QUOTE(dottor_maku @ Jul 20 2011, 03:36 PM)
per passaggi piu' o meno scherzosi bisogna sempre pensare che vantaggio hai nel fare in cambio a livello di risultati. il resto e' solo consumismo.
L'economia mondiale è retta dal consumismo. Io compro, tu guadagni. Se guadagni, spendi. Un altro ci guadagna e spende. Alla fine del circolo, i soldi che ho speso mi ritornano. E' chi non spende che blocca l'economia e genera la crisi.
Oddio, la faccenda è più complicata, e semplificandola come ho fatto io si rischierebbe il fallimento, ma il concetto è quello.
Detto questo, torniamo seri, in campo fotografico.
Hai detto una cosa giustissima: che vantaggio avrei nel passaggio? In termini di qualità di immagine, credo pochi, se non ad altissimi ISO. Forse sarei anche più limitato non avendo più il DX. Avrei una maggiore raffica, che non uso quasi mai, ma avrei un corpo più solido e preciso e addirittura meno ingombrante di quello della D700 + BG.
Poi che vuoi che ti dica... hai provato a scattare per qualche ora con la D3s? Lo stesso piacere che guidare una Mercedes Classe S: la perfezione. Sulla carta D3s e D700 potrebbero risultare simili, ma sono profondamente diverse. Non è solo questione di sensore.
La fotografia è una passione e come tale sfugge alle regole razionalità. Il piacere di utilizzare uno strumento che ti appaga è unico, anche se raramente ti consentirà di migliorare decisamente i tuoi risultati.
Quando anni fa avevo la passione del tiro al piattello, ogni anno, dopo circa 20.000 colpi sparati, cambiavo fucile da tiro. Erano botte da circa 3-4 milioni (c'erano ancora le lire), ma per fortuna il mio usato era deprezzato pochissimo, meno di 500.000 lire e quindi con poco esborso facevo l'upgrade. In compenso però, avevo sempre un fucile migliore, più adatto al mio stile di tiratore e i miei risultati miglioravano ogni anno... fino a quando ho appeso l'ultimo fucile al chiodo, che conservo ancora oggi gelosamente e ogni tanto vado a fare qualche tiro in campo con amici.
La fotografia è diversa, non stressante ed impegnativa fisicamente come il tiro al piattello, che quando tornavo a casa avevo sempre una spalla gonfia e il giorno dopo nera, quindi non l'abbandonerò mai, visto che è l'unica mia vera passione che mi accompagna da più di 30 anni. Desidero quindi coltivarla al massimo, per migliorarmi ed appagarmi sempre di più.
Carlo