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Alessandro Castagnini
Navigando quà e là...

We have no budget for photos

Traduzione:

SONO UN FOTOGRAFO E NON LAVORO GRATIS

Il 27 Agosto 2011 un link viene condiviso da numerosi utenti Twitter della comunità fotografica globale. L'indirizzo rimanda ad un post sul blog di Tony Sleep, fotografo inglese di lunga esperienza, che affronta - con toni decisi ed in prima persona - il problema del lavoro a costo zero, attaccando senza mezzi termini chiunque offra e fornisca servizi gratuiti in ambito fotografico. Professionisti da ogni parte del mondo hanno dimostrato la propria solidarietà e Tony ha gentilmente acconsentito alla traduzione e alla condivisione in diverse lingue dell'articolo per cercare di sensibilizzare colleghi, clienti e pubblico verso un problema diffusissimo, che sta distruggendo il mercato della fotografia (e non soltanto) ad ogni livello.

We Have No Budget for Photos
di Tony Sleep


Ogni settimana, ricevo in media un paio di proposte di lavoro da parte di gente che “non ha soldi” per pagare le mie foto. Case editrici, riviste, giornali, organizzazioni, aziende affermate o appena avviate: tutti pensano che la fotografia non costi niente, o peggio che mi stiano facendo un favore ad offrirmi di pubblicare il mio lavoro offrendo come compenso di aggiungere il mio nome qui o là.

Ho smesso di rispondere a queste richieste personalmente e linko semplicemente al seguente testo.


Allora, mettiamo le cose in chiaro. “Non abbiamo un budget per le fotografie” significa in realtà: “Pensiamo che i fotografi siano dei c......i”.

Questa interpretazione potrà forse sembrarvi offensiva, ma possiamo facilmente verificarla con un esperimento: provate ad entrare in un ristorante della vostra città dicendo garbatamente “vorrei mangiare qui, ma non ho previsto un budget per pagarvi”. Aggiungere che in cambio farete pubblicità presso tutti i vostri amici non impedirà al proprietario di sbattervi cortesemente fuori a calci.

Ora, immaginate di essere voi stessi i proprietari di un ristorante dove la maggior parte degli avventori provano a cenare gratis con questa tecnica. La risposta è NO, volendo essere esageratamente gentili.

E se in realtà “non abbiamo un budget” era solo una strategia per tastare il terreno, la risposta è sempre e comunque NO. Non voglio avere niente a che fare con degli avidi opportunisti che vorrebbero imbastire una relazione professionale mentendo sin dall'inizio. Avete già dimostrato di non meritare fiducia, dunque mi date anche ragione di pensare che non sarete onesti sullo sfruttamento delle immagini e che comunque farete di tutto per non pagare un euro.

Se invece siete di quelli che promettono un sacco di lavoro meglio pagato più avanti se io accetto di aiutarvi a costo zero adesso, ottimo, ci sto, offritemi un contratto. Altrimenti per quanto mi riguarda le vostre sono tutte stronzate e la risposta è NO.

Anche perché, vedete, non me ne frega niente di “farmi conoscere” regalandovi il mio lavoro. Quello che voglio è invece un rapporto professionale di mutua collaborazione e beneficio. Da parte mia cerco di offrire la massima onestà ed integrità professionale e mi aspetto che i miei clienti facciano lo stesso con me. “Farsi conoscere” è la naturale conseguenza di un lavoro ben fatto, non un mezzo per ottenere qualcosa e lo stesso vale per il mio nome pubblicato insieme al mio lavoro: è una prassi, nonché indice di correttezza. Al contrario, di guadagnarmi applausi lavorando come un dilettante non me ne frega niente. Se avere un prodotto gratis è più importante di avere un prodotto di qualità, chiedete pure a qualcun altro.

Come la maggior parte delle persone, anch'io lavoro per pagarmi le bollette e mandare avanti la mia professione e la mia famiglia. Il fatto che io ami quello che faccio è semplicemente la ragione per cui sono quarant'anni che mi impegno al massimo nonostante le difficoltà: se pensate di avere il diritto di mancare di rispetto alla mia professionalità in virtù di questo, vi sbagliate di grosso.

Perciò non vi sorprendete se scelgo di non aiutare dei parassiti che guadagnano, o pretendono di farlo, sfruttando il lavoro dei fotografi – e anche il mio – fino al midollo. Con alcune rare eccezioni (piccole associazioni veramente no profit, mandate avanti da volontari) sono io che questa volta non ho previsto un budget per rendere le imprese degli altri più redditizie: già far quadrare i miei bilanci non è cosa da poco, vista anche questa recente tendenza a far passare lo “sfruttamento” come “un'incredibile opportunità”.

Il mio sostegno lo garantisco volentieri quando posso, attraverso piccole donazioni ad organizzazioni che ritengo di voler aiutare o semplicemente offrendo un pranzo ad un senzatetto. Vi assicuro inoltre che quando lavoro per onlus e associazioni, lo faccio a tassi agevolati. Penso di essere una persona onesta, generosa e gentile, ma mi sento di non fare l'elemosina a degli accattoni stipendiati che mi chiedono di riempirgli le tasche con soldi a manciate. Mi fanno inc.....e. Specialmente quando mi insultano dicendo che si, il mio è proprio un bel lavoro, però non lo pagherebbero un cent.

Ho avuto delle conversazioni esilaranti con un sacco di gente che, a quanto pare, pensa che delle buone immagini siano solo il frutto di circostanze fortunate e che dunque sia loro diritto averle a costo zero, semplicemente perché gli elettroni non hanno ancora un preciso valore di mercato. Come la volta in cui incontrai la manager di un'importante organizzazione inglese (con un utile dichiarato di oltre 3 milioni di sterline). La signora mi spiegava quanto tenesse a pubblicare più foto possibile sul sito internet del gruppo di cui era a capo: i visitatori le trovavano infatti più efficaci ed immediate dei testi (prodotti per altro da uno specifico team di scrittori retribuiti). Dunque l'importanza delle foto era fuori discussione. Ma, forse, sarebbe stato anche il caso di pagarle: magari usando una parte del budget annuo di 160.000 sterline che la suddetta organizzazione destinava ai contenuti web (di nuovo, ho controllato le cifre dichiarate, disponibili online). La signora proprio non riusciva a capire che la foto che aveva davanti e che avrebbe tanto voluto pubblicare esisteva solo perché io avevo investito tempo, denaro e lavoro nel crearla. “Ma tutti i fotografi di solito sono ben felici di lasciarci pubblicare le loro immagini gratuitamente” mi spiegava. Non credo proprio lo siano, probabilmente hanno solo omesso di dare un'occhiata alle solite cifre che dicevo sopra: se lo avessero fatto si sarebbero accorti che lei guadagnava qualcosa come 66.000 sterline l'anno (circa €74.000 al cambio attuale, ndr) – giusto qualche soldo in più della retribuzione zero che invece offriva in cambio delle immagini.

E' chiaro che soltanto i fotografi amatoriali possono permettersi di fornire servizi senza ricevere un compenso: la fotografia non è per loro una fonte di reddito. Fanno altri lavori, hanno una pensione, guadagnano in altro modo, sono dei romantici con tendenze suicide – non mi interessa. Io no. L'atteggiamento di far guerra ai professionisti per farsi belli è profondamente egoista e ha conseguenze disastrose: distrugge la fotografia come mestiere, come rispettabile fonte di guadagno per la vita.

Ecco, questa è gente vanitosa e piena di sé e davvero si accontenta di lavorare in cambio del proprio nome scritto accanto ad un'immagine: se è tutto ciò che avete da offrire, chiamate pure uno di loro. In alternativa, avete a disposizione una folta schiera di studenti e neolaureati da sfruttare – sono disperati ed inesperti, vi consiglio di cogliere al volo la ghiotta occasione di risparmiare qualche soldo e peggiorare di un altro po' le loro già precarie condizioni economiche.

Tutto questo significa che forse non riuscirete a procurarvi le immagini che volete a costo zero? Beh, benvenuti nel mondo, è dura. A me non danno certo macchine fotografiche, computer, programmi, benzina, una casa e da mangiare senza spendere un euro. La fotografia è facile ed economica no? Allora prendete una macchina fotografica e scattatevele da soli le vostre stupide foto.

E se dopo aver letto vi sentite offesi, probabilmente è perché almeno una volta, ci avete provato anche voi.


Questo il link su FB da dove ho preso la traduzione.

Che dire? Io sono d'accordo, ma immagino che in molti avranno da ridire... smile.gif

Ciao,
Alessandro.

P.S.: Intanto mi preparo del uno shooting serale...retribuito... smile.gif wink.gif
antonio briganti
....parole sante......
Antonio


Ps
Rientrato in italia???
Cesar8
Quoto in tutto.....anche in altri ambiti professionali è cosi...purtroppo!
Buona domenica
dottor_maku
il fatto che tutti possono permettersi una macchina fotografica ha trasmesso il messaggio che tutti posso fare foto.

ovviamente tutti possono fare foto, anche se alcuni non dovrebbero a dire il vero, tuttavia pochi clienti sanno capire la differenza tra un lavoro fatto da gente seria e un lavoro fatto da un professionista improvvisato.

questo gap culturale tra domanda e offerta non permettere a gente che scatta bene di essere valorizzata-retribuita come dovrebbe.

in un paese dove tutti sono letterati in fatto di fotografia non ci sarebbe spazio per i ciarlatani. invece lo spazio c'è. è tutta li la questione IMHO.
Eveno
QUOTE(xaci @ Aug 28 2011, 02:41 PM) *
SONO UN FOTOGRAFO E NON LAVORO GRATIS


Il problema non è chi chiede del lavoro gratis ... ma lo accetta! Magari solo in cambio del nome sotto la foto, come dice l'autore della lettera.

Questi "fotografi" evidentemente fanno un altro mestiere per campare.


Saluti.

Alessandro Castagnini
QUOTE(antonio briganti @ Aug 28 2011, 03:22 PM) *
....parole sante......
Antonio
Ps
Rientrato in italia???

Yes, già da un pò.
Ma si riparte il 5... dry.gif

QUOTE(Eveno @ Aug 28 2011, 03:45 PM) *
Il problema non è chi chiede del lavoro gratis ... ma lo accetta! Magari solo in cambio del nome sotto la foto, come dice l'autore della lettera.

Questi "fotografi" evidentemente fanno un altro mestiere per campare.
Saluti.

E sono tanti, tanti...
Franco_
Parafrasando il famoso "Dare soldi vedere cammello" direi "Niente soldi ? Niente foto".

Sono d'accordissimo con Tony Sleep, evidentemente è uno che non "dorme", come qualche furbetto sembrerebbe pensare alla luce di certe proposte "indecenti" messicano.gif

Purtroppo sembra che a pensarla così siano tanti "benefattori"...
the skywalker
QUOTE(xaci @ Aug 28 2011, 02:41 PM) *
La fotografia è facile ed economica no? Allora prendete una macchina fotografica e scattatevele da soli le vostre stupide foto.




Pollice.gif guru.gif Pollice.gif
gattomiro
Assolutamente niente da ridire e condivido integralmente il contenuto di quello scritto. smile.gif
fabco77
QUOTE(Eveno @ Aug 28 2011, 03:45 PM) *
Il problema non è chi chiede del lavoro gratis ... ma lo accetta! Magari solo in cambio del nome sotto la foto, come dice l'autore della lettera.

Questi "fotografi" evidentemente fanno un altro mestiere per campare.
Saluti.


Concordo. Sono proposte che non vanno accettate. Stage a costo zero, contratti a collaborazione a PIVA a 400 euro al mese, co.co.co a meno di 500.....anche per ingegneri, architetti, avvocati. NON bisogna accettare!!! Meglio di niente dicono questi nuovi servi della gleba. Meglio niente, secondo me: se vuoi il mio lavoro da ingegnere, lo paghi, sennò vaff......e vado a fare il commesso: stessa paga magari, ma molte meno rogne.

QUOTE(xaci @ Aug 28 2011, 04:17 PM) *
E sono tanti, tanti...


Fosse anche uno solo, sarebbe comunque uno di troppo.
tomwaits
Situazione raccontata benissimo.
Vale anche in altri ambiti professionali.
I furbetti lievitano più del debito pubblico.
ciao
lhawy
QUOTE(dottor_maku @ Aug 28 2011, 03:42 PM) *
il fatto che tutti possono permettersi una macchina fotografica ha trasmesso il messaggio che tutti posso fare foto.

ovviamente tutti possono fare foto, anche se alcuni non dovrebbero a dire il vero, tuttavia pochi clienti sanno capire la differenza tra un lavoro fatto da gente seria e un lavoro fatto da un professionista improvvisato.

la penso esattamente come te. oggi basta vedere una persona con una reflex al collo che subito si pensa che sia un Fotografo per cui, in un mondo in cui tutti hanno una reflex al collo, tutti paiono fotografi e il pensiero medio dello stolto è :"guarda quanti fotografi! se non me le fai tu troverò sicuramente un altro che accetta le mie condizioni!"
salvo poi scoprire (NOI, perchè LORO mica se ne accorgono) che coloro, del "fotografo", non hanno più che la macchina.
fabco77
QUOTE(lhawy @ Aug 28 2011, 07:12 PM) *
la penso esattamente come te. oggi basta vedere una persona con una reflex al collo che subito si pensa che sia un Fotografo per cui, in un mondo in cui tutti hanno una reflex al collo, tutti paiono fotografi e il pensiero medio dello stolto è :"guarda quanti fotografi! se non me le fai tu troverò sicuramente un altro che accetta le mie condizioni!"
salvo poi scoprire (NOI, perchè LORO mica se ne accorgono) che coloro, del "fotografo", non hanno più che la macchina.


Esatto. Accade anche in altri ambiti. E aggiungono pure "e dovresti ringraziare che lavori!". Secondo me quando uno ti dice così, la risponda standard dovrebbe essere:" bene, si rivolga a loro. Arrivederci".
Alessandro Castagnini
Appena rientrato da shooting serale in riviera... smile.gif

Ehhh, il fatto di rifiutare i lavori sottopagati sarebbe l'ideale se a rifiutarlo fossero tutti: purtroppo c'è e ci sarà sempre chi lo accetterà e c'è chi se ne approfitta.... :(
Eveno
QUOTE(lhawy @ Aug 28 2011, 07:12 PM) *
la penso esattamente come te. oggi basta vedere una persona con una reflex al collo che subito si pensa che sia un Fotografo per cui, in un mondo in cui tutti hanno una reflex al collo, tutti paiono fotografi e il pensiero medio dello stolto è :"guarda quanti fotografi! se non me le fai tu troverò sicuramente un altro che accetta le mie condizioni!"


Non è una cosa di oggi. Io ho cominciato a lavorare a metà degli anni '70 e già c'era il fratello, il cugino, l'amico, l'amico dell'amico che aveva la reflex e poteva fare il matrimonio al posto del professionista. Lo faceva quasi gratis ...

Il fatto poi che negli anni '80 la televisione commerciale abbia contribuito (se non proprio volontariamente pilotato) ad annullare il "gusto del bello" e la capacità di riconoscere la Qualità, ha messo la pietra tombale su questo ed altri mestieri.

Se la gente non sa più distinguere la mer.a dal cioccolato, o la Nutella dal CiaoCrem, abbiamo ben poco da fare se non lamentarci .... oppure no?


Saluti.
fabco77
QUOTE(xaci @ Aug 29 2011, 12:53 AM) *
Appena rientrato da shooting serale in riviera... smile.gif

Ehhh, il fatto di rifiutare i lavori sottopagati sarebbe l'ideale se a rifiutarlo fossero tutti: purtroppo c'è e ci sarà sempre chi lo accetterà e c'è chi se ne approfitta.... :(



Si ma questa è come la storia della sporcizia:" tanto lo fanno tutti!". Io penso per me e non lo faccio, per il resto ognuno si regoli come crede. Alla fine, i conti tornano....
stefanocucco
sono completamente d'accordo con lui...è uno schifo!


io non sono fotografo, ma tecnologo alimentare, coltivo la passione della fotografia da 10 anni...negli ultimi 5 anni ho ceduto le mie foto a gratis ormai a non so più quante persone per:
- siti web di agriturismi/ rifugi/ negozi
- manifesti per negozi sportivi
- depliant turistici
- riviste
- pubblicità per associazioni di guide alpine

...tutto senza guadagnarci un soldo...certo, tutte queste richieste mi hanno portato una discreta fama nella mia provincia, sconti nei vari rifugi e negozi che hanno preso le mie foto però forse se mi fossi fatto pagare magari avrei coperto un pò quei
- 7-8000 euro che ho speso in attrezzatura
- tutti gli euro spesi in carburante e altre spese per i miei viaggi
...
- lo sbattimento per portare a casa certi scatti

Ma anche in caso contrario, nel mio caso sarebbero stati soldi in nero e per me la fotografia rimane una passione non un lavoro rolleyes.gif
the skywalker
ed ecco che spunta chi regala le foto biggrin.gif


ritenuta di acconto, hai fino a 5000euro per essere in regola e guadagnare da lavoretti al di fuori del tuo vero ambito lavorativo con cui paghi le tasse.

a me di essere il fenomeno della provincia non importa nulla, specialmente quando gli altri ci guadagnano da miei servizi fatti con denaro, tempo e sudore.

La gloria, me la trombo.
jabhack
QUOTE(fabco77 @ Aug 28 2011, 05:51 PM) *
Concordo. Sono proposte che non vanno accettate. Stage a costo zero, contratti a collaborazione a PIVA a 400 euro al mese, co.co.co a meno di 500.....anche per ingegneri, architetti, avvocati. NON bisogna accettare!!! Meglio di niente dicono questi nuovi servi della gleba. Meglio niente, secondo me


si vede che te non hai bisogno di guadagnare per mantenerti, c'è qualcuno che lo fa al posto tuo e ti puoi permettere di stare senza fare nulla. Purtroppo per la maggior parte delle persone non è così e le aziende sanno benissimo di poter sfruttare questi nuovi poveri fino all'osso. Io sono un ingegnere informatico, ho il mio bel contrattino del commercio a tempo indeterminato, un affitto da pagare e tante bellissime bollette ogni mese. Fortunatamente mi sono laureato in un periodo in cui ancora lo sfruttamento dei neolaureati non era ai livelli attuali, ma prima di sputare sentenze su chi ora accetta stage a 500 euro al mese io mi farei un bell'esame di coscienza e mi chiederei: se fossi senza lavoro cosa farei? accetterei uno stage da 500 euro al mese e magari cercherei un lavoro serale per potermi comunque permettere di vivere in una casa, per quanto piccola, o lo rifiuterei e andrei a vivere sotto a un ponte? Il problema non è chi accetta, ma chi consente alle aziende di usare le nuove tipologie contrattuali come forme di sfruttamento legalizzato.
stefanocucco
QUOTE(S·L photography @ Aug 29 2011, 08:56 AM) *
ed ecco che spunta chi regala le foto biggrin.gif
ritenuta di acconto, hai fino a 5000euro per essere in regola e guadagnare da lavoretti al di fuori del tuo vero ambito lavorativo con cui paghi le tasse.

a me di essere il fenomeno della provincia non importa nulla, specialmente quando gli altri ci guadagnano da miei servizi fatti con denaro, tempo e sudore.

La gloria, me la trombo.


io ho 27 anni, all'epoca dei lavori da cui avrei potuto guadagnarci qualcosa di importante ero molto inesperto e mi piaceva l'idea di vedere le mie foto in giro e non me la sentivo proprio di farmi pagare...mi dicevo "chi caxxo sono io per andare a chiedere dei soldi??"

Comunque mi hanno preso per i fondelli...
Mi chiamano dicendo che gli servivano foto per "qualche volantino e per il sito"...solo dopo due mesetti mi sono trovato in giro per 3 province (Reggio, Parma e Modena) volantini, manifesti nei negozi di montagna della provincia e nei rifugi. Un lavoro che un fotografo si sarebbe fatto pagare una bella somma credo...tornassi indietro...va beh.. cerotto.gif
comunque è tutta esperienza per il futuro..
wink.gif
89stefano89
a prescindere dal fatto che non faccio foto cosí belle da essere pubblicate da qualche parte
non darei mai le ime foto gratis per qualcuno che ha i soldi per pagarle.

chiaro ch eper un amico o un parente faccio volentieri qualche scatto da mettere sul sito, ma se una azienda mi contatta per delle foto dicendomi che non me le paga... non esiste proprio!!

certo che effettivamente sonon sempre piú gli incapaci che si accaparrano lavori anche importanti(matrimoni, battesimi) a prezzo praticamente nullo, daltronde é anche merito di certi profesionisti che da un lato offrono prezzi esagerati, dall´altro un servizio scadente.

vero che manca la cultura fotografica ma anche il gap fotografo-fotoamatore é peggiorato tantissimo negl´ultimi anni, e credo non sia merito solo dei fotoamatori
giancarlopaglia
QUOTE(jabhack @ Aug 29 2011, 09:05 AM) *
si vede che te non hai bisogno di guadagnare per mantenerti, c'è qualcuno che lo fa al posto tuo e ti puoi permettere di stare senza fare nulla. Purtroppo per la maggior parte delle persone non è così e le aziende sanno benissimo di poter sfruttare questi nuovi poveri fino all'osso.


Il problema non è chi accetta, ma chi consente alle aziende di usare le nuove tipologie contrattuali come forme di sfruttamento legalizzato.


Hai ragione,specialmente per la seconda parte.
Però,vedi,se tu hai bisogno di lavorare è anche vero che le aziende hanno bisogno di gente che lavori.
Se non si accettasse di lavorare alle loro condizioni queste sarebbero costrette ad alzare il tiro.
Bisognerebbe avere il coraggio di rifiutare quei lavori sottopagati.
Se nessuno si facesse sfruttare non esisterebbero gli sfruttatori.

Però mi rendo anche conto che il mio è un discorso utopistico.Purtroppo. cerotto.gif

Giancarlo.
gattomiro
QUOTE(jabhack @ Aug 29 2011, 09:05 AM) *
si vede che te non hai bisogno di guadagnare per mantenerti, c'è qualcuno che lo fa al posto tuo e ti puoi permettere di stare senza fare nulla... Il problema non è chi accetta, ma chi consente alle aziende di usare le nuove tipologie contrattuali come forme di sfruttamento legalizzato.

A parte la considerazione gratuita sulle condizioni di vita altrui, che non puoi conoscere, tutto quello che hai scritto è ragionevolmente condivisibile ed analizza il fenomeno da un punto di vista diverso ma necessariamente ineludibile. In ogni caso, condividere una posizione giusta in linea di principio non significa criminalizzare chi cade nel "tranello" del lavoro gratis o sottopagato. Nessuno si può permettere, al giorno d'oggi, di puntare il dito contro una persona che tenti in qualsiasi modo di sopravvivere. Comunque hai fatto non bene, ma benissimo a far presente il crimine legalizzato, che si perpetra ogni giorno ai danni di tutti i potenziali ed effettivi lavoratori, da parecchi datori senza scrupoli e da governi criminali. Aggiungerei che, in fatto di politiche del lavoro, il nostro è uno di quelli...

Un abbraccio
jabhack
@gattomiro

la mia considerazione sulla condizione di vita dell'utente che ho quotato è derivata dal fatto che ho trovato molto fastidioso il tono denigratorio e sprezzante nei confronti di quelle persone che sono COSTRETTE ad accettare un lavoro sottopagato, definite da lui NUOVI SERVI DELLA GLEBA. Condivido pienamente che se TUTTI decidessimo di non accettare più di farci sfruttare con queste tipologie contrattuali, le aziende sarebbero costrette ad alzare il tiro, ma ha ragione giancarlopaglia è utopistico credere che una cosa del genere possa succedere, ci sarà sempre chi sta peggio, chi accetta il compromesso.
the skywalker
QUOTE(jabhack @ Aug 29 2011, 09:05 AM) *
.................eccecc



credo tu abbia interpretato male le sue parole, voleva solo dire a mio avviso, che se tutti rifiutassero le proposte "da sfruttamento" esse smetterebbero di esistere.


@stefanocucco e gli altri, non solo in ambito fotografico ma anche in altri, se qualcuno vuole qualcosa da me gliela faccio pagare, parenti esclusi.
Spesso quando "si fa il favore" spesso si ricevono piu lamentele e cambi di decisione rispetto ad un lavoro pagato, insomma, quando si lavora a gratis a me è capitato di avere piu rotture di xxx di quando mi faccio pagare.

E poi, riguardo la qualità delle foto e sul "essere o non essere bravi", chiunque venga a chiedere foto... significa che le reputa accettabili... percui, o si pagano o niente.
Alessandro Castagnini
QUOTE(S·L photography @ Aug 29 2011, 08:56 AM) *
ed ecco che spunta chi regala le foto biggrin.gif
ritenuta di acconto, hai fino a 5000euro per essere in regola e guadagnare da lavoretti al di fuori del tuo vero ambito lavorativo con cui paghi le tasse.

a me di essere il fenomeno della provincia non importa nulla, specialmente quando gli altri ci guadagnano da miei servizi fatti con denaro, tempo e sudore.

La gloria, me la trombo.

laugh.gif
Dob_Herr_Mannu
Anche il semplice trasferimento sul luogo delle riprese, per il fotografo, è un costo. E con quello che costa oggigiorno la benza...
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