Appoggio Tembokidogo, Claudio e pure Ludofox: in fondo ognuno ha tirato fuori argomenti intelligenti e spunti di riflessione validi.
E' il fatto che sia stata proprio Nikon la prima a uscirsene con questa decisione "pubblica" che mi ha lasciato un po' così.
Voglio dire, sicuramente Canon ha sempre avuto meno riguardi nei confronti del passato: si pensi al cambio di bocchettone del 1987, che tanto scandalo suscitò.
I Nikonisti, per anni, sono andati fieri del fatto che "invece noi" abbiamo garantito la compatilibilità - sempre meno a dire il vero - con obiettivi prodotti trenta anni fa e più.
E adesso, che diciamo? Proprio mamma Nikon, mentre ci lascia la nostra amata baionetta F, ci toglie diciamo l'originaria destinataria di quella baionetta, ossia la pellicola, mentre tutto sommato Canon mantiene in listino (almeno per ora) una professionale, un'ottima semipro (Eos 3) ed altre due - tre livelli di reflex inferiori, dalla amatoriale evoluta 30-33V alle sempre più plasticose, ma efficienti, 300 e 3000.
A questo punto, mi dico: che bisogno c'era della F6? Con F5 ed F100, i cui costi di progetto erano stati già ampiamente ammortizzati, si potevano tenere in linea quelle, e non fare clamorose rotture col passato. Pensiero mio, per carità.
Orbene, però: se andiamo nei negozi, anche ben forniti, non le vediamo più nemmeno sui bancali, le reflex analogiche (meglio: a pellicola) nè della rivale, nè della mamma. Ci sarà un accidenti di motivo, ed è riduttivo pensare solo in termini di complotto delle grandi case.
Il mio parere è questo: il vecchio mercato delle pellicole, degli sviluppi e delle stampe, non era tenuto in piedi da noialtri appassionati, poche migliaia innamorati degli obiettivi e delle pellicole ultranitide, bensì dal
popolo migratore di vacanzieri agostani e di fotografi da compleanno e recita scolastica, che - in milioni - sostenevano un giro tale (in termini quantitativi di stampe da negativo, normalmente di pessime immagini) da consentire alle grandi case di sviluppare anche prestigiosi sistemi reflex, che davano immagine, anche solo riflessa, alla compattina blasonata piuttosto che alla vivitar di plastica.
Ora tutto il popolo migratore è appunto migrato alle compattine digitali. Quel giro che sosteneva il mercato delle macchine a pellicola sta oggettivamente calando anno dopo anno.
E perciò, chi prima, chi poi, ha dovuto mollare il colpo. Nikon l'ha semplicemente annunciato, ma non penso che a breve vedremo nuove reflex analogiche Pentax, Minolta o Canon.
E' triste, ma è così: non è Nikon che non ti dà più la libertà di scegliere, Claudio: è che non ce la fanno più a rilanciare un mercato che non c'è più.
La F6 è un'ammiraglia senza flotta, mi ricorda un po' la Yamato. La più bella corazzata mai costruita in una guerra, però, in cui erano le portaerei a fare la differenza.
Amen