QUOTE(marce956 @ Nov 4 2011, 09:03 PM)
Stasera, ringrazio il Signore, offro io, mio figlio uscito alle 12,30 (in anticipo, grazie all'intelligenza della Preside) da scuola all'inizio di Corso Sardegna, ovvero alla fine di Via Fereggiano a Genova, dove ci sono stati tutti quei morti per l'alluvione...
Quando alle 15,00 è arrivato in ufficio da mia moglie, bagnato fradicio, ma sano e salvo sono rinato un'altra volta ...
Diciamo tutti una preghiera per quei poverini che ci hanno rimesso la vita ...
Contento per il tuo e per i miei figli, non sono però per nulla contento che
i presidi, che avevano ricevuto indicazioni dal comune di NON far uscire i ns figli da scuola, poi si siano comportati diversamente.
Nel caso del tuo e dei miei, se NON li avessere fatti uscire,
sarebbro stati nella scuola al sicuro e ne sarebbero usciti a emergenza più grave passata, verso le 18-19, senza neanche bagnarsi un pò e senza creare apprensione a noi che non sapevamo dove fossere in giro per la città.
E molte delle persone che hanno intasato la città alle 13 non ci sarebbero state perchè quasi tutti erano in macchina per recuperare in fretta e furia i propri figli a scuola.
E aggiungo non sarebbe neanche morta la ragazza che è andata a prendere il fratellino uscito da scuola mentre esondava il fereggiano.
Ripeto, il comune dice ( e nessuno ha smentito..) che aveva dato indicazioni perchè i ragazzi rimanessero a scuola, mentre invece la fretta di toglierseli dai piedi del personale docente ha combinato la frittata.
Speriamo che i responsabili siano cercati e perseguiti, perchè se in una condizione di assoluta emergenza ognuno fà di testa sua, allora il caos è certo.
Adesso lecchiamoci le ferite, rimbocchiamoci le maniche ( un applauso ai ragazzi che sono lì a spalare nel fango, sono tanti, stanno dimostrando il loro valore civico diventando loro stessi gli angeli di questa alluvione) e poi troviamo un modo organizzativo efficace per cui non si ripetano certe cose, che non sono più eventi staordinari visto che una all'anno oramai è quasi la norma.
Max