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zioraffa
Clicca per vedere gli allegaticiao a tutti,
posto una foto di esempio che ho preso dal web, perchè vorrei capire quale sia la tecnica più corretta per ottenerne l'effetto. mi vien da pensare che se usassi f2.8 con fuoco sugli occhi (la ragazza vestita di bianco), il vestito nella parte bassa sarebbe sfuocato, mentre in questa non è così, di contro se aumento magari a f3.5 o 4 le altre donne non sarebbero così sfuocate, oppure mi sbaglio?......

grazie
alessandro pischedda
Ciao zio dipende anche a che distanza e che focale ha usato il tizio.
A grandi linee e' come dici tu. E' il diaframma aperto.
Pero' se uno e' distante ci sta che la ragazza a fuoco lo sia per intero.
Che poi molto fa anche la dimensione della foto.
Se tu la potessi vedere a grandezza originale quasi sicuramente noteresti che il limite basso del vestito sicuramente e' meno a fuoco del viso. Ma poco importa.
per farti capire anche se a 2.8, per assurdo, si fosse allontanato sarebbe venuta a fuoco anche l'amica accanto.
Insomma, come al solito, la PDC e' data da diaframma, focale e distanza dal soggetto.
zioraffa
grazie alessandro,
quindi è più facile teoricamente ottenere questo effetto con un 50mm piuttosto che con un 200mm?
e comunque la tecnica è quella che ho descritto sopra, cioè mettere a fuoco sugli occhi e provare vari diaframmi per vedere come va?.....
bergat@tiscali.it
No quella foto è stata fatta probabilmente con una lunga focale (300 mm) a circa 20/30 mt di distanza a un diaframma non necessariamente troppo aperto, ma giusto per consentire la messa a fuoco totale del sogetto e la sfocatura delle altre persone.
zioraffa
quindi la nitidezza all'intera figura della donna in bianco, rispetto alle altre e data dalla distanza dal soggetto, ma quello che non capisco è il fatto che la fine del vestito bianco che risulta a fuoco o quasi è più distante del volto delle altre donne che però sono ben sfuocate
alessandro pischedda
Quello che ti sfugge e' il concetto di piano focale.
In realtà tu non metti a fuoco un punto ma un piano focale.
Hai mai fatto caso in alcune foto ce magari e' a fuoco una mano poi tutto sfuocato e magari un pezzo di poltrona che non c'entra niente pure a fuoco ?
E' perché sono alla stessa distanza e sullo stesso piano.

Per ipotesi se uno dietro di lei, quindi sfuocato, avesse messo una mano in quell'istante sullo stesso piano degli occhi cioe' quello a fuoco, l'avrebbe avuta a fuoco, pur trovandosi dietro di lei.
alessandro pischedda
Fai caso a un particolare...come mai sono nitidi gli occhi ed anche la fibia della cintura? (o almeno sembra).
Occhio che il vestito sembra nitido ma mai come il viso. Pero' la fibia sembra nitida come gli occhi..
e' perche' sono allo stesso livello/distanza/piano degli occhi.
Comunque fidati che e' un'impressione data dalla dimensione della foto. A grandezza naturale il vestito bianco nella parte bassa non e' a fuoco.
zioraffa
quello che in realtà mi sfugge è perchè se fotografo due soggetti sullo stesso piano, uno mi risulta pefettamente a fuoco (quello su cui ho appunto messo a fuoco) mentre l'altro non è nitido, avendo usato magari f2.8 . come se il fuoco si lo si avesse in maniera circolare e più ti allontani anche sullo stesso piano e più si sfuoca. o almeno mi capita molto spesso questo
Valejola
QUOTE(zioraffa @ Sep 24 2011, 10:50 AM) *
quello che in realtà mi sfugge è perchè se fotografo due soggetti sullo stesso piano, uno mi risulta pefettamente a fuoco (quello su cui ho appunto messo a fuoco) mentre l'altro non è nitido, avendo usato magari f2.8 . come se il fuoco si lo si avesse in maniera circolare e più ti allontani anche sullo stesso piano e più si sfuoca. o almeno mi capita molto spesso questo

Il piano focale viaggia perpendicolare al sensore...quindi se la fotocamera è inclinata verso il basso o verso l'alto, anche il piano focale sarà inclinato e non verticale.
E se da inclinati si inquadra un oggetto verticale, questo avrà una discrepanza tra la parte alta e la parte bassa per via della pdc non verticale... wink.gif
zioraffa
e cosa mi dite del piano orizzontale?, cioè nel caso di due persone affiancate sullo stesso piano, io metto a fuoco con f2.8 su uno dei due soggetti, l'altro sarà ugualmente a fuoco oppure devo necessariamente chiudere il diaframma per includerlo nella medesima nitidezza?...
sarogriso
QUOTE(zioraffa @ Sep 24 2011, 01:00 PM) *
e cosa mi dite del piano orizzontale?, cioè nel caso di due persone affiancate sullo stesso piano, io metto a fuoco con f2.8 su uno dei due soggetti, l'altro sarà ugualmente a fuoco oppure devo necessariamente chiudere il diaframma per includerlo nella medesima nitidezza?...


Una sola constatazione:
Il variare del diaframma modifica la pdc in estensione perpendicolare al sensore, mai in senso parallelo,sarebbe impensabile quanto assurdo un suo simile uso.
Discorso a parte per le ottiche con controllo defocus,ma pure li le variazioni avvengono davanti o dietro al piano focale.
Il piano focale non è altro che una certa distanza in cm/mt esistente tra soggetto e supporto.

saro
Valejola
QUOTE(zioraffa @ Sep 24 2011, 01:00 PM) *
e cosa mi dite del piano orizzontale?, cioè nel caso di due persone affiancate sullo stesso piano, io metto a fuoco con f2.8 su uno dei due soggetti, l'altro sarà ugualmente a fuoco oppure devo necessariamente chiudere il diaframma per includerlo nella medesima nitidezza?...

Riguardo la distanza, se non ricordo male io, le cose cambiano perchè il punto di messa a fuoco dovrebbe creare un piano focale dritto e perpendicolare al sensore, non circolare come quando si rispetta una certa distanza da un punto.
Quindi, ma aspetta conferme perchè non sono sicuro, dovrebbe essere un discorso di questo tipo (simulo una ripresa dall'alto):
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
sarogriso
QUOTE(Valejola @ Sep 24 2011, 01:28 PM) *
Riguardo la distanza, se non ricordo male io, le cose cambiano perchè il punto di messa a fuoco dovrebbe creare un piano focale dritto e perpendicolare al sensore, non circolare come quando si rispetta una certa distanza da un punto.


Il tuo intervento è assolutamente pertinente,in teoria un piano focale curvo dovrebbe essere "più a fuoco" di uno piano.
Se però applichiamo la geometria del cerchio e mettiamo il sensore al suo centro i raggi della pdc ci disegnano un arco alias piano focale curvo mentre noi immaginiamo il piano al posto della corda,
al lato pratico la differenza tra centro/corda e centro/circonferenza viene annullata dalla pdc data anche a grande apertura.
Il tutto dovrebbe essere relativo:focali corte=cerchio con minore diametro=+ differenza corda circonferenza ma maggiore pdc, focali lunghe l'incontrario.
Spero di non aver fatto confusione cerotto.gif cerotto.gif .

saro
zioraffa
non mi resta che mettere in pratica i vostri consigli e sperimentare....
grazie
bergat@tiscali.it
QUOTE(zioraffa @ Sep 24 2011, 10:50 AM) *
quello che in realtà mi sfugge è perchè se fotografo due soggetti sullo stesso piano, uno mi risulta pefettamente a fuoco (quello su cui ho appunto messo a fuoco) mentre l'altro non è nitido, avendo usato magari f2.8 . come se il fuoco si lo si avesse in maniera circolare e più ti allontani anche sullo stesso piano e più si sfuoca. o almeno mi capita molto spesso questo


perchè noi pensiamo a un piano per semplicità mentre dovremmo pensare a una superficie sferica
maxiclimb
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Sep 24 2011, 06:22 PM) *
perchè noi pensiamo a un piano per semplicità mentre dovremmo pensare a una superficie sferica


Ma nemmeno per sogno! smile.gif
Il piano di messa a fuoco è un piano, non una porzione sferica.
O perlomeno ci si avvicina il più possibile a seconda dello schema ottico dell'obbiettivo... la curvatura di campo infatti è un difetto degli obbiettivi, non corretti perfettamente.
I macro per esempio, tra le altre cose, devono avere una perfetta planeità di campo per poter effettuare riproduzioni.
Altrimenti se fotografi una superficie liscia come un documento o un quadro non potresti averlo tutto a fuoco.

Lo schema disegnato da Valejola è perfettamente esplicativo.
sarogriso
QUOTE(maxiclimb @ Sep 24 2011, 08:10 PM) *
Ma nemmeno per sogno! smile.gif
Il piano di messa a fuoco è un piano, non una porzione sferica.
O perlomeno ci si avvicina il più possibile a seconda dello schema ottico dell'obbiettivo... la curvatura di campo infatti è un difetto degli obbiettivi, non corretti perfettamente.
I macro per esempio, tra le altre cose, devono avere una perfetta planeità di campo per poter effettuare riproduzioni.
Altrimenti se fotografi una superficie liscia come un documento o un quadro non potresti averlo tutto a fuoco.

Lo schema disegnato da Valejola è perfettamente esplicativo.


Non per rompere le scatole,io ragiono sempre in campo geometrico e allora mi viene d'obbligo una domanda:
visto che il piano di messa a fuoco è piano(scusa il doppione) quando calcoliamo o leggiamo una pdc il risultato è relativo ai due identici assi estremi dell'angolo di campo o all'asse centrale,matematicamente più corto?
Valejola
QUOTE(sarogriso @ Sep 24 2011, 08:54 PM) *
Non per rompere le scatole,io ragiono sempre in campo geometrico e allora mi viene d'obbligo una domanda:
visto che il piano di messa a fuoco è piano(scusa il doppione) quando calcoliamo o leggiamo una pdc il risultato è relativo ai due identici assi estremi dell'angolo di campo o all'asse centrale,matematicamente più corto?

Quello centrale più corto...
Ma è un pò tutto relativo perchè comunque la pdc ha sempre un tot di spessore utile in cui tutto è a fuoco.
sarogriso
QUOTE(Valejola @ Sep 24 2011, 09:42 PM) *
Quello centrale più corto...
Ma è un pò tutto relativo perchè comunque la pdc ha sempre un tot di spessore utile in cui tutto è a fuoco.


E non mi sogno minimamente di contraddirti,matematicamente l'asse centrale è più corto ma in stretta misura e ininfluente sulla pdc ,se leggi sopra vedi che siamo della stessa idea.
Valejola
QUOTE(sarogriso @ Sep 24 2011, 10:10 PM) *
E non mi sogno minimamente di contraddirti,matematicamente l'asse centrale è più corto ma in stretta misura e ininfluente sulla pdc ,se leggi sopra vedi che siamo della stessa idea.

Mmm... hmmm.gif
Boh ora sto facendo confusione io e non ho capito cosa intendi... huh.gif
Il piano focale ha una specifica distanza, la quale viene calcolata misurando la distanza dal sensore immaginando di formare una linea perpendicolare al sensore stesso perchè alla fine sensore e piano focale viaggiano paralleli.
Mentre la pdc varia in base alla focale, alla distanza di maf e al diaframma utilizzati.
sarogriso
QUOTE(Valejola @ Sep 25 2011, 11:51 AM) *
Mentre la pdc varia in base alla focale, alla distanza di maf e al diaframma utilizzati.


Su questo non ci piove,è legge.
Per il resto volevo solo far notare,secondo il mio punto di vista,che al lato pratico, che il piano di maf sia piano o curvo poco cambia,la pdc(anche se minima) sopperisce alla piccola differenza che si ha al centro rispetto ai bordi del campo inquadrato,
e ripeto al lato pratico,è ovvio che se vogliamo eliminare qualsiasi minima tolleranza è d'obbligo l'assoluto parallelismo tra supporto e piano di maf,caratteristica difficilmente individuabile con il solo occhio umano.
Chiedo venia non vorrei divenisse un tormentone. smile.gif

saro
Valejola
QUOTE(sarogriso @ Sep 25 2011, 05:28 PM) *
Su questo non ci piove,è legge.
Per il resto volevo solo far notare,secondo il mio punto di vista,che al lato pratico, che il piano di maf sia piano o curvo poco cambia,la pdc(anche se minima) sopperisce alla piccola differenza che si ha al centro rispetto ai bordi del campo inquadrato,
e ripeto al lato pratico,è ovvio che se vogliamo eliminare qualsiasi minima tolleranza è d'obbligo l'assoluto parallelismo tra supporto e piano di maf,caratteristica difficilmente individuabile con il solo occhio umano.
Chiedo venia non vorrei divenisse un tormentone. smile.gif

saro

E invece pensandoci bene all'atto pratico cambia eccome tra piano focale dritto e curvo...
E a sto punto sta cosa mette confusione pure a me!
Per esempio mettiamo di misurare la maf su una persona col punto centrale ma poi, con la ricomposizione, lo lasciamo a bordo immagine...se avessimo una ristrettissima (per assurdo ipotiziamo 1 cm) con piano focale curvo ce lo ritroveremmo ancora a fuoco, ma con piano focale dritto no perchè lui viaggia pari pari con l'angolazione del sensore!
Quindi, per assurdo, il focheggiare e poi ricomporre non dovrebbe essre un'azione poi giustissima...no?
Cioè, si fà perchè normalmente la pdc lascia un certo margine, ma se così non fosse converrebbe sempre misurate coi punti laterali se il soggetto lo vogliamo a lato.
maxiclimb
QUOTE(Valejola @ Sep 26 2011, 01:03 PM) *
Quindi, per assurdo, il focheggiare e poi ricomporre non dovrebbe essre un'azione poi giustissima...no?
Cioè, si fà perchè normalmente la pdc lascia un certo margine, ma se così non fosse converrebbe sempre misurate coi punti laterali se il soggetto lo vogliamo a lato.


Right!
Infatti usare il centrale e ricomporre non va bene quando si usano diaframmi molto aperti, proprio per i motivi che hai dedotto.

Se si vuole decentrare il soggetto, meglio usare i punti laterali e scattare senza dover spostare la macchina.
Oltretutto con pdc molto ridotte non è solo un problema gometrico che fa sbagliare la maf... è anche facile spostarsi con il corpo mentre si ricompone (senza contare eventuali spostamenti del soggetto stesso).
Se non ci sono punti di maf abbastanza decentrati nella nostra reflex, con quelli più laterali comunque si riesce a dover ricomporre un po' meno.
Capita più spesso di quanto non si creda che si dia la colpa all'AF impreciso o al back-focus... quando invece siamo noi che sbagliamo!
bergat@tiscali.it
QUOTE(maxiclimb @ Sep 24 2011, 08:10 PM) *
Ma nemmeno per sogno! smile.gif
Il piano di messa a fuoco è un piano, non una porzione sferica.
O perlomeno ci si avvicina il più possibile a seconda dello schema ottico dell'obbiettivo... la curvatura di campo infatti è un difetto degli obbiettivi, non corretti perfettamente.
I macro per esempio, tra le altre cose, devono avere una perfetta planeità di campo per poter effettuare riproduzioni.
Altrimenti se fotografi una superficie liscia come un documento o un quadro non potresti averlo tutto a fuoco.

Lo schema disegnato da Valejola è perfettamente esplicativo.


Supponiamo allora una ripresa di un foglio A4 che occuppi l'intero fotogramma. I punti del foglio non sono equidistanti dal centro dell'obiettivo. E fino a qui non ci piove. Quindi tu dici che ogni obiettivo per ogni piano focale ha la correzione dei punti? e che quindi l'obiettivo mette a fuoco un piano focale i cui punti hanno distanze differenti dal centro dell'obiettivo? se è così buono a sapersi.
sarogriso
QUOTE(maxiclimb @ Sep 26 2011, 04:28 PM) *
Right!
Infatti usare il centrale e ricomporre non va bene quando si usano diaframmi molto aperti, proprio per i motivi che hai dedotto.

Se si vuole decentrare il soggetto, meglio usare i punti laterali e scattare senza dover spostare la macchina.

Andiamo con calma però,qui entrano altri fattori:
un conto è trovarsi davanti ad un soggetto piano,parallelo al supporto,mettere a fuoco al centro e ricomporre spostandosi di lato sempre in modo parallelo dove la proiezione dell'ottica sul soggetto rimarrà circolare e con i due estremi di uguale lunghezza,
altro discorso e ricomporre cambiando l'angolo supporto soggetto,con proiezione ovale e quindi con distanze che variano da minima a massima passando per il centro,
a corte distanze e grandi aperture la seconda ipotesi sicuramente può portare a delle differenze di focus,più o meno individuabili.
Dopo mi faccio vedere messicano.gif
Valejola
QUOTE(maxiclimb @ Sep 26 2011, 04:28 PM) *
Right!
Infatti usare il centrale e ricomporre non va bene quando si usano diaframmi molto aperti, proprio per i motivi che hai dedotto.

Se si vuole decentrare il soggetto, meglio usare i punti laterali e scattare senza dover spostare la macchina.
Oltretutto con pdc molto ridotte non è solo un problema gometrico che fa sbagliare la maf... è anche facile spostarsi con il corpo mentre si ricompone (senza contare eventuali spostamenti del soggetto stesso).
Se non ci sono punti di maf abbastanza decentrati nella nostra reflex, con quelli più laterali comunque si riesce a dover ricomporre un po' meno.
Capita più spesso di quanto non si creda che si dia la colpa all'AF impreciso o al back-focus... quando invece siamo noi che sbagliamo!

Allora ho immaginato bene!! ph34r.gif
Aspita stà cosa mi spiazza un pò, e mi sà che dovrò rivedere il mio modo di pensare e di scattare perchè secondo me in certe situazioni questo particolare non risulterebbe poi così tanto irrilevante!
Chissà quanto errori ho commesso finora... cerotto.gif
E magari poi incolpando la lente o la macchina per l'errata misurazione!
Ora dovrò impegnarmi perchè ormai stavo prendendo un'abitudine nel modo di scattare che non va bene.
bergat@tiscali.it
QUOTE
Se si vuole decentrare il soggetto, meglio usare i punti laterali e scattare
senza dover spostare la macchina.
Oltretutto con pdc molto ridotte non è solo un problema gometrico che fa sbagliare la maf... è anche facile spostarsi con il corpo mentre si ricompone (senza contare eventuali spostamenti del soggetto
stesso).

QUOTE
Ma nemmeno per sogno! smile.gif
Il piano di messa a fuoco è un piano, non una porzione
sferica.
O perlomeno ci si avvicina il più possibile a seconda dello schema ottico dell'obbiettivo... la curvatura di campo infatti è un difetto degli obbiettivi, non corretti perfettamente.
I macro per esempio, tra le altre cose, devono avere una perfetta planeità di campo per poter effettuare riproduzioni.
Altrimenti se fotografi una superficie liscia come un documento o un quadro non potresti averlo tutto a fuoco

Per me le due affermazioni Massimo sono in antitesi ma ripeto contestando la tua ultima
osservazione...
Supponiamo allora una ripresa di un foglio A4 che occuppi l'intero fotogramma. I punti del foglio non sono equidistanti dal centro dell'obiettivo. E fino a qui non ci piove. Quindi tu dici che ogni obiettivo per ogni piano focale ha la correzione dei punti? e che quindi l'obiettivo mette a fuoco un piano focale i cui punti hanno distanze differenti dal centro dell'obiettivo?
maxiclimb
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Sep 26 2011, 04:35 PM) *
Supponiamo allora una ripresa di un foglio A4 che occuppi l'intero fotogramma. I punti del foglio non sono equidistanti dal centro dell'obiettivo. E fino a qui non ci piove. Quindi tu dici che ogni obiettivo per ogni piano focale ha la correzione dei punti? e che quindi l'obiettivo mette a fuoco un piano focale i cui punti hanno distanze differenti dal centro dell'obiettivo? se è così buono a sapersi.


certo che è così... hai fotografato per 40 anni senza sapere questa cosa? ohmy.gif
maxiclimb
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Sep 27 2011, 09:28 AM) *
Per me le due affermazioni Massimo sono in antitesi...


Scusa dov'è che sarebbero in antitesi? huh.gif

E' ovvio che se il piano di messa a fuoco è... piano, ruotando la macchina questo si sposta e il soggetto esce dalla zona di pdc, specie se questa è molto ridotta per diaframmi aperti e/o distanze da macro.
bergat@tiscali.it
QUOTE(maxiclimb @ Sep 27 2011, 09:52 AM) *
certo che è così... hai fotografato per 40 anni senza sapere questa cosa? ohmy.gif


Si, purtroppo! rolleyes.gif quindi deduco che fotografando una persona intera a distanza è inutile e sbagliato che metta a fuoco sugli occhi e ricomponga per tenere conto della diversa distanza centro della persona vs occhi, ma posso mettere a fuoco li dove capita l'AF-S singolo.

Grazie dell'informazione grazie.gif
agata di mauro
Io posseggo una D60 con migliaia di difetti ma quando ho messo a fuoco un punto e poi ho cambiato inquadratura, l'oggetto è rimasto a fuoco (ovviamente parlo d'inquadratura, cioè se sposto la macchina leggermente in orizzontale o in verticale e non avvicinandomi o allontanandomi dal soggetto).
Diverso è il problema della pdc col quale ho cozzato di recente.
La pdc di campo non varia solo col variare del diaframma (più chiuso alta profondità, più aperto meno profondità) ma dipendi anche dalla lunghezza focale (a parità di tempo-diaframma se si usa un grandangolo la pdc sarà maggiore che se si usa uno zoom)
Per calcolare il punto ottimale di messa a fuoco per avere la pdc desiderata (e riuscire a fare una foto come quella postata) devi usare la tecnica dell'iperfocale.
Di solito viene usata nelle foto panoramiche per avere una pdc infinita ma si può usare anche per cercare (senza fare mille tentativi) la sfocatura anteriore e posteriore desiderata.
Per calcolarla hai a disposizioni due alternative:
1- Usare questa formula: H=(f2:Nc)+f dove H è la distanza iperfocale, f la lunghezza focale, N il rapporto focale di apertura (diaframma), c il circolo di confusione. cerotto.gif (personalmente mai usata)
2 - Usare una tabella come questa: http://www.dofmaster.com/doftable.html
Un programma:http://www.dofmaster.com/custom.html che puoi scaricare sul cell. e che trovi quì: http://www.giancafoto.it/tutorial/iperfocale/iperfocale.htm

Spero che tutto questo ti sia d'aiuto, a me non è bastato perchè quando ho settato la mia "cafettiera" mi sono accorta che il mio "plasticotto" non chiudeva abbastanza....

Morale: puoi chiedere, leggere, informarti, studiare quanto vuoi ma se non hai gli strumenti giusti non riuscirai mai a fare un ottimo lavoro a meno di un miracolo.

Buona luce a tutti.
Agata
maxiclimb
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Sep 27 2011, 10:05 AM) *
Si, purtroppo! rolleyes.gif quindi deduco che fotografando una persona intera a distanza è inutile e sbagliato che metta a fuoco sugli occhi e ricomponga per tenere conto della diversa distanza centro della persona vs occhi, ma posso mettere a fuoco li dove capita l'AF-S singolo.

Grazie dell'informazione grazie.gif



Dipende da... quanto è sporgente la pancia! rolleyes.gif
Rinux.it
QUOTE(galatea1964 @ Sep 27 2011, 10:17 AM) *
Buona luce a tutti.
Agata


Ehilà, chi si... rilegge da queste parti!

Un cordiale saluto e un bentornata.

Rinux

bergat@tiscali.it
QUOTE(maxiclimb @ Sep 27 2011, 01:42 PM) *
Dipende da... quanto è sporgente la pancia! rolleyes.gif
messicano.gif
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