Vi ringrazio per le risposte e le indicazioni, molto utili...
Ale, dubito di potervi sorprendere. Ho chiesto il vostro aiuto perché sto cercando di riflettere sulla composizione nella fotografia. Ma non voglio suggerire regole, bensì capire le "sintassi", le lingue, i dialetti. Dunque ho pensato di cominciare dal paesaggio, genere in cui la composizione ha una discreta prevalenza -per esempio rispetto al reportage- e al contempo gode della notevole varietà offerta direttamente dalla natura...
Non solo le vostre indicazioni mi sono utilissime, ma come immaginavo mi stanno suggerendo anche elementi che non avevo preso in considerazione. Vedo al momento una propensione verso il bianco&nero, che drammatizza la scena. Dunque una visione 'romantica' del paesaggio, che predilige il sublime, e non il pittoresco (per quanto vi siano esempi anche di questa inclinazione).
Credo che la propensione (al momento delle vostre attuali indicazioni) per una visione 'drammatica' del paesaggio (che affiora anche nel colore di Filippo e di Fatali), persino tragica, indichi il bisogno di pensarlo, di viverlo come «termometro dell'anima», diciamo così.
Avevo previsto di occuparmi della luce, per quanto riguarda la composizione, ma in questo caso l'indicazione -composizione per gamme tonali, piuttosto che per linee guida- sta emergendo con forza...