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VOGLIO_IL_TREDICI
Salve,mi è capitato di mettere mano ad un 8mm universale della coreana Samyang caduto in terra. Aveva gli elicoidi di focheggiatura sovrapposti(che coraggio mettere la focheggiatura su un un 8mm), insomma, completamente bloccato.
Smontando l'ottica ho potuto constatare la discreta costruzione meccanica, buon uso di alluminio (in via di estinzione nelle ottiche recenti), pochi laschi, il solito grasso di infima qualità tipo ottica sovietica, comunque perdonabilissimo. Otticamente non ho smontato nulla, dal peso sembra tutto vetro ottico, comunque nessuna ghiera in plastica.
Mi sono detto un'ottica simpatica da prendere giusto se trovata ad un prezzo decente...al punto che, per curiosità, mi sono buttato sulla baia per vedere il prezzo medio di mercato, poi mi sono cadute le p...braccia
L'ottica si trova, nella medesima veste, in una dozzina di marche diverse:
Bell & Howell-Walimex-Samyang-Rokinon-Siocore-Dorr-Phorex ecc ecc ecc
Vi sembra una cosa seria? se non altro negli anni d'oro della fotografia si prendevano il disturbo di cambiare l'estetica (magari le lenti venivano dalla solita factory, capibile), insomma a me mi sembra una mancanza di rispetto per il consumatore come al solito poco tutelato
Saluti fish eye
Amedeo-La Spezia
buzz
Non vedo perchè non debba essere una cosa seria.
Per dirne un paio, il cianoacrilato (la colla attak) è prodotto da 3 fabbriche nel mondo, poi ci sono quelli che la comprano e la "imbottigliano" con il loro nome, e la vendono ai prezzi più disparati.
La stessa cosa per le bombolette di colore spray: sono poche le fabbriche che le "imbottigliano", e poi ci attaccano l'etichetta del committente, e naturalmente se sono di marca costano il doppio di quelle sconosciute, ma il prodotto è lo stesso.

benvenuto sul libero mercato.
VOGLIO_IL_TREDICI
Ecco, esattamente come suggerisci tu, non è una cosa seria. Libero meracato non vuol dire raggirare il consumatore cambiando la serigrafia (nemmeno l'incisione) sul tappo e sulla targhetta dell'ottica, e commerciare la solita cosa.
Io non mi sono ancora abituato e vorrei, forse controtendenza, sensibilizzare queste storture. Non mi va nemmeno pagare ottiche completamente di plastica e piene di laschi al medesimo prezzo di quelle che anni fa si acquistavano in metallo e con laschi commisurati alla loro funzione, liberissimi di capitolare, però consapevoli di non passare per fessi
Amedeo-La Spezia
Antonio Canetti
per non escludere le autovetture, che parti non visibili sono in comune a diverse autovetture, di marchi diversi.

parafrasando Buzz

benvenuto nella globalizzazione.

Antonio
VOGLIO_IL_TREDICI
Ok mi arrendo alzo bandiera bianca, speriamo di non leggere sul forum:
è meglio il Samyang o il Walimex?
:-)
Antonio Canetti
QUOTE(VOGLIO_IL_TREDICI @ Mar 18 2013, 08:42 PM) *
Libero meracato non vuol dire raggirare il consumatore cambiando la serigrafia (nemmeno l'incisione) sul tappo e sulla targhetta dell'ottica, e commerciare la solita cosa.



pratica molto diffusa, in questi giorni ho smontato il mio monitor di marca LG, una volta aperto ho notato dallo schermo alla più semplice della plastica è marchiato da una sconosciuta, ma diffusa "AU Optronics", naturalmente made in china.


antonio
salvo 1977
Ormai ovunque e in tutti i settori si assiste a queste cose , ad esempio nel mio lavora e cioè termo idraulico , un sacco di prodotti diversi ed ognuno di essi nelle sue specifiche sono commercializzati da diversi marchi pur essendo progettati e prodotti da un solo costruttore , poi ovviamente ogni marchio applica le proprie condizioni di vendita e assistenza , però vi posso dire che in realtà la cosa non e malvagia , anzi conoscendo un prodotto e i marchi con cui viene commercializzato, puoi benissimo andare a sceglierti il marchiò più conveniente del momento oppure chi offre l'assistenza migliore o in certi casi la disponibilità nei magazzini dove avvolte la reperibilità di un prodotto che ti serve con urgenza ,non guardi il costo o il marchio ma conta che riesci ad avere quel prodotto e subito.
VOGLIO_IL_TREDICI
QUOTE(salvo 1977 @ Mar 18 2013, 09:57 PM) *
Ormai ovunque e in tutti i settori si assiste a queste cose , ad esempio nel mio lavora e cioè termo idraulico , un sacco di prodotti diversi ed ognuno di essi nelle sue specifiche sono commercializzati da diversi marchi pur essendo progettati e prodotti da un solo costruttore , poi ovviamente ogni marchio applica le proprie condizioni di vendita e assistenza , però vi posso dire che in realtà la cosa non e malvagia , anzi conoscendo un prodotto e i marchi con cui viene commercializzato, puoi benissimo andare a sceglierti il marchiò più conveniente del momento oppure chi offre l'assistenza migliore o in certi casi la disponibilità nei magazzini dove avvolte la reperibilità di un prodotto che ti serve con urgenza ,non guardi il costo o il marchio ma conta che riesci ad avere quel prodotto e subito.

Se parliamo di assistenza o disponibilità in linea di massima anch'io sono daccordo con te, continuo a non capire perchè cambiare nome all'oggetto; ingenuamente (non sono poi così formato in economia nonostante gli antichi studi), se un unico produttore "x" si affida ad un'unico distributore "y", logicamente con le varie filiali all'estero, avrà le sue belle vendite e sopratutto espanderà la sua affidabilità (sempre che, come in questo caso, il prodotto è concorrenziale).
Ora, se al prodotto "x" cambiamo nome e distributore (immagino) il risultato sarà sicuramente quello di creare confusione nel consumatore: meglio questo o quell'altro? chi lo vende dirà che è meglio il suo, logico, i prezzi saranno moderatamente diversi.
Molto spesso i consumatori applicano logiche diverse: "se spendo di più probabilmente l'oggetto varrà di più", invece no! è esattamente il solito obiettivo "questa marca ha maggiori controlli qualità", sappiamo tutti le certificazioni di qualità come si ottengono vero?
Siamo altrettanto sicuri che quest'esercito di marche diverse con il medesimo contenuto volgano a nostro favore? intendiamoci: se la Dorr fallisce non è che porteremo a riparare l'8mm alla Samyang!
Io ne ho trovate una dozzina di marche del solito 8mm, credete che da qui ad un anno esisteranno sempre tutte?
siamo sicuri che il negoziante si faccia garante dell'oggetto da lui venduto?
Ad ogni modo l'unico aspetto che volevo evidenziare (mi ripeto) è che esiste questa realtà, per me è una novità, sono 20 anni che mi diverto con la fotografia (speso tanti tanti soldi) ma non avevo mai visto una stortura del genere se non con piccoli accessori comunque di infima qualità (tipo cavetti, contatti flash ecc ecc)
Per il resto viva il libero pensiero e la libero arbitrio (guai il contrario)
Amedeo-La Spezia
buzz
QUOTE(VOGLIO_IL_TREDICI @ Mar 19 2013, 10:27 AM) *
Ad ogni modo l'unico aspetto che volevo evidenziare (mi ripeto) è che esiste questa realtà, per me è una novità, sono 20 anni che mi diverto con la fotografia (speso tanti tanti soldi) ma non avevo mai visto una stortura del genere se non con piccoli accessori comunque di infima qualità (tipo cavetti, contatti flash ecc ecc)
Per il resto viva il libero pensiero e la libero arbitrio (guai il contrario)
Amedeo-La Spezia


Non voglio salire in cattedra, ma gli esempi da me riportati non sono casuali.
Ho lavorato per parecchi anni nel campo della ferramenta e cose del genere sono considerate "normali".
Una fabbrica costruisce solo chiavi inglesi, un'altra solo pinze, e un'altra solo cacciaviti. Distribuiscono i "grezzi" ad altre fabbriche che applicano poi le loro rifiniture, e così nascono gli utensili da 20 euro e quelli da 5 (sì, le differenze sono queste), ma provenienti tutti dalla stessa forgiatura.

Per cui non mi sorprende affatto che un obiettivo "universale" sia prodotto da una industria che ammortizza i costi producendo solo quello, e poi li distribuisca a commerciali che ne applicano il marchio.
Del resto avviene con i televisori, elettrodomestici, ricambi auto, e un sacco di altri prodotti.
valerio.oddi
Nel modellismo dinamico (l'altro hobby in cui sperpero lo stipendio messicano.gif ) succede esattamente lo stesso, sia per l'elettronica che per la meccanica, stesso prodotto fatto nella stessa fabbrica e venduto sotto diversi marchi, a prezzi più o meno simili. Secondo me la questione è semplicemente marketing locale, cioè ogni ditta acquista l'oggetto dal fabbricante "cinese" e poi la rivende nel proprio mercato col proprio marchio, in questo non ci vedo nessun "raggiro" all'utente finale, molto semplicemente ora con la diffusione dell'acquisto su internet "scopriamo" che lo stesso prodotto è venduto in diversi mercati con nomi diversi ma, a differenza di prima, è molto più facile comprarlo e quindi questi cloni dello stesso obiettivo se ne vanno a spasso per i vari mercati mondiali smile.gif
monteoro
secondo voi quale è il migliore?

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come dire "Uno li fa tanti lo marchiano"

il migliore ovviamente è quello che viene trovaro al prezzo inferiore; fuori e dentro sono la stessa identica cosa, anche la componentistica.

E' appunto la "globalizzazione" del commercio

ciao
Franco
danielg45
Ti faccio l'esempio automobilistico: gruppo VW audi. Devi cambiare qualche pezzo ad un audi A4 che ha lo stesso di una passat. Te lo fanno pagare di piu.
VOGLIO_IL_TREDICI
Non voglio salire in cattedra, ma gli esempi da me riportati non sono casuali.
Ho lavorato per parecchi anni nel campo della ferramenta e cose del genere sono considerate "normali".
Una fabbrica costruisce solo chiavi inglesi, un'altra solo pinze, e un'altra solo cacciaviti. Distribuiscono i "grezzi" ad altre fabbriche che applicano poi le loro rifiniture, e così nascono gli utensili da 20 euro e quelli da 5 (sì, le differenze sono queste), ma provenienti tutti dalla stessa forgiatura.
Per cui non mi sorprende affatto che un obiettivo "universale" sia prodotto da una industria che ammortizza i costi producendo solo quello, e poi li distribuisca a commerciali che ne applicano il marchio.
Del resto avviene con i televisori, elettrodomestici, ricambi auto, e un sacco di altri prodotti.
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Io di "ferramenta" ne ho utilizzata a tonnellate...ho lavorato per una falegnameria, sono aggiustatore meccanico e di hobby metto mano a qualsiasi cosa si possa smontare biggrin.gif
Ai bei tempi quasi del tutto andati del legno ricordo che disquisivo con il datore della falegnameria perchè si faceva propinare dai rappresentanti delle ignomie di trapani a batteria di marca W...h (tipo la marca dei wurstel) che costavano 1.000.000 di lire quando un validissimo Makita o Metabo costava meno della metà e valeva il doppio.
Tale marca non era produttrice, acquistava dall'oriente, marchiava e impestava i professionisti, troppo impegnati per andare da un esercente ed acquistare fisicamente i beni di consumo. Poi c'era anche la B....r solito discorso della W...h e la V...x, si in effetti nella ferramenta è un pò che applicano questa strategia, negli utensili a mano non ho mai fatto caso perchè li sono più talebano che nella fotografia, mai acquistato nulla che non fosse Gedore, Usag, Hazet ecc ecc
Si, in effetti forse sono io che sono mononota (parafrasando Elio), ad ogni modo siamo nella sezione del forum giusta no? "si fà due chiacchere" laugh.gif
Ciao
Amedeo-La Spezia
buzz
Ma sì, tranquillo, si fa per chiacchierare smile.gif

ecco, hai citato USAG, pensa che accanto c'è la Pastorino, ed è anche stata assorbita! smile.gif
ma prima ancora c'era un'altra fabbrica che produceva le pinze, poi le dava in giro. Ognuno ci stampava a fuoco il suo marchio, ci metteva i manici del colore personalizzato e le vendeva a meno!
lo stampo era lo stesso.

Sui trapani, hai ragione, meglio stendere un velo pietoso!
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