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GiulianoPhoto
Questo è un post che ho creato apposta per sfogarmi su di un autentico stupro della fotografia paesaggistica degli ultimi anni..

...benvenuti nell'era del "piallaggio" fotografico...

Oggi si vuole scattare a mezzogiorno con tempi di 30" altrimenti non si è in grado di essere paesaggisti

Il web è invaso di queste fotografie tutte uguali, tutte appunto "piallate" da un uso morboso dei filtri ND, GND, POLA e chi più ne ha ne metta...

Ci si dimentica quanto sia bella una fotografia di paesaggio scattata negli unici 10 minuti in tutto il giorno in cui la luce lo consente, la difficoltà dell'esprimere in una foto di paesaggio la massima immersione rimanendo fedeli alla realtà esaltando solo la caratteristica del luogo.

La fotografia di paesaggio è sempre stata una delle più difficili: trovare il luogo giusto, la luce migliore pernottando a lungo in luoghi remoti, patendo il freddo e attendendo il momento giusto per fare magari solo 10 scatti....scatti che fanno la differenza.

Non sono contro l'uso dei filtri ma basta esercizi di sola tecnica scopiazzata, i paesaggisti devono tornare a occuparsi di emozioni. smile.gif
Patrizio Gattabria
QUOTE(GiulianoPhoto @ Aug 8 2012, 02:47 PM) *
Questo è un post che ho creato apposta per sfogarmi su di un autentico stupro della fotografia paesaggistica degli ultimi anni..

...benvenuti nell'era del "piallaggio" fotografico...

Oggi si vuole scattare a mezzogiorno con tempi di 30" altrimenti non si è in grado di essere paesaggisti

Il web è invaso di queste fotografie tutte uguali, tutte appunto "piallate" da un uso morboso dei filtri ND, GND, POLA e chi più ne ha ne metta...

Ci si dimentica quanto sia bella una fotografia di paesaggio scattata negli unici 10 minuti in tutto il giorno in cui la luce lo consente, la difficoltà dell'esprimere in una foto di paesaggio la massima immersione rimanendo fedeli alla realtà esaltando solo la caratteristica del luogo.

La fotografia di paesaggio è sempre stata una delle più difficili: trovare il luogo giusto, la luce migliore pernottando a lungo in luoghi remoti, patendo il freddo e attendendo il momento giusto per fare magari solo 10 scatti....scatti che fanno la differenza.

Non sono contro l'uso dei filtri ma basta esercizi di sola tecnica scopiazzata, i paesaggisti devono tornare a occuparsi di emozioni. smile.gif

Non c' è una sola parola, in cui io non sia completamente d'accordo...foto 'quasi' tutte eguali fatte con 'lo stampino'..'straquoto' ogni tua parola! guru.gif guru.gif guru.gif

Un saluto, Patrizio
teoravasi
QUOTE(GiulianoPhoto @ Aug 8 2012, 02:47 PM) *
Questo è un post che ho creato apposta per sfogarmi su di un autentico stupro della fotografia paesaggistica degli ultimi anni..

...benvenuti nell'era del "piallaggio" fotografico...

Oggi si vuole scattare a mezzogiorno con tempi di 30" altrimenti non si è in grado di essere paesaggisti

Il web è invaso di queste fotografie tutte uguali, tutte appunto "piallate" da un uso morboso dei filtri ND, GND, POLA e chi più ne ha ne metta...

Ci si dimentica quanto sia bella una fotografia di paesaggio scattata negli unici 10 minuti in tutto il giorno in cui la luce lo consente, la difficoltà dell'esprimere in una foto di paesaggio la massima immersione rimanendo fedeli alla realtà esaltando solo la caratteristica del luogo.

La fotografia di paesaggio è sempre stata una delle più difficili: trovare il luogo giusto, la luce migliore pernottando a lungo in luoghi remoti, patendo il freddo e attendendo il momento giusto per fare magari solo 10 scatti....scatti che fanno la differenza.

Non sono contro l'uso dei filtri ma basta esercizi di sola tecnica scopiazzata, i paesaggisti devono tornare a occuparsi di emozioni. smile.gif


scusa se mi permetto, ma a me pare che ci si dimentichi anche di quanto possa essere bella una fotografia di paesaggio scattata a mezzogiorno senza ausilio di filtri!
da quanto leggo (su questo forum e non solo) sembra sia possibile solo scattare nella golden hour o durante il giorno ma con l'ausilio di filtri.
sarò strano io, ma non mi ritrovo con nessuna delle due categorie!

teo
Giorgio Baruffi
QUOTE(teoravasi @ Aug 8 2012, 03:03 PM) *
scusa se mi permetto, ma a me pare che ci si dimentichi anche di quanto possa essere bella una fotografia di paesaggio scattata a mezzogiorno senza ausilio di filtri!
da quanto leggo (su questo forum e non solo) sembra sia possibile solo scattare nella golden hour o durante il giorno ma con l'ausilio di filtri.
sarò strano io, ma non mi ritrovo con nessuna delle due categorie!

teo


Gabrile Basilico insegna...

certo, tutto dipende, come sempre in fotografia, dal messaggio che si vuol far passare attraverso i propri scatti... l'uniformità, l'omologazione, sono "mali" di tutti i generi fotografici, ma d'altro canto l'enorme offerta odierna di fotografie, stante la possibilità enormemente allargata dall'avvento del digitale di produrne, e la facilità con la quale le stesse vengono condivise, non hanno fatto altro che amplificare il "problema" (fra virgolette poiché non credo si tratti di un problema, c'è sempre chi si distingue). wink.gif

my two cents...
luigi67
Ho un rapporto strano con le foto paesaggistiche,....per me i paesaggi sono questi

purtroppo gli orari li posso decidere fino ad un certo punto dry.gif
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Saluti,Gigi
teoravasi
beh, paesaggi un po' "particolari" ma perlomeno unici!
complimenti, mi piace soprattutto la seconda!

teo
PAS
QUOTE(GiulianoPhoto @ Aug 8 2012, 02:47 PM) *
Questo è un post che ho creato apposta per sfogarmi su di un autentico stupro della fotografia paesaggistica degli ultimi anni..
.......
...benvenuti nell'era del "piallaggio" fotografico...
...
Non sono contro l'uso dei filtri ma basta esercizi di sola tecnica scopiazzata, i paesaggisti devono tornare a occuparsi di emozioni. smile.gif


Beh diciamo che se nella foto paesaggistica l’aspetto è molto evidente, anche gli altri (cosiddetti) generi fotografici non se la passano meglio.
Penso che sia una naturale conseguenza dell’inflazione che ha portato nella fotografia sia la tecnica digitale, come ha sottolineato Giorgio, e sia i forum ed i social network di condivisione.
In altre parole si va nella direzione del “quella foto la voglio fare anch’io così”
L’odierno “siamo tutti fotografi” fa prevalere l’emulazione sulla progettualità e sull’innovazione, dato che queste ultime richiedono un percorso di maturazione espressiva oltre che tecnica che richiede tempo.

Comunque non la vedo così nera.
La diffusione più capillare della fotografia darà più opportunità di far emergere ottimi fotografi.
Ed inoltre sul web si trova di tutto: dalle emulazioni di paesaggi “piallati” alle vere e proprie eccellenze.
Nella “democrazia fotografica” c’è spazio per tutto e per tutti.

Ciao
Valerio
gio.67
sono d'accordo sul fatto che per fare belle foto di paesaggio debba comportare che siano scattata al naturale con la luce del luogo,senza filtri e altre amenità....però,e questo vale anche per il sottoscritto,non sempre...purtroppo....possiamo avere queste opportunità,vuoi perchè siamo di passaggio,vuoi perchè ci sono un sacco di altre cose da vedere,fatto sta che il tempo non cè......quindi meglio immortalare un paesaggio piallato,o altro se vogliamo comunque portare a casa un ricordo,perchè di ricordo si tratta,logicamente ce sempre chi deve forzare le cose per poi proporre in rete foto,come dire....irreali.
questa per esempio l'ho scattata a casso,paese del vajont alle 7,30 di sera,dove la luce del sole illuminava senza esagerare le case del paese,.....ma averle sempre queste opportunità.
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simonespe
QUOTE(GiulianoPhoto @ Aug 8 2012, 02:47 PM) *
Questo è un post che ho creato apposta per sfogarmi su di un autentico stupro della fotografia paesaggistica degli ultimi anni..

...benvenuti nell'era del "piallaggio" fotografico...

Oggi si vuole scattare a mezzogiorno con tempi di 30" altrimenti non si è in grado di essere paesaggisti

Il web è invaso di queste fotografie tutte uguali, tutte appunto "piallate" da un uso morboso dei filtri ND, GND, POLA e chi più ne ha ne metta...

Ci si dimentica quanto sia bella una fotografia di paesaggio scattata negli unici 10 minuti in tutto il giorno in cui la luce lo consente, la difficoltà dell'esprimere in una foto di paesaggio la massima immersione rimanendo fedeli alla realtà esaltando solo la caratteristica del luogo.

La fotografia di paesaggio è sempre stata una delle più difficili: trovare il luogo giusto, la luce migliore pernottando a lungo in luoghi remoti, patendo il freddo e attendendo il momento giusto per fare magari solo 10 scatti....scatti che fanno la differenza.

Non sono contro l'uso dei filtri ma basta esercizi di sola tecnica scopiazzata, i paesaggisti devono tornare a occuparsi di emozioni. smile.gif


Ti dirò.....

Nella fotografia paesaggistica serve una visione artistica per creare buone foto....

a me non risulta poi troppo difficile trovare chi si differenzia....di bravi ce ne sono tanti e...tutti scattano in quei 10 minuti che fanno il 50% dello scatto...e raramente è gente che usa filtri wink.gif
romeo87
Come non concordare sul fatto della luce, si possono fare foto carine anche ad orari diversi da alba e tramonto

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Pero' la luce del tramonto rende il tutto piu' facile smile.gif


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maxbunny
QUOTE(GiulianoPhoto @ Aug 8 2012, 02:47 PM) *
Questo è un post che ho creato apposta per sfogarmi su di un autentico stupro della fotografia paesaggistica degli ultimi anni..

...benvenuti nell'era del "piallaggio" fotografico...

Oggi si vuole scattare a mezzogiorno con tempi di 30" altrimenti non si è in grado di essere paesaggisti

Il web è invaso di queste fotografie tutte uguali, tutte appunto "piallate" da un uso morboso dei filtri ND, GND, POLA e chi più ne ha ne metta...

Ci si dimentica quanto sia bella una fotografia di paesaggio scattata negli unici 10 minuti in tutto il giorno in cui la luce lo consente, la difficoltà dell'esprimere in una foto di paesaggio la massima immersione rimanendo fedeli alla realtà esaltando solo la caratteristica del luogo.

La fotografia di paesaggio è sempre stata una delle più difficili: trovare il luogo giusto, la luce migliore pernottando a lungo in luoghi remoti, patendo il freddo e attendendo il momento giusto per fare magari solo 10 scatti....scatti che fanno la differenza.

Non sono contro l'uso dei filtri ma basta esercizi di sola tecnica scopiazzata, i paesaggisti devono tornare a occuparsi di emozioni. smile.gif



Quoto e straquoto!!
stefanocucco
Io invece non condivido molto il tuo discorso
Come dire, le belle foto si ottengono anche senza troppa tecnica, filtri ecc conta solo arrivare li e vivere il momento.
Chi riesce ad emozionare con le proprie foto paesaggistiche ci riesce in primis per talento personale, ma anche perchè al talento abbina conoscenze tecniche sull'uso di filtri e tanto altro in modo eccellente.
E' solo quando padroneggi la tecnica senza nemmeno dover pensare a quello che devi fare per scattare una determinata foto che hai in mente, che si riescono a portare a casa grandi scatti.

Padroneggiare la tecnica vuol dire riuscire a portare a casa lo scatto anche in quelle condizioni di luce talmente mutevoli che se non si è in grado di trovare la giusta composizione, sciegliere il giusto filtro in tempi brevi perdi lo scatto

I filtri sono strumenti estremamente importanti e vanno usati con sapienza

In quegli ultimi 10 minuti se non hai filtri GND o polarizzatore la foto la puoi portare a casa comunque, ma chi è li con filtri GND o pola otterrà un risultato molto superiore...ovviamente se li sa usare correttamente e ha dell'occhio messicano.gif

Tu ci vedi un appiattimento, sarà, ma io negli ultimi anni ho visto un innalzamento della qualità delle foto di paesaggio impressionante! sarà merito del digitale che permette di sperimentare senza buttare via pellicole, ma stanno nascendo talenti da tutte le parti... smile.gif
andcampo
QUOTE(stefanocucco @ Aug 9 2012, 09:37 AM) *
Io invece non condivido molto il tuo discorso
Come dire, le belle foto si ottengono anche senza troppa tecnica, filtri ecc conta solo arrivare li e vivere il momento.
Chi riesce ad emozionare con le proprie foto paesaggistiche ci riesce in primis per talento personale, ma anche perchè al talento abbina conoscenze tecniche sull'uso di filtri e tanto altro in modo eccellente.
E' solo quando padroneggi la tecnica senza nemmeno dover pensare a quello che devi fare per scattare una determinata foto che hai in mente, che si riescono a portare a casa grandi scatti.

Padroneggiare la tecnica vuol dire riuscire a portare a casa lo scatto anche in quelle condizioni di luce talmente mutevoli che se non si è in grado di trovare la giusta composizione, sciegliere il giusto filtro in tempi brevi perdi lo scatto

I filtri sono strumenti estremamente importanti e vanno usati con sapienza

In quegli ultimi 10 minuti se non hai filtri GND o polarizzatore la foto la puoi portare a casa comunque, ma chi è li con filtri GND o pola otterrà un risultato molto superiore...ovviamente se li sa usare correttamente e ha dell'occhio messicano.gif

Tu ci vedi un appiattimento, sarà, ma io negli ultimi anni ho visto un innalzamento della qualità delle foto di paesaggio impressionante! sarà merito del digitale che permette di sperimentare senza buttare via pellicole, ma stanno nascendo talenti da tutte le parti... smile.gif


Assolutamente e completamente d'accordo.
Mario Tarello
QUOTE(GiulianoPhoto @ Aug 8 2012, 02:47 PM) *
La fotografia di paesaggio è sempre stata una delle più difficili: trovare il luogo giusto, la luce migliore pernottando a lungo in luoghi remoti, patendo il freddo e attendendo il momento giusto per fare magari solo 10 scatti....scatti che fanno la differenza.


Giuliano, trovo la tua riflessione un po' troppo generalista. Per andare nel luogo giusto, trovare la luce migliore, pernottare in luoghi remoti e attendere il momento giusto ci va, oltre che la passione prima e la tecnica dopo, una cosa importantissima: il tempo a disposzione per farlo.
Io di tempo a disposizione per fare queste belle cose non ne ho e quindi che dovrei fare, non scattare? La scorsa estate sono stato sulle Dolomiti e ho potuto far foto solo nelle ore peggiori della giornata in quanto ero sempre con la famiglia e le bimbe a spalle, in alcuni casi quindi l'uso di un filtro ND110 e in parte la postproduzione mi hanno aiutato. Ovviamente c'è un limite al tutto e credo debba sempre prevalere il buon senso e buon gusto.

QUOTE(stefanocucco @ Aug 9 2012, 09:37 AM) *
Io invece non condivido molto il tuo discorso
Come dire, le belle foto si ottengono anche senza troppa tecnica, filtri ecc conta solo arrivare li e vivere il momento.
Chi riesce ad emozionare con le proprie foto paesaggistiche ci riesce in primis per talento personale, ma anche perchè al talento abbina conoscenze tecniche sull'uso di filtri e tanto altro in modo eccellente.
E' solo quando padroneggi la tecnica senza nemmeno dover pensare a quello che devi fare per scattare una determinata foto che hai in mente, che si riescono a portare a casa grandi scatti.

Padroneggiare la tecnica vuol dire riuscire a portare a casa lo scatto anche in quelle condizioni di luce talmente mutevoli che se non si è in grado di trovare la giusta composizione, sciegliere il giusto filtro in tempi brevi perdi lo scatto

I filtri sono strumenti estremamente importanti e vanno usati con sapienza

In quegli ultimi 10 minuti se non hai filtri GND o polarizzatore la foto la puoi portare a casa comunque, ma chi è li con filtri GND o pola otterrà un risultato molto superiore...ovviamente se li sa usare correttamente e ha dell'occhio messicano.gif

Tu ci vedi un appiattimento, sarà, ma io negli ultimi anni ho visto un innalzamento della qualità delle foto di paesaggio impressionante! sarà merito del digitale che permette di sperimentare senza buttare via pellicole, ma stanno nascendo talenti da tutte le parti... smile.gif


Condivido più questo punto di vista. Pollice.gif
Vincenzo Ianniciello
QUOTE(stefanocucco @ Aug 9 2012, 09:37 AM) *
I filtri sono strumenti estremamente importanti e vanno usati con sapienza

In quegli ultimi 10 minuti se non hai filtri GND o polarizzatore la foto la puoi portare a casa comunque, ma chi è li con filtri GND o pola otterrà un risultato molto superiore...ovviamente se li sa usare correttamente e ha dell'occhio messicano.gif


...concordo e aggiungo:
...fotograficamente parlando sono troppo "giovane" per aver apprezzato l'analogico ma un vecchio fotografo del circolo fotografico cui appartengo mi ha insegnanto che l'uso dei filtri ha sempre fatto parte della fotografia di paesaggio...
...io, che prediligo questo genere, amo fotografare a tutte le ore pur dedicando tempo alla ricerca dei luoghi e a "inseguire" la luce migliore...
...altro discorso e' quello sulla post-produzione che in certi casi e' veramente eccessiva...
...d'altra parte io preferisco "perdere tempo" all'aria aperta usando i filtri per produrre una bella foto piuttosto che impiegare lo stesso tempo (forse di più) davanti al computer per ottenere lo "stesso" risultato...
maxbunny
QUOTE(stefanocucco @ Aug 9 2012, 09:37 AM) *
Tu ci vedi un appiattimento, sarà, ma io negli ultimi anni ho visto un innalzamento della qualità delle foto di paesaggio impressionante! sarà merito del digitale che permette di sperimentare senza buttare via pellicole, ma stanno nascendo talenti da tutte le parti... smile.gif



Sarà... ma io sempre più spesso negli ultimi anni, forse anche per colpa del digitale, vedo solo foto tute uguali: sassi o corde in primo piano, acqua fluidissima e colori che in natura non esistono.
Vincenzo Ianniciello
QUOTE(maxbunny @ Aug 9 2012, 10:59 AM) *
Sarà... ma io sempre più spesso negli ultimi anni, forse anche per colpa del digitale, vedo solo foto tute uguali: sassi o corde in primo piano, acqua fluidissima e colori che in natura non esistono.


...a parte che andando nei posti giusti esistono colori pure più belli di quelli cui ti riferisci, questa semmai e' una "colpa" di Photoshop e non dei filtri...
...ti faccio un esempio: l'altro ieri sono andato in Val d'Orcia che e' zona famosa per lo splendore dei suoi passeggi in tutte le stagioni, ma il cielo era coperto da una cappa di afa che "sbiadiva" i colori: cosa avrei dovuto fare???...ritornare a casa con sul groppone 250 km a vuoto???...un filtro ND mi ha dato una mano e CS un'altra (pur non essendo io un abile e pedissequo fruitore di tale strumento)...
...sono altresì contrario al principio di dover portare a casa una foto a tutti i costi e magari poi stravolgerla con CS ma, come dicevo, i filtri fanno parte da sempre del corredo di in fotografo paesaggista...
maxbunny
QUOTE(Vincenzo Ianniciello @ Aug 9 2012, 11:07 AM) *
...a parte che andando nei posti giusti esistono colori pure più belli di quelli cui ti riferisci, questa semmai e' una "colpa" di Photoshop e non dei filtri...
...ti faccio un esempio: l'altro ieri sono andato in Val d'Orcia che e' zona famosa per lo splendore dei suoi passeggi in tutte le stagioni, ma il cielo era coperto da una cappa di afa che "sbiadiva" i colori: cosa avrei dovuto fare???...ritornare a casa con sul groppone 250 km a vuoto???...un filtro ND mi ha dato una mano e CS un'altra (pur non essendo io un abile e pedissequo fruitore di tale strumento)...
...sono altresì contrario al principio di dover portare a casa una foto a tutti i costi e magari poi stravolgerla con CS ma, come dicevo, i filtri fanno parte da sempre del corredo di in fotografo paesaggista...



Photoshop, di cui sono utilizzatore dal 1994 ( versione 3.0 ), è un software dalle altissime potenzialità, non finisce mai di stupirmi, ma non è automatizzato, esegue istruzioni che gli vengono impartite.

Posti giusti? colori più belli? boh... io vedo spesso foto con colori che magari possono sembrare "belli", ma che semplicemnte in natura non esistono.

Vado in Val d'Orcia più volte durante l'arco dell'anno, proprio per non affrontare un viaggio poco propizio, sto attento alle condizioni meteo, a volte si è fortunati...

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a volte, nonostante l'alzataccia e le condizioni meteo favorevoli, si becca la giornata piatta

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ma io sono un fotoamatore per fortuna. Il professionista, soprattutto il paesaggista, che ci campa con le foto, prende tutte le informazioni possibili su un posto e non ci si reca per un solo giorno perchè deve attendere il momento più favorevole per fotografarlo.
Comunque l'autore del topic non intendeva certo fare un processo ai filtri, il suo pensiero, che condivido è un altro.

pocico
I filtri sono importanti e si sono sempre usati. Ai tempi della pellicola b/n non credo di aver mai scattato una foto senza filtri... sia in fase di scatto che sotto l'ingranditore.
simonespe
QUOTE(stefanocucco @ Aug 9 2012, 09:37 AM) *
I filtri sono strumenti estremamente importanti e vanno usati con sapienza

In quegli ultimi 10 minuti se non hai filtri GND o polarizzatore la foto la puoi portare a casa comunque, ma chi è li con filtri GND o pola otterrà un risultato molto superiore...ovviamente se li sa usare correttamente e ha dell'occhio messicano.gif



QUOTE(pocico @ Aug 9 2012, 12:40 PM) *
I filtri sono importanti e si sono sempre usati. Ai tempi della pellicola b/n non credo di aver mai scattato una foto senza filtri... sia in fase di scatto che sotto l'ingranditore.


Per me invece i filtri appartengono ad un'altra era...smile.gif


Oggi l'uso di un filtro gnd si sostituisce con una doppia esposizione unita....ottenendo assolutamente risultati migliori e piú precisi visti i margini di personalizzazione.... wink.gif
RosannaFerrari
QUOTE(simonespe @ Aug 9 2012, 09:36 PM) *
Per me invece i filtri appartengono ad un'altra era...smile.gif
Oggi l'uso di un filtro gnd si sostituisce con una doppia esposizione unita....ottenendo assolutamente risultati migliori e piú precisi visti i margini di personalizzazione.... wink.gif


Concordo con Giuliano nel dire che la fotografia paesaggistica e' spesso soggetta alle piu' svariate manipolazioni. Non voglio demonizzare l'uso dei filtri, anche se credo che occorre padroneggiarne le funzionalità, ma l'uso indiscriminato dei ritocchi in PP, questo si'.
Vuoi per tempistica, vuoi per via del luogo che mi trovo a visitare di volta in volta, scatto molto spesso nella tarda mattinata e/o primo pomeriggio. Per fare un esempio inserisco una foto fatta appunto nella tarda mattinata, senza uso di filtri o post-produzione. La luce era polarizzata di suo, visto il luogo.

Buona fotografia a tutti! IPB Immagine
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CVCPhoto
QUOTE(simonespe @ Aug 9 2012, 09:36 PM) *
Per me invece i filtri appartengono ad un'altra era... smile.gif


Oggi l'uso di un filtro gnd si sostituisce con una doppia esposizione unita....ottenendo assolutamente risultati migliori e piú precisi visti i margini di personalizzazione.... wink.gif



Nel corredo di un paesaggista i filtri digradanti NON POSSONO MANCARE. La doppia esposizione unita, chiamiamola pure HDR, nel 90% dei casi è finta, un qualcosa che non esiste. Il filtro digradante invece mette nelle condizioni il sensore di aumentare la gamma dinamica di 2-3 stop, come fa il nostro cervello quando elabora una scena molto contrastata.
Francesco Martini
QUOTE(GiulianoPhoto @ Aug 8 2012, 02:47 PM) *
Questo è un post che ho creato apposta per sfogarmi su di un autentico stupro della fotografia paesaggistica degli ultimi anni..

...benvenuti nell'era del "piallaggio" fotografico...

Oggi si vuole scattare a mezzogiorno con tempi di 30" altrimenti non si è in grado di essere paesaggisti

Il web è invaso di queste fotografie tutte uguali, tutte appunto "piallate" da un uso morboso dei filtri ND, GND, POLA e chi più ne ha ne metta...

Ci si dimentica quanto sia bella una fotografia di paesaggio scattata negli unici 10 minuti in tutto il giorno in cui la luce lo consente, la difficoltà dell'esprimere in una foto di paesaggio la massima immersione rimanendo fedeli alla realtà esaltando solo la caratteristica del luogo.

La fotografia di paesaggio è sempre stata una delle più difficili: trovare il luogo giusto, la luce migliore pernottando a lungo in luoghi remoti, patendo il freddo e attendendo il momento giusto per fare magari solo 10 scatti....scatti che fanno la differenza.

Non sono contro l'uso dei filtri ma basta esercizi di sola tecnica scopiazzata, i paesaggisti devono tornare a occuparsi di emozioni. smile.gif

Io sono anche un paesaggista...
ma, scusami, ho capito poco di quello che hai scritto e di quello che vuoi dire.... rolleyes.gif

http://francescomartini.vpsite.it/Galleria-Fotografica.html

Francesco Martini



simonespe
QUOTE(rosanna67 @ Aug 9 2012, 10:03 PM) *
Concordo con Giuliano nel dire che la fotografia paesaggistica e' spesso soggetta alle piu' svariate manipolazioni. Non voglio demonizzare l'uso dei filtri, anche se credo che occorre padroneggiarne le funzionalità, ma l'uso indiscriminato dei ritocchi in PP, questo si'.
Vuoi per tempistica, vuoi per via del luogo che mi trovo a visitare di volta in volta, scatto molto spesso nella tarda mattinata e/o primo pomeriggio. Per fare un esempio inserisco una foto fatta appunto nella tarda mattinata, senza uso di filtri o post-produzione. La luce era polarizzata di suo, visto il luogo.

Buona fotografia a tutti!

Secondo me l'uso indiscriminato della pp...che poi è fotoritocco....va demonizzato tanto quanto l'assenza totale dell'elaborazione wink.gif

il manual blendig è una tecnica che porta alla naturale espansione della gamma dinamica wink.gif

la tua foto è piatta e sovraesposta wink.gif


QUOTE(CVCPhoto @ Aug 9 2012, 10:05 PM) *
Nel corredo di un paesaggista i filtri digradanti NON POSSONO MANCARE. La doppia esposizione unita, chiamiamola pure HDR, nel 90% dei casi è finta, un qualcosa che non esiste. Il filtro digradante invece mette nelle condizioni il sensore di aumentare la gamma dinamica di 2-3 stop, come fa il nostro cervello quando elabora una scena molto contrastata.


Oggi ci sono molti paesaggisti che non usano alcun filtro.....semplicemente perché vengono ritenuti inutili.....

l'hdr è una cosa....il manual blendig è un'altra....tu confondi troppe cose wink.gif

Dici che è una cosa che non esiste o finta?

E' quanto di meglio ci sia per fare il lavoro di un filtro digradante.....bypassando tutti i contro ottici che l'uso di questu'ultimo comporta wink.gif

Ripeto non è hdr....ma è l'espanzione naturale dell'intera gamma dinamica...che se ben fatta porta a risultati tutt'altro che artefatti e irrealistici.
Helycoradian
Ciao a tutti =) trovo interessante questo post sulla fotografia paesaggistica e sull'uso di filtri o scattare solo all'alba o al tramonto. sono decisamente una principiante ma mi andava di dare una mia "acerba" opinione.
Io penso che non sia ne la macchina , ne i filtri ne la luce a fare una buona fotografia ma il fotografo che vede la scena e scatta.
A mio parere la luce del tramonto è si la migliore ma forse anche la più "facile" perchè sei sicuro di catturare l'emozione del tramonto e la luce è quella...
Fotografare invece in orari in cui la luce è moltissima, come mezzogiorno il primo pomeriggio o verso le 17 (in estate in cui la luce è ancora molto forte) è difficile, sia per un punto di vista tecnico che emotivo. Purtroppo penso che non tutti abbiano la possibilità di scegliere l'ora perfetta per la foto. Penso che un buono scatto sia anche senza filtri, senza HDR, senza aggiungere effetti in post-produzione. l'elaborazione può essere divertente ma non sempre.
Concordo con il fatto che ormai si ha un'inflazione di fotografia dove tutti possono comprarsi una macchina fotografica e scattare foto aggiungendo filtri, scopiazzando e fingendosi professionisti con un grande talento.
Secondo me la fotografia e quindi l'ispirazione fotografica sono influenzate anche dai momenti della vita che si attraversano... per esempio in questo periodo, in cui ho problemi sopratutto in famiglia, non riesco a trovare l'ispirazione spero ritorni unsure.gif

Vi lascio un paio dei miei scatti, sono fatti al tramonto. Guardati da un occhio più esperto del mio sicuramente non risulteranno un gran chè, ma io ne sono molto contenta. Trasmettono l'emozione di un tramonto nelle sue varie sfumature in un posto che guardato normalmente è brutto, brullo e povero ma che dalla foto mi è sembrato il più bello.

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maxbunny
QUOTE(CVCPhoto @ Aug 9 2012, 10:05 PM) *
Nel corredo di un paesaggista i filtri digradanti NON POSSONO MANCARE. La doppia esposizione unita, chiamiamola pure HDR, nel 90% dei casi è finta, un qualcosa che non esiste. Il filtro digradante invece mette nelle condizioni il sensore di aumentare la gamma dinamica di 2-3 stop, come fa il nostro cervello quando elabora una scena molto contrastata.


Per nulla d'accordo

QUOTE(simonespe @ Aug 9 2012, 10:23 PM) *
Secondo me l'uso indiscriminato della pp...che poi è fotoritocco....va demonizzato tanto quanto l'assenza totale dell'elaborazione wink.gif

il manual blendig è una tecnica che porta alla naturale espansione della gamma dinamica wink.gif


Oggi ci sono molti paesaggisti che non usano alcun filtro.....semplicemente perché vengono ritenuti inutili.....

l'hdr è una cosa....il manual blendig è un'altra....tu confondi troppe cose wink.gif

Dici che è una cosa che non esiste o finta?

E' quanto di meglio ci sia per fare il lavoro di un filtro digradante.....bypassando tutti i contro ottici che l'uso di questu'ultimo comporta wink.gif

Ripeto non è hdr....ma è l'espanzione naturale dell'intera gamma dinamica...che se ben fatta porta a risultati tutt'altro che artefatti e irrealistici.


Pienamente d'accordo.

Cliccando Qui finirete sul sito di uno dei fotografi naturalisti e paesaggisti che io prediligo.
bergat@tiscali.it
QUOTE(pocico @ Aug 9 2012, 12:40 PM) *
I filtri sono importanti e si sono sempre usati. Ai tempi della pellicola b/n non credo di aver mai scattato una foto senza filtri... sia in fase di scatto che sotto l'ingranditore.
Ti riferisci al polarizzatore o ai filtri giallo rosso per il b/n?
CVCPhoto
QUOTE(maxbunny @ Aug 10 2012, 12:19 PM) *
Per nulla d'accordo


De gustibus.....
Roberto M
QUOTE(stefanocucco @ Aug 9 2012, 09:37 AM) *
Io invece non condivido molto il tuo discorso
Come dire, le belle foto si ottengono anche senza troppa tecnica, filtri ecc conta solo arrivare li e vivere il momento.
Chi riesce ad emozionare con le proprie foto paesaggistiche ci riesce in primis per talento personale, ma anche perchè al talento abbina conoscenze tecniche sull'uso di filtri e tanto altro in modo eccellente.
E' solo quando padroneggi la tecnica senza nemmeno dover pensare a quello che devi fare per scattare una determinata foto che hai in mente, che si riescono a portare a casa grandi scatti.

Padroneggiare la tecnica vuol dire riuscire a portare a casa lo scatto anche in quelle condizioni di luce talmente mutevoli che se non si è in grado di trovare la giusta composizione, sciegliere il giusto filtro in tempi brevi perdi lo scatto

I filtri sono strumenti estremamente importanti e vanno usati con sapienza

In quegli ultimi 10 minuti se non hai filtri GND o polarizzatore la foto la puoi portare a casa comunque, ma chi è li con filtri GND o pola otterrà un risultato molto superiore...ovviamente se li sa usare correttamente e ha dell'occhio messicano.gif

Tu ci vedi un appiattimento, sarà, ma io negli ultimi anni ho visto un innalzamento della qualità delle foto di paesaggio impressionante! sarà merito del digitale che permette di sperimentare senza buttare via pellicole, ma stanno nascendo talenti da tutte le parti... smile.gif


Completamente d'accordo.
CVCPhoto
QUOTE(Roberto M @ Aug 11 2012, 12:41 AM) *
Completamente d'accordo.



Pure io!!!
banzai85
Io la cosa la vedo in maniera molto semplice: nessuno ci obbliga a fare niente, non esiste il giusto e non esiste lo sbagliato, ma semplicemente, per fortuna, ognuno e' libero di fare come gli pare e piace...chi ama i filtri montera' 2 o 3 lastrine, chi vuole scattare a mezzogiorno scatti a mezzogiorno, chi si vuole alzare alle 4 si alzera' alle 4, chi fara' doppie esposizioni, chi triple...alla fine tanto sono solo la soddisfazione, il gusto e il divertimento che ne abbiamo ricavato a dirci se quella che abbiamo intrapreso e' la strada giusta per noi o no...io sinceramente tutte queste collinette stuprate o questi scogli violentati non li ho mai visti...ne' da chi usa filtri, ne' da chi usa photoshop, ne' da chi scatta alle 5 piuttosto che alle 8 o alle 12...secondo me la fotografia contemporanea non soffre di vincoli o storpiature...soffre solo della tendenza diffusa che c'e' a guardare quanto ce lo ha lungo il vicino di casa...e magari alla fine ci si scorda anche di scattarla, ogni tanto, qualche foto...
CVCPhoto
QUOTE(banzai85 @ Aug 12 2012, 02:04 AM) *
Io la cosa la vedo in maniera molto semplice: nessuno ci obbliga a fare niente, non esiste il giusto e non esiste lo sbagliato, ma semplicemente, per fortuna, ognuno e' libero di fare come gli pare e piace...chi ama i filtri montera' 2 o 3 lastrine, chi vuole scattare a mezzogiorno scatti a mezzogiorno, chi si vuole alzare alle 4 si alzera' alle 4, chi fara' doppie esposizioni, chi triple...alla fine tanto sono solo la soddisfazione, il gusto e il divertimento che ne abbiamo ricavato a dirci se quella che abbiamo intrapreso e' la strada giusta per noi o no...io sinceramente tutte queste collinette stuprate o questi scogli violentati non li ho mai visti...ne' da chi usa filtri, ne' da chi usa photoshop, ne' da chi scatta alle 5 piuttosto che alle 8 o alle 12...secondo me la fotografia contemporanea non soffre di vincoli o storpiature...soffre solo della tendenza diffusa che c'e' a guardare quanto ce lo ha lungo il vicino di casa...e magari alla fine ci si scorda anche di scattarla, ogni tanto, qualche foto...



Saggia considerazione!!! Pollice.gif
alessandro.sentieri
QUOTE(GiulianoPhoto @ Aug 8 2012, 02:47 PM) *
Questo è un post che ho creato apposta per sfogarmi su di un autentico stupro della fotografia paesaggistica degli ultimi anni..

...benvenuti nell'era del "piallaggio" fotografico...

Oggi si vuole scattare a mezzogiorno con tempi di 30" altrimenti non si è in grado di essere paesaggisti

Il web è invaso di queste fotografie tutte uguali, tutte appunto "piallate" da un uso morboso dei filtri ND, GND, POLA e chi più ne ha ne metta...

Ci si dimentica quanto sia bella una fotografia di paesaggio scattata negli unici 10 minuti in tutto il giorno in cui la luce lo consente, la difficoltà dell'esprimere in una foto di paesaggio la massima immersione rimanendo fedeli alla realtà esaltando solo la caratteristica del luogo.

La fotografia di paesaggio è sempre stata una delle più difficili: trovare il luogo giusto, la luce migliore pernottando a lungo in luoghi remoti, patendo il freddo e attendendo il momento giusto per fare magari solo 10 scatti....scatti che fanno la differenza.

Non sono contro l'uso dei filtri ma basta esercizi di sola tecnica scopiazzata, i paesaggisti devono tornare a occuparsi di emozioni. smile.gif


Giuliano, al di là di qualche espressione che trovo un po' troppo categorica (stupro della fotografia paesaggistica, piallaggio fotografico) ti confesso che sono e non sono d'accordo sulla tua riflessione.
Sono d'accordo quando parli di emozione: se osservo una foto, nel caso di paesaggio, le sensazioni che il nervo ottico trasmette al cervello sono positive e il tutto fa aumentare il battito del mio cuore, sinceramente non sto tanto a pormi questioni tecniche, la foto mi piace e basta.
Io per primo amo alzarmi in orari antelucani e sciropparmi chilometri di strada nella speranza che la natura mi regali quel raggio di luce giusta per permettermi di realizzare la foto che ho in mente.
Ma trovo un po' troppo riduttivo non ammettere che oggi, come ieri, è possibile realizzare ottime fotografie di paesaggio anche in orari non proprio classici, sfruttando magari condizioni meteo particolarmente favorevoli e accorgimenti tecnici che da sempre devono far parte del bagaglio del fotografo paesaggista.
Se un filtro ND mi permette di utilizzare un tempo sufficientemente lento sì da poter restituire a chi osserva la mia foto la sensazione di movimento dell'acqua in riva al mare o quello delle nuvole nel cielo in una giornata ventosa, non vedo perché dovrei limitare la mia espressività non scattando alle due del pomeriggio, quando magari so già che all'ora di luce giusta non potrò essere sul posto...
E' un accorgimento tecnico, che mi consente di trasferire entro i limiti del frame le mie sensazioni del momento, un po' come quando il fotografo sportivo utilizza la tecnica del panning per rendere la sensazione di velocità delle auto di Formula Uno....
I filtri si utilizzano non dall'avvento del digitale ma un po' da sempre.
Sono sicuro che chi tra noi ha scattato anche in analogico e conserva ancora il corredo, troverà in borsa un filtro rosso, uno giallo e uno arancio, che si usavano per le foto in bianconero.
E chi scattava paesaggi in invertibile non può non possedere un pola e un sistema a lastrine Cokin per compensare.
Del resto i limiti fisici delle pellicole di ieri sono gli stessi dei sensori di oggi, che, nonostante i recenti miracoli, non hanno ancora raggiunto la latitudine di posa dell'occhio umano, rendendo, pertanto, necessario l'utilizzo di filtri graduati per compensare e riportare così la gamma dinamica della scena ripresa simile o uguale a quella della scena vista.
Un paesaggista, oggi come ieri, non può prescindere da una conoscenza tecnica di alto livello, riguardante soprattutto le regole di una perfetta composizione, esposizione e messa a fuoco, nonché un sapiente e corretto utilizzo di filtri ND, GND e pola.
Ma ancora più importante sono il cervello e il cuore: solo utilizzando al meglio questi due "strumenti", elevandosi al di sopra delle proprie conoscenze tecniche, si riuscirà a produrre una fotografia degna di questo nome.

Ale
bergat@tiscali.it
QUOTE
Se un filtro ND mi permette di utilizzare un tempo sufficientemente lento sì da
poter restituire a chi osserva la mia foto la sensazione di movimento dell'acqua
in riva al mare o quello delle nuvole nel cielo in una giornata ventosa, non
vedo perché dovrei limitare la mia espressività non scattando alle due del
pomeriggio, quando magari so già che all'ora di luce giusta non potrò essere sul
posto...
E' un accorgimento tecnico, che mi consente di trasferire entro i
limiti del frame le mie sensazioni del momento, un po' come quando il fotografo
sportivo utilizza la tecnica del panning per rendere la sensazione di velocità
delle auto di Formula Uno....
Io credo che proprio questo sia quello di cui si lamenta Giuliano
QUOTE
I filtri si utilizzano non dall'avvento del digitale ma un po' da
sempre.
Sono sicuro che chi tra noi ha scattato anche in analogico e conserva
ancora il corredo, troverà in borsa un filtro rosso, uno giallo e uno arancio,
che si usavano per le foto in bianconero.
certo ma non l'uso smodato dei ND che oggi si fa, e poi se uno stampava in bianco e nero, giocando con tecniche di mascheramento, dei vari filtri per il b/n se ne poteva benissimo fare a meno. Anzi erano pochi che l'utilizzavano se non skylight e UV
alessandro.sentieri
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Aug 12 2012, 01:32 PM) *
certo ma non l'uso smodato dei ND che oggi si fa, e poi se uno stampava in bianco e nero, giocando con tecniche di mascheramento, dei vari filtri per il b/n se ne poteva benissimo fare a meno. Anzi erano pochi che l'utilizzavano se non skylight e UV


d'accordo e non d'accordo anche qua:
d'accordo se uso sempre il filtro ND a prescidere e non quando ne ho effettivamente bisogno in funzione del messaggio che voglio trasmettere (l'uso smodato che dici te)
non d'accordo quando sostieni, al passato, che si poteva fare o meno dei filtri: questo può accadere anche oggi, la tecnica della doppia esposizione e la post produzione (né più e né meno come le tecniche in c.o.) permettono di tutto e di più in questo senso, e molto più semplicemente che in c.o. E' solo una questione di approccio: io preferisco avere il prodotto finale il più possibile finito al momento dello scatto (e quindi uso i filtri), altri invece preferiscono non portarsi dietro i filtri e scattano più esposizioni...

Ma, alla fine, secondo me non bisogna essere così talebani (perdonate il termine un po' estremo) in tutta questa faccenda: conta la fotografia e se non si superano certi limiti che ne travalicano i confini per debordare nel campo della pura grafica (fotomontaggi, foto-fumetto, ecc... ) il risultato è più importante del mezzo. Filtri o non filtri, doppi esposizioni o unica esposizione. E non si inventa proprio nulla di nuovo, queste tecniche esistono da decenni...
simonespe
QUOTE(alessandro.sentieri @ Aug 12 2012, 02:00 PM) *
questo può accadere anche oggi, la tecnica della doppia esposizione e la post produzione (né più e né meno come le tecniche in c.o.) permettono di tutto e di più in questo senso, e molto più semplicemente che in c.o. E' solo una questione di approccio: io preferisco avere il prodotto finale il più possibile finito al momento dello scatto (e quindi uso i filtri), altri invece preferiscono non portarsi dietro i filtri e scattano più esposizioni...

Ma, alla fine, secondo me non bisogna essere così talebani (perdonate il termine un po' estremo) in tutta questa faccenda: conta la fotografia e se non si superano certi limiti che ne travalicano i confini per debordare nel campo della pura grafica (fotomontaggi, foto-fumetto, ecc... ) il risultato è più importante del mezzo. Filtri o non filtri, doppi esposizioni o unica esposizione. E non si inventa proprio nulla di nuovo, queste tecniche esistono da decenni...


Pollice.gif

sono daccordissimo con quanto scrivi....

È una questione d'approccio...per ottenere il medesimo scopo...non capirò mai chi parla di tecniche digitali finte....e irreali....

Credo che boigottare i vantaggi delle attuali tecniche digitali nella fotografia digitale ritenendole "illecite" o "profane" ,sia un paradosso...essendo aspetti decisamente complementari.

Se si è condizionati da nostalgiche e radicate rimembranze che portano ad un qualche tipo di prevenzione sull'era della digitalizzazione ,che si scatti in analogico lavorando con tecniche analogiche.

Altrimenti si prenda piena coscenza del fatto che la fotografia digitale sia una cosa completamente diversa...non nelle basi teoriche di scatto ma sicuramente nella tecnica di tutto il flusso che dall'acquisizione porta alla stampa.

Restare mentalmente a metà tra i due mondi non ha senso...oltre che ad essere deleterio per lo sfruttamento dell'attuale attrezzatura...è un cappio che strozza la nostra creatività wink.gif
sylvianist
Teoricamente molte osservazioni dell'autore di questo thread sono condivisibili, il rimanere il più possibile fedeli alla realtà del momento e del luogo, però bisogna valutare il chi, il come ed il quando. Certo che uno come Juza (tanto per fare un nome) che parte per un luogo anche lontano solo per scattare foto di paesaggio senza vincoli e limitazioni può permettersi di "trovare il luogo giusto, la luce migliore pernottando a lungo in luoghi remoti, patendo il freddo e attendendo il momento giusto per fare magari solo 10 scatti...negli unici 10 minuti in tutto il giorno in cui la luce lo consente". Potrebbe anche, esagerando e volendo fare uno scatto ancora più "unico", noleggiare un velivolo ultraleggero e, a volo radente, fare foto stupende (senza sfracellarsi contro la montagna! rolleyes.gif ). Si potrebbe obiettare che se ci fossero 1000 fotografi con queste possibilità ci sarebbero diverse migliaia di foto bellissime ma simili dello stesso posto, e addio unicità.
Diverso discorso vale per il fotografo amatore, pure bravissimo, che va in vacanza con moglie e figli, tempo ne ha poco e si trova sul luogo del "misfatto" a mezzogiorno e ha poco tempo per scattare, oppure tempo ne avrebbe ma deve condividere la vacanza con gli altri, quindi si, va bene la fotografia, ma c'è anche altro...oppure quello come Alessandro Sentieri che ha la passione, si alza presto, aspetta l'ora giusta e il cielo giusto e che, se scatterebbe senza i "maledetti filtri", farebbe una gran bella foto di quel paesaggio così com'è realmente in quel momento e probabilmente ne sarebbe soddisfatto. Comunquemente (come dice Cetto) ci sono migliaia di scatti simili di tutte le parti del mondo, con o senza acque "piallate", più o meno belli, molti strepitosi (anche con i filtri...). Ormai è difficile inventarsi qualcosa, tutto è già stato fatto/visto. Io credo che l'importante è essere in pace e soddisfatti di noi stessi e di quello che facciamo, e che le nostre foto ci diano emozioni e ci facciano sorridere...poi, che siano state fatte con l'ND o no, ha poca importanza.
Alberto.
pocico
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Aug 10 2012, 12:24 PM) *
Ti riferisci al polarizzatore o ai filtri giallo rosso per il b/n?

giallo,verde,arancio,rosso,blu,ir,
Alberto Segramora
Dico la mia con alcuni pensieri...

Con il web siamo bombardati da milioni di foto e credo sia normale vederne a centinaia uguali, soprattutto se si parla di ambito amatoriale, dove l'emulazione è frequente e il cruccio principe è la benedetta tecnica esecutiva.
Inoltre se si frequentano esclusivamente siti stile social network come Flickr, 500px e simila bisognerebbe essere consapevoli che essi siano la patria della fotona "pompata" , spesso uguale alle altre.

La fotografia di paesaggio come è intesa in quei lidi e forse anche qui è sovente priva di progettualità e di messaggi che vadano oltre alla bellezza del luogo ripreso, sono dei "one shot", di bei quadretti ...punto.

Quei "one shot" li faccio anch'io, spesso come passatempo perché mi piacciono i luoghi dove vado, e forse mi diverto di più a scattarli ( godendo della bellezza del paesaggio e del momento unico di luce ) che poi vedendoli a monitor.


Forse stiamo quindi prendendo troppo seriamente queste foto e trovo esagerata l'espressione fotografia di paesaggio rovinata, piallata. Esse non sono documentarie, non fanno spesso parte di una serie, di un progetto.
Inoltre ho la nausea a sentire ogni volta, riferito a questo tipo di fotografia, discorsi sulla post-produzione, sulla foto che non rispecchia la realtà etc... Dietro alla reflex c'è un essere umano che, grazie al cielo, fa delle scelte arbitrarie: inquadratura, focale, pdc e così via; già questo altera una ripresa oggettiva della realtà.
In questo genere di foto, intendo paesaggio come descritto poco sopra, dovremmo concentrarci sulla luce, sulle emozioni ( aimé rare da trasmettere ), sull'armonia dei contenuti e non sulla solita menata del rappresentare al 100% la realtà.


Discorso filtri, tempi lunghi e photoshop. Demonizzarli? Assolutamente no! Anzi... Se fanno parte di una scelta espressiva dell'autore ben vengano!
Esempi:
- uso tempi lunghi per esaltare la forma di una costa marina, per avere un effetto grafico minimale = OK ( vedere Micheal Kenna come esempio positivo )
- tempi lunghi perché fa figo = NO

Criticare a priori l'acqua "setosa" lo trovo sbagliato e ancora più omologante di un uso eccessivo dei tempi lunghi, perché non si va oltre all'analisi della mera immagine descrittiva.
Si può dire che personalmente non piaccia, giustissimo e comprensibile, ma attaccarla come errore oggettivo credo sia assurdo.
Vedo qui alcuni utenti che lo fanno, magari senza rendersi conto che al tramonto se si scatta a iso 100 @ f/16 magari si è già a qualche secondo di esposizione, senza filtri, tempo già sufficiente per avere l'h2o "setosa".
Se proprio vogliamo criticare quella scelte sarebbe più corretto chiedere perché l'autore abbia scelto quel tempo di scatto, sarebbe più costruttivo e didattico per tutti.

Opinioni personali.



Alberto Segramora

E' la seconda volta che mi posta due volte lo stesso intervento... sorry. Cancellato sostituendolo con questa frase.

Ciauz
Max Lucotti
QUOTE(Alberto Segramora @ Aug 13 2012, 02:01 PM) *
Dico la mia con alcuni pensieri...

Con il web siamo bombardati da milioni di foto e credo sia normale vederne a centinaia uguali, soprattutto se si parla di ambito amatoriale, dove l'emulazione è frequente e il cruccio principe è la benedetta tecnica esecutiva.
Inoltre se si frequentano esclusivamente siti stile social network come Flickr, 500px e simila bisognerebbe essere consapevoli che essi siano la patria della fotona "pompata" , spesso uguale alle altre.

La fotografia di paesaggio come è intesa in quei lidi e forse anche qui è sovente priva di progettualità e di messaggi che vadano oltre alla bellezza del luogo ripreso, sono dei "one shot", di bei quadretti ...punto.

Quei "one shot" li faccio anch'io, spesso come passatempo perché mi piacciono i luoghi dove vado, e forse mi diverto di più a scattarli ( godendo della bellezza del paesaggio e del momento unico di luce ) che poi vedendoli a monitor.
Forse stiamo quindi prendendo troppo seriamente queste foto e trovo esagerata l'espressione fotografia di paesaggio rovinata, piallata. Esse non sono documentarie, non fanno spesso parte di una serie, di un progetto.
Inoltre ho la nausea a sentire ogni volta, riferito a questo tipo di fotografia, discorsi sulla post-produzione, sulla foto che non rispecchia la realtà etc... Dietro alla reflex c'è un essere umano che, grazie al cielo, fa delle scelte arbitrarie: inquadratura, focale, pdc e così via; già questo altera una ripresa oggettiva della realtà.
In questo genere di foto, intendo paesaggio come descritto poco sopra, dovremmo concentrarci sulla luce, sulle emozioni ( aimé rare da trasmettere ), sull'armonia dei contenuti e non sulla solita menata del rappresentare al 100% la realtà.
Discorso filtri, tempi lunghi e photoshop. Demonizzarli? Assolutamente no! Anzi... Se fanno parte di una scelta espressiva dell'autore ben vengano!
Esempi:
- uso tempi lunghi per esaltare la forma di una costa marina, per avere un effetto grafico minimale = OK ( vedere Micheal Kenna come esempio positivo )
- tempi lunghi perché fa figo = NO

Criticare a priori l'acqua "setosa" lo trovo sbagliato e ancora più omologante di un uso eccessivo dei tempi lunghi, perché non si va oltre all'analisi della mera immagine descrittiva.
Si può dire che personalmente non piaccia, giustissimo e comprensibile, ma attaccarla come errore oggettivo credo sia assurdo.
Vedo qui alcuni utenti che lo fanno, magari senza rendersi conto che al tramonto se si scatta a iso 100 @ f/16 magari si è già a qualche secondo di esposizione, senza filtri, tempo già sufficiente per avere l'h2o "setosa".
Se proprio vogliamo criticare quella scelte sarebbe più corretto chiedere perché l'autore abbia scelto quel tempo di scatto, sarebbe più costruttivo e didattico per tutti.

Opinioni personali.



grande Albe, ti straquoto! (e ti saluto... wink.gif )

Max
Alberto Segramora
smile.gif Ciao Max!!!
Mattia BKT
QUOTE(GiulianoPhoto @ Aug 8 2012, 02:47 PM) *
Questo è un post che ho creato apposta per sfogarmi su di un autentico stupro della fotografia paesaggistica degli ultimi anni..

...benvenuti nell'era del "piallaggio" fotografico...

Oggi si vuole scattare a mezzogiorno con tempi di 30" altrimenti non si è in grado di essere paesaggisti

Il web è invaso di queste fotografie tutte uguali, tutte appunto "piallate" da un uso morboso dei filtri ND, GND, POLA e chi più ne ha ne metta...

Ci si dimentica quanto sia bella una fotografia di paesaggio scattata negli unici 10 minuti in tutto il giorno in cui la luce lo consente, la difficoltà dell'esprimere in una foto di paesaggio la massima immersione rimanendo fedeli alla realtà esaltando solo la caratteristica del luogo.

La fotografia di paesaggio è sempre stata una delle più difficili: trovare il luogo giusto, la luce migliore pernottando a lungo in luoghi remoti, patendo il freddo e attendendo il momento giusto per fare magari solo 10 scatti....scatti che fanno la differenza.

Non sono contro l'uso dei filtri ma basta esercizi di sola tecnica scopiazzata, i paesaggisti devono tornare a occuparsi di emozioni. smile.gif


Ciao Giuliano, mi trovo daccordo in parte con cio' che dici, sopratutto concettualmente.
Nella pratica però non ci vedo nulla di male nei filtri, se si sanno usare valorizzano uno scatto di molto.
Casomai sono della tua opinione sulla Post Produzione delle fotografie di paesaggio. Sopratutto se già si usano i filtri... Troppo spesso vedo landascape stravolti ad arte in PP, con risultati anche apprezzabili ma che per me hanno sempre quel sapore di finto.

Per come la vedo io sono le post produzioni massicce che rovinano i landscape, non i filtri.
Ci si alza ad orari impensabili, si cammina, si attendono momenti... si scatta al meglio, anche con i filtri SE in quella occasione ci permettono di arrivare allo scatto che avevamo in testa e/o di valorizzarlo. La post dovrebbe essere un bilanciamento pacato di toni e contrasti sui vari elementi che compongono lo scatto... e invece troppo spesso vedo post simil HDR, cieli di altri mondi, situazioni di luce che forse su Saturno... è facile lasciarsi prendere la mano insomma...
bergat@tiscali.it
QUOTE
Vedo qui alcuni utenti che lo fanno, magari senza rendersi conto che al tramonto se si scatta a iso 100 @ f/16 magari si è già a qualche secondo di esposizione, senza filtri, tempo già sufficiente per avere l'h2o "setosa".
Se proprio vogliamo criticare quella scelte sarebbe più corretto chiedere perché l'autore abbia scelto quel tempo di scatto, sarebbe più costruttivo e didattico per tutti.

Concordo perfettamente. Ho sempre detto che l'uso dei filtri NG deve essere una necessità e non il fine. Se per avere l'acqua setosa o il concetto di movimento di essa, mi basta 1 secondo, e il tempo lo posso raggiungere senza filtro, perchè adoperare invece un filtro che mi porta il tempo a 500 secondi (non scherzo ho visto foto con questi tempi) e trasformare l'effetto in qualcosa di abberrante (nebbia.... colla...)?
Generalmente molti di fronte a tale errore non rispondono oppure negano il difetto oaffermano che gli piaceva fare così, tagliando di netto a una discussione che potrebbe essere invece molto costruttiva.
Capisco ricercare l'effetto, ma arrivare a laghi di petrolio o tramonti vulcaniani, ce ne corre.
sylvianist
Tra l'altro il tanto spesso decantato (a ragione, dico io) B&N è il primo stravolgimento della realtà...
Alberto Segramora
QUOTE
Concordo perfettamente. Ho sempre detto che l'uso dei filtri NG deve essere una necessità e non il fine. Se per avere l'acqua setosa o il concetto di movimento di essa, mi basta 1 secondo, e il tempo lo posso raggiungere senza filtro, perchè adoperare invece un filtro che mi porta il tempo a 500 secondi (non scherzo ho visto foto con questi tempi) e trasformare l'effetto in qualcosa di abberrante (nebbia.... colla...)?
Generalmente molti di fronte a tale errore non rispondono oppure negano il difetto oaffermano che gli piaceva fare così, tagliando di netto a una discussione che potrebbe essere invece molto costruttiva.
Capisco ricercare l'effetto, ma arrivare a laghi di petrolio o tramonti vulcaniani, ce ne corre.



L'uso di qualunque tecnica come dici tu deve essere subordinato ad un'idea, ad un fine espressivo.

Però quando dicevo "utenti che lo fanno" intendevo quelli che criticano indiscriminatamente l'effetto setoso...
Ad esempio tu parli di aberrante, di difetto, di errore, quindi di qualcosa di oggettivamente ed universalmente sbagliato, perché? Non voglio essere polemico, è per capire il tuo punto di vista. In questo caso rispondendomi lascia perdere il tuo legittimo gusto personale.

Ti anticipo il mio di punto di vista:

500s di posa non sono un errore, anzi, vorrei sperare che siano una scelta interpretativa o quantomeno estetica dell'autore.

Aberrante? Forse, ripeto, non dovremmo intendere questo sott'insieme di fotografia come meramente descrittiva: magari l'autore voleva rappresentare il paesaggio come un non luogo, qualcosa di etereo, imprimere in un singolo scatto il passare del tempo. Isolare alcuni soggetti; sublimare il concetto di rappresentazione dell'acqua. Forse...
Oppure copiava una foto vista su flickr o aveva letto l'ennesimo articolo su digital camera del tipo "paesaggisti in 24 ore" messicano.gif messicano.gif ma questa è un'altra storia.

Non ci sono regole. Se poi l'autore travalica il buon gusto sono fatti suoi, ma perché mettere dei paletti alla creatività?
Alberto Segramora
Ho ufficialmente un problema col browser, quando invio il post ne mette due uguali. Se legge qualche mod cancelli pure questo mio intervento, ty!
banzai85
Scusate, mi togliete una curiosità...il discorso continua a ruotare attorno a uno spartiacque da non oltrepassare perchè altrimenti si snatura la fotografia paesaggistica...si continua a discutere di un teorico confine da non oltrepassare senza che si riesca bene a definirlo questo limite...potete postare qualche esempio di foto "incriminata"? Questo semplicemente per discutere di qualcosa di concreto e misurabile...
PAS
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Aug 13 2012, 04:12 PM) *
...
Capisco ricercare l'effetto, ma arrivare a laghi di petrolio o tramonti vulcaniani, ce ne corre.


Beh qui si entra un po’ nella filosofia della fotografia. Ossia nell’annoso: immagine fedele o interpretazione più o meno artefatta della realtà percepita?

Dato che la fotografia è soprattutto espressione penso vi sia spazio per entrambe. Con tutte le sfumature intermedie.

Il valore di una foto, per quanto mi riguarda, non è tanto dovuto alla tecnica (filtri o post) più o meno percettibile, ma al contenuto. Ovvero ad un progetto espressivo originale dell’autore, un progetto che esca, perché no, anche dall’emulazione e dal deja vu.

Valerio
bergat@tiscali.it
Concordo Valerio. Come la pittura nel tempo non è più stata rappresentazione fedele della realtà, così la fotografia si sta avviando verso tale aspetto, nel bene e nel male. Concordo comunque con te, che oramai convivono due valenze: immagine fedele alla realtà e interpretazione della realtà percepita .La facilità della tecnologia digitale ha di fatto dicotomizzato questi due aspetti.

Si il valore di una foto è dovuto al suo contenuto, ma quanti di noi hanno una scala oggettiva di valori per definire la validità dei contenuti e quanto si rifanno a un già visto o sono pervasi da una velletarietà di fare qualcosa di diverso senza saper quale poi debba essere il risultato finale?
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