Ciao a tutti,
io sarei interessato a visitare i due campi di concentramento, qualcuno di voi è già stato?
mi potreste mica dare due dritte su come aveva fatto?
viaggio organizzato con ente o agenzia, per conto suo, ecc ecc
grazie mille anticipatamente
saluti

Andrea

Sono stato a Dachau, che è pochi chilometri fuori Monaco di Baviera, qualche anno fa. Culturalmente può essere interessante, ma la macchina fotografi non sono riuscito a tirarla fuori dalla borsa, non me la sono sentita.

Nella mia mente sentivo l'odore dei forni crematori, i racconti di mio padre ex ufficiale di cavalleria che fu catturato dai tedeschi e portato ad Aushwitz, da dove fortunatamente riuscì a fuggire.

Troppo forte l'impatto emozionale per riuscire a fotografare.

Per quanto riguarda le due mete da te indicate non saprei aiutarti. Per quanto riguarda invece Dachau, essendo un passo da Monaco ci pui andare in macchina, c'è pure un ampio parcheggio e girare in Germania è più semplice che girare qui in Italia, ci arrivi anche senza navigatore.

Carlo

Io li ho visitati circa 5 anni fa.
Ero in Polonia per lavoro ed ho approfittato di un giorno libero per visitarli, ovviamente ho fatto tutto da solo senza agenzie o altro.
Quando visiti Birkenau, ti consiglio di metterti un paio di scarpe belle comode, c'e' da camminare parecchio per visitare tutto il campo.

Anche io ad Aushwitz e Birkenau non ho fatto foto con la camera, giusto un paio di scatti con il cellulare per ricordo, ma davvero non me la sono sentita.
Ad Aushwits, sul muro delle fucilazioni c'erano molti bambini con dei fiori che pregavano e vista quella scena di fare foto non me la sono sentita.

OK grazie molte per i vostri suggerimenti!!!
sì anche Dachau essendo "vicino" si può fare in macchina un fine settimana...
capisco anche l'impatto emotivo e non pensare al fotografare al momento..
aspetto riposte da qualcuno che sia stato agli altri due con tipo viaggio organizzato dall'Italia
grazie mille

Sono d'accordo, lasciamo le foto in questo luogo ai professionisti, i dilettanti si possono, io direi si devono, dilettare altrove.

cosa c'è di eticamente sbagliato nel fare foto in questi luoghi? io sinceramente non ci trovo nulla di male.

Non sarei così categorico, poiché se uno ha la capacità, la forza e la competenza di raccontare un pagina di storia, è giusto che lo faccia. Anche un fotoamatoe, perché no?

Solo con un progetto ed una determinata motivazione riuscirei a scattare in luoghi simili, altrimenti sarebbero solo scatti inutili, senza senso, al massimo due scatti d'insieme solo per ricordarsi che si è stati lì, ma nulla più.

Carlo



Nulla di male, ma una semplice serie di scatti può lasciare il tempo che trova, se non si ha nulla da raccontare.

E se non si ha nulla da raccontare, credo sia difficile avere lo stimolo di fotografare come quando si esce per lo street.

Carlo

Condivido in tutto.

Umberto, noi dovremmo metterci in società....

Carlo

anche io sono interessato, ad aprile devo andare in Polonia con dieci miei studenti e una collega, e visto che il filo conduttore sarà la seconda guerra mondiale e l'olocausto, ovviamente ho incluso nella visita Birkenau e Auschwitz. Anche se conto di fare qualche bella foto nelle famose miniere di sale di Wieliczka, presso Cracovia dove soggiorneremo tre giorni.... magari poi si apre un thread sui luoghi della memoria, con qualche foto e molto rispetto per chi ci ha perso la vita.

ciao

M

Sono ansioso di vedere un bel reportage. Creati prima un progetto, viste le tue conoscenze professionali, e vedrai che riuscirai a portare a casa un ottimo servizio, interessante ed organico che colpirà il cuore.

Carlo

Io sono stato ad Auschwitz e Birkenau (che sono abbastanza vicini).
L'organizzazione del viaggio è stata fatta da me e dal mio amico,senza agenzie o quant'altro...
Preso Hotel a Cracovia (in centro) e noleggiata l'auto.
Cracovia è bella ed animata e molto "sicura" come città,puoi visitare un sacco di luoghi,ma veramente tanti(vai a Piazza Rynek e sul Wawel)
Su Auschwitz e Birkenau penso non ci sia molto da dire,luoghi carichi di storia e di forte impatto emotivo,sopratutto Birkenau.
io ci son stato a febbraio,con freddo polare e neve alta...ben coperto e con abbigliamento adeguato...girare per il campo di Birkenau,nel fango e nel ghiaccio,faceva venire i brividi.
Foto ne ho fatte tantissime e penso che non ci sia nulla di male,l'importante è non violare la sacralità del luogo,ma rispettarla!
Sappi che fotografare all'interno delle "baracche" di Auschwitz è vietato,almeno che tu non lo faccia presente all'ingresso,pagando (pochi euro ma non ricordo quanto) ti rilasciano un "pass". Questo almeno fino a 2 anni fa.
ciao
Alessandro

Questa è una bella consuetudine Germanica, piuttosto che il divieto assoluto come in Italia. Si paga una cifra irrisoria e si scatta a piacimento senza flash dappertutto.

I tedeschi all'epoca saranno stati i peggiori del mondo per l'Olocausto, ma nei tempi moderni si rivelano i più civili di tutti.

La scorsa settimana ero ad Assisi, divieto assoluto di fotografare all'interno delle chiese. Nemmeno a dirlo, ho scattato lo stesso con la D700 ad alti ISO. Mi avessero detto qualcosa mi sarei finto americano. Che danno posso fare se non utilizzo il flash? Forse vado a ledere qualche interesse di qualcuno? Mah... che si debbano pagare i diritti d'autore a Giotto forse?

Carlo

Io sono stato a Dachau ed ho fotografato, tanto e non ci trovo nulla di male.

Certo ogni foto è stata una fitta al cuore, spesso avevo gli occhi umidi ma proprio per questo ne ho tirato fuori un lavoro sentito e vero. Ho creato uno slideshow con musiche e mi commuovo ogni volta che lo vedo ed ho fatto commuovere anche i miei amici/parenti.

Secondo me se lavori con rispetto e con partecipazione, il fotografare in certi luoghi non è sbagliato ma anzi è un omaggio alle persone che in quei luoghi hanno sofferto e sono morte e rimane una maniera per non dimenticare.

Grazie a tutti degli interventi!!!
chi non ha fotografato in quel momento perchè non se l'è sentita ha fatto bene, rispetto la sua decisione, ma io personalmente non ci vedo niente di male a scattare...
pagare qualcosa simbolico per poter scattare all'interno è un ottima cosa!!!
se evita così il monopolio di una persona che se vuoi le foto degli interni le devi coprare da lui!!

Ho visitato entrambi i campi meno di un anno fa, il 15 novembre 2010.


Cracovia è una bellissima città, ma la maggior parte dei turisti non si spinge fino lì per vedere la sua chiesa. Quasi tutti vanno ad Auschwitz. Certo, anche alle miniere di sale, attualmente patrimonio UNESCO, ma i campi sono il motivo fondamentale.
E' quindi ovvio che la città sia organizzata per supportare, senza doverlo rendere evidente, l'enorme massa di persone che ogni anno vi si recano ad arrabbiarsi con la storia. Non avrai problemi a ricevere informazioni o consigli che tutti sanno.

Puoi scegliere di partire con viaggi organizzati, e quindi di perderti (secondo il mio piccolo, modesto ed insignificante parere) un'ottima occasione per metterti faccia a faccia con la società, l'organizzazione, le infrastrutture e le persone che al giorno d'oggi vivono in quella zona.
Io decisi di organizzarmi da solo, prendere il pullman e recarmi autonomamente ad Oswiecim. I prezzi sono molto, molto bassi (come quasi tutto) ed il servizio molto singolare, il bus altro non è che un furgoncino nel quale i polacchi entrano a stormi.

La visita al museo costa circa 250 poloni, decisamente un'enormità per la realtà polacca; veri e propri autobus riservati fanno la spola fra Auschwitz I e Birkenaw.
Nessun problema per fotografare dentro, fuori, da parte.
Birkenau è immenso. Terribilmente, desolantemente grande, spoglio (la quasi totalità delle baracche sono state smantellate e i materiali trasferiti a Varsavia per ricostruirla nel dopoguerra) e freddo.
Se parli inglese ti basta aggregarti ad un gruppo che parla inglese (mi sembra che ogni ora ci sia una guida inglese), mentre se vuoi l'italiano ti devi accontentare e prenotare la tua presenza (un solo tour in italiano al giorno)

Il cibo polacco è buono, ricco, tanto, e fantasticamente economico. In un ristorante di classe non avevo pagato più di 80 poloni, fatti i conti a quanto equivale. L'ultimo giorno ho dovuto (e sottolineo dovuto!) andare a fare shopping selvaggio per liberarmi di tutti i poloni in eccesso che non volevo ricambiare in euro.

Non sono mai stato in Polonia, ma nel 1985 andai a Mauthausen durante un viaggio in Austria ed Ungheria.
Era una bella giornata di sole, iniziai la visita fotografando...durante il percorso, man mano che ci si addentrava nella follia umana che aveva portato a quell'orrore la macchina fotografica restava sempre più spesso inerte appesa al collo, mentre un groppo alla gola ci impediva di parlare. Poi le lacrime iniziarono a scendere, anche se noi, giovani uomini che pensavamo di esserne immuni, cercavamo di trattenerle od almeno di nasconderle.
Paradossalmente non furono i forni o le camere a gas a toccarci di più il cuore, furono i monumenti edificati da altri uomini in ricordo di tutti coloro che furono sterminati in quel campo, a futura ed imperitura memoria.
Ritengo che una visita a quei luoghi sia cosa utile a tutti, almeno una volta nella vita, per comprendere di che cosa è capace l'uomo...anche se poi, lo vediamo tutti i giorni, l'uomo non ricorda e commette gli stessi errori più e più volte nel corso della storia.

Due foto scansionate da vecchie diapositive:

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prova con l´ANPI associazione nazionale partigiani italiani, organizzano molto spesso visite a campi e luoghi di interesse storico



anche io ci son stato, non me ne voglia nessuno ma ormai pare un centro turistico piu´ che un campo di concentramento, a me e´ sembrato di fare una visita guidata in un luogo un po´ troppo "montato" anche se effettivamente di originale c´e´ ben poco.
ad ogni modo anche io a suo tempo non tirai fuori la fotocamera, star li a fotografare luoghi di morte, seppur rimodificati e ripresentati, non e´ nel mio interesse

Credo che fotografare queste cose sia più importante che fotografare i tramonti, perché è necessario tenere viva la memoria. I negazionisti sono sempre di più e più agguerriti, i testimoni oculari in vita sempre meno.

La fotografia non serve solo per annoiare gli amici con le foto delle nostre vacanze, ma può, deve essere un mezzo per un mondo migliore. Il medico pietoso fa il paziente piagoso, è meglio che la gente veda bene l'orrore piuttosto che lo dimentichi col rischio che si debbano ripetere gli errori del passato.

Già...

FOTOGRAFIE MACHT FREI !

@ GuidoGR: mi sono permesso di...



Uploaded with ImageShack.us

... non me ne volere.

dovevi scrivere: "Fotografieren macht frei"

La conversione in B/N fra l'altro mi piace...schiarirei solo un po' il muro sulla destra.

Ciao Sierra allora io ho avuto la grandissima fortuna di partecipare, nel 2006, al viaggio organizzato "Il treno della Memoria" tenuto dal 27-1 al 1-2. Nel nostro caso, per motivi di eccedenza di posti siamo stati dirottati in autobus..un viaggio assurdo, 27 ore tra neve, traffico e dogane piuttosto difficili da superare. Abbiamo soggiornato in alcuni grandi ostelli di Cracovia, molto spartani ma dotati tutti di acqua calda e riscaldamento, la prima sera appena arrivati avevamo una grande serata organizzata, Cracovia è una città bellissima, purtroppo, essendo lì per altri motivi l'ho vista solo di passaggio, meriterebbe, se puoi fermarti uno o due giorni in più, anche perchè costa davvero niente e la gente è cordialissima! La prima serata avevamo già tutto organizzato: un concerto (c'era anche Caparezza) in un locale piuttosto grande, il secondo giorno è stato organizzato in questo modo: Auschwitz era diviso in 3 campi; Auschwitz 1 era il primo e più vecchio, all'inizio era un campo di concentramento e i primi esperimenti sull'uso dello zyklon B vennero appunto fatti qui, è anche l'unico dei tre dove potrai vedere sia la camera a gas sia i forni crematori, inoltre il museo è estremamente toccante. Auschwitz 2 - Birkenau era il vero e proprio campo di sterminio: qui potrai vedere ancora gli "stalag", il famoso e tristissimo binario con la torretta di osservazione e il grande memorial. In questo campo non vedrai le camere a gas perchè sono andate distrutte nella ritirata dai Russi ma, secondo me, è ancora più importante dal punto di vista emotivo perchè ti accorgi delle dimensioni, in questo caso, dell'orrore..è davvero sterminato e tutto all'interno di quei reticolati di filo spinato sa di morte e di dolore. Auschwitz 3 non so cosa sia visitabile, era la parte dedicata alle fabbriche, soprattutto la IG Farben che, guarda caso, produceva proprio lo Zyklon B. Dopo la visita di tutto il giorno siamo tornati per cena e il giorno dopo siamo ripartiti.
Ti faccio notare alcune cose:
-Il viaggio: consiglio caldamente l'aereo anche se non conosco collegamenti con i campi credo siano ottimi e non avrai sicuramente problemi.
- Il periodo dell'anno: noi andammo a febbraio, temperature inferiori ai 20 sotto zero, vestiti adeguatamente! In quell'occasione ho visto spegnersi, per superamento dei limiti di utilizzo: il telefono, il lettore mp3 e la fotocamera, proprio per la temperatura eccessivamente bassa! fai molta attenzione all'attrezzatura, soprattutto ad un repentino riscaldamento per evitare la formazione di condensa.
-fotografie: se te la senti fotografa..io purtroppo ho solo ricordi del viaggio proprio perchè, durante la mattinata ho perso la batteria della camera, suggerisco se possibile una camera a pellicola se sei realmente interessato, proprio per evitare che succeda ciò che è accaduto a me.
Particolari restrizioni non ne ho trovate..ma devo dire che sarà difficile fare molte fotografie proprio per l'emotività della situazione.
-vai preparato! pisologicamente e storicamente: solo un occhio attento potrà aiutarti a comprendere e a leggere ciò che gli edifici vuoti e deserti ti comunicheranno!
Per il resto buon viaggio, io conto di tornarci molto presto..!!
Lorenzo

Il tedesco non l'ho conosco. Mi sono affidato ad un traduttore on line (di Google).
Però... però sia fotografie che fotografieren le traduce, appunto, come fotografia.
Dippiù ninzò!

Sono contento comunque che, nel complesso, il lavoro ti sia piaciuto.

Grazie del tempo dedicatomi!
volevo anche io partecipare col treno della memoria, ma il sito non parla del prossimo viaggio 2012, solo di quello passato gennaio 2011
grazie per i vari suggerimenti. Io ora dico "massì figurati se non riesco a fotografare", ma solo quando sarai lì e vivrai la situazione di persona saprai come reagisci....


all'ANPI non ci avevo pensato... Grazie!! proverò a sentirli...
questa "verità" sul campo non la sapevo...
credo sia più triste e disumano fare di un campo di concentramento un luogo turistico, che scattare foto all'interno per conservare e trasmettere ad altri la situazione vissuta da altra gente..
ci vuole sempre Onore e Rispetto per questo tipo di luoghi....

Io ci sono stato a Febbraio 2010. Se ti servono altre info ti posso aiutare!