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AldoSere
Salve a tutti ,come da user name (aldosere) mi sono iscritto a questa comunità per vivere ,sperimentare e cercare di conoscere meglio e condividere questa meravigliosa arte con mia figlia .Ormai all'ultimo anno della scuola dell'obbligo Serena ,mia figlia appunto ,ha sempre manifestato interesse nel campo della fotografia e della grafica nonostante l'indirizzo scolastico linguistico .Ora stiamo ragionando sul suo futuro e devo dire che mi piacerebbe incoraggiare queste sue doti naturali ,ma non so se indirizzarla verso una facoltà universitaria tipo Scienze e tecnologie della comunicazione o verso un'accademia tipo il Naba o corsi specifici dello Ied .Mi piacerebbe scambiare informazioni con chi direttamente o indirettamente ha a che fare con queste realtà ,magari essendo come me un genitore apprensivo o magari un docente nelle materie di cui faccio riferimento .
Grazie

Aldo
Giorgio Baruffi
sposto poichè la sezione Help riguarda le eventuali domande sulla piattaforma e sulla Community...

wink.gif
69andbros
Ciao Aldo,
faccio lo scenografo per eventi, congressi, fiere et simili, inoltre gestisco la creatività del nostro ufficio progettazione ed il rapporto coi clienti; questo per farti sapere da chi arriva la risposta.

Per la mia esperienza:
- è certamente splendido incoraggiare studi verso cui i figli sono portati, l'importante è che loro lo vogliano e non tu (e questo lo dice l'istruttore di basket)
- il nostro è un mondo ormai molto inflazionato, tienine/tenetene conto
- mi sono trovato meglio con gli studenti NABA, più aperti mentalmente, l'accademia offre il vantaggio di una buona cultura generale la qual cosa offre maggiori sbocchi
- ho trovato gli studenti IED molto preparati, ma un po' troppo convinti delle loro verità e un po' troppo specializzati, nel mio settore è uno svantaggio, in altri può essere un vantaggio
- la facoltà apre a numerosi campi e offre forse maggiori opportunità in chiave futura...ma anche l'accademia....

Questo nella mia esperienza.

Spero d'esserti stato utile

Ambrogio
riccardobucchino.com
Lo IED è una scuola strana e un po' specifica, quando guardi i loro programmi di studio ti chiedi se sta gente uscita di li che non ha una vera laurea troverà lavoro, poi chiedi in giro e ti rendi conto che il 100% di chi ha fatto lo IED (di solito 3 anni) ha un ottimo posto di lavoro e guadagna minimo 1500€/mese e ha tutti i diritti che hanno gli operai* (ferie, mutua, 13esima, paga minima sindacale etc) dopo 1-3 anni di lavoro sottopagato mentre chi ha 2 lauree di una prestigiosa università italiana (3+2 anni o 5 anni) come può essere il politecnico di torino (per dirne una) lavora a 400-800€ netti al mese se è senza PI e 1000-1200 (lordi) se ha la PI ovviamente in entrambi i casi se gli va bene ha 12 mensilità e la 13esima se la può scordare, non ha ferie (se sta a casa non viene pagato), non gli contano gli straordinari, non ha la mutua, non ha le ferie, non ha la liquidazione e spesso non ha neppure un contratto regolare, cioè ha un contratto ma non è a norma di legge e figuriamoci se rispetta i minimi sindacali!
annabr77
QUOTE(AldoSere @ Nov 9 2012, 02:39 PM) *
Salve a tutti ,come da user name (aldosere) mi sono iscritto a questa comunità per vivere ,sperimentare e cercare di conoscere meglio e condividere questa meravigliosa arte con mia figlia .Ormai all'ultimo anno della scuola dell'obbligo Serena ,mia figlia appunto ,ha sempre manifestato interesse nel campo della fotografia e della grafica nonostante l'indirizzo scolastico linguistico .Ora stiamo ragionando sul suo futuro e devo dire che mi piacerebbe incoraggiare queste sue doti naturali ,ma non so se indirizzarla verso una facoltà universitaria tipo Scienze e tecnologie della comunicazione o verso un'accademia tipo il Naba o corsi specifici dello Ied .Mi piacerebbe scambiare informazioni con chi direttamente o indirettamente ha a che fare con queste realtà ,magari essendo come me un genitore apprensivo o magari un docente nelle materie di cui faccio riferimento .
Grazie

Aldo


Ciao Aldo. Io ti parlo da figlia che da piccola sognava di fare la fotografa... I miei genitori all'epoca (secoli fa!) avevano un'azienda e avevano per me altri progetti, così, finita la scuola, andai a lavorare con loro, in quanto erano convinti che con la fotografia sarei morta di fame. Ti assicuro che non è stato facile, una mia amica dopo il classico era andata fuori a studiare ed era diventata una bravissima fotografa, ma loro non ne volevano sapere... Ad oggi, faccio l'operaia in un'altra azienda (non avendo continuato gli studi è il massimo che potevo ricevere!) e coltivo la passione per la fotorafia, provando e sbagliando di continuo, ma con tanta allegria!
Non ti sto consigliando di farle fare altro, ma solo di aspettare che termini le superiori (magari le sue passioni cambieranno) e poi di valutare bene cosa le piacerà fare. Sicuramente ti stimo perché la sostieni in una sua passione, e auguro soprattutto a lei di portarla avanti con amore e con tante soddisfazioni.
Un abbraccio a Serena.

Anna
69andbros
QUOTE(riccardobucchino.com @ Nov 9 2012, 04:36 PM) *
Lo IED è una scuola strana e un po' specifica, quando guardi i loro programmi di studio ti chiedi se sta gente uscita di li che non ha una vera laurea troverà lavoro, poi chiedi in giro e ti rendi conto che il 100% di chi ha fatto lo IED (di solito 3 anni) ha un ottimo posto di lavoro e guadagna minimo 1500€/mese e ha tutti i diritti che hanno gli operai* (ferie, mutua, 13esima, paga minima sindacale etc) dopo 1-3 anni di lavoro sottopagato mentre chi ha 2 lauree di una prestigiosa università italiana (3+2 anni o 5 anni) come può essere il politecnico di torino (per dirne una) lavora a 400-800€ netti al mese se è senza PI e 1000-1200 (lordi) se ha la PI ovviamente in entrambi i casi se gli va bene ha 12 mensilità e la 13esima se la può scordare, non ha ferie (se sta a casa non viene pagato), non gli contano gli straordinari, non ha la mutua, non ha le ferie, non ha la liquidazione e spesso non ha neppure un contratto regolare, cioè ha un contratto ma non è a norma di legge e figuriamoci se rispetta i minimi sindacali!


può essere la tua esperienza e certo una parte della realtà, la mia è diversa...

conosco decine di diplomati IED che si barcamenano nel mondo della creatività con contratti-fuffa, prestazioni occasionali o in proprio con partita iva
nelle aziende di comunicazione di mia conoscenza si entra con gli stage, gratuiti negli studi più blasonati, e difficilmente si prosegue con l'assunzione
una delle più note agenzie pubblicitarie ha licenziato parte dei creativi senior per sostituirli con stagisti che turna alla bisogna
tra i nostri clienti ci sono un paio di multinazionali, l'ufficio mkt scarta i curricula IED a priori, neanche li legge

Questa è un'altra parte della realtà, giusto tenere conto di entrambe le esperienze wink.gif
AldoSere
Ok .ops scusami .
A
AldoSere

- la facoltà apre a numerosi campi e offre forse maggiori opportunità in chiave futura...ma anche l'accademia....

Grazie Ambrogio ,infatti ho anche io questa sensazione che comunque un percorso ,se pur breve come un corso universitario triennale ,possa aprire a più possibilità anche se non si acquisisce una specifica specializzazione .
Siamo solo all'inizio delle varie considerazioni da fare ma ti ringrazio per il tuo intervento .

A


AldoSere

Ciao Riccardo e grazie per il tuo intervento ,non ti nascondo che mentre ti leggevo stavo quasi ridendo come si ride davanti ad un comico che racconta storie vere e sacrosante in modo sarcastico ed esasperato .Concordo con te su quello che è il trattamento standard riservato ai giovani laureati e nonostante il sorriso sotto i baffi ho il terrore che possa capitare anche a mia figlia .Su quali siano le reali percentuali di impiego delle categorie che abbiamo menzionato ,ne so poco e spero di riuscire ad orientarmi prima della fine dell'anno scolastico .
Grazie

Aldo
AldoSere

Grazie Anna per le tue parole dolci e comprensive ,le ho apprezzate molto .Abbiamo ancora un pò di tempo con Serena ma trovo importante parlarne con lei per aiutarla a fare chiarezza per quanto possibile alla sua età .Mi fa anche molto piacere avere degli scambi di opinione con persone come te e tutti gli altri che fino ad ora hanno risposto dimostrando estrema disponibilità ed interessamento .
Grazie

Aldo
NicoDiGio92
Ciao Aldo,
ti risponde uno studente di architettura, ventenne e appassionato di fotografia.
Sicuramente la mia esperienza non è paragonabile a quelle descritte dagli amici del forum di cui sopra, però per l'età vicina a quella di Serena e gli interessi che ho, penso di poter comunque offrirti un punto di vista se non valido, almeno alternativo.
Per "l'aria che tira", credo che una preparazione universitaria al giorno d'oggi sia una carta quasi necessaria per poter entrare nel mondo del lavoro e poterci rimanere stabilmente, ma questo sicuramente lo sai meglio di me. Purtroppo il mondo dell'arte e dello spettacolo può essere molto insidioso, per questo io sarei orientato verso una preparazione non così specifica come quella di corsi specialistici, ma una a spettro più ampio come quella universitaria. Inoltre anche l'università offre corsi specialistici con lauree magistrali, master, dottorati ecc... Di positivo dell'università c'è il fatto che offre maggiori garanzie per il futuro e la possibilità di poter cambiare durante il percorso di studi, entro un certo limite, le aspettative lavorative che verranno dopo la laurea, proprio perché non prepara su argomenti singoli e specifici. Come hai già detto, la facoltà di scienze della comunicazione può essere un buon trampolino per un futuro nella fotografia. Anche la stessa facoltà di architettura può esserlo. Al giorno d'oggi è richiesta sempre maggiore specializzazione in tutti gli ambiti, quindi nulla vieta che alla laurea si possano aggiungere vari attestati di corsi specialistici o accademici, questo sarà dimensionato in base alle scelte di Serena e ai suoi interessi. In sintesi credo che l'università possa offrire basi più solide perchè più ampie. Serena ha ancora parecchio tempo per decidere del suo futuro, per crescere e per far crescere e maturare con lei le sue passioni e aspettative. Ha tempo anche, e questo non vuole essere affatto un commento disincentivante, per cambiare idea, però sicuramente ha la fortuna di avere un padre che come il mio ha saputo sempre ascoltare e riflettere con me e non per me.
Mi auguro di esserti stato d'aiuto, in bocca al lupo per Serena smile.gif

Nicolò
AldoSere
QUOTE(NicoDiGio92 @ Nov 9 2012, 09:35 PM) *
Ciao Aldo,
ti risponde uno studente di architettura, ventenne e appassionato di fotografia.
Sicuramente la mia esperienza non è paragonabile a quelle descritte dagli amici del forum di cui sopra, però per l'età vicina a quella di Serena e gli interessi che ho, penso di poter comunque offrirti un punto di vista se non valido, almeno alternativo.
Per "l'aria che tira", credo che una preparazione universitaria al giorno d'oggi sia una carta quasi necessaria per poter entrare nel mondo del lavoro e poterci rimanere stabilmente, ma questo sicuramente lo sai meglio di me. Purtroppo il mondo dell'arte e dello spettacolo può essere molto insidioso, per questo io sarei orientato verso una preparazione non così specifica come quella di corsi specialistici, ma una a spettro più ampio come quella universitaria. Inoltre anche l'università offre corsi specialistici con lauree magistrali, master, dottorati ecc... Di positivo dell'università c'è il fatto che offre maggiori garanzie per il futuro e la possibilità di poter cambiare durante il percorso di studi, entro un certo limite, le aspettative lavorative che verranno dopo la laurea, proprio perché non prepara su argomenti singoli e specifici. Come hai già detto, la facoltà di scienze della comunicazione può essere un buon trampolino per un futuro nella fotografia. Anche la stessa facoltà di architettura può esserlo. Al giorno d'oggi è richiesta sempre maggiore specializzazione in tutti gli ambiti, quindi nulla vieta che alla laurea si possano aggiungere vari attestati di corsi specialistici o accademici, questo sarà dimensionato in base alle scelte di Serena e ai suoi interessi. In sintesi credo che l'università possa offrire basi più solide perchè più ampie. Serena ha ancora parecchio tempo per decidere del suo futuro, per crescere e per far crescere e maturare con lei le sue passioni e aspettative. Ha tempo anche, e questo non vuole essere affatto un commento disincentivante, per cambiare idea, però sicuramente ha la fortuna di avere un padre che come il mio ha saputo sempre ascoltare e riflettere con me e non per me.
Mi auguro di esserti stato d'aiuto, in bocca al lupo per Serena smile.gif

Nicolò


Ciao Nicolò ,grazie per il post non meno importante ed interessante degli altri .Il tuo punto di vista lo condivido in pieno ,trovo anche io che la formazione universitaria dia la possibilità di sintonizzarsi su molti canali e che lasci la possibilità fino all'ultimo di trovare la frequenza giusta ,la scelta opportuna che più si avvicina a quello che si vuole veramente fare .Ho letto ieri sera il piano di studi della facoltà di Scienze e tecnologie della comunicazione con Serena e gli ho anche fatto leggere i vostri interventi che ha apprezzato molto ,quasi l'hanno toccata !Sensazione che ho avuto anche io e di cui voglio ringraziare tutti ,è bello trovare in una comunità tale appoggio e accoramento in un argomento forse non proprio inerente allo stesso forum .
Grazie

Aldo
sergio77
Aldo buonasera sono un papà di due bellissime bambine ancora piccole per pensare al futuro ma come genitore ho già le idee abbastanza chiare....prima di tutto ti faccio i mie complimenti solo per il fatto che tu ti stai mettendo in discussione o per lo meno ti stai facendo delle domande per far si che tua figlia continui in quello che per lei e' una passione o una dote naturale......per questo avrà sicuramente una marcia in più.....per quanto riguarda gli studi io credo che sia molto più importante il modo con cui giorno per giorno passi il tempo con loro....mi spiego meglio.. Credo fermamente che una situazione famigliare serena aiuti in tutto la crescita di un figlio o figlia e il solo fatto di provare rispetto e passione per quello che fanno aiuti loro nelle scelte future...detto questo io continuerei nello studio delle lingue a per regalo per la prima laurea un bel biglietto aperto un anno per un bel giro per il mondo.....i ragazzi devono essere spronati nel lasciare la propria casa e abitudini...sicuramente per te e tua moglie sarà difficile ma per loro sarà meglio di qualsiasi specializzazione in qualsiasi campo tu possa consigliargli....questo e' il mio pensiero e credo che sarà il mio comportamento con le mie bambine....anzi già sono al lavoro infatti la più grande( 6 anni !!!!!) ha già viaggiato nei cinque continenti....un grande in bocca a lupo per te e tua figlia.....
AldoSere


Anche questa è giusta Sergio ,infatti la tua idea di far viaggiare il più possibile i ragazzi è sicuramente un investimento per il loro futuro .Certo ,i viaggi di per se già offrono la possibilità di conoscere gente e posti nuovi ma quello che spero riescano a fare le mie due figlie (17 e 13) sono le esperienze di studio prima e di lavoro dopo all'estero .Questo non perché spero che si stabiliscano fuori dall'Italia ma perché una volta rientrate possano godere dell'esperienze acquisite e contribuire così a far meglio quì da noi .
Grazie.

Aldo
69andbros
Qua una amica si è laureata in danza, la preparazione è completa pensa che in inghilterra con questa laurea puoi insegnare discipline artistiche nelle scuole.

La mia amica, oggi, scrive di teatro, danza e spettacolo in genere.

Ecco il link http://www.city-academy.com/

Ambrogio

P.S. Lavora all'estero...."ovviamente"
AldoSere
QUOTE(69andbros @ Nov 11 2012, 09:49 AM) *
Qua una amica si è laureata in danza, la preparazione è completa pensa che in inghilterra con questa laurea puoi insegnare discipline artistiche nelle scuole.

La mia amica, oggi, scrive di teatro, danza e spettacolo in genere.

Ecco il link http://www.city-academy.com/

Ambrogio

P.S. Lavora all'estero...."ovviamente"


Grazie Ambrogio per la segnalazione ,ho dato un occhiata interessante !

Aldo
dsix
QUOTE(AldoSere @ Nov 9 2012, 03:39 PM) *
Salve a tutti ,come da user name (aldosere) mi sono iscritto a questa comunità per vivere ,sperimentare e cercare di conoscere meglio e condividere questa meravigliosa arte con mia figlia .Ormai all'ultimo anno della scuola dell'obbligo Serena ,mia figlia appunto ,ha sempre manifestato interesse nel campo della fotografia e della grafica nonostante l'indirizzo scolastico linguistico .Ora stiamo ragionando sul suo futuro e devo dire che mi piacerebbe incoraggiare queste sue doti naturali ,ma non so se indirizzarla verso una facoltà universitaria tipo Scienze e tecnologie della comunicazione o verso un'accademia tipo il Naba o corsi specifici dello Ied .Mi piacerebbe scambiare informazioni con chi direttamente o indirettamente ha a che fare con queste realtà ,magari essendo come me un genitore apprensivo o magari un docente nelle materie di cui faccio riferimento .
Grazie

Aldo


Forse la mia e' una visione un po cinica della cosa, ma da laureata al Politecnico di Torino e con due fratelli diplomati allo IED ti posso dire:

1) Non scegliere l'universita' sulla base delle possibilita' lavorative: tanto sono infime in ogni caso (soprattutto per le donne), tantovale provare decisi in quello che piace, alla peggio i call center sono pieni di laureati in ogni disciplina.

2) Valuterei l'ipotesi di una laurea all'estero, di norma sono piu specializzate e hanno continui stage dentro le aziende che ne facilitano l'inserimento nel mondo del lavoro; di nuovo alla peggio conoscera' un'altra lingua in maniera fluent e avra' fatto un'esperienza di vita all'estero.


my 2 cents texano.gif
AldoSere
QUOTE(dsix @ Nov 12 2012, 02:51 PM) *
Forse la mia e' una visione un po cinica della cosa, ma da laureata al Politecnico di Torino e con due fratelli diplomati allo IED ti posso dire:

1) Non scegliere l'universita' sulla base delle possibilita' lavorative: tanto sono infime in ogni caso (soprattutto per le donne), tantovale provare decisi in quello che piace, alla peggio i call center sono pieni di laureati in ogni disciplina.

2) Valuterei l'ipotesi di una laurea all'estero, di norma sono piu specializzate e hanno continui stage dentro le aziende che ne facilitano l'inserimento nel mondo del lavoro; di nuovo alla peggio conoscera' un'altra lingua in maniera fluent e avra' fatto un'esperienza di vita all'estero.
my 2 cents texano.gif


Si ,probabilmente hai ragione circa le possibilità lavorative al momento scarsissime nel nostro paese .C'è anche da dire che mandare all'estero una ragazza di 18/19 anni da sola a studiare ,da papà mi spaventa non poco .Non sarebbe male se facesse il triennio in Italia e magari gli altri due anni ,sempre che voglia proseguire ,all'estero .So di università pubbliche ma di buon livello in Olanda ,ma dovrei informarmi più approfonditamente .
Grazie del consiglio spassionato .

Aldo
fedebobo
QUOTE(AldoSere @ Nov 12 2012, 04:14 PM) *
Si ,probabilmente hai ragione circa le possibilità lavorative al momento scarsissime nel nostro paese .C'è anche da dire che mandare all'estero una ragazza di 18/19 anni da sola a studiare ,da papà mi spaventa non poco .Non sarebbe male se facesse il triennio in Italia e magari gli altri due anni ,sempre che voglia proseguire ,all'estero .So di università pubbliche ma di buon livello in Olanda ,ma dovrei informarmi più approfonditamente .
Grazie del consiglio spassionato .

Aldo


Sono un papà che ha mandato da sola a studiare la propria figlia all'estero a 18 anni.....
A parte che non ho fatto altro che accondiscendere alle sue richieste ed aspirazioni, certo con qualche apprensione, ma dipende molto da cosa vuole lei e dalla sua determinazione.
La mia ha detto: "voglio andare a studiare in Scozia, non peso in più rispetto alle spese di università in Italia, vi va?" E così è stato che si è laureata quest'anno ed ora sta facendo un master alla Columbia di New York. Vedremo quando finirà, ma certo l'apertura al mondo che sta vivendo sicuramente è positiva e confido che le servirà.
Al contrario, i suoi fratelli non ne hanno voluto sapere, per ora, dell'estero, quindi dipende molto da come è tua figlia.

Saluti ed auguri
Roberto
AldoSere
QUOTE(fedebobo @ Nov 12 2012, 05:30 PM) *
Sono un papà che ha mandato da sola a studiare la propria figlia all'estero a 18 anni.....
A parte che non ho fatto altro che accondiscendere alle sue richieste ed aspirazioni, certo con qualche apprensione, ma dipende molto da cosa vuole lei e dalla sua determinazione.
La mia ha detto: "voglio andare a studiare in Scozia, non peso in più rispetto alle spese di università in Italia, vi va?" E così è stato che si è laureata quest'anno ed ora sta facendo un master alla Columbia di New York. Vedremo quando finirà, ma certo l'apertura al mondo che sta vivendo sicuramente è positiva e confido che le servirà.
Al contrario, i suoi fratelli non ne hanno voluto sapere, per ora, dell'estero, quindi dipende molto da come è tua figlia.

Saluti ed auguri
Roberto


Intanto congratulazioni ,bravi sia voi genitori che lei a laurearsi e a proseguire .Devo dire che Serena è già stata all'estero ,a 16 anni un mese in Francia e lo scorso anno in Inghilterra tre settimane sempre per vacanze studio .E' andato tutto bene e lei si è divertita studiando .Probabilmente la mia ritrosia sta nella consapevolezza che una volta partita per l'esperienza universitaria all'estero poi è facile che ci resti anche per lavorare .Cosa che gli auguro sicuramente viste le possibilità in terra italica ma allo stesso tempo ci allontanerebbe ,insomma devo farmene una ragione !
Grazie Roberto .

Aldo
umby_ph
ciao, io sono un 21enne appassionato di fotografia e studente al Politecnico di Torino nel corso di laurea in Design e Comunicazione Visiva, sinceramente non "voglio" fare della fotografia un lavoro ma se capita anche solo una piccola occasione di farlo non ci penso 2 volte. In teoria io vorrei fare design del prodotto e magari occuparmi saltuariamente della fotografia (commerciale e still life ovviamente) per un ipotetico studio dove mi auguro di lavorare. Ho scelto questa facoltà per seguire le mie passioni e sinceramente credo che qualche possibilità di lavoro ci sia (ahimé di più nella grafica).

Ti riporto anche ciò che mi ha detto un fotografo professionista di 24 anni che ho conosciuto: lui mi ha detto che dopo le superiori ha fatto l'assistente per un pò "facendosi il mazzo" e dopo la gavetta ha finalmente iniziato la sua attività professionale, sottolineando che non serve imparare la fotografia in una accademia. certo è un terno all'otto fare così ma non credo che una formazione mirata alla fotografia sia di grande aiuto, meglio fare un'università in un ambito "affine" per avere una laurea che, sempre meno purtroppo, può essere utile (per sicurezza io ho anche il diploma da odontotecnico smile.gif)
AldoSere
QUOTE(umby_ph @ Nov 12 2012, 08:34 PM) *
ciao, io sono un 21enne appassionato di fotografia e studente al Politecnico di Torino nel corso di laurea in Design e Comunicazione Visiva, sinceramente non "voglio" fare della fotografia un lavoro ma se capita anche solo una piccola occasione di farlo non ci penso 2 volte. In teoria io vorrei fare design del prodotto e magari occuparmi saltuariamente della fotografia (commerciale e still life ovviamente) per un ipotetico studio dove mi auguro di lavorare. Ho scelto questa facoltà per seguire le mie passioni e sinceramente credo che qualche possibilità di lavoro ci sia (ahimé di più nella grafica).

Ti riporto anche ciò che mi ha detto un fotografo professionista di 24 anni che ho conosciuto: lui mi ha detto che dopo le superiori ha fatto l'assistente per un pò "facendosi il mazzo" e dopo la gavetta ha finalmente iniziato la sua attività professionale, sottolineando che non serve imparare la fotografia in una accademia. certo è un terno all'otto fare così ma non credo che una formazione mirata alla fotografia sia di grande aiuto, meglio fare un'università in un ambito "affine" per avere una laurea che, sempre meno purtroppo, può essere utile (per sicurezza io ho anche il diploma da odontotecnico smile.gif)


Grazie Umby ,si su questo ci siamo .Vale sicuramente avere una preparazione più ampia che solo l'università può offrire e magari contemporaneamente non perdere la voglia di fare pratica e sperimentare con la macchina fotografica .Interessante la facoltà che hai scelto ,e sicuramente un ottimo ateneo quello che frequenti .Hai già disegnato qualche prodotto o realizzato prototipi di un tuo progetto ?C'è una bellissima community sull'argomento ,Behance è piena di progetti interessanti che aspettano solo di essere prodotti e naturalmente altri che ormai sono veri e propri cult .

Aldo
fabio camandona
QUOTE(dsix @ Nov 12 2012, 02:51 PM) *
Forse la mia e' una visione un po cinica della cosa, ma da laureata al Politecnico di Torino e con due fratelli diplomati allo IED ti posso dire:

1) Non scegliere l'universita' sulla base delle possibilita' lavorative: tanto sono infime in ogni caso (soprattutto per le donne), tantovale provare decisi in quello che piace, alla peggio i call center sono pieni di laureati in ogni disciplina.

2) Valuterei l'ipotesi di una laurea all'estero, di norma sono piu specializzate e hanno continui stage dentro le aziende che ne facilitano l'inserimento nel mondo del lavoro; di nuovo alla peggio conoscera' un'altra lingua in maniera fluent e avra' fatto un'esperienza di vita all'estero.
my 2 cents texano.gif



yes.
Inoltre, di certo, se vorrà fare la fotografa tra circa 10 anni la lingua inglese sarà indispensabile. E aver conosciuto qualche altro pezzetto di mondo le potrà solo giovare.
f

altri 2 cents.
AldoSere
QUOTE(fabio camandona @ Nov 13 2012, 03:05 PM) *
yes.
Inoltre, di certo, se vorrà fare la fotografa tra circa 10 anni la lingua inglese sarà indispensabile. E aver conosciuto qualche altro pezzetto di mondo le potrà solo giovare.
f

altri 2 cents.


Considerando che l'inglese ormai lo parlano tutti meno noi italiani ,sarebbe il caso di darsi una mossa !

Aldo
fabio camandona
QUOTE(AldoSere @ Nov 13 2012, 03:21 PM) *
Considerando che l'inglese ormai lo parlano tutti meno noi italiani ,sarebbe il caso di darsi una mossa !

Aldo



Decisamente. Rientro 3 gg fa da Zagabria. Paese in sviluppo, fuori EU.
TUTTI sanno l'inglese.

Ora, a meno che non si intenda aprire un'attività di fotografo di paese per sviluppare rullini e fare fototessere...

ah già, stan chiudendo tutti. (non è una critica, è un dato di mercato dato da crisi+cambio generazionale della fotografia come inteso dalla clientela)

wink.gif
umby_ph
QUOTE(AldoSere @ Nov 13 2012, 02:58 PM) *
Grazie Umby ,si su questo ci siamo .Vale sicuramente avere una preparazione più ampia che solo l'università può offrire e magari contemporaneamente non perdere la voglia di fare pratica e sperimentare con la macchina fotografica .Interessante la facoltà che hai scelto ,e sicuramente un ottimo ateneo quello che frequenti .Hai già disegnato qualche prodotto o realizzato prototipi di un tuo progetto ?C'è una bellissima community sull'argomento ,Behance è piena di progetti interessanti che aspettano solo di essere prodotti e naturalmente altri che ormai sono veri e propri cult .

Aldo


ciao, per ora ancora nulla personalmente,se non progetti in ambito accademico (un gioiello e prossimamente un prodotto legato a scarti tessili di manifatture del biellese). avevo dato un'occhiata a quella community... se vuoi altre info chiedi pure wink.gif
dsix
QUOTE(AldoSere @ Nov 12 2012, 05:14 PM) *
Si ,probabilmente hai ragione circa le possibilità lavorative al momento scarsissime nel nostro paese .C'è anche da dire che mandare all'estero una ragazza di 18/19 anni da sola a studiare ,da papà mi spaventa non poco .Non sarebbe male se facesse il triennio in Italia e magari gli altri due anni ,sempre che voglia proseguire ,all'estero .So di università pubbliche ma di buon livello in Olanda ,ma dovrei informarmi più approfonditamente .
Grazie del consiglio spassionato .

Aldo


Capisco che da padre ti sia difficile farla allontanare, ma ormai gli aerei sono accessibili e continui ed un paio di ore di volo non sono un'ostacolo insormontabile. Inoltre per frequentare di solito ci si muove nella cittá dell'universitá scelta (a meno di scegliere l'universitá cittadina) e alla fine non é molto diverso: nel momento in cui si inizia i pargoli si allontanano sempre di piu, costruendosi il giro di amicizie la.

Inoltre vivendo all'estero da diversi anni posso dirti che molte cittá europee sono mediamente piu sicure di molte cittá italiane, ovviamente Londra o Parigi sono un po piu difficili da fare proprie rispetto ad Amsterdam o Barcellona.


QUOTE(fabio camandona @ Nov 13 2012, 04:05 PM) *
yes.
Inoltre, di certo, se vorrà fare la fotografa tra circa 10 anni la lingua inglese sarà indispensabile. E aver conosciuto qualche altro pezzetto di mondo le potrà solo giovare.
f

altri 2 cents.


Pollice.gif
AldoSere
QUOTE(dsix @ Nov 13 2012, 07:47 PM) *
Capisco che da padre ti sia difficile farla allontanare, ma ormai gli aerei sono accessibili e continui ed un paio di ore di volo non sono un'ostacolo insormontabile. Inoltre per frequentare di solito ci si muove nella cittá dell'universitá scelta (a meno di scegliere l'universitá cittadina) e alla fine non é molto diverso: nel momento in cui si inizia i pargoli si allontanano sempre di piu, costruendosi il giro di amicizie la.

Inoltre vivendo all'estero da diversi anni posso dirti che molte cittá europee sono mediamente piu sicure di molte cittá italiane, ovviamente Londra o Parigi sono un po piu difficili da fare proprie rispetto ad Amsterdam o Barcellona.
Pollice.gif

Ti rispondo con un copia e incolla del post con cui rispondevo a Roberto .
Devo dire che Serena è già stata all'estero ,a 16 anni un mese in Francia e lo scorso anno in Inghilterra tre settimane sempre per vacanze studio .E' andato tutto bene e lei si è divertita studiando .Probabilmente la mia ritrosia sta nella consapevolezza che una volta partita per l'esperienza universitaria all'estero poi è facile che ci resti anche per lavorare .Cosa che gli auguro sicuramente viste le possibilità in terra italica ma allo stesso tempo ci allontanerebbe ,insomma devo farmene una ragione ! Lo so !
Concordo sul livello di sicurezza delle città straniere e sulle potenzialità di integrarsi nel mondo del lavoro ,ora sono rimasto però con una curiosità forse inopportuna alla quale non so se hai voglia di rispondere, circa il posto che tu hai scelto per vivere e il tipo di lavoro che hai trovato .
Grazie

Aldo
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