Come ci si fa un autoritratto?
Niente di più semplice, fotocamera sul treppiede, si compone l'inquadratura, si attiva l'autoscatto, di corsa a prendere posizione e...
clik.
Già, ma perchè comportarsi come i comuni mortali?
e io me lo faccio con il mio Sinar, il banco ottico!
Ma dove stanno le difficoltà?
Meglio che vi parli prima del banco ottico (spero non me ne voglia Ludovico....).
Il banco ottico, più che una fotocamera, è da considerarsi un sistema completo, che si adatta praticamente ad ogni situazione di ripresa.
Si può anche modificare il formato di ripresa in funzione delle necessità, fino al 20x25 cm. ed usare qualsiasi tipo di pellicola, e montare anche il dorso digitale.
A differenza delle fotocamere a mano, si basa sul principio della singola immagine.
Un lavoretto su misura insomma.
Il banco permette, inoltre, di basculare e decentrare sia il piano dell'obiettivo che il piano pellicola,
in modo da poter, inclinando il piano di messa a fuoco, "spalmare" la messa a fuoco su ciò che vogliamo.
Oppure, inclinando il piano pellicola, correggere le linee cadenti.
Tutta questa procedura è estremamente minuziosa e precisa, nonchè più... costosa.
continua...