Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > COMMUNITY ACTIVITIES > NIKON SUSHI BAR
Max Lucotti
In particolare il reflecta crystalscan7200, che voi sappiate, ha un filtro AA montato?

Ciao

Max
maxiclimb
Uhm, non credo proprio.
Gli scanner non usano un sensore come nelle fotocamere.
Salvo rari casi, usano un sensore lineare (ovvero, ha un solo pixel di lato) che scorre sul fotogramma.
Oppure è il fotogramma a muoversi.
Viene usato un motorino passo-passo molto preciso che consente appunto una "scansione".

Le varie zone della foto vengono lette in tempi differenti, per capirci.

Quindi il filtro AA non serve, non essendoci una matrice di pixel da "sfocare".

Deduzione a naso eh!
Io ho un vecchio scanner per pellicola Minolta, oltre allo scanner piano per documenti, ma non ho mai pensato di smontarli per verificare! messicano.gif
Max Lucotti
QUOTE(maxiclimb @ Feb 2 2012, 09:20 AM) *
Uhm, non credo proprio.
Gli scanner non usano un sensore come nelle fotocamere.
Salvo rari casi, usano un sensore lineare (ovvero, ha un solo pixel di lato) che scorre sul fotogramma.
Oppure è il fotogramma a muoversi.
Viene usato un motorino passo-passo molto preciso che consente appunto una "scansione".

Le varie zone della foto vengono lette in tempi differenti, per capirci.

Quindi il filtro AA non serve, non essendoci una matrice di pixel da "sfocare".

Deduzione a naso eh!
Io ho un vecchio scanner per pellicola Minolta, oltre allo scanner piano per documenti, ma non ho mai pensato di smontarli per verificare! messicano.gif



Grande Maxi..

Quindi photo acute su uno scanner non produce nessun miglioramento, giusto?
maxiclimb
Boh, forse si invece, bisognerebbe provare. hmmm.gif
Anche i sensori lineari generano un rumore cromatico (sono dei CCD)

Il funzionamento del Photoacute è di mediare diverse foto per ottenerne una sola in cui il rumore (tipicamente random) si riduce molto.
E incrementa la nitidezza grazie alla diversa distribuzione dei dati e del rumore stesso.

Immagino che l'efficacia sia pressapoco la stessa indipendentemente dalla sorgente.

Tutto sommato ricavare diverse scansioni da mediare successivamente, dovrebbe essere persino più semplice che fare diversi scatti con la fotocamera.
Max Lucotti
QUOTE(maxiclimb @ Feb 2 2012, 09:44 AM) *
Boh, forse si invece, bisognerebbe provare. hmmm.gif
Anche i sensori lineari generano un rumore cromatico (sono dei CCD)

Il funzionamento del Photoacute è di mediare diverse foto per ottenerne una sola in cui il rumore (tipicamente random) si riduce molto.
E incrementa la nitidezza grazie alla diversa distribuzione dei dati e del rumore stesso.

Immagino che l'efficacia sia pressapoco la stessa indipendentemente dalla sorgente.

Tutto sommato ricavare diverse scansioni da mediare successivamente, dovrebbe essere persino più semplice che fare diversi scatti con la fotocamera.


ci provo allora.... wink.gif

Grazie
mr-fuso
L'aliasing salta fuori quando si campiona ad intervalli regolari.

Nei CD musicali la frequenza di campionamento è fissa a 44.100 Hz (= regolare), quindi ci deve essere un filtro AA che taglia ad almeno 22.050 Hz.
Nel telefono si usa una frequenza di campionamento a 8.000 Hz, il filtro AA deve tagliare tutte le frequenza al di sopra di 4.000 Hz.
In questo caso ci si riferisce alle frequenze temporali.


Per le immagini non si parla più di frequenze temporali, ma frequenze spaziali: se il tuo sensore "preleva" la luce ad intervalli regolari, allora c'è bisogno del filtro AA.
Il sensore sulle fotocamere ha i fotodiodi disposti agli incroci di una griglia rettangolare (quindi ad intervalli regolari) e di conseguenza necessita del filtro AA.
Lo scanner lineare ha i fotodiodi disposti su una linea (anche qui gli intervalli tra un pixel e l'altro sono regolari) che si sposta a scatti regolari (lo step del motorino passo-passo); di conseguenza anche lui ha bisogno del suo filtro AA.

Pensate che l'occhio umano campiona seguendo i vertici di una griglia esagonale regolare e, guarda caso, madre natura ci ha fornito di un filtro AA (la lente nel nostro occhio ha anche la funzione di sfocatura).

Nella vecchia pellicola, le cose sono diverse. Innanzitutto voglio ricordare che anche il sensore analogico per antonomasia, lo è solo al 50%. E' analogico per quanto riguarda la variabile tempo (quantità di luce accumulata), ma per quanto riguarda quella spaziale è digitale; questo perchè è capace di campionare la luce solo in certi punti, ovvero solamente dove ci sono i grani! Allora perchè non c'è bisogno del filto AA? La risposta sta proprio nel modo di fabbricazione della pellicola: si fa un bel minestone di gelatina e cristalli fotosensibili, lo si mescola, dopodichè lo si spalma su un supporto. Questa emulsione permette di avere una distribuzione casuale degli elementi fotosensibili: non c'è aliasing!

Max Lucotti
QUOTE(mr-fuso @ Feb 2 2012, 11:06 AM) *
L'aliasing salta fuori quando si campiona ad intervalli regolari.

Nei CD musicali la frequenza di campionamento è fissa a 44.100 Hz (= regolare), quindi ci deve essere un filtro AA che taglia ad almeno 22.050 Hz.
Nel telefono si usa una frequenza di campionamento a 8.000 Hz, il filtro AA deve tagliare tutte le frequenza al di sopra di 4.000 Hz.
In questo caso ci si riferisce alle frequenze temporali.
Per le immagini non si parla più di frequenze temporali, ma frequenze spaziali: se il tuo sensore "preleva" la luce ad intervalli regolari, allora c'è bisogno del filtro AA.
Il sensore sulle fotocamere ha i fotodiodi disposti agli incroci di una griglia rettangolare (quindi ad intervalli regolari) e di conseguenza necessita del filtro AA.
Lo scanner lineare ha i fotodiodi disposti su una linea (anche qui gli intervalli tra un pixel e l'altro sono regolari) che si sposta a scatti regolari (lo step del motorino passo-passo); di conseguenza anche lui ha bisogno del suo filtro AA.

Pensate che l'occhio umano campiona seguendo i vertici di una griglia esagonale regolare e, guarda caso, madre natura ci ha fornito di un filtro AA (la lente nel nostro occhio ha anche la funzione di sfocatura).

Nella vecchia pellicola, le cose sono diverse. Innanzitutto voglio ricordare che anche il sensore analogico per antonomasia, lo è solo al 50%. E' analogico per quanto riguarda la variabile tempo (quantità di luce accumulata), ma per quanto riguarda quella spaziale è digitale; questo perchè è capace di campionare la luce solo in certi punti, ovvero solamente dove ci sono i grani! Allora perchè non c'è bisogno del filto AA? La risposta sta proprio nel modo di fabbricazione della pellicola: si fa un bel minestone di gelatina e cristalli fotosensibili, lo si mescola, dopodichè lo si spalma su un supporto. Questa emulsione permette di avere una distribuzione casuale degli elementi fotosensibili: non c'è aliasing!



Si ma siccome ci sono sensori che il filtro aa non lo montano... potrebbero esserci anche scanner che fanno altrettanto.
O no?
mr-fuso
Certo, tutto è possibile! Riguardo a macchine fotografiche senza AA io ho i miei dubbi.

Nel caso di scanner generici dubito fortemente che non ci sia, questo perchè devono acquisire anche pagine testuali (passaggio netto tra bianco e nero = alte frequenze spaziali = alta probabilità di alias).

Per fare una prova se c'è o no, provate a scanerizzare una pagina con testo molto piccolo.
O meglio, provete ad acquisire un codice a barre con linee belle strette e fitte. Fate più acquisizioni con orientamento diverso (0°, 45°, 90° e 135°). Se non c'è il filtro AA si vedrà subito. E si vedrà anche subito se c'è e se sfoca in modo eccessivo!
Max Lucotti
lo scanner in questione è un dedicato per pellicola e diapo..... wink.gif
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.