My two cents...
Spesso, partecipare a concorsi è una specie di "professione". Per vincere occorre interpretare il tema nel modo più vicino ai criteri dei giurati... Il che implica avere un'idea di questi criteri e della lettura soggettiva che i giurati ne danno. E anche saper realizzare una foto che rispetti tali criteri, e realizzarla bene!
Personalmente, ho partecipato a pochissimi concorsi. Fotografo secondo quello che ho da dire IO, quindi che mi frega di cosa ne pensa la giuria di un concorso?
Il primo è stato tanti anni fa, a Modena, concorso libero sul tema della città, due menzioni speciali. Ma i vincitori avevano fatto foto che ben si adattavano a possibili usi pubblicitari da parte dello sponsor principale (una "grossa" banca locale). Concidenza?
Poi partecipai ad un altro, in una cittadina vicino a Modena, manco ricordo esattamente dove (c'erano ancora in giro i dinosauri...). Stessa storia. E lì cominciarono a venirmi dei dubbi...
Da allora ho OSSERVATO dall'esterno, e (tranne un paio di eccezioni, che in quasi 40 anni sono decisamente pochine...) ho sempre riscontrato questo schema. Che, d'altra parte, è comprensibile... I giurati "valutano" secondo la PROPRIA interpretazione dei criteri di "buona fotografia", e gli sponsor (quando presenti) hanno spesso una influenza esolicita o implicita. E' normale.
Ho anche fatto da giurato in un concorso organizzato da un Circolo Fotografico vicino a Senigallia... Esperienza interessante, che consiglio a chiunque ne abbia la possibilità (e le capacità, ma a volte questo non è determinante). E' un punto di vista sul concorso fotografico molto, MOLTO diverso da quello del partecipante... e insegna tantissimo.
Ciao,
Davide