QUOTE(Antonio Canetti @ Feb 10 2012, 12:58 PM)
niente tacche dei diaframmi niente taratura, devi fare tutto a spanne, naturalmente più chiudil diaframma più la profondità di campo aumenta.
Antonio
Esatto...
Per di più si può aggiungere che, a causa del motore di messa a fuoco, il quale per massimizzare la velocità di risposta necessita di corse corte, la rotazione della ghiera di messa a fuoco è talmente ridotta che anche a f/8 la rotazione da imprimere per sfruttare l'iperfocale è ridotta a qualche grado, quasi impercettibile. Figurati a diaframmi più aperti...
A titolo di esempio, un vecchio obiettivo a fuoco manuale, e per di più fisso (così non c'è l'impiccio della movimentazione dei gruppi di lenti per lo zoom), può arrivare senza problemi a rotazioni di 3/4 di giro dall'infinito alla minima distanza (270°); Il 18-55 da kit non arriva a 70°; l'AF 50 f/1.8 D arriva a circa 170°; bontà sua l'AF-S 50 f/1.8 G sfrutta circa 140° (ma il sistema, a frizione, è completamente diverso) e ciò nonostante riporta solo le tacche f/16, le altre sarebbero talmente ravvicinate da risultare incomprensibili. Insomma, tra uno zoom motorizzato e un fisso manuale c'è veramente un abisso...