QUOTE(Negativodigitale @ Jan 28 2013, 12:08 AM)
Ecco, questo "Niente di più" MI sembra già un buon punto di partenza.
Se esiste una vaga speranza di migliorare la situazione, questa non può che essere realizzata dalla Comunità Internazionale, entità vaga, piena di difetti ed inefficienze, ma l'unica in grado di muoversi nell'ambito del Diritto Internazionale (interessante il passaggio ONU del novembre scorso ...). Se la cosiddetta linea dura si dovesse concretizzare in una nuova guerra arabo-israeliana sarebbe davvero un disastro. Ma per fortuna non c'è più (nemmeno) Nasser.
Qua, secondo me, c'è un gran brutto partito-preso: la non-pace non conviene ad alcune lobbies, che sono il banale prodotto naturale di uno stato che è sotto assedio da oltre sessanta anni. Una cosa brutta, ma normalissima, purtroppo. Converrebbe certo alla maggioranza degli israeliani.
Comunque, se si sottolinea questo, per avere una valutazione serena occorrerebbe, secondo me, chiedersi a chi convenga in ambito palestinese tenere questa povera gente schiava del proprio destino, chi ci guadagni a rilanciare periodicamente una battaglia persa, chi ordini il lancio dei razzi su Israele, chi ci sia a capo delle mille mafie che governano, di fatto, quel popolo. Arafat è stato il leader meno-peggio prodotto in sessanta anni dalla Palestina. E' un po' poco.
Non intendevo dare un senso negativo a quel niente di più...per fortuna niente di più! Ma sai bene che di fronte a certe cose e di fronte a certi interessi le istituzioni internazionali sono completamente impotenti, perché di fatto controllate dagli Stati Uniti.
Il partito preso c'è senz'altro, ma preso dopo analisi, riflessioni e studi non imposto da cliché e pregiudizi!
E forse mi sono spiegato male quando ho detto che lo stato di tensione fa comodo agli Israeliani, infatti fa comodo alla politica israeliana.
Gran parte degli israeliani non penso proprio desiderino la guerra, come gran parte dei palestinesi. Però il governo di Netanyahu ce l'hanno messo loro...anche l'Italia di ######### faceva dire a tutto il mondo che gli italiani non sono molto intelligenti! Certamente poi non tutti gli italiani si devono sentire responsabili delle sue porcherie!
Ma sempre a dire che è un paese sotto assedio da sessant'anni...ma perché la Palestina non lo è??
E poi è stata sotto assedio Israele...non lo è più da un pezzo se non ve ne siete accorti!
E le lobbies non sono state create in risposta alla minaccia araba su Israele, esistevano già e si sono fatte via via più potenti.
A volte il governo USA stesso si è sentito in imbarazzo e ha criticato Israele per alcune sue azioni criminali, ma poi le critiche non hanno mai portato a vere censure, non te lo chiedi il perché? O dobbiamo sempre giustificare ogni violazione del diritto internazionale dicendo poverini, hanno subito l'olocausto, poverini, sono sotto assedio, poverini vivono in una terra ostile...quando uno ammazza, opprime, saccheggia le terre di un altro popolo va condannato a prescindere da qualunque considerazione. Poi se uno preferisce non sapere, preferisce accettare la realtà come ci viene raccontata, già masticata e digerita da qualcun altro, se preferisce accettare le giustificazioni e le motivazioni altrui perché non sa costruirsene di proprie, allora troverà legittima ogni azione della squadra che si è scelto di tifare.
Il problema è che sono sbagliati i presupposti del discorso occidentale sulla questione palestinese, nessuno qui dice mai che gli ebrei non avevano nessun diritto ad andare in Palestina e fondare uno stato sulla terra dei palestinesi!
La giustificazione qual'è stata?......gli ebrei non hanno una loro terra da due millenni e la Palestina è la terra santa, quella che soltanto a loro era stata promessa! Inglesi e francesi, e poi americani, hanno dato l'assenso per la costituzione di una comunità ebraica prima e uno stato poi, perché sentivano di dover risarcire il popolo ebraico di tutte le sofferenze patite durante la seconda guerra mondiale, ma fu anche l'influenza di alcune personalità ebree importanti appartenenti al movimento sionista a convincere il governo inglese ad appoggiare il progetto di una Palestina giudaica.
L'unico problema era che la Palestina era abitata dai palestinesi!! Come risolvere il problema...freghiamocene!
In realtà gli inglesi si accorsero del calderone che stavano scoperchiando, ma fu troppo tardi e quando cercarono di limitare l'immigrazione ebraica furono subito accusati dagli ebrei a dalle personalità sioniste di tutto il mondo.
Non sto qui a ricostruire tutta la storia della nascita dello stato di Israele, ma questo basta a capire che non è colpa degli arabi se ci sono state tutte quelle guerre, perché il loro diritto alla difesa contro quello che era ed è di fatto un invasore è sacrosanto.
Dall'esterno appare stupida e insensata la pretesa dei palestinesi di riavere le loro terre, appare pure a me stupida, io piuttosto vorrei la pace e basta, a costo di vedere l'80% del mio paese sottratto dagli Israeliani...ma mettetevi nei loro panni, pensate ad un invasore che continua nella sua opera di colonizzazione, pensate agli insulti quotidiani, pensate a tanta tristezza e odio sedimentati nel loro cuore.
Un odio che peraltro non si percepisce parlando con loro e guardandoli negli occhi...si percepisce piuttosto il disagio, l'infelicità, la rabbia, e nonostante tutto questo hanno un'ospitalità e una gentilezza disarmanti!
Anche gli israeliani hanno passato tristi stagioni di paura, di guerra, di disagio, non lo metto in dubbio...e la violenza che è stata fatta da entrambe le parti e da condannare tutta (purtroppo si ricorda soprattutto, per non dire quasi esclusivamente, quella degli attacchi terroristici palestinesi). Ma io mi sento di stare dalla parte di chi subisce le maggiori difficoltà, dalla parte del più debole, e oggi sono i palestinesi i più deboli, mentre gli israeliani, per mano del loro governo e del loro esercito, stanno facendo lo sporco gioco del più forte!