QUOTE(Mozo @ Oct 18 2011, 04:44 PM)
Scusami, ma non si tratta di gusto personale. Questo è oggettivamente orribile, parto di una mente scellerata.
Non esiste l'oggettivamente orribile. Le sensazioni sono tutte soggettive, al limite plasmate da fattori sociali e culturali. Nei Surma si usa inserire il piattello labiale alle donne, pratica questa che a noi occidentali fa piuttosto ribrezzo.
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Bisogna aver rispetto della Natura. Questa costruzione non lo ha. Non bisogna avere manie di protagonismo davanti alle bellezze naturale ed infilare una suposta in una montagna per cercare di attirare più attenzione rispetto alle meraviglie che la natura ha saputo costruire e plasmare in milioni di anni.
Più che giusto sul rispetto della natura. Ma se quell'oggetto permette di consumare meno combustibile fossile o altro e quindi alla fine rispetta di più la natura di una forma tradizionale come la mettiamo? Sull'opportunità di piazzare o meno un manufatto lassù si può invece ragionare...
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Gli architetti si possono sbizzarrire nelle città ormai quase tutte rovinate e cementificate con gusto pessimo, almeno che ci lascino libera la montagna!
Gli architetti si "sbizzarriscono" dove le norme lo consentono e vi sono committenti che incaricano. Ti assicuro che il "suppostone" lassù ne ha poi dovute passare di valutazioni, commissioni e visti vari di funzionari pubblici preposti alla conservazione della nostra cara banania. Si vede che i promotori hanno saputo formulare un progetto congruo con il fine ultimo dell'opera: un bivacco temporaneo (e direi pure rimovibile quando si vuole).
Poi una precisazione: non ho detto che mi piace quell'edificio. Non è importante se piace a me o no, ma trovo relativamente inaccettabile che non si ammetta l'uso di forme e soluzioni contemporanee e ci si rifugi per forza in formule e materiali appartenenti al passato. Capisco questo in un centro storico, ma in un luogo del genere in cui riferimenti antropici non ve ne sono, se non il vecchio bivacco. Se storicamente ciò non fosse mai stato ammesso, non avremo nemmeno le piramidi, la cupola di S. Maria del Fiore o la casa sulla cascata di Wright. E ampliando il ragionamento, nemmeno ammetteremo che sia fotografia quella digitale.....
Ripeto, forse non vedrei proprio alcuna costruzione lassù, ma questo è un altro discorso (però andatelo a spiegare a chi ha salva la pelle per la presenza del bivacco...).
Questione fruizione della montagna da parte della grande massa.
Da alpinista (o forse meglio da ex alpinista...) ne ho di aneddoti da raccontare di gente più o meno sprovveduta in giro per monti! Da quelli che appena scesi sulla morena del ghiacciaio del Miage e palesemente non attrezzati chiedono "quanto manca al rifugio" e sono a 4 ore buone dal Gonella, al ragazzo in preda ai crampi affamato ed infreddolito sotto il Campanile di Val Montanaia, a quello appeso ad una corda doppia troppo corta per arrivare a terra dalla Torre del Falzarego, o quell'altro senza occhiali da calare giù legato dal Bianco...
Certo, da fastidio trovare un sacco di gente ovunque che si comporta come fosse a Gardaland. Come fa inc.....e da morire trovare i bivacchi sporchi o sfasciati. Ma fino a quando non viene limitata la mia libertà di cercarmi degli angoli ancora solitari (e ce ne sono, basta fare un po' di fatica...), direi che è ancora accettabile. Insomma, non vorrei che ci mettano anche il patentino per andare in giro per i cavoli nostri, o un biglietto d'accesso sopra i 2000m slm, così da ridurre la gente sui sentieri...
Poi attenzione a parlare di pratiche da "veri amanti della natura". Uno scialpinista è considerato a impatto zero per definizione, ma abbiamo analizzato quanto inquina produrre (e smaltire) la sua attrezzatura e quanto con l'auto per recarsi alle sue amate e sacrosante uscite domenicali?
Ma mi sa che sono andato un attimino fuori tema....
Un saluto a tutti
Roberto