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NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > TECNICHE Fotografiche
folla84
Ciao a tutti..scrivo poco sul forum, ma vi posso assicurare che leggo molto. Non so se questa è la sezione giusta, eventualmente chiedo a chi di dovere di spostare la discussione.

Questo il mio quesito: sono molto appassionato di fotografia, appena posso esco con la mia nikon. Prediligo foto di paesaggi, soprattutto in montagna, ma scatto anche molte street. In linea di massima presumo anche di possedere una buona padronanza della tecnica, se ho un minimo di tempo per scattare riesco quasi sempre a portare a casa la foto che volevo. Il problema però sta qui. Faccio molta fatica a "vedere" e immaginare la foto (intendo come inquadratura, composizione) che non sia banale, la solita.

Cerco di spiegarmi meglio: a volte capita di fare delle escursioni con gli amici, ed ad un certo punto ci si ferma davanti ad un bel panorama per fare alcuni foto. Ecco, tornati a casa, le mie risultano sempre banali, se vado gardare quelle degli altri che erano con me,a 5 passi di distanza, anche se fatte forse con delle compatte, scopro composizioni originali, inquadrature fantasiose e più accattivanti.

Un altro esempio? Capita di passare per luoghi dove mi guardo in giro e mi dico " andiamo oltre, qui non c'è nulla di interessante da fotografare"...poi vedo in giro foto fatte nello stesso luogo con paricolari bellissimi, scorci interessanti, composizioni nate dalla fantasia di chi come me è passato di lì.

La mia domanda è questa: secondo voi, "l'occhio fotografico", questa fantasia nel vedere e pensare a certe inquadrature piuttosto che ad altre, è una cosa innata, quindi troppo personale oppure con pazienza ed esperienza è un campo in cui si può migliorare? Se si in che modo?Qual'è la strada?

Chiedo scusa se mi sono dilungato troppo e ringrazio in anticipo per le risposte.
Fabio
FRANCESCOCAL
La fotografia è un'arte che viene dalla mente e passa attraverso gli strumenti che la tecnologia ci offre. Noto spesso in giro che ci si perde in quest'ultima come unico fine per ottenere buoni risultati, ma alla fine, come ti stesso hai notato, oltre l'attrezzatura c'è solo l'occhio del fotografo.

Avere "occhio fotografico", non è solo una dote innata, ma frutto di tanta esperienza e tanto studio, che spesso viene sottovalutata. Si parte nell'acquisire le tecniche di composizione, leggi dei libri, documentati sul web, osserva e impara dai grandi fotografi, i loro stili e soprattutto immagina il risultato prima dello scatto e non viceversa.

Inizia studiando la composizione, come ti dicevo sopra, apprendi la regola dei terzi, l'utilizzo delle focali, dell'orizzonte, il taglio,l'utilizzo della profondità di campo, le tecniche per i ogni tipologia di foto che siano ritratti, panorami e così via. Ci sono interi trattati su ogni argomento.

Allenati con vari soggetti a ritrarli in varie angolazioni, giocando con la PDC, ricerca un punto di vista diverso dal solito.

Facevi l'esempio di luoghi dove passando non trovi nulla d'interessante, bene, non soffermarti nel punto dove ti trovi, ma spostati in tutti gli angoli, abbassati, trova un soggetto interessante sul cui convergere il punto focale e attrarre l'occhio di chi guarda. Può essere un fiore, una persona, un'oggetto, un monumento, un balcone, una finestra, ecc... posizionalo correttamente, studia lo sfondo, non inserire troppi elementi che possano confondere l'occhio.

Sono stato molto generico ma non posso fare altro considerato che per ogni elemento che ti ho dato ci sarebbe da parlare per giorni. Ti ho dato delle linee guida da sviluppare, studiare, approfondire e testare sul campo

Buone foto
buzz
Partendo dal presupposto che non bisogna scattare per forza, a men che non si tratti di un lavoro su commissione, probabilmente il tuo problema consiste nel fatto che non hai trovato ancora una tua dimensione artistica.
E' vero, occorre il famoso "occhio fotografico" così come in altre arti occorre la musicalità, espressività, che se unite ad un talento naturale e una buona dose di studio ed esercizio, portano a risultati eccellenti.
Ma qui non stiamo discutendo di trasformarti in un novello "cartier bresson" ma solo di appagare il tuo desiderio in maniera ludica, ma che poi risulti anche essere di una certa qualità.
Segui bene i consigli di Francescocal, che ha centrato l'argomento. io posso consigliarti in aggiunta, di non seguire necessariamente gli altri, ma di fare una ricerca personale su cosa il tuo occhio vorrebbe fissare, su come lo vede, e di non fermarti mai alla prima impressione, ma di studiarci sopra, anche senza la macchina, Poi scatti.
zUorro
Ogni persona ha un SUO modo di vedere le cose. Devi solo trovarlo.

Anche a me capita di vedere delle foto fatte da altri, negli stessi posti e mi chiedo come abbiano fatto a "vedere" quel dettaglio o quel particolare e la stessa cosa accade agli altri guardando le mie di foto.
Non sono geloso... so che il mio modo di vedere è MIO e quello di un altro è impossibile da imitare.

folla84
C'è del vero in ogni vostra risposta. Grazie.

Se la dote non c'è in modo naturale, forse si può, applicandosi, migliorarsi studiando e osservando.

E' vero, l'obiettivo finale è realizzare una fotografia che ci dia soddisfazione, ma è anche vero che non tutti traggono la stessa soddisfazione dalla medesima immagine.
Il fatto è che spesso, molto spesso, le immagini che scatto non mi soddisfano, non mi colpiscono così come succede per altre immagini fatte da altri nello stesso posto. Poi forse viste da terzi potrebbe essere che vale l'esatto contrario.

A volte si tende ad essere critici, troppo critici , con se stessi ma non sono sicuro che questo sia il caso.

Ed è deludente a volte tornare a casa dopo un uscita fotografica in posti bellissimi con poche immagini nella scheda, sapendo che i posti in cui sono stato sono appunto stupendi e assolutamente pieni zeppi di ottimi spunti per eccellenti fotografie, spunti che non sono stato in grado di cogliere.

Credo di aver molto da lavorare su questo, perchè è alla base della fotografia, molto prima di impostazioni,obiettivi o post produzione.

Fabio
AoG
Ci si può sempre migliorare studiando, osservando e facendo.
Concordo con tutti i consigli che ti hanno dato e ne aggiungerei uno che mi è stato dato qualche anno fa per aiutarmi a vedere, concentrarmi, capire ed entrare meglio nella scena per allenarmi a trovare punti di vista e inquadrature diversi; consiglio che mi è stato molto utile.
Prendi un quadernetto, una penna e la tua Nikon, montaci il 50ino (se non ce l'hai ti consiglio assolutamente di prenderlo, ottimo obiettivo a prezzo accessibilissimo), lascia a casa tutto il resto ed esci a scattare.
L'avere solo il 50 ti costringerà a concentrarti di più e a muoverti molto sulla scena spesso facendoti scoprire punti di vista che non avresti immaginato con tutto il corredo a disposizione. Prima degli scatti prova anche a scrivere sul quadernetto cosa ti ha spinto a fare quella foto e cosa volevi ottenere, segna il numero dello scatto e poi a casa ti riguardi tutto rileggendo gli appunti.
Ovviamente non ti sto dicendo di farlo quando magari ti alzi prima dell'alba e ti fai 200 Km per andare in montagna e poi trovarti con una così misera attrezzatura però se trovi dei posti vicino a casa interessanti in cui poter poi tornare per rifare l'esercizio secondo me può esserti di aiuto.
Ciao,
Shadow
Iacopello
QUOTE(AoG @ Jan 6 2012, 12:36 AM) *
Ci si può sempre migliorare studiando, osservando e facendo.
Concordo con tutti i consigli che ti hanno dato e ne aggiungerei uno che mi è stato dato qualche anno fa per aiutarmi a vedere, concentrarmi, capire ed entrare meglio nella scena per allenarmi a trovare punti di vista e inquadrature diversi; consiglio che mi è stato molto utile.
Prendi un quadernetto, una penna e la tua Nikon, montaci il 50ino (se non ce l'hai ti consiglio assolutamente di prenderlo, ottimo obiettivo a prezzo accessibilissimo), lascia a casa tutto il resto ed esci a scattare.
L'avere solo il 50 ti costringerà a concentrarti di più e a muoverti molto sulla scena spesso facendoti scoprire punti di vista che non avresti immaginato con tutto il corredo a disposizione. Prima degli scatti prova anche a scrivere sul quadernetto cosa ti ha spinto a fare quella foto e cosa volevi ottenere, segna il numero dello scatto e poi a casa ti riguardi tutto rileggendo gli appunti.
Ovviamente non ti sto dicendo di farlo quando magari ti alzi prima dell'alba e ti fai 200 Km per andare in montagna e poi trovarti con una così misera attrezzatura però se trovi dei posti vicino a casa interessanti in cui poter poi tornare per rifare l'esercizio secondo me può esserti di aiuto.
Ciao,
Shadow




io ho comprato un 35mm per questa esigenza...mi sono reso conto che con uno zoom 10-4000 km non ci fai nulla se non sai cosa fotografare.ed ora che sono limitato sono costretto a ragionare meglio.... Di sicuro sono uno di quelli troppi critici con se stessi,forse troppo.... Le mie foto devono essere perfette sotto ogni punto di vista, poi vedo quelle fatte con una compatta e ci sbavo sopra anche se tecnicamente difettose...

un consiglio che ti posso dare e' quando sei in un posto (qualunque esso sia) chiuditi dentro te stesso per quei secondi che ti servono a trovare l'idea..


comunque apprezzo molto (anche perche' l ho fatto anch io messicano.gif ) il fatto che qualcuno si interroghi sulla composizione...

anche perche' che ci fai con una D4 se fotografi i tuoi piedi?
elyco
ciao,

anche io ci sono passata, la cosa migliore è montare un fisso sulla macchina ed andare in giro solo con quello per un po...man mano ti abituerai ai limiti di inquadratura del tuo obiettivo e ti verrà naturale ragionare sulla tua prossima foto senza neanche aver acceso la macchina..

detto questo un libro che mi ha veramente aiutato è "l'occhio del fotografo" di Michael Freeman
è veramente ben fatto e parla proprio della scelta dell'inquadratura ottimale, in realtà ti consiglierei tutti i libri di freeman, li trovo veramente interessanti e molto chiari.
folla84
Ancora un grazie a tutti per i consigli e l'incoraggiamento.

Proverò a mettere in atto quanto detto. A volte penso che sia importantissima la calma, la riflessione e la concentrazione prima dello scatto. Vado di 50ino e vediamo.
Grazie ancora a tutti

Fabio
Mazzo
Da un pò non scrivo in questo forum ma il modo con cui è stata aperta questa discusione da Folla84 mi stimola a riflettere sulla questione cercando di dare un contributo.
Io credo che l'atteggiamento descritto parta da presupposti giusti, in parole semplici credo che tu stia sulla buona strada. L'atteggiamento critico soprattutto quando è rivolto verso se stessi credo sia la strada che più di altre promette bene. Diffido infatti molto l'atteggiamento di chi cerca solo ed in ogni modo il consenso e per far questo si addestra su mille palestre che spesso ti lasciano la sensazione di aver fatto bene. Per palestre intendo la pubblicazione di foto su una miriade di blog, forum, concorsi e mostre.
Voglio ricordare una attenta riflessione di Ansel Adams:
"Spesso ho pensato che se la fotografia fosse "difficile" nel vero senso della parola - nel senso cioé che la creazione di una semplice fotografia richiedesse lo stesso tempo e la stessa fatica di un buon acquerello o di una buona incisione - il salto qualitativo della produzione media sarebbe enorme. L'assoluta facilità con cui possiamo produrre una immagine banale porta spesso ad una totale mancanza di creatività. Dobbiamo tener presente che una fotografia può contenere soltanto quello che ci abbiamo messo dentro, e che nessuno ha mai saputo sfruttare appieno le possibilità di questo mezzo d'espressione."
Hai detto che leggi molto e questo ti fa onore ma non basta.
Lo sforzo richiede di saper leggere (prima guardare e poi vedere!) le cose che circondono con un atteggiamento mentale diverso. Fra l'altro devi sapere che il paesaggio è uno degli argomenti più complessi anche se è il più praticato. L'deale sarebbe uscire in compagnia con qualcuno che sia in grado di amplificare la visione, che sia cioè in grado di farti apprezzare cose che solitamente vengono ignorate. Che sia in grado di mettere in risalto le sfumature che la realtà ti mostra. Ma se questo non è possibile allora, oltre ai consigli già dati, occorre riotrnare proprio là non sei riuscito a "veder nulla". Ci torni e ritorni in tempi e stagioni diverse. Metti insieme le foto una accanto all'altra e rifletti sui risultati. E' un tipo di allenamento che bene o male hanno fatto in molti anche fotografi più blasonati. E poi il confronto è elemento essenziale.
Ti assicuro che anch'io soffro della stessa criticità: raramente sono soddisfatto di quello che fotografo. Tuttavia continuo a farlo perchè mi aiuta la passione, l'entusiasmo e la voglia di mettermi in gara con me stesso esercitandomi con tutte le "armi" che posseggo siano queste materiali, culturali o etiche.
Mi permetto di darti un altro consiglio: quando vedi le foto pubblicate nelle tante gallery sui vari siti non farti ingannare dal primo impatto, sappi che spesso trattasi di elaborazioni eseguite in PP. Sarebbe interessante vederle pubblicate con a fianco la foto come è stata scattata. Ben inteso non ho nulla contro la PP, anzi.................
Scriveva Hume: "La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva". Pertanto quando scrivi "posti bellisssimi" ricordati di Hume.
Ciao Giuseppe

Massimo.Novi
QUOTE(folla84 @ Jan 5 2012, 11:20 AM) *
...Faccio molta fatica a "vedere" e immaginare la foto (intendo come inquadratura, composizione) che non sia banale, la solita.
..


Il punto è che pensi alla foto come fine a se stessa.

Se non hai in mente un tema da esprimere, non funziona. Mai. Nè per il dilettante nè per il professionista.

Nei buoni corsi di fotografia (inteso quelli per imparare a vedere la fotografia e non i banali aspetti tecnici) si lavora all'inizio per tema.

Esci (da solo) e ti dici : oggi fotografo solo geometrie. Domani solo fiori e persone, dopodomani solo alberi. Così ti fai l'occhio e impari ad osservare le cose con una certa angolazione ben chiara.

Se ti concentri su un tipo di tema ti alleni anche a vederlo tra ciò che ti distrare.

Ti sembra facile? Prova e vedrai che non lo è.

E non fare come dicono tanti "scatta scatta scatta". Osserva e rifletti.

E quando rivedi le foto, non cercare di migliorarle via software.

Ci vuole tempo e non è detto che la tua sensibilità fotografia sia quella che speri. Non tutti i fotografi professionisti sono artisti. Alcuni sono solo bravi mestieranti. Tu hai il vantaggio di poterci mettere tutto il tempo che vuoi.

Massimo
Iacopello
QUOTE(manovi @ Jan 9 2012, 04:26 PM) *
Se non hai in mente un tema da esprimere, non funziona. Mai. Nè per il dilettante nè per il professionista.

che non funzioni mai non sono proprio d'accordo, ci sono alcuni casi in cui sono le foto a chiamare noi,

ma sono d'accordissimo sull'importanza del tema da esprimere, forse e' il consiglio migliore che io abbia sentito.

una foto ( con la F maiuscola ) e' un opera d'arte e deve esprimere qualcosa. uno scrittore non inizia un libro a casa,sa cosa vuole wink.gif
Massimo.Novi
QUOTE(Iacopello @ Jan 9 2012, 07:49 PM) *
...ci sono alcuni casi in cui sono le foto a chiamare noi,
...


Se la tua sensibilità non ti fa vedere il "tema" attraverso cui interpretare ciò che vedi non riesci a scattare la foto.

Massimo
folla84
Da questa discussione mi pare di capire che ne esce il fatto che è più un problema di "approccio" all'idea di foto.

Credevo fosse un problema di fantasia, di quel qualcosa in più che a qualcuno è stato regalato e ad altri no, invece se non sbaglio siete quasi tutti concordi sul fatto che è l'atteggiamento che deve cambiare, il tipo di ragionamento e di riflessione da farsi prima dello scatto.

Buona l'idea del fotografare a tema, effettivamente sapendo cosa "bisogna" fotografare, si riesce a concentrarsi meglio su un punto, un particolare, un dettaglio, invece che cercare qualcosa di interessante in tutta la scena.
s.scifoni
Ciao Folla, anche io come te sono uno che legge molto, non solo qui, ed infatti ho pochissimi post nella mia storia di utente del forum che rispetto alla data d'iscrizione sono pari a 0.

La tua domanda, richiesta o come la vogliamo chiamare, mi ha colpito molto perchè anche io che sto cercando di trovare la mia strada "fotografica" ho il tuo stesso problema. Paradossalmente la fotografia digitale ha aumentato enormemente il numero degli scatti inutili che riempiono i nostri hard disk, di foto anonime che conservo solo per tenere una sorta di storiografia dei posti in cui sono stato, ma in realtà quello che mi manca è trovare la mia strada, cioè riuscire a fare quel passo in più (oltre quello tecnico) che mi consente in ogni situazione di cogliere un bel momento ed immortalarlo.

Credo che questo, se uno si applica nella pratica ma anche riesce a diventare un grande osservatore di tutto quello che ci circonda anche senza la macchina fotografica, sia un obietto raggiungibile; è ovvio che poi, raggiungere un livello fotografico medio alto in tutti gli scatti che uno fa, sia impossibile nel senso che tra le migliaia di foto che si possono scattare in un anno ce ne possono essere un centinaio di veramente eccellenti (parlo dal punto di vista creativo e del momento giusto al di fuori di quelle in studio), tutte le altre saranno tentativi più o meno buoni.

Penso che da novellino di questa splendida arte l'osservazione di quello che ci circonda, che siano persone, animali, paesaggi, oggetti e avvenimenti, sia il primo passo per chiarirsi le idee, poi viene la parte tecnica che dovremmo riuscire ad usare per metterci dentro quel momento e quell'emozione che ci suscita quello che vediamo.
DAP
ciao,sono d'accordissimo con quanto scrive Manovi........comincia a uscire con un idea,fai focalizzare la mente e qualcosina così comincerà a migliorare,difficilmente puoi "vedere" se alla mente non gli dai una dritta,......poi col tempo sarà diverso,ti basterà avere voglia di fotografare e tempo per uscire e scatterai ovunque ti trovi con occhio e mente allenati......e come qualcun altro scriveva,va già bene così !! il senso critico,non rimanere appagati per le foto fatte fa nascere la passione,ti chiedi perchè,cerchi di trovare le differenze e vedrai che le troverai e capirai come muoverti......le foto banali le abbiamo fatte tutti e continuo a farle,scatta più che puoi e sfoglia tanto.... o naviga!! ma è meglio sfogliare,sui libri fotografici ma anche in alcune autorevoli riviste c'è solo gente che ci sa fare
Marco B.
una cosa che a me aiuta molto è guardare le foto degli altri e cercare di capire cosa mi colpisce e perchè. Riflettendoci capisco cosa devo migliore per trasformare una foto da insipida a degna di essere salvata e messa in archivio.

ciao
marghe m.
[quote name='Marco B.' date='Jan 14 2012, 11:26 AM' post='2795385']
una cosa che a me aiuta molto è guardare le foto degli altri e cercare di capire cosa mi colpisce e perchè. Riflettendoci capisco cosa devo migliore per trasformare una foto da insipida a degna di essere salvata e messa in archivio.

Mi aggiungo anch'io e quoto quanto detto qui sopra.
Mi guardo spesso le foto nelle sezioni del forum che mi interessano di più,cercando di capire guardando i dati, anche se so che,al momento, in alcune situazioni ambientali sarà ben difficile che mi ci trovi..(e quando vedo certe foto 'sto li incantata)
Sono anch'io appassionata di montagna,ma andando con figlia di 8 anni e marito non è cosi facile che mi capitino quelle situazioni perfette di luce,quelle che per un fotografo sono da ricercare in primis.
Non posso costringere la mia famiglia a levatacce o rientrare al parcheggio con la frontale,solo per le mie prove fotografiche.Però ogni tanto qualche bella luce la trovo....e allora mi sopportano se mi fermo un pò a scattare.
Il mio consiglio è quello di guardare il paesaggio che hai intorno immaginando di voler far appassionare alla montagna qualcuno che non la conosce.
Prenditi del tempo,e se vai con chi cammina a testa bassa,qualche volta prova ad andare da solo.
A volte non serve neanche andare troppo lontano.
Io non fotografo sempre tutto,ma solo ciò che mi colpisce.
Cerco di pensare allo scatto e anch'io sono molto critica con me stessa,se una foto rigurdandola a casa non mi convince, la cestino senza pietà,così poi la volta successiva mi ricordo dell'errore fatto e cerco di far meglio.
Vedrai che dalla montagna qualche ispirazione ti arriverà.
Marghe
fabio camandona
Il consiglio del 50 mm è sacrosanto. Ti apre la mente.
Poi mi permetto di segnarti 3 "esercizi" che a volte faccio fare nei miei workshop, quando sono di cattivo umore e devo sfogarmi sui partecipanti smile.gif

1 - per la prossima ora non si può fotografare a più di 30 cm da terra
2 - per la prossima ora ogni foto deve avere un soggetto sul terzo in basso a sinistra (o destra). Non importa se è un soggetto "forte" o meno. Importa che sia un soggetto UNIVOCO (quindi non sporcato da altri simil-soggetti, non sporcato da elementi di disturbo, da colori simili vicino a lui, da luci simili vicino a lui etc)
3 - per tutto il giorno usa solo il 50

In effetti sembrano tecniche degne della clinica dietetica di fantozzi, me ne rendo conto.
Ma funzionano wink.gif

PS la regola n.1 però rimane: se non hai un'idea non fotografare. Ma questa è davvero da fondamentalista.
DighiPhoto
QUOTE(fabio camandona @ Jan 14 2012, 11:14 PM) *
Il consiglio del 50 mm è sacrosanto. Ti apre la mente.
Poi mi permetto di segnarti 3 "esercizi" che a volte faccio fare nei miei workshop, quando sono di cattivo umore e devo sfogarmi sui partecipanti smile.gif

1 - per la prossima ora non si può fotografare a più di 30 cm da terra
2 - per la prossima ora ogni foto deve avere un soggetto sul terzo in basso a sinistra (o destra). Non importa se è un soggetto "forte" o meno. Importa che sia un soggetto UNIVOCO (quindi non sporcato da altri simil-soggetti, non sporcato da elementi di disturbo, da colori simili vicino a lui, da luci simili vicino a lui etc)
3 - per tutto il giorno usa solo il 50

In effetti sembrano tecniche degne della clinica dietetica di fantozzi, me ne rendo conto.
Ma funzionano wink.gif

PS la regola n.1 però rimane: se non hai un'idea non fotografare. Ma questa è davvero da fondamentalista.


Bravo Fabio, ottimi consigli.
Da quando ho il 35 1.8 su DX (quasi un 50mm su 24X36) uso solo quello, per qualsiasi luogo/situazione. Esco con un solo fisso e basta.
Sto migliorando molto.

Carissimi auguri.
sebras
Tutti i consigli che ho letto fino a qui trovo siano importanti e li condivido pienamente.

Anch'io sono molto critico con me stesso e ho spesso il tuo stesso problema di non trovare l'anima in una fotografia.
Ma spesso riguardo le mie foto anche a distanza di tempo, e in post produzione vado a cercare inquadrature diverse, ingrandendo o croppando, o trovare particolari che una volta mi erano sfuggiti e mettendoli in risalto, o rendermi conto di elementi di disturbo e errori di vario tipo.
E ti accorgi che una foto che ti era sembrata banale al momento dello scatto, puó contenere invece quel particolare che allora non avevi visto ma con piú esperienza riesci a rivalutare. O quali errori avresti potuto evitare.

Il confronto anche con se stessi oltre che con gli altri puó essere un'ottima scuola e ci insegna come e dove migliorarci.

Sebastiano
Manuel_MKII
Il mio consiglio?

Vai nello stesso posto (uno qualsiasi che ti piace e vicino casa) per diverse volte e ogni volta rifotografalo come se avessi un rullino da 36 pose (quindi solo 36 foto da scattare).

Crea un archivio di tutto cio' che hai scattato dalla prima volta e quando ti accorgerai che i 36 scatti dello stesso posto inizieranno ad essere diversi tra loro e saranno anche pochi, probabilmente avrai allenato il tuo occhio e la tua mente a scoprire che quel posto (magari anche banalissimo in realta'), potrebbe essere pieno di particolari che ti erano sfuggiti.

Quando hai un soggetto da fotografare devi girargli intorno, salirci sopra, entrarci dentro (tutto metaforicamente parlando eh), ragionare come se dovessi raccontare per forza qualcosa a qualcuno con dovizia di particolari.

Anche quando si gira per strada ogni tanto bisogna alzare lo sguardo, chissa' quanti particolari della nostra citta' ci erano sfiggiti perche' guardavamo solo ad altezza d'uomo.

Anche in una stanza completamente vuota ci sara' sempre qualcosa da fotografare!!

Non ci credi?

Prova ad entrare in una stanza vuota e gia' puntando l'occhio della macchina su un particolare delle linee degli angoli con la giusta composizione potresti avere spunti per foto interessanti!!

Una foto di paesaggio oltretutto non e' un puntare e scattare cosi' a caso, ma anche capire qual'e' la luce migliore per rendere quello stesso posto diverso ad ogni scatto ora dopo ora in una stessa giornata o partire da un particolare per raccontare un'ambiente come ho fatto in questa foto ad esempio.

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DighiPhoto
QUOTE(Manuel_MKII @ Jan 23 2012, 07:41 AM) *
Il mio consiglio?
...
Quando hai un soggetto da fotografare devi girargli intorno, salirci sopra, entrarci dentro (tutto metaforicamente parlando eh), ragionare come se dovessi raccontare per forza qualcosa a qualcuno con dovizia di particolari.
....


Come non quotarti?! messicano.gif

Quante foto si vedono di capannoni vuoti? Basta giocare con la luce, con le ombre...Poi magari a casa una bella conversione in b/n o sepia e una foto banale, ma pensata, diventa un capolavoro. L'importante però è pensare la foto finita già al momento dello scatto non dire "ma si, scatto, intanto poi arrivo a casa e con xxx (programma per foto), tra conversione in b/n, contrasto, hdr e altro qualcosa di decente lo tiro fuori).

Personalmente ogni mia foto in b/n l'ho pensata già in b/n, a casa l'ho solo convertita...


Ah, le posizioni più scomode per fotografare (sdraiati, in ginocchio, posizioni che ti fan venire mal di schiena...) sono quelle che alla fine ti regalano uno scatto diverso dal comune; ecco che mi collego al già da me quotato consiglio di Fabio Camandona.

E...Ottica fissa forever!
Marco B.
QUOTE(Manuel_MKII @ Jan 23 2012, 07:41 AM) *
Quando hai un soggetto da fotografare devi girargli intorno, salirci sopra, entrarci dentro (tutto metaforicamente parlando eh), ragionare come se dovessi raccontare per forza qualcosa a qualcuno con dovizia di particolari.
....
Una foto di paesaggio oltretutto non e' un puntare e scattare cosi' a caso, ma anche capire qual'e' la luce migliore per rendere quello stesso posto diverso ad ogni scatto ora dopo ora in una stessa giornata o partire da un particolare per raccontare un'ambiente come ho fatto in questa foto ad esempio.

in una parola ...curiosità!
concordo!
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