Marco, scusa se te lo chiedo, ma... o "divinizzare", nel tuo vocabolario, ha un significato diverso che nel mio, o qualcosa non mi torna.
Sic
non è stato "divinizzato", anzi, è proprio per la sua UMANITA' che ci, no, che MI manca tanto.
E non mi manca
per come è morto (faceva quello che aveva sempre amato fare), ma
proprio per come è VISSUTO, per quello che era dentro e fuori il mondo delle corse.
Una persona semplice, generosa, allegra, genuina, "pulita", che non se la tirava e si metteva in gioco, e che era rimasto "uno dei tanti", uno come noi (magari...). Come ormai se ne incontrano di rado.E
proprio per questo è assurto a
"simbolo" della "morte" di queste stesse cose, le cose che "rappresenta" nel nostro immaginario collettivo (e nella vita reale che ha vissuto), e questa morte mi fa male. Perché
mi fa da specchio, forse.
Sicuramente perché fa da specchio alla "società" che mi vedo intorno.Tutto questo è una cosa
molto, molto più concreta, tangibile, di tutte le cose che elenchi, che, ci piaccia o no,
restano astratte, per noi che non le viviamo direttamente (o abbastanza da vicino).
Se pensi che il Sic fosse "un ragazzo come tanti", beh, allora mostramene qualche altro, di quei tanti...
Ciao,
Davide