QUOTE(manovi @ Nov 17 2011, 12:46 PM)
La parola "simile" è estremamente relativa.
La stampa dipende esclusivamente dalla stampante. Posso calibrare il monitor a D50 con gamma 1.8 ed è perfettamente calibrato, ma NON ho corrispondenza ad una stampa dell'immagine eseguita su una Frontier o una Durst o una Epson.
Il punto di bianco NON allinea o regola l'intera scala cromatica del monitor, nè la sua capacità di riproduzione dinamica. E nemmeno regolare il gamma lo fa. Tanto è vero che ad esempio si tende a calibrare recentemente il gamma in L* che non c'entra NULLA con i gamma delle stampe ma aumenta la capacità di visione sul monitor.
Le regolazioni ISO di prestampa e proofing sono cambiate nel corso del tempo e sono relative comunque alla tecnologia del monitor. Senza riferimento diretto alla stampa.
Quando avrete chiaro esattamente COS'E' la calibrazione e su COSA influisce, ne possiamo ridiscutere ulteriori elementi di interesse comune.
Massimo
Occorre una precisazione.
Io sconsiglio (e credo lo faccia anche tu) di fare il proof casalingo, dato che non si conoscono i parametri del lab a cui affideremo le stampe (il solo profilo della loro stampante non basta).
Ho sempre consigliato di affidarsi ad un buon file di partenza, e per averlo il più fedele possibile (mai uguale) alla realtà, o quantomeno al risultato che si vuole ottenere, è bene che sia calibrato.
Sarà compito del lab, se capace, di ottimizzare il tutto in base all'immagine ricevuta.
La mia immagine vista al mio monitor dovrà per forza di cose e di logica essere quantomeno simile a quella che vede l'omino del lab nel suo monitor, a meno che non ci sia una differenza abissale tra i due.
Partendo da questo assunto, se lui vede una immagine in un determinato modo sul suo monitor, arò calibrato la SUA trafila di stampa per ottenere la stampa simile. Se questo non avviene, sarà sua premura modificare i SUOI parametri e non i miei.
Io, dal momento che spedisco un file senza fuori gamma, e in sRGB che non ha nemmeno grosse pretese, mi sento la coscienza a posto, ed empiricamente questo mio sistema funziona da una decina di anni, e in linea di massima mi sento di consigliarlo.
Fhi ha conoscenze più ampie può cimentarsi nei prophoto, nelle conversioni con parametri critici, ma lo fa consapevolmente e a suo rischio. Ad un amatore non mi sento di complicare la vira a fronte di una variazione (in meglio) poco percettibile.