QUOTE(giovannigori @ Jan 30 2013, 12:36 PM)
Caro Perfect,
hai toccato un punto importante: il ruolo del fotografo di ritratto nella gestione psicologica del soggetto...
La monoespressività, in particolare, è un problema che tutti i ritrattisti si trovano a dover affrontare, e auspicabilmente risolvere..
Ecco allora che una delle abilità che il fotografo deve sviluppare è proprio quella di rilassare il soggetto o comunque metterlo nella condizione di rendere l'espressione che si desidera oppure anche portarlo a lasciare l'espressione nella quale si rifugia quando un obiettivo lo inquadra..
come si fa?
Non c'è una regola, ognuno ha il suo metodo, più o meno efficace..
Gioca di psicologia con i "tuoi".. prova!
: ))
ciao
Hai ragione Giovanni. Ho studiato un po' questo argomento, ma mettere in pratica i consigli non è facile. All'inizio poi ho notato per me, anche una certa mancanza di spontaneità nel gestire un'altra persona. Ci vorrà molta pratica.
Ho letto di un fotografo famoso (di cui non ricordo il nome) che è così timido da non guardarti negli occhi e spiccicare un minimo saluto. Eppure questo suo atteggiamento riesce a far uscire il massimo dal lavoro della modella. Ognuno credo debba trovare un modo per rapportarsi con l'altro, quando di mezzo c'è l'obiettivo. Pratica, pratica, pratica insomma!
Grazie dei consigli che ci regali! Utilissimi!
Un saluto a tutti, Giovanni