Ciao a tutti, come detto la scorsa volta e' arrivato il turno dei paesaggi... quanto segue non e' legge ma e' semplicemente quello che penso su i paesaggi e quanto ho appreso tra insegnamenti di altri fotografi e quanto letto di qua e di là su riviste e on line.
Spesso crediamo che fare un paesaggio e' molto semplice, basta avere un bel panoramao e fare click ed invece no, per fare dei buoni paesaggi e' piuttosto difficile e quando guardiamo i nostri scatti ci rendiamo conto che non siamo riusciti ad immortalere quello che vedevamo. Tutto questo principalmente e' dovuto al fatto che dal vivo vediamo in tre dimensioni e in fotografia lo vediamo in due.
Per ovviare questo problema dobbiamo porre attenzione al primo piano e per recuperare il senso di pronfondita' e' necessario inserire qualcosa di interessante in primo piano in modo che ilnostro occhio viene invitato a fare la stessa operazione che fa quando osserviamo il paesaggio dal vivo e cioe' guardare dal primo piano fino allo sfondo, percorrendo tutto il frame, e viceversa. Quindi stiamo attenti quando scattiamo le nostre fotografie, facendo attenzione sempre nell'includere qualcosa in primo piano.
altro punto da tener presente nei paesaggi e' la composizione, bhe un classico e' la regola dei terzi, che sfrutta le linee forti ( che sono le due linee vertiali e le due orizzontali) e i punti forti ( dove si incontrano le linee verticali e orizzontali), cerchiamo di posizionare sui punti elementi forti oppure (il classico orizzonte) sulla linee superiore o inferiore orizzontale (occhio, l'orizzonte deve sempre essere dritto ) a seconda s'e' piu' interessante il cielo o la parte sottostante dando cosi' piu' spazio a cio' che puo' essere interessante.
altro punto dolente e che spesso mettiamo troppa roba nel frame, non me ne voglia l'amico di Mauro che dice "in fotografia il meno e' più". Si proprio cosi', uno dei difetti maggiori nella fotografia dei paesaggi e' quello di voler includere sempre tutta la scena e questo fa si che la fotofrafia e' troppo confusonaria, priva di un centro di interesse o di un punto di attrazione per l'occhio di chi osserva.
Basta selezionare pochi elementi escludendo tutto quello che non apporta niente alla foto e far in modo che il frame sia pulito con elementi essenziali.
altro punto ancora e' l'attesa, divarsamente da qeullo che si pensa, anche nella fotografia di paesaggio c'e' da aspettare, cogliere l'attimo. La luce, per esempio, e' un elemento fondamentale. Di solito non c'e' nulla di peggio che fotografare nelle ore centrali della giornata, con la luce dura. Molto meglio fotografare nelle prime ore del mattino, o nel tardo pomeriggio, quando la luce radente rendera' più piacevoli i colori e le ombre.Ovviamente uno dei momenti migliori per fotografare e' il tramonto, quando la luce diventa calda e avvolgente, e il cielo si colora di sfumature gialle e rosse. ( qui farei un altro post, altrimenti non finisco piu' di scrivere, per parlare solo della golden hour )
Cogliere l’attimo significa anche saper aspettare che entri nell'inquadratura qualcosa che dia un tocco diverso alla scena, per esempio un gabbiano o un volatile di Mauro , ancora un arcobaleno.
altro punto, dare risalto al cielo quando si presenta nuvoloso ( chiaramente non quando e' nuvoloso uniforme che appiattisce tutto rendendo il cielo tutto grigio ma quando ci sono le nuvole astratte ) in modo da sfruttare la pronfondita' ( qui mi viene in mente una mia ultima foto ad un cielo)
Ingrandimento full detail : 2.2 MB
bhe insomma con queste piccole attenzioni possiamo davvero trasformare i nostri panorami, cosi come li vediamo, in foto tridimensionali e spesso riusciamo a creare foto ancora piu' belle di quello che vediamo realmente.
Sperando di essere stato di aiuto a qualcuno, auguro a tutti buona luce
Massimo