La regola base è sempre stata che la lunghezza di uno zoom è inversamente proporzionale alla sua qualità, e quindi ora forse qualcuno sospetta che la mamma faccia uscire una lente di grandissima praticità e quindi bassissima qualità solo per accontentare una fascia di utenza, magari molto estesa, che non conosce le basi della fotografia.
In realtà le regole cambiano se cambiano i materiali, per esempio da quando io studiavo odontoiatria ad oggi il modo di lavorare è cambiato completamente, leggi che sembravano scritte nel marmo sono crollate perché è cambiata quello che la tecnologia ci fornisce.
Se si trovasse un materiale come il diamante le lenti sarebbe enormemente più leggere, ma in fotografia non sono cambiati i materiali, non c’è stata una innovazione nelle pellicole ma una rivoluzione, quella del digitale. Se un programma nella macchina, o nel pc, mi elimina tutte le imperfezioni, le distorsioni e aberrazioni delle ottiche, si faranno ottiche (dx, of corse) sempre più semplici, più leggere, più luminose e avremo una qualità migliore di quella che si potesse mai ottenere con la pellicola.
Tutti hanno notato una nuova D200 con un nuovo 18-200VrII la vendetta e un inedito flash anulare modulare, ma io vorrei sapere se la novità più sconvolgente non sia invece il nuovo capture!