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ccaliri
Ancora un problema (spero presunto, ma temo reale) con l’esposimetro della mia D700.
Con il sospetto di una sovraesposizione, ho fatto una semplice prova, che mi ha confuso ancor più le idee.
Fotografando con 50/1.8 AF D un muro bianco con misura media ponderata e modalità A, il diagramma presenta il picco sistematicamente spostato a circa metà del primo riquadro a destra oltre la linea mediana). E fin qui, si potrebbe dire di tarare l’esposimetro facendolo sottoesporre in modo da portare il picco al centro del diagramma. Ma il bello (o il brutto) è che, sostituendo l’AF con un pari focale e luminosità della serie AI, richiamandone i dati da Fn, il picco è spostato quasi simmetricamente nella metà sinistra.
Help!
decarolisalfredo
L'esposimetro, tutti gli esposimetri, cercano di far apparire quel muro bianco come un grigio al 18%, per le Nikon forse anche al 13%, ossia un po' più chiare.

Le foto sono venute bianche o grigie? Se sono venute biache hai ottenuta una foto ben fatta e non vedo a cosa serva andare a guardare l'istogramma.

Se hai ottenuta una foto grigia e l'istogramma è spostato un po' a destra è giusto anche l'istogramma, visto quello che ho detto in apertura.
ccaliri
QUOTE(decarolisalfredo @ Jul 18 2011, 10:54 PM) *
L'esposimetro, tutti gli esposimetri, cercano di far apparire quel muro bianco come un grigio al 18%, per le Nikon forse anche al 13%, ossia un po' più chiare.

Le foto sono venute bianche o grigie? Se sono venute biache hai ottenuta una foto ben fatta e non vedo a cosa serva andare a guardare l'istogramma.

Se hai ottenuta una foto grigia e l'istogramma è spostato un po' a destra è giusto anche l'istogramma, visto quello che ho detto in apertura.


Caro Alfredo, il punto è ben quello: la foto con AF è grigia, tendente al bianco; quella con AI-S è grigia tendente al piombo. In ogni caso, l'istogramma riproduce la distribuzione espositiva, quindi mi sarei sorpreso non poco se, a fronte di diagrammi diversi, avessi avuto densità uguali.
bergat@tiscali.it
Per poter fare prove adeguate è necessario di disporre di obiettivi il cui funzionamento della chiusura del diaframma, sia senza sospetto.
ccaliri
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Jul 19 2011, 10:04 AM) *
Per poter fare prove adeguate è necessario di disporre di obiettivi il cui funzionamento della chiusura del diaframma, sia senza sospetto.


Per amor di sintesi, nel primo messaggio ho omesso che risultati uguali a quelli con il 50/1.8 AI li ho avuti con un secondo 50/1.8 (AI-S) e con il 50/1.4 AI. Tutti e tre con problemi di chiusura diaframma? Lo escludo, anche perché li ho usati a lungo su FE e FM3a (se non s'è capito, sono un patito della focale 50mm) e non hanno mai dato problemi di esposizione.
studioraffaello
QUOTE(ccaliri @ Jul 19 2011, 11:42 AM) *
Per amor di sintesi, nel primo messaggio ho omesso che risultati uguali a quelli con il 50/1.8 AI li ho avuti con un secondo 50/1.8 (AI-S) e con il 50/1.4 AI. Tutti e tre con problemi di chiusura diaframma? Lo escludo, anche perché li ho usati a lungo su FE e FM3a (se non s'è capito, sono un patito della focale 50mm) e non hanno mai dato problemi di esposizione.

una soluzione potrebbe essere.....non fotografare muri ....ma altro.... wink.gif si fa' per scherzare....
ccaliri
QUOTE(studioraffaello @ Jul 19 2011, 11:44 AM) *
una soluzione potrebbe essere.....non fotografare muri ....ma altro.... wink.gif si fa' per scherzare....


Ho esordito dicendo che ho il sospetto di sovraesposizione, nell'uso normale. Il muro è venuto di conseguenza. Tanto per precisare.
_Lucky_
lascia perdere i muri bianchi e approfitta del cielo terso ed azzurro......
come prima cosa, dovresti verificare che il diaframma dei tuoi obbiettivi funzioni regolarmente, indipendentemente dalla esposizione piu' o meno corretta, per cui metti la macchina sul cavalletto, imposta la sensibilita' minima, mettila in manuale e per ogni obbiettivo da verificare, scatta una serie di foto sempre alla stessa parte uniforme di cielo, partendo dalla massima apertura e fino alla massima chiusura del diaframma, avendo cura di raddoppiare ad ogni scatto il tempo di esposizione. Il picco dell'istogramma dovrebbe rimanere sempre fermo piu' o meno nella stessa posizione, salvo minime tolleranze "fisiologiche" dovute sia al diaframma che all'otturatore. Se invece si sposta progressivamente sempre piu' verso dx. o verso sx. l'obiettivo in questione ha il diaframma che non funziona........ e quindi non fa testo......
Una volta che hai appurato che tutti gli obbiettivi in oggetto funzionano regolarmente, puoi fare considerazioni circa la correttezza dell'esposizione dell'uno piuttosto che dell'altro......
Tieni conto pero' che non e' affatto scontato che obbiettivi diversi rendano una esposizione assolutamente identica, e maggiormente quando parliamo di obbiettivi privi di cpu, per i quali ci si affida al valore nominale F-Stop che e' diverso dal valore effettivo T-Stop che indica la reale trasmittanza luminosa dell'obbiettivo, e che varia da schema ottico a schema ottico. Questo significa che, magari, mentre tra obbiettivi AF-D, AF-S diversi, potresti verificare una differenza di esposizione di solo qualche frazione di stop, tra un'obbiettivo AF-S ed un'obbiettivo AI senza cpu potresti rilevare una maggiore differenza.....
Se poi ci spostiamo da una scena assolutamente uniforme, come un cielo terso, ad uno scenario variegato, a complicare ulteriormente le cose interviene l'esposizione Matrix che "interpreta" la scena a modo suo dando un "peso" diverso alle varie zone ed a seconda di quello che si trova in corrispondenza della zona di messa a fuoco.
In sostanza, aldilà di quelle che possono essere differenze fisiologiche e strumentali, nell'utilizzo "normale" del mezzo intervengono anche le soggettive interpretazioni basate sul gusto del fotografo e sul genere praticato, ed e' per questo che nel firmware della macchina e' prevista la possibilta' di modificare a piacimento la taratura dell'esposimetro interno.

buona luce e buone foto
ccaliri
QUOTE(_Lucky_ @ Jul 19 2011, 02:55 PM) *
lascia perdere i muri bianchi e approfitta del cielo terso ed azzurro......
come prima cosa, dovresti verificare che il diaframma dei tuoi obbiettivi funzioni regolarmente, indipendentemente dalla esposizione piu' o meno corretta, per cui metti la macchina sul cavalletto, imposta la sensibilita' minima, mettila in manuale e per ogni obbiettivo da verificare, scatta una serie di foto sempre alla stessa parte uniforme di cielo, partendo dalla massima apertura e fino alla massima chiusura del diaframma, avendo cura di raddoppiare ad ogni scatto il tempo di esposizione. Il picco dell'istogramma dovrebbe rimanere sempre fermo piu' o meno nella stessa posizione, salvo minime tolleranze "fisiologiche" dovute sia al diaframma che all'otturatore. Se invece si sposta progressivamente sempre piu' verso dx. o verso sx. l'obiettivo in questione ha il diaframma che non funziona........ e quindi non fa testo......
Una volta che hai appurato che tutti gli obbiettivi in oggetto funzionano regolarmente, puoi fare considerazioni circa la correttezza dell'esposizione dell'uno piuttosto che dell'altro......
Tieni conto pero' che non e' affatto scontato che obbiettivi diversi rendano una esposizione assolutamente identica, e maggiormente quando parliamo di obbiettivi privi di cpu, per i quali ci si affida al valore nominale F-Stop che e' diverso dal valore effettivo T-Stop che indica la reale trasmittanza luminosa dell'obbiettivo, e che varia da schema ottico a schema ottico. Questo significa che, magari, mentre tra obbiettivi AF-D, AF-S diversi, potresti verificare una differenza di esposizione di solo qualche frazione di stop, tra un'obbiettivo AF-S ed un'obbiettivo AI senza cpu potresti rilevare una maggiore differenza.....
Se poi ci spostiamo da una scena assolutamente uniforme, come un cielo terso, ad uno scenario variegato, a complicare ulteriormente le cose interviene l'esposizione Matrix che "interpreta" la scena a modo suo dando un "peso" diverso alle varie zone ed a seconda di quello che si trova in corrispondenza della zona di messa a fuoco.
In sostanza, aldilà di quelle che possono essere differenze fisiologiche e strumentali, nell'utilizzo "normale" del mezzo intervengono anche le soggettive interpretazioni basate sul gusto del fotografo e sul genere praticato, ed e' per questo che nel firmware della macchina e' prevista la possibilta' di modificare a piacimento la taratura dell'esposimetro interno.

buona luce e buone foto

Grazie per le dritte preziose: farò le varie prove con i quaqttro cinquanta in questione; ma si fa strada un dubbio: non sarà il 50 AF che sballa, mentre i vecchi (che si comportano sostanzialmente in modo identico) vanno bene? In questo caso, occorrerebbe indagare se si tratta dei contatti o della meccanica del diaframma.Oppure... comprare il 50/1.8G.
decarolisalfredo
QUOTE(decarolisalfredo @ Jul 18 2011, 10:54 PM) *
Se hai ottenuta una foto grigia e l'istogramma è spostato un po' a destra è giusto anche l'istogramma,

Scusate volevo dire a sinistra.

Per verificare ad occhio se il diaframma del 50 AF funziona, montalo sulla fotocamera a tutta apertura, premi il pulsante della profondità di campo e gira la rondella dei diaframmi, nel mirino l'immagine si dovrebbe oscurare progressvamente.
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