Il centro storico di Catania non è quello che si potrebbe pensare un posto 'esclusivo'.
Non è il posto esclusivo dei possessori delle eleganti quanto sobrie palazzine di fine '700 disposte ai lati della via Etnea >>, di negozi raffinati od alla moda frequentati per il rito dello 'shopping' o del gelato da Savia e dell'arancino da Spinella.
Il centro di Catania è un posto 'democratico' in cui si mescolano ceti, censi e classi, salotto buono e vetrina quanto quotidianità e consuetudine.
Vi coabitano, mescolati variamente, snobbismo e genuinità, dinamismo moderno e quiete di tradizioni secolari, la frenesia degli affari ed il placido oziare [piazza dell'Elefante >>].
A due passi dal Duomo >> si tiene un mercatino rionale [mercatino1 >> - mercatino2 >>].
In queste viuzze trovate tante botteghe dall'aspetto dimesso che espongono mercanzie >> impossibili da trovare altrove e vi trafficano gli ambulanti >>.
In una di queste botteghe, irriverente, un bimbetto sembra canzonare >> il suo nonnetto.
Nel centro storico di Catania si incontra anche la gente più ricca del mondo: quella che può disporre a piacimento del proprio tempo, che è 'a cavallo' della propria vita.
Alcuni di questi sono turisti 'attenti' che osservano e registrano >> ciò di cui godono; altri sono vagabondi >> che decidono di vivere nei posti e nei modi a loro più consoni, che non hanno di bisogno di altro che esserci e sentirsi a loro agio; altri ancora trovano il tempo di giocare una partita a briscola >> [DSCN2533#b-n] su di un tavolinetto improvvisato e sotto gli occhi attenti o lo sbadiglio degli astanti.