In macchina con amici, notte a Torino naturalmente la mia fotocamera in mano, mi guardo intorno e sono affascinato dalle luci, ma subito la mia testa mi suggerisce "è inutile che fotografi non ci sono le condizioni".
Tuttavia le mie mani giocherellano toccano i pulsanti inconsciamente alzano il valore degli asa e poi come spesso mi accade prendono il sopravvento e giocano libere.
La prima foto è ancora un tentativo di mantenere una leggibilità del soggetto, di li in poi comincio a muovere la fotocamera durante lo scatto cercando di prevedere che tipo di scarabocchi verranno fuori, fino a delirare completamente con l'ultima immagine dove ho generato un alfabeto completo di cui vi presento solo la lettera A.
Buona Visione
Mauro Miletto

Dal momento che fotografi = scrivi con la luce, usi la luce come un pennello e non la fotocamera.
Comunque sia, è sempre affascinante, ipnotico, l'effeto del mosso.
Ancor di più se ad essere mosse sono le luci ... e la loro scia.
Un gioco composto da variabili infinite e irriproducibili perchè spesso casuali... qualcuna interessante.

Ottima e arguta precisazione Kurtz, ristabilisce i giusti piani gerarchici tra strumento e luce.

Nel delirio più totale (scherzo naturalmente) ti dico che è bellissima la terza !!!
Non è il mio genere, ma questa davvero sembra una firma, i miei complimenti !!!

La terza decisamente OTTIMA!

A me la quinta piace davvero. E' ben composta!
Che dire, di queste se ne vedono a centinaia ma la quinta mi piace proprio.
Ciao
M.

Mi piace molto la terza. Interessanti le altre. Bravo