Ciao a tutti,
ho preso da poco il 70-200 f2,8 VR e volevo sapere come si comporta e quanta luminosità (in termini di f) andrei a perdere con un duplicatore di focale (io pensavo al 1,7x).
grazie a tutti

Io possiedo sia il 70-200 VR (I) che il TC-E17..
Non ho avuto troppo tempo per fare delle prove concrete ma le poche volte che li ho usati assieme (su D90) il risultato è stato molto buono..
Lasciando perdere le foto fatte alla luna (su cavalletto) che magari non fanno testo, ce ne sono comunque delle altre (animali) che mi piacciono molto per resa..
A quanto si dice in giro, è l'accoppiata vincente per rispettare il giusto connubio "fattore di moltiplicazione - qualità delle immagini"..

Uso sia il TCE 14 con risultati a mio avviso ottimi, che il TCE 20 II, con il quale ho rilevato un sensibile rallentamento dell'autofocus, fastidioso nella fotografia sportiva

e quanto si perde in luminosità? intendo dire, il 70-200 f2,8 con un duplicatore 1,7 diventa un 119-340 mm con f?

Col TC17EII va benissimo, l'AF resta piuttosto reattivo e la qualità non decade tanto come col TC20EII

1 stop e 1/2.

Mauro

quindi va a f4..... con tutti e tre i duplicatori?

TC-14 - 1 stop
TC-17 - 1,5 stop
TC-20 - 2 stop

f 4.8.
Io lo uso con il 1.7 con risultati buoni già da TA, a TA con il 20 (II non il III che non conosco) i risultati erano molto deludenti e a f5.6 tanto che l'ho venduto.
Ciao.

Il Tc 20 III, (quello nuovo per capirsi) con lente asferica Và molto bene.


Ciiao Mauro

Però attento. E' vero che realmente si perde uno stop e mezzo ma questa risposta è foriera di malintesi. La stessa Nital ci ha giocato un po' a suo tempo. Perchè, noi che non abbiamo studiato matematica a Princeton siamo abituati a moltiplicare l'apertura massima per quello che ci dicono. Quindi se facciamo 2,8x1,5 otteniamo 4,2. Però il risultato reale è 4,8. Un giorno, mi pare fosse Lambretta, ha tentato di spiegarmene il motivo matematico. Mi fece notare, e ricordare, che i numeretti del diaframma in realtà sono frazioni dell'unità, quindi non 2,8 ma 1/2,8 e così via (1/1, 1/1,4, ..., 1/16, 1/32, ecc.). Nonostante ciò non ci ho mai capito granché. Quindi, quell'1,7 consideralo il fattore moltiplicante l'apertura massima e otterrai 4,8 senza spremerti troppo le meningi (2,8x1,7=4,8).

Quoto. Quella dello stop e mezzo mi è sempre sembrata una cz.. I diaframmi interi sono f4 e f5.6 e 4.8 ci sta in mezzo, è qui che si genera il malinteso.

In realtà non noto nulla di strano nel calcolo, f2.8 + uno stop = f4, f4 + mezzo stop = f4.8 (ovvero la metà tra f4 e f5.6 che è la reale apertura) ... il tutto senza scomodare formuloni e grandi matematici.

Non c'è bisogno di grandi formuloni. Poiché la luce si distribuisce su una superficie basta fare una media geometrica (radice quadrata) tra 1 stop e due stop quindi:
f = SQRT (4,0*5,6) = 4,8 circa.
Tutto qui.

Saluti
Stefano

Se tra due stop interi la metà non è la media matematica (es tra f4 e f8 lo stop intermedio è f5.6 non f6 tra f 2.8 e f5.6 è f4 non f4.2 e così via) perchè per il mezzo stop diventa la media matematica?