsi in Piazza di Spagna, dove oltre ad un signor fotografo ci sono pure migliaia di turisti da ogni parte del mondo wink.gif (ma io non credo lo siano, parere soggettivo)

Inoltre vorrei sapere da queste persone come potrei scattare foto in quel posto, e di conseguenza in tutti i luoghi turistici del mondo, senza includere delle persone, quando ce ne sono ogni giorno a migliaia...ma so già la risposta, queste persone ignoranti non si pongono il problema, e quando sono in ferie con la compatta in mano, scattano beatamente fregandosene degli altri wink.gif tanto, "io son io, e gli altri non sono un caxxo"

Se pensiamo che le più grandi foto della storia sono quasi tutte foto street, con personaggi ripresi inconsciamente e senza autorizzazioni...
Oggigiorno invece tutti ad attaccarsi alla praaaivasy...ma se la prendono solo coi fotografi, dal basso della loro ignoranza, mentre invece, ad esempio, delle spiate governative online, in banca e via telefono nessuno che dice nulla (probabilmente manco sanno nulla), e nessuno che se ne preoccupa allo stesso modo e con la stessa "rabbia" che usano verso i fotografi...mah...e questa sarebbe una società progredita? io ho un'idea diversa wink.gif

PS: ovviamente le stesse persone che farebbero casini se riprese, probabilmente di fronte a mostre fotografiche di grandi fotografi street del passato applaudirebbero (avete ragione, probabilmente questa gente manco conosce Bresson o Erwitt ahah)...della serie, l'importante che non tocchi a me...sana bella ipocrisia dry.gif

Graziano

Io faccio cosi, detto crudamente: scatto e me ne sbatto delle leggi che ci siano o no, se qualcuno vuole querelarmi lo faccia, tanto l'ordinamento in questa materia è talmente complicato che è difficile avere una condanna.

Detto questo sta foto non mi dice un granché, trovo sia solo un'operazione di marketing per publicizzare lo scatto. Ne ho fatto uno che potrebbe richiedere la stessa "violazione" da parte dei due interessati, come altre mille foto, i commenti negativi sono di gente che non sa apprezzare una foto bella (o è invidioso?). La privacy al giorno d'oggi è come il sesso degli angeli 1000anni fa.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
A moment of love by Giulio Magnifico, on Flickr

edozuna
"Io faccio cosi, detto crudamente: scatto e me ne sbatto delle leggi che ci siano o no"

Spero sia un principio che applichi solo alla fotografia! messicano.gif
giuliomagnifico
Eheh, no beh elo applico dove ci sono regolamenti che non si capisce un ca..o laugh.gif tipo ai minori il 90% delle volte chiedo o mi faccio vedere in modo esplicito a scattare. Perchè li leggi sono molto più chiare, senza consenso non si può (e pure con quello ci sarebbero dei "mah/però").
AlphaTau
QUOTE(Negativodigitale @ Jun 19 2013, 11:55 PM) *
non c'è dubbio che l'intendo del buon Federico è un intento (maliziosamente) pro-bono. Cioè si "usa" quella foto per uno scopo del tutto bonario/ecumenico, per un fine intrinseco ed autoreferenziale, cioè "trovare" i soggetti di quella foto.

Sei un po' troppo naïf, se non hai intravisto il vero intento della foto, o meglio, dell'idea... altro che pro-bono smile.gif
porkchop
Ogni nazione applica la praivasi in modo diverso, posi un quesito che è rimasto senza risposta:

come si applica la privacy?

mi spiego:

foto scattate in Italia
pubblicata in Italia rischio denuncia/danni
pubblicata in USA si rischia denuncia in Italia o no?

foto scattata in USA
pubblicata in Italia si rischia?

foto bambino in processione a Sorrento

fotografo USA pubblica su sito USA
Fotografo ITA pubblica su sito ITA
Fotografo ITA pubblica su sito USA

cambia qualcosa o decide ogni volta che si presenta il caso dal giudice?

Visto che il reato avviene con la pubblicazione e non con lo scatto se mi faccio un sito in Mongolia o
sulle Isole Pitcairn (.pn) posso pubblicare ciò che voglio?
porkchop
a chi interessa un piccolo compendio per come ci si comporta nel mondo:

worldwide photograp's right
Grazmel
QUOTE(porkchop @ Jun 21 2013, 01:57 AM) *
a chi interessa un piccolo compendio per come ci si comporta nel mondo:

worldwide photograp's right


Molto interessante, l'ho salvato smile.gif

Ma mi sono soffermato sull'Austria:

"Se gli interessi della persona ripresa possono essere lesi (specialmente se guadagni soldi con quelle foto)....."

Quindi se tu fai una foto a qualcuno, ma non ci guadagni, la persona non si ritiene lesa...se ci guadagni qualcosa, la persona si potrebbe sentire lesa blink.gif
Mi piacerebbe sapere quanti soldi hanno ricevuto le persone ritratte in India, Cina, Africa dai vari McCurry & co....nessuno si è mai preoccupato se queste persone si sentano "lese"?! si, vabbè, tanto non hanno internet, vivono in cul0 al mondo e comunque non potrebbero mai pagarsi un avvocato...

Perchè parlare di "lesione", quando invece si parla semplicemente di mancato guadagno (o guadagno non condiviso)?! biggrin.gif messicano.gif non sto dicendo che non sia giusto dare un compenso se si guadagna con quella foto, assolutamente (anche se qualcosina in più mi verrebbe da precisare), ma bensì solo il modo in cui la legge è scritta smile.gif

Graziano
Grazmel
QUOTE(porkchop @ Jun 21 2013, 01:57 AM) *
a chi interessa un piccolo compendio per come ci si comporta nel mondo:

worldwide photograp's right


Dopo averlo letto tutto, direi senza dubbio che la Nuova Zelanda è quella più mentalmente aperta e quella che fa meno problemi... guru.gif

Ma mi è piaciuta molto la spiegazione di cosa fare in Spagna nel caso qualche "foto-fobico" ti insinui di cancellare una foto biggrin.gif

Graziano
F.Giuffra
Poi ci lamentiamo se gli Italiani vanno in vacanza all'estero, spendono meno e fotografano senza paranoie.

Deciso, prossime ferie niente Italia, Iran e compagnia cantante!
Grazmel
QUOTE(F.Giuffra @ Jun 21 2013, 11:44 AM) *
Poi ci lamentiamo se gli Italiani vanno in vacanza all'estero, spendono meno e fotografano senza paranoie.

Deciso, prossime ferie niente Italia, Iran e compagnia cantante!


Eviterei pure i crucchi, per quanto riguarda la street photography biggrin.gif (non che tutti siano così, come ovunque, ma ci sono buone possibilità di incrociare gente che poi se la prende e ti dice di cancellare la foto).

Graziano
Vincenzo Ianniciello
QUOTE(Negativodigitale @ Jun 20 2013, 11:32 AM) *
Ci mancherebbe. tongue.gif

Convengo che la premessa fosse un po' antipatichina, ma poteva essere utile per capire che in una ipotetica bega legale, a decidere non sarà Berengo ma sarà un "giudice", il quale dovrà per l'appunto valutare il caso districandosi tra le interpretazioni di una serie di norme assai contorte ed eventualmente tra la giurisprudenza creatasi in casi simili. Stop.


...certo...ma un giudizio, specie se di natura tecnica, si basa su perizie e "precedenti" datosi che un giudice non puo' sapere tutto!!!...
...cio' posto, tutte le disquisizioni sul caso in specie, tenuto conto della natura di molti dei commenti cui faceva riferimento Graziano, non possono certo ritenersi di natura "accademica" come, di contro, lo possono esseri alcuni di quelli fin qui scritti...
...mi pare ovvio che la legge sulla privacy pone dei paletti all'esercizio della fotografia e noi tutti sappiamo pure quali sono state le ragioni reali di tutti i rimaneggiamenti che la stessa ha subito nel corso degli anni: il paparazzismo dilagante che in alcune occasioni ha mietuto vittime anche tra qualche "potente" in grado di influenzare anche il Legislatore (basti ricordare la famosa fotografia di Villa Certosa con alcuni dei "potenti" attorniati di m.i.g.n.o.t.t.e. col bigolo ritto messicano.gif )...
...pur tuttavia, facendo le cose con un certo criterio, credo che i limiti da osservare siano veramente pochi...
...nella mia breve esperienza non ho mai avuto problemi di questo genere creati dalle persone...chi pero' mi segue su FB sa che qualche rompimento di pelotas me lo sta dando un soggetto terzo...ma ne usciro' vivo messicano.gif...
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.