So bene che si tratta di considerazioni alquanto soggettive e che non ci sia una risposta univoca, pertanto userò una psicologia inversa per chiederlo: esiste un formato minimo sotto il quale non conviene scendere?
Mi stavo difatti orientando verso il 15x23, che dovrebbe corrispondere più o meno ad un A5, ma nell'ampia nuvola di questo discorso i pareri sono ovviamente contrastanti: chi predilige il classico 20x30 e chi addirittura si spinge oltre proponendo 30x45 o superiori (ma son fotografi o creatori di cinelocandine?)
Mi sto rendendo conto chè è uno sclero pazzesco organizzare questa cosa, ed il formato non è che una goccia di tutto l'insieme
PS: visto che per il risultato è fondante il "movente" per il quale lo si crea, il mio in questione sarebbe più che altro un portfolio entry-level di me stesso, ovvero rivolto a proporsi come apprendista in qualche studio, e per avere sottomano qualcosa di immediato da mostrare per gli sporadici lavoretti in giro e non certo per il National Geographic, alchè i generi -sia pure accuratamente separati- verrebbero proposti tutti insieme senza necessariamente un filo logico a collegarli, fatto che sconsigliano pressochè tutti ed ulteriore motivo di cruccio