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danspado
Ormai mi pare assodato che esporre a destra sia il modo migliore per sfruttare la risoluzione dell'accoppiata sensore-convertitore A/D.

Una volta ottenuta la foto molto probabilmente ci sarà bisogno di un "riposizionamento" in termini di gamma dinamica verso il basso per riottenere i giusti contrasti e la corretta esposizione.

Qual'e' il modo migliore per farlo? Tramite le curve? Spostando in basso il cursore esposizione? Tramite il comando luci/ombre?

Io utilizzo sempre un livello di regolazione curve (parliamo ovviamente di Photoshop) però ogni volta mi domando se è la cosa migliore.......voi che dite? hmmm.gif
marcgast92
io abbasso l'esposizione generale e poi se ho bisogno di interventi mirati interverngo sulle varie zone singole delle curve con più precisione, ma io sono abbastanza lanciato sul sovra esporre
Lutz!
QUOTE(Marco.Guasta @ May 10 2011, 03:17 PM) *
io abbasso l'esposizione generale e poi se ho bisogno di interventi mirati interverngo sulle varie zone singole delle curve con più precisione, ma io sono abbastanza lanciato sul sovra esporre


Se la gamma dinamica della scena e' piu piccola della gamma dinamica del sensore, tutto cio ha senso, altrimenti, diventa una scelta di cosa esporre e cosa no...
Massimo.Novi
QUOTE(danspado @ May 10 2011, 03:15 PM) *
Ormai mi pare assodato che esporre a destra sia il modo migliore per sfruttare la risoluzione dell'accoppiata sensore-convertitore A/D.
...


Assodato da chi?

Gli esposimetri sono già regolati opportunamente per il sensore. Alcune fotocamere sottoespongono volutamente per fornire capacità di recupero. Non serve a nulla cercare di sovraesporre, tra l'altro non potendo controllare l'istogramma RAW effettivo (quello che vedete deriva dal JPEG di anteprima con i settaggi on-camera e ad 8 bit).

Esponete correttamente eventualmente selezionando il centro esposizione con lo spot o semi-spot in casi in cui il Matrix può dare problemi.

Massimo
danspado
QUOTE(manovi @ May 10 2011, 05:48 PM) *
Assodato da chi?

Gli esposimetri sono già regolati opportunamente per il sensore. Alcune fotocamere sottoespongono volutamente per fornire capacità di recupero. Non serve a nulla cercare di sovraesporre, tra l'altro non potendo controllare l'istogramma RAW effettivo (quello che vedete deriva dal JPEG di anteprima con i settaggi on-camera e ad 8 bit).

Esponete correttamente eventualmente selezionando il centro esposizione con lo spot o semi-spot in casi in cui il Matrix può dare problemi.

Massimo


Ci sono decine di articoli anche molto tecnici che spiegano che l'esposizione a destra è vantaggiosa, sono tutte cose inventate? E poi che significa che alcune macchine sottoespongono volutamente per fornire capacità di recupero quando mi sembra assodato che si recuperano meglio le alte luci che le ombre per via del rumore?

Bhò certe volte mi sembra che ore ed ore passate sui forum a cercare di imparare siano inutili se non ci sono dati scientifici come in questo caso.
dimapant
QUOTE(danspado @ May 10 2011, 10:27 PM) *
Ci sono decine di articoli anche molto tecnici che spiegano che l'esposizione a destra è vantaggiosa, sono tutte cose inventate? E poi che significa che alcune macchine sottoespongono volutamente per fornire capacità di recupero quando mi sembra assodato che si recuperano meglio le alte luci che le ombre per via del rumore?

Bhò certe volte mi sembra che ore ed ore passate sui forum a cercare di imparare siano inutili se non ci sono dati scientifici come in questo caso.



Io non sono assolutamente d’accordo con manovi, che esporre a destra non serve a nulla, ma ciascuno ha le sue esperienze ed è giusto che le esprima.

L’esposizione “a destra” dà dei vantaggi in alcune situazione di scatto, in termini di maggior dinamica e cromatismo acquisiti allo scatto, ma chiaramente va valutata prima di applicarla e non in tutti i casi si può applicare.

Ed ultimamente ho scoperto che la gestione di quella esposizione è per moltissimi, quasi tutti, almeno nel mio contorno, fuori dalla loro portata di conoscenze in fotoritocco, e molti dopo averla provata l’hanno abbandonata.

Si applica, in pratica, solo agli scatti in RAW, non in jpeg, altrimenti il Jpeg ti può venire chiaro ed al limite inutilizzabile.

Ciò premesso e dato per consolidato che si espone al limite della saturazione dei bianchi per lo spazio colore usato in fotoritocco, se tale esposizione è “chiara” nell’economia globale dell’immagine all’apertura del RAW nel convertitore di file RAW in fila immagine (in ACR, Capture NX2 o altro), con l’apposito cursore riabbassi l’esposizione al valore che a te sembra giusto (e qui ci vuole il monitor regolato bene come luminosità) e fai la conversione normalmente.

Poi, sempre in convertitore, usa la luce di schiarita ed il controllo del nero, tenendo presente che se usi la luce di schiarita cala il contrasto, calando il contrasto, in ACR almeno di sicuro, cala anche la saturazione, dato che viene alterata la curva di contrasto, alla quale è legata la saturazione, e dunque va modificata anche la saturazione, di solito aumentandola un po’.

Regola il contrasto con il convertitore e dai i limiti di gamma, sempre con il convertitore esaminando e controllando i clipping.

Gestisci con il convertitore quella leggera sovraesposizione: ma con quella “sovraesposizione” ha catturato segnale utile, il rapporto segnale/rumore è migliore, hai meno rumore generale, ed hai catturato più colori e più gamma dinamica, caso mai tu decidessi di sfruttarla.

E per sfruttarla, bisogna prendere dimestichezza con la conversione del RAW e del fotoritocco: converti sempre in file immagine Tiff a 16 bits e con spazio colore Pro Photo, andando poi ad esaminare e controllare i fuori gamut in fase di stampa: ci vuole un po’ di destrezza, ma i risultati premiamo.

Come norma generale lavora l’immagine IL PIU’ POSSIBILE con il convertitore (ACR o capture) ed IL MENO possibile con Photoshop.

A parer mio: se sai lavorare e molto bene con il convertitore di RAW e PP merita usare l’esposizione a destra, mentre se non lo sai fare, prima impara e poi decidi se esporre a destra e poi afre ripresa in conversione e fotoritocco.

Ai club, il mio ed un altro paio, clubs che hanno visto le mie stampe, moltissimi avevano preso a esporre a destra, e gli ho spiegato tutto in estremo dettaglio, ma alla fine, quasi tutti hanno rinunciato, dato che non sanno tenere sotto controllo quel RAW chiarino, gli crea problemi in fotoritocco, fanno foto chiare, o slavate, o col bianco che non torna etc, alla fine la fotocamera presa come dice lei gli leva delle grane che non sanno gestire.

Comunque, fai delle prove e poi decidi se applicarla o meno e quando.

Saluti cordiali
Lutz!
Siamo sempre li, se capisci cosa stai facendo, ogni tecnica e' possibile e porta vantaggi e svantaggi. L'esposizione a destra, come tante altre cose, fa parte di quelle leggende popolari (tipo HDR) su cui tutti scrivono senza necessariamente aver capito a fondo il problema.

Concordo, prima di impelagarsi in cose complicate, ci son tanti modi di migliorare le proprie fotografie...
Massimo.Novi
QUOTE(danspado @ May 10 2011, 10:27 PM) *
Ci sono decine di articoli anche molto tecnici che spiegano che l'esposizione a destra è vantaggiosa, sono tutte cose inventate?


No, sono cose basate su valutazioni fatte sui primi sensori che si sono portate avanti. Usando ad esempio 14bit invece di 12 la cosa già ha pochissimo senso. Oggi i sensori hanno una dinamica elevata ma soprattutto un livello di rumore molto inferiore a quello dei precedenti e quindi molte cose non sono più applicabili.

QUOTE(danspado @ May 10 2011, 10:27 PM) *
E poi che significa che alcune macchine sottoespongono volutamente per fornire capacità di recupero quando mi sembra assodato che si recuperano meglio le alte luci che le ombre per via del rumore?


I RAW delle D3/D700 e D300 sottoespongono di circa mezzo stop. Adobe lo sa e compensa automaticamente nei suoi software. Questa sottoesposizione consente di fornire un margine di recupero delle alte luci, appunto. Il sensore registra le informazioni comunque.

QUOTE(danspado @ May 10 2011, 10:27 PM) *
Bhò certe volte mi sembra che ore ed ore passate sui forum a cercare di imparare siano inutili se non ci sono dati scientifici come in questo caso.


I Forum non servono per imparare (ci sono i libri per quello). Servono per confrontare esperienze. Basta aprire un RAW Nikon non linearizzato (usando software appositi) e si vede come l'esposimetro si comporta.

Massimo
Massimo.Novi
QUOTE(dimapant @ May 11 2011, 09:43 AM) *
...L’esposizione “a destra” dà dei vantaggi in alcune situazione di scatto, in termini di maggior dinamica e cromatismo acquisiti allo scatto, ma chiaramente va valutata prima di applicarla e non in tutti i casi si può applicare.


Non fornisce maggiore dinamica. Semplicemente la sposta. Eventuali shift cromatici sono solo critici alle basse luci per via del rumore ma sostanzialmente basta passare a 14 bit per eliminare il problema, se esiste, anche su quelli. Anche perchè a seconda della curva di gamma che il convertitore RAW usa (e che è proprietaria) la resa del RAW cambia. NX2 ad esempio chiude molto le basse luci e molto rumore sembra sparire.

QUOTE(dimapant @ May 11 2011, 09:43 AM) *
Ciò premesso e dato per consolidato che si espone al limite della saturazione dei bianchi per lo spazio colore usato in fotoritocco, se tale esposizione è “chiara” nell’economia globale dell’immagine all’apertura del RAW nel convertitore di file RAW in fila immagine (in ACR, Capture NX2 o altro), con l’apposito cursore riabbassi l’esposizione al valore che a te sembra giusto (e qui ci vuole il monitor regolato bene come luminosità) e fai la conversione normalmente.


Dato per "consolidato" che tale limite di esposizione della saturazione del sensore non è valutabile "on camera" ma solo in teoria analizzando il RAW non linearizzato (quello che si vede nel software come ACR/NX2 ha già attraversato tanti di quei passaggi che non dice nulla sulla reale saturazione del sensore ne quantomeno sulla conversione ADC avvenuta dopo la lettura.

Non c'entra il monitor. C'entra l'istogramma (che appunto è già falsato in visione).

QUOTE(dimapant @ May 11 2011, 09:43 AM) *
Gestisci con il convertitore quella leggera sovraesposizione: ma con quella “sovraesposizione” ha catturato segnale utile, il rapporto segnale/rumore è migliore, hai meno rumore generale, ed hai catturato più colori e più gamma dinamica, caso mai tu decidessi di sfruttarla.


Il convertitore software e la relativa esposizione (o altri controlli) benchè operino in fase lineare, sono solo dei guadagni costranti (gain) applicati ai valori già convertiti dal sensore al RAW e questo passaggio è già di per se una semplice modifica via software invece di un "recupero" che possa simulare un effettivo riabbassamento dell'esposizione.

Il problema è sempre lo stesso. Gli esposimetri digitali sono molto diversi sia come metrica che come algoritmi di analisi dagli esposimetri delle fotocamere a pellicola e devono gestire un tipo di "centro scena" che non è analogo a quello delle pellicole ed alla loro curva caratteristica.

La maggior pare degli esposimetri espone già a destra compatibilmente con la gamma dinamica e con i possibili clipping che deve prevedere (e dipendono in parte anche dai filtraggi Bayer adottati). Per fare analisi comparative dovreste usare scene al limite della dinamica acquisibile dal sensore e per farlo servono software, banchi ottici e tipi di illuminazione che sono fuori dalla portata del fotoamatore con Photoshop/ACR/NX2.

Massimo
Lutz!
QUOTE(manovi @ May 11 2011, 10:52 AM) *
Non fornisce maggiore dinamica. Semplicemente la sposta. Eventuali shift cromatici sono solo critici alle basse luci per via del rumore ma sostanzialmente basta passare a 14 bit per eliminare il problema, se esiste, anche su quelli. Anche perchè a seconda della curva di gamma che il convertitore RAW usa (e che è proprietaria) la resa del RAW cambia. NX2 ad esempio chiude molto le basse luci e molto rumore sembra sparire.
Dato per "consolidato" che tale limite di esposizione della saturazione del sensore non è valutabile "on camera" ma solo in teoria analizzando il RAW non linearizzato (quello che si vede nel software come ACR/NX2 ha già attraversato tanti di quei passaggi che non dice nulla sulla reale saturazione del sensore ne quantomeno sulla conversione ADC avvenuta dopo la lettura.

Non c'entra il monitor. C'entra l'istogramma (che appunto è già falsato in visione).
Il convertitore software e la relativa esposizione (o altri controlli) benchè operino in fase lineare, sono solo dei guadagni costranti (gain) applicati ai valori già convertiti dal sensore al RAW e questo passaggio è già di per se una semplice modifica via software invece di un "recupero" che possa simulare un effettivo riabbassamento dell'esposizione.

Il problema è sempre lo stesso. Gli esposimetri digitali sono molto diversi sia come metrica che come algoritmi di analisi dagli esposimetri delle fotocamere a pellicola e devono gestire un tipo di "centro scena" che non è analogo a quello delle pellicole ed alla loro curva caratteristica.

La maggior pare degli esposimetri espone già a destra compatibilmente con la gamma dinamica e con i possibili clipping che deve prevedere (e dipendono in parte anche dai filtraggi Bayer adottati). Per fare analisi comparative dovreste usare scene al limite della dinamica acquisibile dal sensore e per farlo servono software, banchi ottici e tipi di illuminazione che sono fuori dalla portata del fotoamatore con Photoshop/ACR/NX2.

Massimo


E anche massimo ha detto un sacco di cose giustissime :-)
Maurizio.lb
QUOTE(manovi @ May 11 2011, 10:52 AM) *
I RAW delle D3/D700 e D300 sottoespongono di circa mezzo stop
....
La maggior pare degli esposimetri espone già a destra compatibilmente con la gamma dinamica e con i possibili clipping che deve prevedere (e dipendono in parte anche dai filtraggi Bayer adottati). Per fare analisi comparative dovreste usare scene al limite della dinamica acquisibile dal sensore e per farlo servono software, banchi ottici e tipi di illuminazione che sono fuori dalla portata del fotoamatore con Photoshop/ACR/NX2.
l'argomento interessa molto anche me.
ma ora non mi e' piu' chiaro se gli esposimetri "moderni" sottoespongono di circa mezzo stop o se compatibimente con la gamma dinamica ed i fenomeni di clipping espongono a destra.

Puoi suggerire dei libri che spiegano in dettaglio quanto hai cercato di riassumere?
Ciao
Mau
Massimo.Novi
QUOTE(Maurizio.lb @ May 11 2011, 11:53 AM) *
...ma ora non mi e' piu' chiaro se gli esposimetri "moderni" sottoespongono di circa mezzo stop o se compatibimente con la gamma dinamica ed i fenomeni di clipping espongono a destra.

Puoi suggerire dei libri che spiegano in dettaglio quanto hai cercato di riassumere?


1) Gli esposimetri sono tarati, a seconda del sensore montato, per fornire una lettura compatibile con il massimo di dinamica registrabile dal sensore. In alcuni casi corrisponde ad una sottoesposizione (su alcune Nikon e Canon) voluta, in altri semplicemente ad una valutazione del centro di esposizione spostato. Non esiste una regola di per se. Ad esempio si può tarare ACR per valutare il centro esposimetrico ma solo entro limiti ben precisi di applicazione. In generale è molto difficile che il produttore rischi la bruciatura delle alte luci nel sensore. In fase di ripresa non si può esattamente valutare come i tre canali potranno essere interpretati dai software. Anche i meccanismi di recupero alte luci differiscono tra software e software.

2) Non ci sono testi in quanto sono i produttori decidono come regolare gli esposimetri. In generale si potrebbero usare i datasheet dei sensori ma occorrerebbe conoscere esattamente il funzionamento deigli esposimetri e dei Matrix vari per poter sapere come sono regolati. Per valutare il centro esposimetrico è necessario analizzare il contenuto del RAW lineare in base all'EV della scena ed alla zona (I, II, ecc). Non è semplice.

Massimo
Maurizio.lb
QUOTE(manovi @ May 11 2011, 12:04 PM) *
1) Gli esposimetri sono tarati, a seconda del sensore montato, per fornire una lettura compatibile con il massimo di dinamica registrabile dal sensore. In alcuni casi corrisponde ad una sottoesposizione (su alcune Nikon e Canon) voluta, in altri semplicemente ad una valutazione del centro di esposizione spostato. Non esiste una regola di per se. Ad esempio si può tarare ACR per valutare il centro esposimetrico ma solo entro limiti ben precisi di applicazione. In generale è molto difficile che il produttore rischi la bruciatura delle alte luci nel sensore. In fase di ripresa non si può esattamente valutare come i tre canali potranno essere interpretati dai software. Anche i meccanismi di recupero alte luci differiscono tra software e software.

2) Non ci sono testi in quanto sono i produttori decidono come regolare gli esposimetri. In generale si potrebbero usare i datasheet dei sensori ma occorrerebbe conoscere esattamente il funzionamento deigli esposimetri e dei Matrix vari per poter sapere come sono regolati. Per valutare il centro esposimetrico è necessario analizzare il contenuto del RAW lineare in base all'EV della scena ed alla zona (I, II, ecc). Non è semplice.

Massimo
Grazie della risposta. Probabilmente mi sfuggono alcune parti del tuo ragionamento, perche' avere un esposimetro che in alcuni casi sottoespone, in altri sovraespone lo rende un po' ostico da utilizzare. O forse facevi riferimento ad esposimetri diversi. La mia d300s mi sembra abbia un esposizione "bilanciata", per questo normalmente cerco di esporre leggermente a destra, incorrendo appunto nei problemi di non linearita' di conversione dei colori e altri problemi descritti da dimapant in fase di PP.
Ho trovato invece una piccola introduzione sulla linearita' tra raw e pixel di un ricercatore del mit, probabilmente scavando meglio trovo maggiori info.
Ciao
Mau
Massimo.Novi
QUOTE(Maurizio.lb @ May 11 2011, 12:17 PM) *
Grazie della risposta. Probabilmente mi sfuggono alcune parti del tuo ragionamento, perche' avere un esposimetro che in alcuni casi sottoespone, in altri sovraespone lo rende un po' ostico da utilizzare.
...


Non lo fa "in alcuni casi". Viene tarato a seconda del produttore e del modello su un comportamento fisso che può essere diverso appunto da modello a modello di fotocamera.

Massimo
Maurizio.lb
QUOTE(manovi @ May 11 2011, 12:25 PM) *
Non lo fa "in alcuni casi". Viene tarato a seconda del produttore e del modello su un comportamento fisso che può essere diverso appunto da modello a modello di fotocamera.

Massimo
ok, quindi ti riferivi ad esposimetri differenti. In questo caso quindi riprendendo quanto dicevi sopra, "gli esposimetri di D3, D700 e D300 tendono a sottoesporre di mezzo stop" vuol dire che i sensori montati bruciano prima le alte luci quindi l'esposimetro compensa il problema sottoesponendo? Eppure mi sembra di aver letto su alcuni thread di utenti di d700 che sottoesponevano appositamente le letture perche' trovavano che l'esposimetro tendesse a sovraesporre.
Ciao
Mau
dimapant
QUOTE(manovi @ May 11 2011, 10:52 AM) *
Non fornisce maggiore dinamica. .......


Dato per "consolidato" che tale limite di esposizione della saturazione del sensore non è valutabile "on camera" ma solo in teoria analizzando il RAW.............

Non c'entra il monitor. .......

Il convertitore software e la relativa esposizione (o altri controlli) benchè operino in fase lineare, sono solo dei guadagni costranti (gain) applicati ai valori già convertiti dal sensore al RAW e questo passaggio è già di per se una semplice modifica via software invece di un "recupero" che possa simulare un effettivo riabbassamento dell'esposizione.

Il problema è sempre lo stesso. Gli esposimetri digitali sono molto diversi sia come metrica che come algoritmi di analisi dagli esposimetri delle fotocamere a pellicola e devono gestire un tipo di "centro scena" che non è analogo a quello delle pellicole ed alla loro curva caratteristica.

..........................Per fare analisi comparative dovreste usare scene al limite della dinamica acquisibile dal sensore e per farlo servono software, banchi ottici e tipi di illuminazione che sono fuori dalla portata del fotoamatore con Photoshop/ACR/NX2.

Massimo



Intanto grazie dell’intervento e delle precisazioni su certi settori, c’è sempre da imparare dal buon manovi, ma mi sento in dovere di fare anche io delle precisazioni, a maggior chiarezza su certi aspetti inerenti l’esporre a destra.

Quanto sotto è noioso se a uno non interessa esporre a destra, è una bella giornata e si può impiegare il tempo altrove.

Io non ho detto che esporre a destra fornisce maggiore dinamica, la dinamica la dà il sensore, le sue caratteristiche ed il sensore è lo stesso comunque tu esponi: ho detto che esponendo a destra, in certe foto, puoi catturare maggior dinamica (che esponendo normalmente) proprio perché ti sposti a destra, e se ti sposti a destra, verso le alte luci ( quelle oltretutto che hanno maggiore informazione) ed in considerazione del fatto che i moderni sensori di dinamica ne hanno da vendere (12 diaframmi o più a 200 ISO) se la sposti verso destra sicuramente quei diaframmi di dinamica disponibili con quel particolare sensore li usi tutti, con quei 12 diaframmi copri anche le ombre scure, mentre se esponi centrale e ti tieni distante dal limite di saturazione dei bianchi, o addirittura sottoesponi, la sposti, verso sinistra, sicuramente di dinamica ne perdi un po’, dato che perdi qualcosa sulle alte luci, che potevi registrare e non registri, mentre vai in zone sempre più buie con quei 12 diaframmi ed andando verso il buio perdi colore col rumore che imperversa (come giustamente dici tu ci sono slittamenti cromatici, io aggiungo sul verde-marrone) e riduci anche il rapporto segnale rumore, hai dunque maggior rumore nelle ombre.

Quante fotografia, in pratica, nell’uso quotidiano hanno più di 12 diaframmi di dinamica? Quello che vedo io in foto fatte sul campo, non certamente tutte, nemmeno tantissime, la hanno, molte ne hanno meno, ed in quel caso dunque potresti benissimo esporre lasciando giustamente fare alla macchina, tanto il sensore te le copre, ma, ripeto, se ti sposti a destra con l’istogramma, sfrutti meglio tutto quello che la luce ci mette a disposizione per essere sfruttato, sei sicuro di catturare tutta la dinamica e sicuro di ridurre o evitare slittamenti cromatici nelle ombre ed abbassi il rumore nelle ombre.

Se invece quella particolare foto di dinamica ne ha tanta, al limite o più del sensore, e delle foto in tali condizioni ci sono in percentuale non certo trascurabile, per quanto sopra, spostare a destra l’esposizione con i moderni sensori ad alta dinamica, te la fa sfruttare tutta, ed agli effetti pratici, in molte situazioni, l’allarghi rispetto ad una esposizione “nominale” o sottoesposizione, che taglierebbe a sinistra la dinamica, riduci slittamenti cromatici nelle ombre ed abbassi il rumore nelle ombre.

Io non ci vedo controindicazioni teoriche mai ed infatti la uso quando possibile: la controindicazione c’è, ed è grave, è pratica, è di non sfondare le alte luci e riportare l’immagine in carreggiata, correggerla da quella che non è una sovreasposizione, è un esporre molto abbondantemente, e qui ci vuole esperienza e sapere cosa si fa, e qui casca il famoso ciuco per moltissimi.

Vediamo.

1) Non sfondare i bianchi
Ho detto che bisogna esporre al limite della saturazione dei bianchi con l’istogramma visto nello, ossia rispetto allo spazio colore usato in fotoritocco, non ho detto rispetto all’istogramma di macchina.

E non ho citato l’istogramma di macchina molto volutamente, dato che giustamente l’istogramma di macchina è quello del Jpeg di quell’immagine ed oltretutto di quel particolare controllo immagine settato in macchina, si tratta dunque di PREVEDERE in scatto un istogramma di un file immagine a 16 bits (tipicamente un TIFF) nello spazio colore del fotoritocco, nel mio caso ProPhoto, dall’istogramma di un Jpeg, a 8 bit, che nel migliore dei casi opera in Adobe RGB, se questo è settato in macchina.

Per cercare di vedere subito, dalla fotocamera se hai sfondato i bianchi, per mia e di altri esperienza, l’istogramma di macchina che più si avvicina all’istogramma NON del RAW, quello non lo vedi mai, ma del file immagine nello spazio colore usato in fotoritocco, quello che vedi a casa, è quello con settaggi di macchina di spazio colore Adobe RGB e controllo immagine neutro con contrasto al minimo, tutto al minimo, proprio per avvicinarsi di più al RAW che prima della conversione dovrebbe (tu lo sai meglio di me, correggimi se sbaglio) avere curva di contrasto lineare.

E la differenza può essere notevole, anche un diaframma, la macchina ti dice che è bruciato il bianco mentre non lo è in fotoritocco, ma la realtà vera la vedi comunque DOPO lo scatto, a casa, in conversione del RAW, e se l’hai cappellata in scatto, butti via la tua preziosa fotografia (e questo succede a molti quando ci provano, si smontano subito).

2) Abbassamento della luminosità dell’immagine scattata a destra ed importanza del settaggio della luminosità del monitor.

Se anche non l’hai cappellata, su una immagine normale, hai un RAW con istogramma associato in spazio colore di fotoritocco che sfiora la bruciatura dei bianchi anche con immagine a dinamica bassa o normale, sulla quale non c’era la necessità di esporre a destra per problemi di rumore o altro ma tu hai fatta così, per avere il massimo dal RAW, RAW che adesso apri in ACR o altro convertitore.

Hai sovraesposto rispetto alla macchina ed adesso quel RAW sovaesposto esaminato in ACR o altro convertitore è, e spesso visibilmente, molto, troppo chiaro, niente di bruciato ma troppo chiaro per l’immagine che tu vuoi.

Bene, quell’immagine troppo chiara va scurita: di quanto la scurisci quell’immagine?

Il monitor, con il suo settaggio corretto di luminosità, c’entra eccome, se lo hai settato male ti viene la foto chiara o scura, sbagli a riportarla al valore, che, presumibilmente, avrebbe esposto la fotocamera senza la correzione, più scura di quell’immagine chiara.

3) Recupero della sottoesposizione.

L’unica maniera che abbiamo per fare quel recupero, noi fotoamatori, è di fare la ripresa con i comandi del convertitore, non abbiamo altra via, per riportare l’immagine ai valori ottimali di luminosità, contrasto saturazione ed a volte cromatismo, alterati dall’esposizione abbondante, riportarli a quei valori che presumibilmente avrebbe registrato la macchina fotografica se avessi esposto come dice lei, ma catturando un po’ meno di segnale utile e più rumore.

4) Quale va meglio come immagine? Quale delle due è meglio, quella esposta come la macchina o a destra? Nessuno va a fare e nessuno può fare prove comparate per vedere quale immagine è migliore, non abbiamo giustamente l’attrezzatura: noi sui visori termici, che, su molte caratteristiche hanno la stessa problematica, per ottimizzare l’immagine usiamo banchi e corpi neri di riferimento, calibrati a precisioni molto robuste, del costo di milioni (non è uno scherzo!), di euro, dunque lungi da un fotoamatore fare prove comparative.


Al solito, tutte le teorie sono belle ed affascinanti, splendide sulla carta e sulle slides delle presentazioni, ma alla fine contano i risultati nella pratica, e qui, in questo mondo, contano in stampa.


A me ha dato dei risultati che io ritengo visibilmente migliori, e con me altri anche molto esperti, alcuni a livello nazionale, ma al prezzo di farmi fare del lavoro addizionale e diverso, oltretutto per niente facile né per niente trascurabile, in conversione ed anche a volte, per ripresa, in fotoritocco, dato che devo riparametrare correttamente luminosità, contrasto e saturazione, a volte anche il cromatismo.

E’ questo lavoro addizionale che ha mandato in crisi i molti che avevano cominciato ad esporre a destra, non ce la fanno a riportare l’immagine completamente nel seminato, e l’hanno abbandonata, ma personalmente ritengo che abbia una sua visibile valenza ed ancora oggi, dato che c’è da dare una risposta ad una ulteriore domanda che l’utente che ha sollevato la questione non si è posta (non se la poteva porre!).


5) Il PIU’ IMPORTANTE: vale la pena coi sensori odierni?

La domanda ulteriore che non si è posta e che nessuno non si pone mai, ma io sì, avendo avuto una Canon 450 un tempo, a dinamica bassa e rumore alto, ed adesso la D7000 e la D 700, a grande alta è rumore basso, è la seguente: il gioco vale ancora la candela ?


In altri termini, con i sensori di oggi vale ancora applicare tale correzione? Quanto?


Ho fatto tante foto in A3 con quella Canon, foto che hanno suscitato (perdonatemi) stupore ed incredulità in moltissimi che le hanno viste, tanta era la pulizia ed il cromatismo pieno, e la Canon 450 D, fotocamera molto diffusa, era parecchio rumorosa: non si vede la differenza con foto fatte oggi con la D 700, anche in situazioni difficili, me certo non sempre, e quelle foto le facevo grazie a quella tecnica, per molti versi complessa.

Oggi la D 700, ma anche la D 7000 ti danno un segnale che ha nulla o ben poco rumore e tanti colori anche nelle ombre, cose da fantascienza, se comparata all’ottima ai suoi tempi Canon 450 D, D 700 e D 7000 che sputano fuori A3 ottimi di suo, senza troppo lavoro.

Personalmente, l’esposizione a destra la applico ancora, secondo me un po’ di miglioria c’è ancora e so fare bene la rimessa in careggiata dell’immagine, senza sforzo, ma la sua valenza la ritengo molto ridotta rispetto ad un tempo che vedeva sensori a molte più basse prestazioni: se uno non si muove veramente bene in conversione e fotoritocco, non vale più farla.

Altro sintomo reale del progresso molto veloce dell’elettronica, che rende più facile la vita anche a noi fotografi.

Saluti cordiali
Massimo.Novi
QUOTE(dimapant @ May 11 2011, 01:54 PM) *
1) Non sfondare i bianchi
....tutto al minimo, proprio per avvicinarsi di più al RAW che prima della conversione dovrebbe (tu lo sai meglio di me, correggimi se sbaglio) avere curva di contrasto lineare.


Lo "sfondamento" non avviene nel RAW o nella conversione ma nell'acquisizione del sensore. Già in conversione e campionamento si ha una prima "valutazione" della possibile saturazione.

QUOTE(dimapant @ May 11 2011, 01:54 PM) *
2) Abbassamento della luminosità dell’immagine scattata a destra ed importanza del settaggio della luminosità del monitor.


La luminanza del monitor non ha nulla a che vedere con l'immagine. Solo l'istogramma ed in realtà dipende un poco anche da altri parametri legati all'immagine (anche la carta, in caso di stampa).

QUOTE(dimapant @ May 11 2011, 01:54 PM) *
3) Recupero della sottoesposizione.


Operando via software non si ha il medesimo effetto di compensare in ripresa. Sembra tale ma è differente proprio perchè si opera sui valori RGB e già valutati dopo la demosaicizzazione e l'applicazione del WB.

QUOTE(dimapant @ May 11 2011, 01:54 PM) *
4) ...
A me ha dato dei risultati che io ritengo visibilmente migliori, e con me altri anche molto esperti, alcuni a livello nazionale, ma al prezzo di farmi fare del lavoro addizionale e diverso, oltretutto per niente facile né per niente trascurabile, in conversione ed anche a volte, per ripresa, in fotoritocco, dato che devo riparametrare correttamente luminosità, contrasto e saturazione, a volte anche il cromatismo.


Sarebbe da valutare se la medesima immagine esposta correttamente e operando sulla semplice riduzione di rumore avrebbe portato a risultati uguali.

QUOTE(dimapant @ May 11 2011, 01:54 PM) *
5) Il PIU’ IMPORTANTE: vale la pena coi sensori odierni?
....la sua valenza la ritengo molto ridotta rispetto ad un tempo che vedeva sensori a molte più basse prestazioni: se uno non si muove veramente bene in conversione e fotoritocco, non vale più farla.


CVD...

Massimo
dimapant
QUOTE(dimapant @ May 11 2011, 01:54 PM) *
3) Recupero della sottoesposizione.



Errore di scrittura: è sovraesposizione non sottoesposizione
Pardon
Massimo.Novi
QUOTE(Maurizio.lb @ May 11 2011, 01:50 PM) *
...vuol dire che i sensori montati bruciano prima le alte luci quindi l'esposimetro compensa il problema sottoesponendo? Eppure mi sembra di aver letto su alcuni thread di utenti di d700 che sottoesponevano appositamente le letture perche' trovavano che l'esposimetro tendesse a sovraesporre.
...


No, sottoespongono per lasciare un ampio margine di recupero sulle alte luci. Il sensore lo consente.

Massimo

QUOTE(dimapant @ May 11 2011, 02:14 PM) *
Errore di scrittura: è sovraesposizione non sottoesposizione


Ok ma il concetto non cambia.

Massimo
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