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iSt3f
Non aggiungo alcun commento alle foto che vi consiglio di vedere.
Dico solo che, forse per sensibilità personale o esperienze nel vissuto, questo reportage mi ha lasciato senza fiato:

http://mywifesfightwithbreastcancer.com/

teoravasi
Sono arrivato alla fine con un groppo in gola e le lacrime ali occhi...

teo
atostra
è terribile. nonstante non so neppure chi siano queste persone, e sebbene fossero vissute dall'altra parte del mondo, la potenza di quelle immagini è disarmante.
simonegiuntoli
Gran bel lavoro....
FM
E' davvero "pesante" andare avanti, e poi tornare indietro dal letto vuoto a quella foto in cui, giovani, bevevano la birra.
Boh, io non arriverei mai a tanto ma lungi da me dal giudicare un dolore così immenso ed una scelta così.
Di sicuro è una sequenza impressionante.
Importa nulla, ma con quella "ragazza" condividevo lo stesso anno di nascita.

iSt3f
QUOTE(FM @ Apr 4 2013, 05:52 PM) *
E' davvero "pesante" andare avanti, e poi tornare indietro dal letto vuoto a quella foto in cui, giovani, bevevano la birra.
Boh, io non arriverei mai a tanto ma lungi da me dal giudicare un dolore così immenso ed una scelta così.
Di sicuro è una sequenza impressionante.
Importa nulla, ma con quella "ragazza" condividevo lo stesso anno di nascita.

Probabilmente anche io avrei difficoltà a realizzare una parte di quelli scatti, però forse la grandezza di questo lavoro sta proprio li.
Dalle foto traspare tutto, l'amore fra questi due ragazzi ( nonostante lui non lo si veda quasi mai), la sofferenza e la dignità di lei, la morbosità di alcuni passanti nei confronti dell'aspetto ormai consumato della ragazza.....
Per non parlare di quei 5 o 6 scatti che arrivano come veri e propri schiaffi
Fossi iscritto a FB sicuramente divulgherei la pagina del ragazzo, penso possa essere d'aiuto per la raccolta fondi
Eduardo_Dippolito
QUOTE(iSt3f @ Apr 4 2013, 05:55 PM) *
Non aggiungo alcun commento alle foto che vi consiglio di vedere.
Dico solo che, forse per sensibilità personale o esperienze nel vissuto, questo reportage mi ha lasciato senza fiato:

http://mywifesfightwithbreastcancer.com/


Guarda ho passato 5 minuti incredibili. Che potenza che ha la fotografia, questa è la prima "story" che mo ha lasciato senza parole..
Simenon
Ma perchè la vita deve riservare queste esperienze terribili!!!
Non ho parole.
Si cerca di costruire un futuro...e poi in un attimo....
Grande coraggio nel realizzare gli scatti...immagino la sofferenza.
gian62xx
le avevo viste su repubblica (o corriere), c'era il link.
ci vuole un coraggio da leoni, e penso soprattutto a lei (che bella ragazza..) che lascia nelle nostre menti questo ricordo cosi intimo, estremo, straziante.
Francesco Martini
QUOTE(Simenon @ Apr 5 2013, 09:53 AM) *
Ma perchè la vita deve riservare queste esperienze terribili!!!

La vita e' piena di queste esperienze terribili, ma forse nessuno aveva
avuto, fino adesso, il coraggio di farne un reportage e mostrarlo al mondo......
Di solito il dolore lo teniamo dentro di noi e cerchiamo di nasconderlo agli altri...
Francesco Martini
Bobtele
Io sono strano, lo so, ma secondo me un fotografo professionista non dovrebbe divulgare materiale di questo tipo, così come un pugile non può fare a cazzotti per strada. Che poi i media ci si fiondino sopra mi sembra ovvio. Non ho ancora capito l'utilità che questa cosa potrà avere per chi dovesse ammalarsi dopo aver visto queste foto.
Francesco Martini
QUOTE(Bobtele @ Apr 5 2013, 12:33 PM) *
Io sono strano, lo so, ma secondo me un fotografo professionista non dovrebbe divulgare materiale di questo tipo, così come un pugile non può fare a cazzotti per strada. Che poi i media ci si fiondino sopra mi sembra ovvio. Non ho ancora capito l'utilità che questa cosa potrà avere per chi dovesse ammalarsi dopo aver visto queste foto.

Io la penso come te, e sopra l'ho spiegato brevemente, in maniera piu' concisa e "sottile"...
e adesso dico anche la cosa, che in quel servizio, mi ha un po' disturbato:
e' l'opzione "Purchase Prints" : cliccando si possono acquistare
le foto a 150$ l'una (se ho letto bene..).... ph34r.gif
Come ho detto sopra..di solito il dolore si tiene dentro di noi,
non si manifesta agli altri....
e tanto meno si "vende"..... ph34r.gif
Scusate..
Francesco Martini
teoravasi
QUOTE(Francesco Martini @ Apr 5 2013, 11:20 AM) *
La vita e' piena di queste esperienze terribili, ma forse nessuno aveva
avuto, fino adesso, il coraggio di farne un reportage e mostrarlo al mondo......

Francesco Martini


Forse è come dici tu.
O forse nessuno, fino ad ora, ha avuto la forza e la dignità di farsi riprendere in determinate condizioni e situazioni.
O forse entrambe le cose.

QUOTE(Bobtele @ Apr 5 2013, 12:33 PM) *
Io sono strano, lo so, ma secondo me un fotografo professionista non dovrebbe divulgare materiale di questo tipo, così come un pugile non può fare a cazzotti per strada. Che poi i media ci si fiondino sopra mi sembra ovvio. Non ho ancora capito l'utilità che questa cosa potrà avere per chi dovesse ammalarsi dopo aver visto queste foto.


Perdonami, ma non capisco questa tua considerazione. Perché un fotografo professionista non dovrebbe?
Mi sembra una situazione molto differente da quella del pugile. Fare a cazzotti per strada è illegale per tutti (fare le foto no). Il pugile ha l'aggravante legata a forza fisica, preparazione atletica e capacità di gestione delle proprie risorse. Il fotografo può fare più male scattando foto come queste solo perché è professionista?

L'utilità, a mio avviso, è da ricercare in tutto il pubblico. Perché solo tra i malati? Io la ricercherei anche tra i sani. Tra quelli che non sanno se aiutare in qualche modo la ricerca. Tra quelli ripresi in queste foto a guardare in maniera morbosa la ragazza malata. E tra i parenti e gli amici direttamente interessati, che hanno così una commemorazione di qualcuno che hanno amato.

QUOTE(Francesco Martini @ Apr 5 2013, 12:51 PM) *
e adesso dico anche la cosa, che in quel servizio, mi ha un po' disturbato:
e' l'opzione "Purchase Prints" : cliccando si possono acquistare
le foto a 150$ l'una (se ho letto bene..)....
Come ho detto sopra..di solito il dolore si tiene dentro di noi,
non si manifesta agli altri....
e tanto meno si "vende".....
Scusate..
Francesco Martini


Non so se concordo con te.
Mi spiego: dipende dal motivo per cui si vendono le foto.
Io non so a chi vanno quei 150$, e in quale misura. Se quei soldi andassero tutti direttamente (spese materiali escluse) per una raccolta fondi per la ricerca non ci vedrei niente di male nel venderle.
Se invece andassero nelle tasche dell'autore come guadagno, allora concorderei con la tua visione della cosa.

teo
Francesco Martini
QUOTE(teoravasi @ Apr 5 2013, 06:30 PM) *
Mi spiego: dipende dal motivo per cui si vendono le foto.
Io non so a chi vanno quei 150$, e in quale misura. Se quei soldi andassero tutti direttamente (spese materiali escluse) per una raccolta fondi per la ricerca non ci vedrei niente di male nel venderle.
Se invece andassero nelle tasche dell'autore come guadagno, allora concorderei con la tua visione della cosa.

teo

Se andassero per la ricerca, sarebbe un nobile gesto (anche se io non metterei in vendita per nessun motivo simili foto...); ma di solito quando si fanno queste raccolte per donazioni, lo si scrive BEN chiaro,..e io , in quel sito, non ho trovato nulla di scritto in proposito...
Francesco Martini
teoravasi
QUOTE(Francesco Martini @ Apr 5 2013, 06:48 PM) *
Se andassero per la ricerca, sarebbe un nobile gesto (anche se io non metterei in vendita per nessun motivo simili foto...); ma di solito quando si fanno queste raccolte per donazioni, lo si scrive BEN chiaro,..e io , in quel sito, non ho trovato nulla di scritto in proposito...
Francesco Martini


Su questo hai ragione.
Nemmeno io metterei in vendita foto così, ma perché sinceramente non penserei nemmeno di farle. So cosa si prova a essere "quello che sta male", e non penserei mai a mettere qualcuno che amo in quella situazione.

teo
Bobtele
QUOTE(teoravasi @ Apr 5 2013, 06:30 PM) *
Perdonami, ma non capisco questa tua considerazione. Perché un fotografo professionista non dovrebbe?
Mi sembra una situazione molto differente da quella del pugile. Fare a cazzotti per strada è illegale per tutti (fare le foto no). Il pugile ha l'aggravante legata a forza fisica, preparazione atletica e capacità di gestione delle proprie risorse. Il fotografo può fare più male scattando foto come queste solo perché è professionista?

Sì. Perchè un professionista sa come fare 'belle' foto così come un pugile sa come farti male. E in questo caso fare 'belle' foto significa convogliare disperazione, farti male.
QUOTE
L'utilità, a mio avviso, è da ricercare in tutto il pubblico. Perché solo tra i malati? Io la ricercherei anche tra i sani. Tra quelli che non sanno se aiutare in qualche modo la ricerca. Tra quelli ripresi in queste foto a guardare in maniera morbosa la ragazza malata. E tra i parenti e gli amici direttamente interessati, che hanno così una commemorazione di qualcuno che hanno amato.

Il problema sono proprio i sani. Mostragli le immagini e poi, se e quando si troveranno coinvolti in un caso simile, vagli a spiegare che devono avere speranza. Oppure gli vuoi togliere anche questa?

E non credo che stessero guardando in maniera morbosa la ragazza malata, ma il fatto che stessero fotografando una ragazza malata.

Ma questo è solo il mio pensiero, ovviamente.
teoravasi
QUOTE(Bobtele @ Apr 5 2013, 07:07 PM) *
Sì. Perchè un professionista sa come fare 'belle' foto così come un pugile sa come farti male. E in questo caso fare 'belle' foto significa convogliare disperazione, farti male.

Il problema sono proprio i sani. Mostragli le immagini e poi, se e quando si troveranno coinvolti in un caso simile, vagli a spiegare che devono avere speranza. Oppure gli vuoi togliere anche questa?

E non credo che stessero guardando in maniera morbosa la ragazza malata, ma il fatto che stessero fotografando una ragazza malata.

Ma questo è solo il mio pensiero, ovviamente.


Mi dispiace, ma io non parto dal presupposto "professionista=bella foto, amatore=foto meno bella".
Foto così sono difficili da fare, ma non credo siano nelle corde solo dei professionisti.

Non voglio togliere speranza a nessuno, vorrei l'esatto opposto.
Ma vorrei anche che le persone fossero consapevoli di quello che le aspetta.
Ho apprezzato l'idea del libro "A seno nudo", dove sono raccolte fotografie di donne operate per un tumore al seno, che mostrano i segni delle cure e degli interventi.
E allo stesso modo apprezzo questo reportage.
È molto duro e crudo, ma rappresenta una possibile realtà. E non trovo giusto voler rappresentare solo la "realtà migliore possibile".

Per gli sguardi: sbaglierò, ma tutti quelli che vedo guardano verso "la persona diversa che ha qualcosa che non va", non verso la macchina.

teo
Bobtele
QUOTE(teoravasi @ Apr 5 2013, 07:32 PM) *
Mi dispiace, ma io non parto dal presupposto "professionista=bella foto, amatore=foto meno bella".
Foto così sono difficili da fare, ma non credo siano nelle corde solo dei professionisti.

Non voglio togliere speranza a nessuno, vorrei l'esatto opposto.
Ma vorrei anche che le persone fossero consapevoli di quello che le aspetta.
Ho apprezzato l'idea del libro "A seno nudo", dove sono raccolte fotografie di donne operate per un tumore al seno, che mostrano i segni delle cure e degli interventi.
E allo stesso modo apprezzo questo reportage.
È molto duro e crudo, ma rappresenta una possibile realtà. E non trovo giusto voler rappresentare solo la "realtà migliore possibile".

Per gli sguardi: sbaglierò, ma tutti quelli che vedo guardano verso "la persona diversa che ha qualcosa che non va", non verso la macchina.

teo

Non c'è dubbio che la pensiamo diversamente, ed è giusto così. Se proprio devo sforzarmi di trovare una cosa positiva in tutto questo allora ci trovo un grande amore e un grande coraggio, e una grande disperazione e una grande speranza. Devo però sforzarmi di credere che le foto non siano costruite, anche quelle dei 'guardoni' magari imbrogliati a guardare per qualche motivo (e perchè no, i professionisti non lo fanno?). Però tra me e me penso no, non si può arrivare a tanto. Poi anche la speranza svanisce, e allora penso a che scopo continuare a fare foto, vogliamo veramente un ricordo così forte di tale sofferenza, vogliamo veramente ricordarci il letto vuoto? Non basta il sorriso?
marco.quarello
QUOTE(teoravasi @ Apr 5 2013, 07:32 PM) *
Mi dispiace, ma io non parto dal presupposto "professionista=bella foto, amatore=foto meno bella".
Foto così sono difficili da fare, ma non credo siano nelle corde solo dei professionisti.

Non voglio togliere speranza a nessuno, vorrei l'esatto opposto.
Ma vorrei anche che le persone fossero consapevoli di quello che le aspetta.
Ho apprezzato l'idea del libro "A seno nudo", dove sono raccolte fotografie di donne operate per un tumore al seno, che mostrano i segni delle cure e degli interventi.
E allo stesso modo apprezzo questo reportage.
È molto duro e crudo, ma rappresenta una possibile realtà. E non trovo giusto voler rappresentare solo la "realtà migliore possibile".

Per gli sguardi: sbaglierò, ma tutti quelli che vedo guardano verso "la persona diversa che ha qualcosa che non va", non verso la macchina.

teo

Quato, la nostra cultura ci porta verso la vita a tutti i costi ma rifugge, isola, emargina chi è malato, e succede anche tra gli stessi ammalati in questo reportage traspare tutto ciò che molti in questo stesso istante minuto secondo qualcuno sta provando e vivendo sulla sua pelle in qualche parte del mondo magari nella porta accanto.....


Bravo all'autore per il coraggio e la sensibilità

iSt3f
Aldilà delle sensibilità personali, c'è una cosa da precisare: il ricavato va a favore della ricerca contro il cancro al seno. Questo e' quanto ho letto su un articolo di approfondimento in merito.

Per quanto mi riguarda queste foto NON tolgono la speranza, l'amore fra questi 2 ragazzi mi insegna che ci sono alcune cose che vanno aldilà della sofferenza, della malattia e perfino della vita stessa. I sentimenti che legavano queste 2 persone sono sopravvissuti alla terribile fine della ragazza.
Mettiamoci anche che realizzare questo lavoro abbia fatto sentire meno solo ed inutile ( così ci si sente quando si perde una persona cara) il fotografo, non ci vedo niente di male, anzi

A cosa serve questo reportage!? Se domani anche solo una persona che ha visto queste foto incontra un malato nelle condizioni della ragazza e non la guarda come fosse un'aliena, beh allora il reportage ha colto nel segno.
Scusami Bobtele, ma pensare che le foto siano costruite non mi è' passato nemmeno per la testa, sarò forse un povero illuso ottimista

Una cosa condivido con Francesco Martini: non venderei mai le foto nemmeno io, eventualmente mi limiterei alle mostre o ad altri tipi di manifestazioni

Questo e' ciò che penso ed è per questo ed altre mille ragioni che ho deciso di aprire questo post
Ciao a tutti
Bobtele
QUOTE(iSt3f @ Apr 5 2013, 09:27 PM) *
Scusami Bobtele, ma pensare che le foto siano costruite non mi è' passato nemmeno per la testa, sarò forse un povero illuso ottimista

OK le ho guardate di nuovo. Ora ho la certezza che siano state costruite. Una persona con un fotografo chinato a 1 metro di distanza attira l'attenzione.
iSt3f
QUOTE(Bobtele @ Apr 5 2013, 08:38 PM) *
OK le ho guardate di nuovo. Ora ho la certezza che siano state costruite. Una persona con un fotografo chinato a 1 metro di distanza attira l'attenzione.

Rimango un inguaribile illuso ottimista, non vedo niente di tutto ciò
Ovviamente senza rancore, sono unti di vista
Ciao
teoravasi
Bobtele: vorrei tanto avere la tua stessa idea, non sai quanto.
Ma purtroppo in quegli sguardi continuo a vedere solo quello che accade quotidianamente nei confronti di certe situazioni.

teo
Bobtele
Allora adesso dovete spiegarmi una cosa, partiamo dalla prima, quella davanti all'ospedale. Voi passate sul marciapiede, vedete un fotografo con attrezzatura professionale che sta fotografando una donna che si appoggia ad un deambulatore, alzate lo sguardo e notate che non ha i capelli. State passando di corsa perchè avete fretta. Qual'è la reazione corretta, cosa dovrebbe fare il malcapitato per farvi pensare che questo sia un mondo migliore?
iSt3f
QUOTE(Bobtele @ Apr 5 2013, 09:08 PM) *
Allora adesso dovete spiegarmi una cosa, partiamo dalla prima, quella davanti all'ospedale. Voi passate sul marciapiede, vedete un fotografo con attrezzatura professionale che sta fotografando una donna che si appoggia ad un deambulatore, alzate lo sguardo e notate che non ha i capelli. State passando di corsa perchè avete fretta. Qual'è la reazione corretta, cosa dovrebbe fare il malcapitato per farvi pensare che questo sia un mondo migliore?

Non voglio fare polemica, mi sembra in questo caso di poco gusto ed anche un po' OT, cmq posso solo dirti che quegli stessi sguardi li ho già rivisti identici quando è capitato a me di andare in giro con una donna in quelle condizioni....e io non avevo macchine fotografiche al collo
Lungi da me volerti convincere a pensarla come me
Ciao
teoravasi
QUOTE(Bobtele @ Apr 5 2013, 10:08 PM) *
Allora adesso dovete spiegarmi una cosa, partiamo dalla prima, quella davanti all'ospedale. Voi passate sul marciapiede, vedete un fotografo con attrezzatura professionale che sta fotografando una donna che si appoggia ad un deambulatore, alzate lo sguardo e notate che non ha i capelli. State passando di corsa perchè avete fretta. Qual'è la reazione corretta, cosa dovrebbe fare il malcapitato per farvi pensare che questo sia un mondo migliore?


Premessa: non sappiamo con quale attrezzatura e in che condizioni ha scattato. Magari qualche foto è stata fatta con una compatta.
Premessa 2: come già detto, non voglio far polemica.

Ci sono delle piccole "sfumature" negli sguardi, che cambiano totalmente il significato. Uno sguardo di dispiacere, uno di "curiosità", uno morboso e uno di disprezzo (magari per il fotografo) sono molto diversi.
Quelli che vedo in queste foto sono identici a quelli che mi guardavano quando a 16 anni ero in giro in sedia a rotelle. E sono gli stessi che ogni estate, a 15 anni di distanza, mi vedono passare in pantaloni corti e si concentrano sui tutori che porto alle gambe.

teo
Bobtele
QUOTE(teoravasi @ Apr 5 2013, 10:31 PM) *
Ci sono delle piccole "sfumature" negli sguardi, che cambiano totalmente il significato. Uno sguardo di dispiacere, uno di "curiosità", uno morboso e uno di disprezzo (magari per il fotografo) sono molto diversi.

E tu pensi che ne avesse avuto il tempo di fare queste distinzioni in 1/125 di secondo? Tu conosci l'espressione l'attimo prima o quello seguente? Se non ci fosse stato il fotografo magari nella fretta avrebbe continuato a guardare avanti, lo possiamo sapere? In questo senso io dico che le foto sono 'provocate'. Allora come si deve sentire questa persona se la foto fa il giro del mondo? Perfino negli autovelox è necessario un cartello di avvertimento.

Capisco certamente il coinvolgimento personale e ovviamente ne ho molto rispetto, ma anche questo in fondo è un aspetto del mondo reale che dovrebbe essere affrontato.
Roberto
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