QUOTE(VinMac @ Nov 28 2011, 08:49 PM)
Se ho ben compreso la domanda, la risposta non è semplicissima da dare.
Non ti risponderò in termini di settaggi degli apparecchi, perchè non conosco gli automatismi, ma proverò a farlo più in generale secondo la teoria del colore.
Quando il bianco puro viene illuminato dalla luce solare diurna (che si suppone a 5.500 K) esso viene registrato effettivamente come bianco puro dalle pellicole e dai sensori tarati per luce diurna; tutti gli altri colori saranno di conseguenza riprodotti fedelmente.
Quando la luce ha una temperatura colore diversa da quella solare diurna, essa introduce - a causa della sua diversa composizione - delle dominanti, cioè delle prevalenze di colore diverse rispetto alla composizione che possiede a 5.500 K; di conseguenza, su pellicole e sensori tarati per luce diurna, nè il bianco puro nè gli altri colori saranno riprodotti fedelmente.
Il problema della correzione non sta tanto nel ripristinare la purezza del bianco e degli altri colori quando si lavora con temperature colore diverse da quella solare diurna: per fare questo esistono, in analogico, i filtri di correzione, conversione o compensazione, ed in digitale l'apposita operazione di "taratura del bianco" che riprogramma conseguentemente il software dell'apparecchio.
Il vero problema sorge quando una correzione è ritenuta necessaria od opportuna solo in parte. Cerco di spiegarmi meglio: ripresa in luce artificiale, l'analisi della scena dimostra che molti colori saranno falsati, alcuni addirittura sgradevoli, ma l'operatore ritiene tuttavia che la dominante debba essere ridotta ma non completamente cancellata, per conservare l'atmosfera dell'ambiente (d'altra parte a chi piacerebbe vedere l'immagine di una candela che emette ... luce bianca?)
Noi analogisti facciamo questo usando i termocolorimetri ed i filtri di correzione o compensazione (meglio quelli di compensazione), chi opera in digitale deve affidarsi invece ai "preset" per i vari tipi di luce, che comunque dovrebbero conservare una parte dell'atmosfera della scena facendo una correzione "parziale" del colore.
Non credo, ma qui qualunque digitalista può corregermi se sbaglio, che convenga rifare la taratura del bianco con l'apposito cartoncino, giacchè l'atmosfera particolare della scena andrebbe in questo caso completamente persa.
Spero di esserti stato utile e ti auguro buona Nikon.
Vincenzo
In effetti non l'avevo mai pensata sotto questo aspetto, e l'esempio della candela fà capire benissimo la situazione!
Ma allora viene da chiedermi: a che serve correggere il wb se alla fine ogni correzione ci scosterebbe dalla realtà?
Alla fine ogni foto eseguita con un wb pensato dalla reflex (wb auto o premisurazione che sia) ci porterebbe ad avere un bianco che è bianco anche quando questo bianco, nella realtà, bianco non è perchè magari illuminato da una fonte che crea una dominante azzurra piuttosto che rossa ecc ecc...
O sbaglio?
O forse semplicemente la reflex "percepisce la reale situazione e, usando gli automatismi, si regola per riprodurre tale situazione?
Boh...il tuo discorso l'ho capito ma mi sà che mi ha messo più confusione perchè complica tutto il discorso.
QUOTE(Lutz! @ Nov 28 2011, 09:17 PM)
Puoi sapere che temperatura è in un modo molto empirico, fotografi un foglio bianco settando i kelvin manualmente, e guardi l'istogramma RGB, sposti la gradazione finche le tre linee RGB non sono allineate. Leggi il valore, e hai la temperatura a grandi linee.
Questa tecnica manuale l'avevo già ipotizzata anch'io in un post più indietro, ma ora volevo appunto sapere se magari fosse possibile ovviare a questa perdita di tempo, perchè alla fine bisognerebbe fare varie prove (soprattutto io che faccio fatica ad accorgermi e a valutare cambiamenti minimi di gradazioni).
Comunque mi sà tanto che non si può sapere la gradazione di una premisurazione, vero?