La scorsa settimana ho avuto la fortuna di essere chiamato a collaborare come direttore della fotografia per delle scene aggiuntive che dovevano essere girate per un film sul lago di Garda.
Durante quei giorni ho potuto sperimentare la vita da "set": attori famosi, tanta gente in movimento, scalette fitte, corse da una location all'altra, ecc...
E' stata un'esperienza unica, fino ad ora avevo lavorato soltanto a video musicali, facendo il "one man army" o al massimo con un assistente, sul set invece ho avuto modo di conoscere un team molto valido (sia come professionisti che come persone) con i quali è stato davvero piacevole lavorare.
Per girare ho deciso di usare le mie due D4, la prima configurata per le riprese a cavalletto: montata su un rig genus, con follow focus e field monitor, mentre la seconda è stata usata per le riprese con la steadycam (glidecam 2000 pro) ed è stata tenuta il più leggera possibile. In fin dei conti posso dire che grazie alla possibilità di attivare il crop di 2,7x nella D4, si può girare un film intero con un paio di obiettivi soltanto: nel nostro caso 24-70 (che all'occorrenza si "stringeva" ad un 64-189) e il 16-35 che era fisso sulla steadycam. Avevo con me anche alcuni "fast primes" come il 50 e l'85 1.4, ma seguire gli attori con una profondità di campo così ridotta sarebbe stato impossibile, e cambiare ottica avrebbe fatto perdere parecchio tempo prezioso.
Le D4 si sono comportante egregiamente, gamma dinamica e nitidezza a livelli altissimi (a breve se mi danno il permesso, vi posterò una clip con i footage originali). Ero abituato a girare con la 7d e 5d mkII che già producevano degli ottimi files, ma la D4 riesce a fare ancora meglio, soprattutto se si usa la modalità crop 2,7x che permette di raggiungere la miglior qualità possibile nei filmati (probabilmente perchè usando solo una parte limitata del sensore, non deve fare un downsampling molto spinto come quando si usano tutti e 16 i mpx).
Ho avuto l'occasione di passare anche del tempo con attori di calibro come Giancarlo Previati, Gianni Schicchi e Anita Kravos che oltre ad avere delle grandissime doti di interpretazione, si sono dimostrati anche molto disponibili.
Un ultimo ringraziamento va al regista, mio coetaneo, Hermes Cavagnini che mi ha dato l'occasione di poter collaborare a questo film (non appena uscirà la locandina vi svelerò il titolo e la trama).
Vi lascio con un ultima immagine dove io e il regista stiamo girando una scena di un dialogo all'interno di un elicottero. Spero di non avervi annoiato