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F.Giuffra
Un sacco di persone milionarie lo sono diventate grazie alla pubblicità, attori, presentatori, comici, calciatori, le televisioni, internet e mille altre cose sono pagate dalla pubblicità, quando andiamo al supermercato e paghiamo 50 euro per un carrello quasi vuoto in realtà noi stiamo pagando, anche se non vogliamo, attori, presentatori, televisioni, registi, tecnici audio, costumisti, ecc. Una sorta di tassa occulta che nemmeno sappiamo a quanto ammonti.

Un tempo gli ordini professionali impedivano che questa mettesse le sue lunghe mani anche sui professionisti per proteggerne il decoro e per impedire una escalation che avrebbe aumentato le tariffe anche in questo settore. Se un bravo cliente va da un bravo professionista ambedue fanno un affare, ma se ci sono delle persone che ci vogliono mangiare sopra, per esempio dei pubblicitari, è ovvio che per i primi due le cose peggiorino, comunque la giriamo. Se uno comincia a fare pubblicità e a rubare clientela anche gli altri saranno costretti a seguirli nella escalation in un circolo vizioso dove molti avvoltoi saranno pronti a banchettare a nostre spese.

E poi il decoro, una volta si pagava al medico non la fattura, come alle streghe, ma l'onorario per l'onore che ci faceva a prendersi cura di noi, fra un po' vedremo cartelli con su scritto: "Dottor Segalossi, vi opera anche con una mano legata dietro la schiena, tre xxx al prezzo di due", "Avvocato low-cost, fate causa a vostra madre a metà prezzo"! "Ing. Lup. Mann, vi progetta una casa con metà cemento e doppia sabbia a norma di legge"!

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MrPaulson79
QUOTE(F.Giuffra @ Jul 26 2012, 07:28 PM) *
Un sacco di persone milionarie lo sono diventate grazie alla pubblicità, attori, presentatori, comici, calciatori, le televisioni, internet e mille altre cose sono pagate dalla pubblicità, quando andiamo al supermercato e paghiamo 50 euro per un carrello quasi vuoto in realtà noi stiamo pagando, anche se non vogliamo, attori, presentatori, televisioni, registi, tecnici audio, costumisti, ecc. Una sorta di tassa occulta che nemmeno sappiamo a quanto ammonti.

Un tempo gli ordini professionali impedivano che questa mettesse le sue lunghe mani anche sui professionisti per proteggerne il decoro e per impedire una escalation che avrebbe aumentato le tariffe anche in questo settore. Se un bravo cliente va da un bravo professionista ambedue fanno un affare, ma se ci sono delle persone che ci vogliono mangiare sopra, per esempio dei pubblicitari, è ovvio che per i primi due le cose peggiorino, comunque la giriamo. Se uno comincia a fare pubblicità e a rubare clientela anche gli altri saranno costretti a seguirli nella escalation in un circolo vizioso dove molti avvoltoi saranno pronti a banchettare a nostre spese.

E poi il decoro, una volta si pagava al medico non la fattura, come alle streghe, ma l'onorario per l'onore che ci faceva a prendersi cura di noi, fra un po' vedremo cartelli con su scritto: "Dottor Segalossi, vi opera anche con una mano legata dietro la schiena, tre xxx al prezzo di due", "Avvocato low-cost, fate causa a vostra madre a metà prezzo"! "Ing. Lup. Mann, vi progetta una casa con metà cemento e doppia sabbia a norma di legge"!

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Sarà che sono Avvocato e quindi di parte ... ma per quanto mi riguarda ogni 10 agenzie infortunistiche ... 8 sono gestite da ciarlatani che chiacchierano chiacchierano e non combinano nulla per poi richiedere parcelle vergognose ai poveri malcapitati di turno.
Il problema è che manca una legislazione apposita (come per i fotografi visto che siamo in un formum di fotografia) e così chiunque con due lire e zero esperienza può aprire una di queste agenzie; risultato professionalità zero, fatture zero e spese a molti zeri ...
Poi per carità ci sono anche quelle gestite da persone oneste e valide (non mi piace fare di tutta l'erba un fascio) però ti dico solo che almeno 5 clienti su 10 di quelli che vengono nel mio studio (mandati poi da conoscenti e/o amici) sono stati prima da Infortunistiche che oltre a non aver ottenuto un minimo di risultato (quando non hanno addirittura fatto dei danni) gli hanno pure chiesto cifre che io da Avvocato (quindi 25 anni di studio alle spalle e 10 di attività) mai mi sognerei di chiedere.
Purtroppo, come sempre accade in Italia, la concorrenza viene a scapito della qualità del servizio ... con il solo risultato di non abbassare i costri e di veder crollata la professionalità.
bergat@tiscali.it
Qualcuno in passato diceva che la pubblicità è l'anima del commercio. Penso che oggigiorno la pubblicità sia la rovina della nostra società. Se oggi siamo messi così male, economicamente e come società, è colpa della pubblicità, occulta o non. Pensiamo anche agli stessi politici ai presentatori, agli attori, ai giocatori di football, ai comici, ai cantanti, veline e quant'altro, ... quanto attingono dalle nostre tasche per mezzo degli sponsor e alle nostre elargizioni quando acquistiamo qualcosa. Ci fosse stato mai un governo che avesse vietato perlomeno la publicità attraverso la televisione. E qualcuno vorrebbe anche farci pagare il canone. mad.gif
COWBOY BEBOP
la pubblicità come anima del commercio , aveva più senso negli anni del dopoguerra e dell'ignoranza diffusa (intesa come poca cultura, non in senso dispregiativo), quando non si sapeva ancora cosa fosse un frigorifero o un televisore;
serviva a mostrare alla gente cosa c'era al di la del loro paesello e cosa c'era di nuovo che si poteva usare... al posto di un attrezzo inventato nel 1800.
aveva e ha senso per proporre una cosa nuova, non per far vedere 3 "simpatici" comici pubblicizzarmi una tariffa telefonica 20 volte al giorno.
quella è solo una grande rottura di scatole

...ciao Boccasana... (tantum verde)...... e la famiglia del tantum rosa? biggrin.gif

saluti
davidebaroni
La pubblicità può essere descritta come la scienza di fermare l’intelligenza umana abbastanza a lungo da ricavarne denaro. Stephen Leacock

rolleyes.gif
CVCPhoto
Personalmente sono assolutamente contrario alla pubblicità inerente ad attività professionali, poiché se un professionista è bravo ed onesto vale la legge del passaparola. Quando vedo queste pubblicità quindi, penso smpre che il professionista committente non sia abbastanza all'altezza per riusire a vivere del passaparola. Posso capire un giovane che voglia farsi conoscere, ma un medico o un avvocato di 50 anni, se non hanno clientela c'è da domandarsi alche il perché.

Estendendo il discorso ai generi di largo consumo, ci sarebbe invece da discutere parecchio... spesso infatti la pubblicità, per quanto costosa possa essere, è in grado di aumentare vertiginosamente le vendite e di conseguenza abbattere i costi di produzione. Se la Barilla non facesse pubblicità, tanto per fare un esempio, invece di un milione di tonnellate di pasta all'anno (cifra che ho sparato a caso), ne venderebbe 100.000 tonnellate, con un deciso aumento dei costi di produzione, dovuto all'impossibilità di spalmare i costi fissi, di avere meno potere contrattuale nella fase di acquisto delle materie prime e sinceramente infonderebbe meno fiducia nel consumatore. Sì, è proprio così, un'azienda molto pubblicizzata mette la propria faccia e di conseguenza, salvo rari casi, è costretta a mantenere un livello qualitativo alto. Aziende invece che tengono un basso profilo, generalmente infondono meno fiducia nel consumatore, poiché se anche i NAS trovassero merce adulterata nei loro magazzini, non verrebbro mai travolte dallo scandalo. I controlli di qualità che può effettuare un'azienda grossa come Barilla (non vuole essere pubblicità la mia) sono estremamente rigidi e precisi, a partire dall'analisi delle materie prime fino al prodotto finito. Il Pastificio del Nonno Camillo (nome di pura fantasia) che vende su un mercato locale a prezzi estremamente concorrenziali, certamente non potrà mai essere sicuro come il colosso sopracitato. Ergo, o ci rivolgiamo a produttori di nicchia con articoli particolari venduti a prezzi costosi, altrimenti è più economico e salutare rivolgersi ad aziente ultra reclamizzate. I prodotti a basso prezzo degli hard discount è meglio il più delle volt evitarli, se non vogliamo correre rischi inutili per la nostra salute.
norijuki
Stasera non ho nulla da fare, quindi sarò lungo e padante... vi avverto prima biggrin.gif

Del post di Giuffra (scusa non so il tuo nome di battesimo) c'è una cosa che personalmente non mi piace tanto, ovvero che i pubblicitari vengono dipinti in termini molto negativi e ridotti a persone "che ci vogliono mangiar sopra".
Questo non lo trovo giusto per due motivi, il primo è che ogni categoria di lavoratori dovrebbe avere la propria dignità e questa non dovrebbe essere messa in discussione (poi ovviamente c'è chi lavora bene e chi no), il secondo è che per mio modo di vedere un vero pubblicitario svolge il suo lavoro mettendo sul campo una forte componente creativa che alle volte può arrivare ad essere considerata a tutti gli effetti arte... quindi motivo in più per apprezzare il proprio lavoro.

Per quanto riguarda invece i professionisti che si fanno pubblicità il discorso lo trovo molto interessante e probabilmente ricco di numerose sfaccettature.

E' assolutamente vero che stanno spuntando sempre più di frequente messaggi pubblicitari con i mezzi più disparati (tv, radio, giornali, socila network, ecc) creati per sponsorizzare servizi professionali o medici (ultimamente vedo spessissimo pacchetti dentistici per la Slovenia con tanto di viaggio pagato, biglietto di ingresso nella locale balera, un quartino di prosecco, e 10 fiches per il casino più vicino tutto compreso).
E' indiscutibile che la stragrande maggioranza dei professionisti che utilizzano questo tipo di pubblicità (specialmente in certi campi come l'infortunistica) sono in realtà persone ben poco qualificate che buttano la rete sperando che qualche pesce abbocchi.
Quindi da questo punto di vista la pubblicità può essere vista come un danno per il cittadino.

Non è però detto che tutto vada a discapito del consumatore:
se infatti è vero che dei costi pubblicitari in qualche modo bisogna rientrare, bisogna ammettere allo stesso modo che la pubblicità aumenta la concorrenza e la concorrenza fa diminuire i prezzi.
Oltretutto la pubblicità potrebbe essere utile anche per "informare" una persona di un certo servizio del quale prima si ignorava l'esistenza (esempio un nuovo studio dentistico vicino casa).

Chiudo dicendo che "chi non si è mai fatto pubblicità scagli la prima pietra"... Da tempi immemori ogni professionista gira con il suo biglietto da visita in tasca (che è un modo per farsi pubblicità), per decine di anni poi in tantissimi hanno pagato per essere inseriti nelle pagine gialle (che ai tempi era uno dei modi migliori per farsi pubblicità a livello locale), ormai poi sono in pochissimi gli studi professionali di qualsiasi ordine e grado che non hanno un proprio sito web... e quindi rientra secondo me nel normale processo tecnico/evoluzionistico che anche i professionisti arrivino a pubblicizzarsi in modi nuovi e sperabilmente (per loro) più efficaci.

Rimane il fatto che la professionalità in certi ambiti continua ad essere la cosa più determinante e quindi, una volta che sei riuscito a portarti il cliente in studio, devi essere bravo a farcelo tornare.
Più sarai bravo e più sarà probabile che quel cliente si trasformerà nel tuo miglior investimento pubblicitario.

CVCPhoto
QUOTE(norijuki @ Jul 26 2012, 11:04 PM) *
Stasera non ho nulla da fare, quindi sarò lungo e padante... vi avverto prima biggrin.gif

...

Rimane il fatto che la professionalità in certi ambiti continua ad essere la cosa più determinante e quindi, una volta che sei riuscito a portarti il cliente in studio, devi essere bravo a farcelo tornare.
Più sarai bravo e più sarà probabile che quel cliente si trasformerà nel tuo miglior investimento pubblicitario.


Pollice.gif
monteoro
QUOTE(F.Giuffra @ Jul 26 2012, 07:28 PM) *
Un sacco di persone milionarie lo sono diventate grazie alla pubblicità, attori, presentatori, comici, calciatori, le televisioni, internet e mille altre cose sono pagate dalla pubblicità, quando andiamo al supermercato e paghiamo 50 euro per un carrello quasi vuoto in realtà noi stiamo pagando, anche se non vogliamo, attori, presentatori, televisioni, registi, tecnici audio, costumisti, ecc. Una sorta di tassa occulta che nemmeno sappiamo a quanto ammonti.

Un tempo gli ordini professionali impedivano che questa mettesse le sue lunghe mani anche sui professionisti per proteggerne il decoro e per impedire una escalation che avrebbe aumentato le tariffe anche in questo settore. Se un bravo cliente va da un bravo professionista ambedue fanno un affare, ma se ci sono delle persone che ci vogliono mangiare sopra, per esempio dei pubblicitari, è ovvio che per i primi due le cose peggiorino, comunque la giriamo. Se uno comincia a fare pubblicità e a rubare clientela anche gli altri saranno costretti a seguirli nella escalation in un circolo vizioso dove molti avvoltoi saranno pronti a banchettare a nostre spese.

E poi il decoro, una volta si pagava al medico non la fattura, come alle streghe, ma l'onorario per l'onore che ci faceva a prendersi cura di noi, fra un po' vedremo cartelli con su scritto: "Dottor Segalossi, vi opera anche con una mano legata dietro la schiena, tre xxx al prezzo di due", "Avvocato low-cost, fate causa a vostra madre a metà prezzo"! "Ing. Lup. Mann, vi progetta una casa con metà cemento e doppia sabbia a norma di legge"!

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Premesso che sono un fotoamatore molto amatore e poco foto, leggendo ciò che ho evidenziato in rosso mi sono immedesimato in chi di fotografia pubblicitaria ci vive; definire questi professionisti (perchè anche loro lo sono) come persone che vogliono "mangiarci sopra" mi sembra un tantinello esagerato e molto offensivo.
Franco
simone_chiari
se il signor X apre l'attvità Y in qualche modo dovrà far sapere che èp sul mercato o no?
ciao
Simone
rickyjungle
QUOTE(CVCPhoto @ Jul 26 2012, 10:11 PM) *
Personalmente sono assolutamente contrario alla pubblicità inerente ad attività professionali, poiché se un professionista è bravo ed onesto vale la legge del passaparola. Quando vedo queste pubblicità quindi, penso smpre che il professionista committente non sia abbastanza all'altezza per riusire a vivere del passaparola. Posso capire un giovane che voglia farsi conoscere, ma un medico o un avvocato di 50 anni, se non hanno clientela c'è da domandarsi alche il perché.

Estendendo il discorso ai generi di largo consumo, ci sarebbe invece da discutere parecchio... spesso infatti la pubblicità, per quanto costosa possa essere, è in grado di aumentare vertiginosamente le vendite e di conseguenza abbattere i costi di produzione. Se la Barilla non facesse pubblicità, tanto per fare un esempio, invece di un milione di tonnellate di pasta all'anno (cifra che ho sparato a caso), ne venderebbe 100.000 tonnellate, con un deciso aumento dei costi di produzione, dovuto all'impossibilità di spalmare i costi fissi, di avere meno potere contrattuale nella fase di acquisto delle materie prime e sinceramente infonderebbe meno fiducia nel consumatore. Sì, è proprio così, un'azienda molto pubblicizzata mette la propria faccia e di conseguenza, salvo rari casi, è costretta a mantenere un livello qualitativo alto. Aziende invece che tengono un basso profilo, generalmente infondono meno fiducia nel consumatore, poiché se anche i NAS trovassero merce adulterata nei loro magazzini, non verrebbro mai travolte dallo scandalo. I controlli di qualità che può effettuare un'azienda grossa come Barilla (non vuole essere pubblicità la mia) sono estremamente rigidi e precisi, a partire dall'analisi delle materie prime fino al prodotto finito. Il Pastificio del Nonno Camillo (nome di pura fantasia) che vende su un mercato locale a prezzi estremamente concorrenziali, certamente non potrà mai essere sicuro come il colosso sopracitato. Ergo, o ci rivolgiamo a produttori di nicchia con articoli particolari venduti a prezzi costosi, altrimenti è più economico e salutare rivolgersi ad aziente ultra reclamizzate. I prodotti a basso prezzo degli hard discount è meglio il più delle volt evitarli, se non vogliamo correre rischi inutili per la nostra salute.



Sul discorso del cibo avrei da dire... se uno va in un supermercato e va a controllare i prodotti NO LOGO, ma ad esempio quelli a nome del supermercato, troverà sulla confezione il luogo di produzione con lo stabilimento, alle volte anche il nome del produttore... si scopre così che molti prodotti NO LOGO vengono prodotti da famosi produttori, addirittura quelli SI LOGO vengono prodotti da terze parti... questo perché non dobbiamo dimenticare che una linea di produzione (qualunque essa sia, ha un costo, sia in termini monetari di acquisto, sia di investimento sulle persone che devono seguirla, sia sulla capacità di usarla al meglio, sia sul fatto di tenerla in funzione per ottimizzare l'investimento (non posso farla funzionare 3 gg su 5) quindi una grossa ditta può affidarsi al produttore che è specializzato nei succhi di frutta e farseli fare a proprio nome, oppure una ditta piccola li compra dalla grande azienda e gli appiccica il proprio nome... così ognuno fa il suo mestiere saturando le linee e sono tutti contenti

questo per dire che i prodotti "discount" non sempre sono scadenti...e la qualità va e non va a braccetto con la pubblicità
rickyjungle
QUOTE(norijuki @ Jul 26 2012, 11:04 PM) *
Stasera non ho nulla da fare, quindi sarò lungo e padante... vi avverto prima biggrin.gif


cut cut cut cut



aggiungerei anche che bisogna distinguere gli avvoltoi, dai professionisti... quello postato da giuffra è un avvoltoio, come i carri attrezzi che ti piombano addosso la notte o di sera al minimo accenno di problema con la macchina...

sarò di parte, perché sono grafico "semplice" sposato con una grafica pubblicitaria, ma la pubblicità, se fatta bene e di qualità è davvero bella... io sono troppo giovano epr ricordarlo, ma vi ricordo carosello, che era solo pubblicità... e sfido chiunque a dire che ha un ricordo pessimo di carosello

pochi mesi fa ero andato a vedere una mostra sulla pubblicità a torino, niente di che però aveva un sacco di vecchi spot, che riguardandoli li collegavi ai tempi che furono... è anche un modo per rivedere com'era la società anni fa, che gusti aveva, che cultura c'era...

ribadisco che sto parlando di Pubblicità e non di avvoltoi e iene come quelli della foto postata
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