Qualche giorno fa ho portato moglie e figli a trovare nonna Rachele, su nel varesotto...Rachele è l'arzilla madre di mia moglie: ha una casetta su due piani con un bel giardino, o meglio, quasi un frutteto.
Una volta arrivati là, mentre mia moglie e sua madre conversavano amabilmente, ho notato che in giardino, nonostante fossimo già nel pomeriggio, un po' di bella luce direzionale filtrava dalle case attigue.
Sì, lo so, l'Autunno ed i suoi colori sono molto inflazionati...in Autunno, ma che dire? Rimane bello e stimolante lo stesso. E poi, per scattare, è inutile aspettare il luogo esclusivo e l'aurora boreale che forse non vedrò mai: sono a Induno Olona a trovare Rachele, ed il Cielo mi offre questa bella luce. Prendere o lasciare!
Quindi, per quanto potesse essere entusiasmante la visita di cortesia alla suocera, esauriti i convenevoli mi sono allontanato quasi di soppiatto come una faina, traendo furtivamente dal bagagliaio un cavalletto ed uno zaino fotografico che chissà come si trovavano lì, e sono strisciato in giardino...
Ho capito abbastanza presto che la dolce luce pomeridiana non sarebbe durata a lungo. Quindi ho deciso di concentrarmi unicamente nei pressi di una bella pianta di kaki, alla quale i rigori autunnali non avevano ancora totalmente spogliato la chioma di foglie.
Noto dapprima un tappeto di foglie multicolori davanti a me: prendo la mia fida D70 con il 12-24 perennemente innestato, avvito il pola, piazzo il tutto sul cavalletto, inquadro e....che schifo! Troppo lontano. Abbasso del tutto il cavalletto, allargo al massimo le sue gambe e...piego le mie. Mi rassegno.
I pantaloni della domenica si sacrificheranno alle necessità di inquadrare a 20 cm. dal suolo...Antonella comprenderà.
E ne scatto un po', a diaframma bello chiuso per avere la massima pdc