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marco.cassar
Salve, vorrei discutere di un aspetto tecnico legato alla luminosita' di questi due obiettivi e di quanto il VR possa compensarne la minore luminosita' del 105mm Micro rispetto al DC.

Allora cerchero' di seguire un ragionamento logico e chiaro:

105mm VR Micro - Tempo di scatto in sicurezza 1/160 circa onde evitare il mosso
Recupero del VRII 4 stop ossia 1/160 - 1/80 - 1/40 - 1/20 quindi posso scattare almeno teoricamente a tempi di 1/30 almeno

105mm DC - Tempo di scatto in sicurezza 1/160 circa onde evitare il mosso

Ora detto cio' calcoliamo la differenza di luminosita' equivalente
105/2.8 = 37.50 ne deriva area 1.103,91
105/2.0 = 52.50 ne deriva area 2.163,66
Quindi deriva che il 105mm f/2 e' quasi il doppio piu' luminoso del 105mm f/2.8. Perfetto credo fin qui di non aver sbagliato nulla.

Ora da qui in poi inizia il mio dubbio e si fermano anche le mie conoscenze.

Significa che detto tutto sto' e dopo tutti questi calcoli matematici (forse inutili) che in condizioni di scarsa luminosita' ed a parita' di ISO col 105mm f/2.0 DC scatto al massimo con un tempo di sicurezza minimo di 1/80 equivalenti ma non effettivi (alla massima apertura del diaframma) mentre col 105mm f/2.8 VRII posso scattare anche ad 1/40 ??
Ipotesi: f/2.0 - 1/160 e' equivalente a f/2.8 - 1/40 come esposizione ??

La mia domanda non e' per valutare le qualita' di nitidezza, bokeh, contrasto, ecc cioe' tutti gli altri elementi di valutazione per la scelta di un obietitvo piuttosto che un altro, ma solo in termini di luminosita' effettiva sul campo. Grazie sperando di non avervi annoiato.
kintaro70
Da f2 a f2.8 cambia che si raddoppia la luce che entra, passare da 1/40 a 1/160 la luce che entra è 4 volte di meno.

Al di la delle considerazioni sulla risposta di un obiettivo e sul suo indirizzo d'uso, posso dire che il 105 DC è ottimo per ritratti in quanto più gentile, ma paga una distanza min di MaF di 1mt circa

Il 105 Micro invece è molto più duro e contrastato, il che lo rende meno adatto ai ritratti a meno di PP significative sulle foto, ma ti avvantaggia con un RR 1:1 ovvero una min distanza di MaF di circa 1/3 rispetto al Defocus.

Una foto fatta col 105 DC tanto per vedere che non di sola luce si valuta un obiettivo
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali. Ingrandimento full detail : 4.5 MB

Stesso soggetto col Micro VR
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali. Ingrandimento full detail : 5.4 MB
sandrofoto
C'è anche un'altro parametro da valutare, con il VR è vero che recuperi qualche stop potendo usare tempi più lenti, ma questo discorso vale solo per i soggetti statici.
Se il soggetto si muove anche poco, la foto comunque sarà mossa.
Io sceglierei il 105 micro, è vero che è un pò duro sui ritratti, ma è altrettanto vero che diventa più universale visto che è un ottimo macro.
A me personalmente delle due foto che ha postato kintaro70, preferisco quella fatta con il micro 105 2,8.
Ma è un parere personale in base ai propri gusti!
Luigi_FZA
QUOTE(sandrofoto @ Jan 27 2011, 02:31 PM) *
............Ma è un parere personale in base ai propri gusti!

e giusto per restare in tema di gusti o scelte personali, io su formato pieno, conto di associare al 105 VR micro il 135 DC invece del 105; questo tenuto conto che "in basso" oltre al 105 c'e' gia l'85.

L.
marco.cassar
QUOTE(Luigi_FZA @ Jan 27 2011, 03:00 PM) *
e giusto per restare in tema di gusti o scelte personali, io su formato pieno, conto di associare al 105 VR micro il 135 DC invece del 105; questo tenuto conto che "in basso" oltre al 105 c'e' gia l'85.

L.


Si d'accordo che non si valuti l'obiettivo solo dalla luminosita' l'avevo gia' premesso e considerato.

Posseggio gia' l'85mm f/1.8, ma ecco la mia non era una domanda finalizzata alla scelta tra questi due ottimi obiettivi, ma bensi' in termini teorici/numerici.

Cioe' al fine di evitare tempi di scatto troppo lenti e non far lievitare troppo il prezzo verso ottiche molto luminose il sistema VR svolge egregiamente il proprio compito?
Ripolini
QUOTE(marcox076 @ Jan 27 2011, 03:37 PM) *
... al fine di evitare tempi di scatto troppo lenti e non far lievitare troppo il prezzo verso ottiche molto luminose il sistema VR svolge egregiamente il proprio compito?

Assolutamente sì.
Col 105 VR fai foto che ti sogni con altri obiettivi di focale simile.
Avendo anche il 100/2 Zeiss ZF, che è migliore del 105 VR, spesso preferisco il Nikon proprio per il VR (oltre all'AF). Ci sono scatti che ho fatto (a persone) a 1/40 a mano libera (su DX !) col 105 VR che non avrei ottenuto con la stessa semplicità usando un 100/2.
Non è un caso se gli zoom 70-200/2.8 di Nikon/Canon sono VR/IS ... wink.gif
Ultima considerazione: lo sfocato del 105 VR è "ottimo" e qui vedi un confronto col Nikkor AIS 105/1.8 a f/4, che è sicuramente un'ottica da ritratto.
kintaro70
QUOTE(marcox076 @ Jan 27 2011, 03:37 PM) *
...

Cioe' al fine di evitare tempi di scatto troppo lenti e non far lievitare troppo il prezzo verso ottiche molto luminose il sistema VR svolge egregiamente il proprio compito?


Ci sono vari parametri da tener in considerazione, il controllo della PdC ad esempio, se ti serve lavorare a f2.8 col micro non lo puoi fare, visto che alla minima distanza di MaF è un f5 effettivo.

In linea di massima su soggetti statici il VR recupera qualcosa di certo.
Giacomo.B
Mah! A parte il quesito sulla luminosita' non vedo come si possa paragonare un obiettivo studiato espressamente per il ritratto con uno studiato espressamente per la macro.
Penso che Kintaro riassuma benissimo la cosa, questi sono due obiettivi (eccellenti) che convivono tranquillamente nei corredo fotografico, ma che non sostituiscono, se non per necessita', l'uno con l'altro...
In parole povere, se non si possiede un obiettivo da ritratto, un 105micro puo' andar bene....ma resta inteso che un 85mm un 105 o un 135 sono sicuramente migliori per quel tipo di foto! smile.gif

Saluti

Giacomo
Ripolini
QUOTE(kintaro70 @ Jan 27 2011, 04:31 PM) *
Ci sono vari parametri da tener in considerazione, il controllo della PdC ad esempio, se ti serve lavorare a f2.8 col micro non lo puoi fare, visto che alla minima distanza di MaF è un f5 effettivo.

Qualsiasi obiettivo, se costretto a focheggiare a 1:1 perde luminosità e il suo diaframma effettivo cambia.
A 1m di distanza, l'apertura massima del 105 VR è ancora f/2.8. Al limite può segnare f/3 ... ma è la stessa identica cosa a tutti gli effetti.
Ripolini
QUOTE(Giacomo.B @ Jan 27 2011, 04:54 PM) *
Mah! A parte il quesito sulla luminosita' non vedo come si possa paragonare un obiettivo studiato espressamente per il ritratto con uno studiato espressamente per la macro.

Basta confrontarli, come ho fatto io (vedi link al mio post precedente).
Il 105 VR è un obiettivo che va benissimo nel ritratto, come pure il 100/2 Makro-Planar.
Tant'è che Nikon ha dovuto dare qualcosa in più al suo 105/2 DC, ovvero la capacità di variare l'aberrazione sferica mediante il Defocus Control.
Se uno non usa il DC, il 100/2 Zeiss va benissimo per fare ritratti a f/2. A f/2.8 il 105 VR va perfettamente nel ritratto.
Quindi esistono 105 mm in grado di aumentare l'aberrazione sferica, e 105 mm che non hanno questa funzione.
Tutto qui.
marco.cassar
QUOTE(Giacomo.B @ Jan 27 2011, 04:54 PM) *
Mah! A parte il quesito sulla luminosita' non vedo come si possa paragonare un obiettivo studiato espressamente per il ritratto con uno studiato espressamente per la macro.
Penso che Kintaro riassuma benissimo la cosa, questi sono due obiettivi (eccellenti) che convivono tranquillamente nei corredo fotografico, ma che non sostituiscono, se non per necessita', l'uno con l'altro...
In parole povere, se non si possiede un obiettivo da ritratto, un 105micro puo' andar bene....ma resta inteso che un 85mm un 105 o un 135 sono sicuramente migliori per quel tipo di foto! smile.gif

Saluti

Giacomo


Io avevo premesso all'inizio che non era mia intenzione paragonare le due ottiche...volevo solo discutere in termini di luminosita' tralasciando tutti gli altri fattori e ben sapendo che in un ottice la luminosita' non e' tutto.
Era mia intenzione conoscere se tecnicamente il VR potesse compensare efficaciemente un apertura massima quasi doppia (tra 2.0 e 2.8) della lenta stessa a parita' di focale.
busher
QUOTE(Ripolini @ Jan 27 2011, 05:25 PM) *
Qualsiasi obiettivo, se costretto a focheggiare a 1:1 perde luminosità e il suo diaframma effettivo cambia.
A 1m di distanza, l'apertura massima del 105 VR è ancora f/2.8. Al limite può segnare f/3 ... ma è la stessa identica cosa a tutti gli effetti.


scusa in un altro post ho letto che era 2.8 all'infinito...
è sbagliato?
castorino
QUOTE(Bush Man @ Jan 27 2011, 06:08 PM) *
scusa in un altro post ho letto che era 2.8 all'infinito...
è sbagliato?

La lunghezza focale di un'ottica viene determinata misurandola quando si mette a fuoco all'infinito, il modo corretto di focheggiare è quello di spostare le lenti in avanti con un'elicoide o se non sufficiente aggiungendo dei tubi di prolunga, è chiaro a questo punto che rimanendo uguale il diametro della lente ma allungandosi la distanza dal piano focale il suo valore f/ che definisce tale rapporto aumenta. Per mettere a fuoco al rapporto 1-1 la lunghezza focale raddoppia! Un'ottica 200mm f4 all'infinito diventa un 400mm f8 quando mette a fuoco al rapporto 1-1! La moderna progettazione ha ridefinito la costruzione delle ottiche ma non i principi fisici su cui l'ottica fisica si basa, un 70-200 rimane delle stesse dimensioni sia variando la focale sia variando la messa a fuco ma quanti compromessi dobbiamo accettere affinchè questo avvenga!
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali. Ingrandimento full detail : 1.4 MB
Ciao Rino
ang84
QUOTE(castorino @ Jan 27 2011, 06:40 PM) *
La lunghezza focale di un'ottica viene determinata misurandola quando si mette a fuoco all'infinito, il modo corretto di focheggiare è quello di spostare le lenti in avanti con un'elicoide o se non sufficiente aggiungendo dei tubi di prolunga, è chiaro a questo punto che rimanendo uguale il diametro della lente ma allungandosi la distanza dal piano focale il suo valore f/ che definisce tale rapporto aumenta. Per mettere a fuoco al rapporto 1-1 la lunghezza focale raddoppia! Un'ottica 200mm f4 all'infinito diventa un 400mm f8 quando mette a fuoco al rapporto 1-1! La moderna progettazione ha ridefinito la costruzione delle ottiche ma non i principi fisici su cui l'ottica fisica si basa, un 70-200 rimane delle stesse dimensioni sia variando la focale sia variando la messa a fuco ma quanti compromessi dobbiamo accettere affinchè questo avvenga!
Ingrandimento full detail : 1.4 MB
Ciao Rino


e questo è un ritratto di una classica cimice?? Con che obiettivo? Non credo sia solo il 105Micro.. Hai messo qualche tubo di prolunga? complimenti!
edate7
QUOTE(marcox076 @ Jan 27 2011, 05:40 PM) *
cool.gif--><div class='quotetop'>QUOTE(Giacomo.B @ Jan 27 2011, 04:54 PM) *</div><div class='quotemain'><!--quotec-->Mah! A parte il quesito sulla luminosita' non vedo come si possa paragonare un obiettivo studiato espressamente per il ritratto con uno studiato espressamente per la macro.
Penso che Kintaro riassuma benissimo la cosa, questi sono due obiettivi (eccellenti) che convivono tranquillamente nei corredo fotografico, ma che non sostituiscono, se non per necessita', l'uno con l'altro...
In parole povere, se non si possiede un obiettivo da ritratto, un 105micro puo' andar bene....ma resta inteso che un 85mm un 105 o un 135 sono sicuramente migliori per quel tipo di foto! smile.gif

Saluti

Giacomo

Io avevo premesso all'inizio che non era mia intenzione paragonare le due ottiche...volevo solo discutere in termini di luminosita' tralasciando tutti gli altri fattori e ben sapendo che in un ottice la luminosita' non e' tutto.
Era mia intenzione conoscere se tecnicamente il VR potesse compensare efficaciemente un apertura massima quasi doppia (tra 2.0 e 2.8) della lenta stessa a parita' di focale.


Io considererei più un guadagno effettivo di 3 stop anzichè 4. A questo punto (considerazioni sull'uso specifico degli obiettivi a parte) le differenze tra i due 105 sono molto più sfumate, in termini di luminosità "calcolata"... e mi orienteri sul 105VR micro se dovessi fare soprattutto macro e pochi ritratti, sul 105DC se dovessi fare solo ritratti.
Ciao!
Ripolini
QUOTE(Bush Man @ Jan 27 2011, 06:08 PM) *
scusa in un altro post ho letto che era 2.8 all'infinito...
è sbagliato?

No.
Il diaframma effettivo, fe, lo calcoli così:
fe = f(1+R/P)
dove f è il diaframma impostato (quello che imposteresti con un qualsiasi obiettivo dotato di ghiera dei diaframmi).
R è il rapporto di ingrandimento o di riproduzione. R = 0 all'infinito, in quanto le dimensioni di un oggetto all'infinito sono riprodotte con dimensioni nulle sul piano sensibile (sensore o pellicola che sia). P è il fattore pupillare, ossia il rapporto tra pupilla in uscita e pupilla in entrata (P = 1 per obiettivi perfettamente simmetrici).
Quindi, quando l'obiettivo è all'infinito, R=0 e fe = f. I due valori dunque coincidono.
A 1 m di distanza, il valore di R di un 100 mm (macro o non macro non conta) è circa 1/10, o 0,1.
Se metti questo valore nella formulina ottieni, per un diaframma impostato a 2,8 e assumendo P = 0,7 per un medio-tele (per i tele P è sempre minore di 1):
fe = 2,8(1+0,1/0,7) = 3,2.
Un valore che differisce di meno di 1/3 di stop dal valore all'infinito.
Questo vale anche per il 105 DC, ovviamente. Il fatto che non leggi f/3,2 bel mirino quando focheggi a 1 m col 105/2 DC dipende solo dal chip interno all'obiettivo. Infatti, poiché l'obiettivo non è un macro, il chip non è programmato per informare la fotocamera della diminuzione di apertura effettiva che si ha alle medie distanze. Proprio perché alle distanze "normali" la differenza tra fe all' infinito e fe a tali distanze è irrilevante.
Per inciso, gli obiettivi Canon non trasmettono mai questa informazione alla fotocamera, neanche a 1:1. Se focheggi il 100 macro Canon alla minima distanza, lui indica invece sempre f/2.8 alla fotocamera. Non è sbagliato: nel mirino della fotocamera leggi il diaframma che un fotografo leggerebbe sulla ghiera di un obiettivo manuale. La fotocamera tiene comunque conto del fatto che alla minima distanza sta entrando meno luce (per via della riduzione dell'angolo di campo inquadrato, che si riduce considerevolmente quando aumenti R) e quindi l'esposizione risulta comunque corretta. E' - se vuoi - una diversa "filosofia".
Per chi come me ha usato per anni ottiche AI, è del tutto indifferente l'una o l'altra.

QUOTE(castorino @ Jan 27 2011, 06:40 PM) *
Per mettere a fuoco al rapporto 1-1 la lunghezza focale raddoppia![b]

No.
Anzi, per i moderni macro a lenti flottanti succede addirittura l'esatto contrario.
Il mio AF ED 200/4 a 1:1 è circa un 125 mm.
Oh ragassi (alla Bersani laugh.gif ), ma dove leggete 'ste cose! blink.gif
ayrtonrezzafrdasilva
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali. Ingrandimento full detail : 841.9 KB

Prendo spunto dal tuo intervento su questo forum per porre alcune riflessioni che mi vengono sollecitate ogni volta che leggo, non solo qui, di questioni tecniche che riguardino obbiettivi ed altro materiale fotografico in genere, specie obbiettivi però. Mi sono consumato gli occhi a leggere confronti dati, numeri, misurazioni varie per accorgermi alla fine che contano relativamente, in quanto solo il nostro occhio ci può dire cosa è meglio per noi. Quello che piace a noi può non piacere ad altri e se anche le misurazioni di laboratorio affermano: eccellente! potrebbe non bastarci. Ti porto un esempio:
possiedo fra gli altri un 24/70 f.2.8 e ho letto giudizi ottimi ovunque su questa lente, però io l'ho rimesso nella scatola e se fossi obbligato a "saldare" sulla mia d700 questo zoom tuttofare o il 105 1.8 AIS che da pochi giorni arricchisce il mio corredo, non avrei dubbi: "salderei" questo ultimo del quale puoi vedere la prima foto che mi è venuta.
Mi sbaglierò, ma considerazioni di carattere tecnico su questa materia, per quanto utili, non ci porteranno mai a scegliere il meglio perché le variabili sono anche altre e attengono alle sfumature mai misurabili delle nostre sensibilità visive ed emotive.
Grazie per lo spunto che mi hai dato per esprimere queste mie riflessioni che spero di confrontare con altri frequentatori di questo forum.
ciao
P.S. (visto che si parlava di 105)
Il 105 1.8 AIS non è AF, non é VR, ma soprattutto non lo fanno più. Peccato.
Ripolini
QUOTE(ayrtonrezzafrdasilva @ Jan 27 2011, 09:34 PM) *
Mi sbaglierò, ma considerazioni di carattere tecnico su questa materia, per quanto utili, non ci porteranno mai a scegliere il meglio perché le variabili sono anche altre e attengono alle sfumature mai misurabili delle nostre sensibilità visive ed emotive.

Il 105/1.8 AIS (l'ho avuto per anni) è un obiettivo non completamente corretto per l'aberrazione sferica, che a tutta apertura causa perdita di contrasto e accentua la sfocatura dei piani fuori fuoco.
E' questa la ragione tecnica (perché c'è sempre una ragione tecnica al comportamento di uno strumento, quale è anche un obiettivo) che produce la resa visibile nella foto che hai postato (la cui cromia però non mi convince del tutto).
Quando acquistai lo Zeiss ZF 100/2, vendetti il 105/1.8 perché, come dici tu:

QUOTE(ayrtonrezzafrdasilva @ Jan 27 2011, 09:34 PM) *
solo il nostro occhio ci può dire cosa è meglio per noi.


Saluti,

R.
busher
QUOTE(Ripolini @ Jan 27 2011, 07:36 PM) *
No.
Il diaframma effettivo, fe, lo calcoli così:
fe = f(1+R/P)
dove f è il diaframma impostato (quello che imposteresti con un qualsiasi obiettivo dotato di ghiera dei diaframmi).
R è il rapporto di ingrandimento o di riproduzione. R = 0 all'infinito, in quanto le dimensioni di un oggetto all'infinito sono riprodotte con dimensioni nulle sul piano sensibile (sensore o pellicola che sia). P è il fattore pupillare, ossia il rapporto tra pupilla in uscita e pupilla in entrata (P = 1 per obiettivi perfettamente simmetrici).
Quindi, quando l'obiettivo è all'infinito, R=0 e fe = f. I due valori dunque coincidono.
A 1 m di distanza, il valore di R di un 100 mm (macro o non macro non conta) è circa 1/10, o 0,1.
Se metti questo valore nella formulina ottieni, per un diaframma impostato a 2,8 e assumendo P = 0,7 per un medio-tele (per i tele P è sempre minore di 1):
fe = 2,8(1+0,1/0,7) = 3,2.
Un valore che differisce di meno di 1/3 di stop dal valore all'infinito.
Questo vale anche per il 105 DC, ovviamente. Il fatto che non leggi f/3,2 bel mirino quando focheggi a 1 m col 105/2 DC dipende solo dal chip interno all'obiettivo. Infatti, poiché l'obiettivo non è un macro, il chip non è programmato per informare la fotocamera della diminuzione di apertura effettiva che si ha alle medie distanze. Proprio perché alle distanze "normali" la differenza tra fe all' infinito e fe a tali distanze è irrilevante.
Per inciso, gli obiettivi Canon non trasmettono mai questa informazione alla fotocamera, neanche a 1:1. Se focheggi il 100 macro Canon alla minima distanza, lui indica invece sempre f/2.8 alla fotocamera. Non è sbagliato: nel mirino della fotocamera leggi il diaframma che un fotografo leggerebbe sulla ghiera di un obiettivo manuale. La fotocamera tiene comunque conto del fatto che alla minima distanza sta entrando meno luce (per via della riduzione dell'angolo di campo inquadrato, che si riduce considerevolmente quando aumenti R) e quindi l'esposizione risulta comunque corretta. E' - se vuoi - una diversa "filosofia".
Per chi come me ha usato per anni ottiche AI, è del tutto indifferente l'una o l'altra.


Ti ringrazio per tutte queste info e precisazioni...
più leggo il forum e più mi sento ignorante...

Non avendo mai affrontato il mondo macro, sono completamente a digiuno di questi concetti...
ti chiedo gentilmente se potessi approfondire un attimino sulla questione del fattore pupillare.

per un 50 1.8
p.e.=27.78mm giusto?
p.u. come si calcola?

grazie per la pazienza
andrea
Ripolini
QUOTE(Bush Man @ Jan 28 2011, 10:28 AM) *
per un 50 1.8
p.e.=27.78mm giusto?
p.u. come si calcola?

La p.e. non coincide sempre con il rapporto tra focale e apertura relativa anche se nel caso del mio AIS 50/1.8 io misuro (come spiego sotto) una p.e. di 26,6 mm e quindi assai vicina al valore "teorico" da te citato.
Prendi un obiettivo. Mettilo alla massima apertura.
Osservalo dalla parte della lente anteriore. Con un righello millimetrato misura le dimensioni del foro che vedi.
Quella è la p.e.
Osserva poi l'obiettivo dalla parte della baionetta posteriore. Misura il foro che vedi con un righello. Quella è la p.u.
Tieni conto che i valori di p.e. e p.u. variano con la distanza di messa a fuoco.
Pertanto, il valore di P della formula che ho dato sopra va calcolato alla distanza di messa fuoco corrispondente al valore di R che usi nella formula medesima.
Faccio un esempio col 105 VR che ho qui sulla mia scrivania, accanto a me.
Se metto a fuoco all'infinito misuro una p.e. di circa 28 mm (che è un valore diverso da 105/2,8), e una p.u. di circa 27 mm. Allora P è circa 1 (0,96). Se metto a fuoco a 1 m, p.e. = 29 mm, p.u. = 25 mm. P = p.u./p.e. = 25/29 = 0.86.
A 1:1 ho P = p.u./p.e. = 20/35 = 0.57 !
Adesso che ho il valore di P, posso stimare l'apertura effettiva.
A 1 m abbiamo un R che è 1/( = 0,125 e una massima apertura:
fe = f(1+R/P) = 2,8(1+0.125/0.86) = 3,2.
A 1:1 abbiamo
fe = 2,8(1+1/0.57) = 7,7
Maa 1:1 l'apertura massima del 105 VR è f/5! Allora il calcolo è sbagliato?
No. L'apertura relativa è, appunto, relativa alla lunghezza focale. Se il nostro 105 VR avesse una focale di 105 mm anche a 1:1, la sua apertura relativa sarebbe f/7,7, considerata l'asimmetria dello schema ottico a 1:1 (P = 0,57, e non 1). La sua focale è "più corta". E' di circa 78 mm. L'apertura effettiva è dunque proporzionalmente "più grande".
7,7x78/105 = 5,7.
Il valore non coincide con f/5 perché:
1) ho misurato le pupille di entrata e uscita con un righello e quindi ho un errore di almeno 1 mm per ciascun valore;
2) la lunghezza focale a 1:1 e' stimata dalla distanza di messa a fuoco (314 mm) usando la formula per le lenti sottili, e dunque è una lunghezza focale approssimata anche lei.

Quindi per stimare l'apertura effettiva che di un obiettivo macro a lenti flottanti occorre conoscere anche quanto varia la lunghezza focale con la distanza di messa a fuoco.
Tutte queste complicazioni si possono trascurare a distanze di messa fuoco tali per cui R > 1:10. In quel caso si può dire che la apertura relativa (come pure la lunghezza focale di un obiettivo a lenti flottanti) sono "praticamente" le stesse che ha all'infinito (variazioni fino a 1/3 di stop sono assolutamente trascurabili all'atto pratico).

QUOTE(Bush Man @ Jan 28 2011, 10:28 AM) *
grazie per la pazienza
andrea

Ho sempre pazienza con chi ha voglia di ragionare ... wink.gif
Ciao,

R.
Ripolini
QUOTE(Ripolini @ Jan 28 2011, 11:22 AM) *
Tutte queste complicazioni si possono trascurare a distanze di messa fuoco tali per cui R > 1:10.

C'è un errore di battitura.
Intendendo dire R < 1:10 ... (ossia a lunghe distanze, maggiori - diciamo - di circa 10 volte la lunghezza focale).
busher
QUOTE(Ripolini @ Jan 28 2011, 11:22 AM) *
La p.e. non coincide sempre con il rapporto tra focale e apertura relativa anche se nel caso del mio AIS 50/1.8 io misuro (come spiego sotto) una p.e. di 26,6 mm e quindi assai vicina al valore "teorico" da te citato.
Prendi un obiettivo. Mettilo alla massima apertura.
Osservalo dalla parte della lente anteriore. Con un righello millimetrato misura le dimensioni del foro che vedi.
Quella è la p.e.
Osserva poi l'obiettivo dalla parte della baionetta posteriore. Misura il foro che vedi con un righello. Quella è la p.u.
Tieni conto che i valori di p.e. e p.u. variano con la distanza di messa a fuoco.
Pertanto, il valore di P della formula che ho dato sopra va calcolato alla distanza di messa fuoco corrispondente al valore di R che usi nella formula medesima.
Faccio un esempio col 105 VR che ho qui sulla mia scrivania, accanto a me.
Se metto a fuoco all'infinito misuro una p.e. di circa 28 mm (che è un valore diverso da 105/2,8), e una p.u. di circa 27 mm. Allora P è circa 1 (0,96). Se metto a fuoco a 1 m, p.e. = 29 mm, p.u. = 25 mm. P = p.u./p.e. = 25/29 = 0.86.
A 1:1 ho P = p.u./p.e. = 20/35 = 0.57 !
Adesso che ho il valore di P, posso stimare l'apertura effettiva.
A 1 m abbiamo un R che è 1/( = 0,125 e una massima apertura:
fe = f(1+R/P) = 2,8(1+0.125/0.86) = 3,2.
A 1:1 abbiamo
fe = 2,8(1+1/0.57) = 7,7
Maa 1:1 l'apertura massima del 105 VR è f/5! Allora il calcolo è sbagliato?
No. L'apertura relativa è, appunto, relativa alla lunghezza focale. Se il nostro 105 VR avesse una focale di 105 mm anche a 1:1, la sua apertura relativa sarebbe f/7,7, considerata l'asimmetria dello schema ottico a 1:1 (P = 0,57, e non 1). La sua focale è "più corta". E' di circa 78 mm. L'apertura effettiva è dunque proporzionalmente "più grande".
7,7x78/105 = 5,7.
Il valore non coincide con f/5 perché:
1) ho misurato le pupille di entrata e uscita con un righello e quindi ho un errore di almeno 1 mm per ciascun valore;
2) la lunghezza focale a 1:1 e' stimata dalla distanza di messa a fuoco (314 mm) usando la formula per le lenti sottili, e dunque è una lunghezza focale approssimata anche lei.

Quindi per stimare l'apertura effettiva che di un obiettivo macro a lenti flottanti occorre conoscere anche quanto varia la lunghezza focale con la distanza di messa a fuoco.
Tutte queste complicazioni si possono trascurare a distanze di messa fuoco tali per cui R > 1:10. In quel caso si può dire che la apertura relativa (come pure la lunghezza focale di un obiettivo a lenti flottanti) sono "praticamente" le stesse che ha all'infinito (variazioni fino a 1/3 di stop sono assolutamente trascurabili all'atto pratico).


Ho sempre pazienza con chi ha voglia di ragionare ... wink.gif
Ciao,

R.


sei stato molto esaustivo...proprio come piace a me!
e ti ringrazio per questo.

in effetti misurando con un calibro ho notato valori leggermente diversi da quelli teorici...soltanto che provando a fare misurazioni a diverse distanze di Maf, i valori di p.e. e p.u. rimangono costanti...mentre a te col 105 ti vengono valori diversi a seconda della Maf.
ti ricordo che sto usando il 50 1.8 AF-D

c'è qualcosa che mi sfugge?

ormai sono nelle tue mani smile.gif

Andrea

Ripolini
QUOTE(Bush Man @ Jan 28 2011, 01:30 PM) *
c'è qualcosa che mi sfugge?

Se noti i dati relativi al 105 VR, troverai che i valori di p.e. e p.u. a 1 m non sono così diversi di quelli all'infinito.
Il tuo 50 non è un macro e dunque non focheggia a distanze inferiori a quelle corrispondenti a un R circa 1:7 (@ 45 cm).
Mentre scrivo ho preso il 60 macro AFD (60/2,8 = 21,4).
Ne misuro p.e. e p.u. all'infinito. 19 e 19 mm. P = 1 (all'infinito).

Lo focheggio a mezzo metro (R è circa 1:6, dunque ancora "piccolo"). I valori sono 19 e 18 circa. P = 18/19 = 0,95. Insomma, circa 1.
Lo focheggio a 1:1 (@21,9 cm). I valori sono 14 (p.u.) e 20 (p.e.). Il valore di P passa da 1 (all'infinito, ed è ancora circa 1 a mezzo metro) a 14/20 = 0,7 (a 1:1).
Anche in questo caso, P diminuisce in macro. Alle distanze "normali" P non cambia in modo significativo.
Anche per il 60/2.8 AFD, la lunghezza focale diminuisce alle corte distanze. Diventa circa 50-55 mm.
busher
QUOTE(Ripolini @ Jan 28 2011, 02:33 PM) *
Se noti i dati relativi al 105 VR, troverai che i valori di p.e. e p.u. a 1 m non sono così diversi di quelli all'infinito.
Il tuo 50 non è un macro e dunque non focheggia a distanze inferiori a quelle corrispondenti a un R circa 1:7 (@ 45 cm).
Mentre scrivo ho preso il 60 macro AFD (60/2,8 = 21,4).
Ne misuro p.e. e p.u. all'infinito. 19 e 19 mm. P = 1 (all'infinito).

Lo focheggio a mezzo metro (R è circa 1:6, dunque ancora "piccolo"). I valori sono 19 e 18 circa. P = 18/19 = 0,95. Insomma, circa 1.
Lo focheggio a 1:1 (@21,9 cm). I valori sono 14 (p.u.) e 20 (p.e.). Il valore di P passa da 1 (all'infinito, ed è ancora circa 1 a mezzo metro) a 14/20 = 0,7 (a 1:1).
Anche in questo caso, P diminuisce in macro. Alle distanze "normali" P non cambia in modo significativo.
Anche per il 60/2.8 AFD, la lunghezza focale diminuisce alle corte distanze. Diventa circa 50-55 mm.


Adesso è tutto chiaro... wink.gif
spero di rincontrarti in altri thread...le conversazioni con te sono molto costruttive.

ciao
Andrea
Ripolini
QUOTE(Bush Man @ Jan 28 2011, 02:53 PM) *
Adesso è tutto chiaro... wink.gif

Ne sono contento! wink.gif

QUOTE(Bush Man @ Jan 28 2011, 02:53 PM) *
spero di rincontrarti in altri thread...le conversazioni con te sono molto costruttive.

Non tutti la pensano come te ...
Alla prossima!

R.
busher
QUOTE(Ripolini @ Jan 28 2011, 02:55 PM) *
Non tutti la pensano come te ...


non si può mica stare simpatici a tutti smile.gif
figuriamoci su un forum, dove è tutta una questione di interpretazione


Ripolini
QUOTE(Bush Man @ Jan 28 2011, 03:10 PM) *
non si può mica stare simpatici a tutti smile.gif
figuriamoci su un forum, dove è tutta una questione di interpretazione

Però tu hai capito quel che dicevo ...
A volte non si vuol capire ... wink.gif
busher
QUOTE(Ripolini @ Jan 28 2011, 03:32 PM) *
Però tu hai capito quel che dicevo ...


certo wink.gif
Ripolini
QUOTE(Bush Man @ Jan 28 2011, 03:34 PM) *
certo wink.gif

Ah meno male!
A volte penso di non saper più scrivere in italiano ... laugh.gif
decarolisalfredo
QUOTE(Ripolini @ Jan 27 2011, 05:32 PM) *
Basta confrontarli, come ho fatto io (vedi link al mio post precedente).
Il 105 VR è un obiettivo che va benissimo nel ritratto, come pure il 100/2 Makro-Planar.
Tant'è che Nikon ha dovuto dare qualcosa in più al suo 105/2 DC, ovvero la capacità di variare l'aberrazione sferica mediante il Defocus Control.
Se uno non usa il DC, il 100/2 Zeiss va benissimo per fare ritratti a f/2. A f/2.8 il 105 VR va perfettamente nel ritratto.
Quindi esistono 105 mm in grado di aumentare l'aberrazione sferica, e 105 mm che non hanno questa funzione.
Tutto qui.

Vedo che te ne intendi di ottica, ma allora perchè queste risposte? La Nikon non ha dovuto dare qualche cosa di più, ma ha fatto un obiettivo per ritratto, tutto quì.
Il Micro 105 VR è stato fatto per la macro, sono daccordo con te che la lunghezza focale è quella giusta per ritratti, ma finisce quì.

Per me è troppo tagliente per ritratti dove un po' di morbidezza non guasta, non lo userei mai per ritratto.
Certo che con i tempi che corrono, dove tutto viene passato in postproduzione, uno potrebbe solo accontentarsi della lunghezza focale e poi tutto si aggiusta con Photoshop.

I vari 105 Micro sono stati studiati per dare il meglio alle bevi e brevissime distanze, e sono per questo già differenti dai 105 AIs, non è che uno può introdurre l'abberrazione sperica ed uno no.

La tua è una frase che ti è venuta così tanto per tagliar corto, suppongo.

ayrtonrezzafrdasilva
QUOTE(Ripolini @ Jan 28 2011, 08:35 AM) *
Il 105/1.8 AIS (l'ho avuto per anni) è un obiettivo non completamente corretto per l'aberrazione sferica, che a tutta apertura causa perdita di contrasto e accentua la sfocatura dei piani fuori fuoco.
E' questa la ragione tecnica (perché c'è sempre una ragione tecnica al comportamento di uno strumento, quale è anche un obiettivo) che produce la resa visibile nella foto che hai postato (la cui cromia però non mi convince del tutto).
Quando acquistai lo Zeiss ZF 100/2, vendetti il 105/1.8 perché, come dici tu:
Saluti,

R.


La cromia non ti convince, giustamente, perché la foto è mescolata col 20% della stessa duplicata e virata in bn. Di solito faccio così anziché togliere saturazione quando ritengo che il carico di colore sia eccessivo.
Vero è che capire il comportamento di una lente dal punto di vista tecnico, per chi ci riesce, è sempre e comunque un elemento importante in più, un po' come mangiare un piatto che ci piace conoscendone gli ingredienti e come sono stati cucinati.
ciao

F.
Ripolini
QUOTE(decarolisalfredo @ Jan 28 2011, 08:27 PM) *
La Nikon non ha dovuto dare qualche cosa di più, ma ha fatto un obiettivo per ritratto, tutto quì.

No. Altrimenti avrebbe fatto un 135/2 come il Canon. Che è ottimo e pure molto nitido, anche se nonè un macro. Il 135/2 Nikon è un DC. Nikon gli ha messo qualcosa di più proprio come ho detto sopra. E dopo ha fatto il 105/2, anch'esso col DC.
E il DC è qualcosa in più che altri medio-tele f/2 non hanno.

Uso con somma soddisfazione sia il 105 VR sia lo Zeiss 100/2 Makro Planar per ritratti. Quest'ultimo lo trovo anche migliore.
Non ho mai sentito l'esigenza di usare un DC.
Se qualcuno mi chiede un parere, io gli dò la mia opinione. E la mia opinione è che, avendo usato:
- 105/2,5 AIS
- 105/1,8 AIS
- Micro-Nikkor AIS 105/2,8
- Micro-Nikkor AF 105/2.8
- Micro-Nikkor AFS 105 VR
- AF 85/1,4D
- AF 85/1,8D
- Micro-Nikkor 85/2,8 PC
- AF 180/2.8 ED,
il 105 VR e l'85 PC vanno benissimo per il ritratto. Gli altri Micro-Nikkor no.
Se a te il 105 VR non piace non so che dirti. Magari se mi fai vedere un ritratto a tutta apertura che tu hai fatto col 105 VR e che non ti soddisfa magari ne riparliamo.
Ciao,
R.

QUOTE(ayrtonrezzafrdasilva @ Jan 28 2011, 08:41 PM) *
La cromia non ti convince, giustamente, perché la foto è mescolata col 20% della stessa duplicata e virata in bn.

Grazie della precisazione. Infatti non riconoscevo appieno la resa del 105/1.8, che è pur sempre un bell'obiettivo.
Mi confermi che quella foto è scattata a f/1.8 o f/2?
Ciao,

R.
CVCPhoto
QUOTE(Ripolini @ Jan 28 2011, 09:43 PM) *
...

il 105 VR e ... vanno benissimo per il ritratto.


...


Anche se in molte occasioni non la vedo alla tua stessa maniera in questo caso specifico devo darti ragione al 100%.

Considero il 105 VR Micro un obiettivo dalla doppia faccia, nitidissimo a diaframmi chiusi e distanze ravvicinate, perfetto invece nell'uso non macro come ottica da ritratto a ta e come mediotele per tutti gli usi.

Che senso avrebbe un VR e a livello di macro 1:1 più che il micromosso (si usa un treppiede dove il VR viene disinserito) il vero problema è la messa a fuoco che a mano libera anche variando di pochi millimetri sfoca spesso tutta l'immagine? Chi è l'illuso che pensa di fare macro a mano libera con VR? Semmai qualche close-up. Ma il Vr se l'hanno messo è perché deve servire ad altro, e questa ottica sa fare EGREGIAMENTE E A MASSIMI LIVELLI anche altro.

Carlo
Ripolini
QUOTE(CVCPhoto @ Jan 28 2011, 10:16 PM) *
Anche se in molte occasioni non la vedo alla tua stessa maniera in questo caso specifico devo darti ragione al 100%.

Con un po' di applicazione, vedrai che aumenteranno i casi in cui sarai d'accordo con me.
A volte basta sgombrare la mente ....


QUOTE(CVCPhoto @ Jan 28 2011, 10:16 PM) *
Ma il Vr se l'hanno messo è perché deve servire ad altro, e questa ottica sa fare EGREGIAMENTE E A MASSIMI LIVELLI anche altro.

L'ho scritto da tempo nel mio sito.
Basta cliccare qui.
CVCPhoto
QUOTE(Ripolini @ Jan 28 2011, 10:18 PM) *
Con un po' di applicazione, vedrai che aumenteranno i casi in cui sarai d'accordo con me.
A volte basta sgombrare la mente ....

Non gasarti troppo.... altrimenti salta il tappo.... messicano.gif A volte preferisco non rispondere a certi tuoi interventi che ritengo troppo spesso assimilabili a dei 'diktat' anche se indubbiamente debbo darti ragione in molti casi.


L'ho scritto da tempo nel mio sito.
Basta cliccare qui.

Non sei l'unico che l'ho afferma tuttavia, ho un carissimo amico professionista che afferma sempre che dopo il 135 DC per i ritratti esiste il 105 VR. Il dettaglio se è eccessivo lo puoi diminuire in pp, ma se manca non l'aggiunge nessuno... è solo interpolazione. Ma aggiunge anche che se si conosce l'ottica, la pp risulta superflua.



Carlo
Ripolini
QUOTE(CVCPhoto @ Jan 28 2011, 10:44 PM) *
Non gasarti troppo.... altrimenti salta il tappo.... messicano.gif

No no, sei tu che non devi gasarti se aumenta la percentuale di miei interventi con cui tu sei d'accordo ...

QUOTE
Non sei l'unico che l'ho afferma tuttavia, ho un carissimo amico professionista che afferma ...

Sì sì, lui afferma. Io l'ho scritto e pubblicato nel mio sito due anni fa ... wink.gif
Verba volant, scripta manent.
A Roma, dopo 2000 anni, oggi diciamo: "le chiacchiere stanno a zero". messicano.gif
Ciao,

R.
ayrtonrezzafrdasilva
Grazie della precisazione. Infatti non riconoscevo appieno la resa del 105/1.8, che è pur sempre un bell'obiettivo.
Mi confermi che quella foto è scattata a f/1.8 o f/2?
Ciao,

R.
[/quote]

Ti confermo che è stata scattata a 1.8, 6400 iso bilanciamento automatico del bianco, luce ambiente lampadina della cucina da 100 W appesa al soffitto.
ciao
F.
Ripolini
QUOTE(ayrtonrezzafrdasilva @ Jan 28 2011, 11:00 PM) *
Ti confermo che è stata scattata a 1.8...

Grazie. Mi era sembrato di riconoscerlo ... wink.gif
Ciao,
R.
CVCPhoto
QUOTE(Ripolini @ Jan 28 2011, 10:53 PM) *
No no, sei tu che non devi gasarti se aumenta la percentuale di miei interventi con cui tu sei d'accordo ...

La modestia è il tuo forte... wink.gif

Sì sì, lui afferma. Io l'ho scritto e pubblicato nel mio sito due anni fa ... wink.gif
Verba volant, scripta manent.
A Roma, dopo 2000 anni, oggi diciamo: "le chiacchiere stanno a zero". messicano.gif
Ciao,

R.

Ma com'è che quando vengo a Roma torno sempre a casa con il mal di testa peggio che stare a casa con moglie e suocera (a casa sua, ma ne sento la presenza immateriale)? ohmy.gif Scherzo... wink.gif




Carlo
Ripolini
QUOTE
la modestia è il tuo forte... wink.gif

Te la sei cercata ... rolleyes.gif

QUOTE
Ma com'è che quando vengo a Roma torno sempre a casa con il mal di testa peggio che stare a casa con moglie e suocera ....

Perché, quando vieni a Roma, non ti rilassi facendo una passeggiata in centro con la fotocamera al collo .... smile.gif
CVCPhoto
QUOTE(Ripolini @ Jan 28 2011, 11:19 PM) *
Te la sei cercata ... rolleyes.gif


Perché, quando vieni a Roma, non ti rilassi facendo una passeggiata in centro con la fotocamera al collo .... smile.gif


Volentieri, quando mi riuscirò a ritagliare un pò di tempo extra-lavorativo. E poi una buona amatriciana in Campo dei Fiori merita il volo aereo.

Carlo
decarolisalfredo
QUOTE(Ripolini @ Jan 28 2011, 09:43 PM) *
No. Altrimenti avrebbe fatto un 135/2 come il Canon. Che è ottimo e pure molto nitido, anche se nonè un macro. Il 135/2 Nikon è un DC. Nikon gli ha messo qualcosa di più proprio come ho detto sopra. E dopo ha fatto il 105/2, anch'esso col DC.
E il DC è qualcosa in più che altri medio-tele f/2 non hanno.

Non posso mostrarti una foto fatta con il 105VR, perchè possedendo gia un 105 macro, non ho fatto il cambio d'obiettivo, mi serve solo per macro dove l'AFS ed il VR non sono strettamente necessari.

Il 135 Canon è un mediotele che molti usano anche per ritratti, ripeto anche, mentre i due DC della Nikkor sono indirizzati al ritratto quasi esclusivamente.

Non sono un appassionato di prove d'obiettivi e non ne ho provati tanti, ma non li compro solo per la lunghezza focale, quindi potrei possedere anche due 105 se sono indirizzati a tipi di foto diverse come il ritratto e la macro.

Ciò non togle il fatto che quelli da te indicati per la macro non possano andar bene per il ritratto, ci sono tanti gusti diversi quasi per quanti ne siamo noi.

Tendo sempre a raggiungere il risultato senza postproduzione anche se nel mio PC ci sono 2 Photoshop uno Element ed un CS3.

Attualmente uso di solito l'F 85 f:1.8 e molto di più l'AF180 f:2.8 che specie su DX non dovrebbe essere il massimo per ritratto, come vedi i gusti sono gusti.

Ripolini
QUOTE(decarolisalfredo @ Jan 28 2011, 11:34 PM) *
Ciò non togle il fatto che quelli da te indicati per la macro non possano andar bene per il ritratto...

Questa è l'affermazione di chi, a quanto capisco, non ha né il 105 VR né l'85 PC.
Con i preconcetti non si va da nessuna parte.
Ma si perde tanto tempo ...
decarolisalfredo
Non sono ricco e non posso avere tutti gli obiettivi, poco a poco sono arrivato a 11 Nikkor e tre universali, mi sembrava di star bene.

Con l'85 PC so anche io che ci si possono fare ritratti, ma le mie tasce non me lo hanno permesso.

Comunque guarda che non ho preconcetti, e solo il tuo modo di considerare i vari obiettivi da 105 che mi ha un po' spiazzato, sembra che per te i 105 sono tutti uguali sia che siano nati per la macro, sia che per il ritratto sia che siano generalizzati.

Questo perchè hai detto che ci sono 105 e 105 con il DC, punto e basta.
Ripolini
QUOTE(decarolisalfredo @ Jan 29 2011, 12:30 AM) *
... sembra che per te i 105 sono tutti uguali sia che siano nati per la macro, sia che per il ritratto sia che siano generalizzati.

Questo non l'ho mai detto. Anzi, ho scritto su che non tutti i 105 macro vanno egualmente bene per il ritratto.
Ciononostante, nessuno può vietare a chicchessia di fare un ritratto anche con il Micro-Nikkor AFD 105/2.8, né dirgli che sta usando lo strumento sbagliato.
Quel che si dovrebbe fare, e non si fa mai perché si parla per preconcetti, magari perché prendiamo per oro colato le fesserie che certe riviste di fotografia scrivono da decenni, è discutere sulle immagini.
Vediamo un ritratto fatto col 105/2.8 AFD e poi ne riparliamo. Valutiamolo avendo davanti una foto fatta da un fotografo che sa come gestire la luce e lo sfondo. Sono sicuro (anch'io ho qualche preconcetto rolleyes.gif ) che un bravo fotografo fa ritratti migliori col 105 macro AFD di tanti ritratti che vedo nei Forum scattati coll'85/1,4 ...
Ho visto ritratti bellissimi fatti col 18-70 DX ....
Quindi, badiamo alla sostanza.
decarolisalfredo
QUOTE(Ripolini @ Jan 29 2011, 08:21 AM) *
Quindi, badiamo alla sostanza.

Quì sono d'accordo con te, come lo sono quando dici che il miglior 50mm è quello usato dal miglior fotografo.

Questa è l'affermazione di chi, a quanto capisco, non ha né il 105 VR né l'85 PC.
Con i preconcetti non si va da nessuna parte.
Ma si perde tanto tempo ...

Quì lo sono un po' meno, anche perchè poi hai detto "badiamo alla sostanza".

Non so se riusciremo a vedere un ritratto fatto con il Micro 105VR, così al naturale e senza che sia passato in postproduzione. Aspettiamo.
Ripolini
QUOTE(decarolisalfredo @ Jan 29 2011, 06:24 PM) *
Non so se riusciremo a vedere un ritratto fatto con il Micro 105VR, così al naturale e senza che sia passato in postproduzione. Aspettiamo.

La cosa migliore, in questi casi, è affittarsi o farsi prestare l'obiettivo e provarlo.
Chi fa da sé fa per tre.
O credere a quel che la gente si racconta nei forum.
Se uno non crede, è inutile frequentarli.
Saluti,

R.

P.S.: qui trovi molte foto fatte con lo Zeiss Makro-Planar. Ci sono anche ritratti. Non è il 105 VR, ma rende l'idea di cosa fa un macro moderno nel ritratto. Sono quasi 400 pagine ... buona visione.
decarolisalfredo
Visto! Ottimo per l'effetto Scanno, ma mai usarlo per ritratti in giorni freddi o troppo caldi, si vedrebbero i pori uno per uno biggrin.gif
kintaro70
Chissa perchè il 90 % dei ritratti è a pargoli ... rolleyes.gif vorrei vedere le modelle (ragazza di 20/35 anni) sul sentiero di guerra dopo aver subito il ritratto "scannatoio".

Direi che un obiettivo macro sta al ritratto come un Hummer sta alla formula 1 in pista laugh.gif
Ripolini
QUOTE(kintaro70 @ Jan 29 2011, 08:57 PM) *
Direi che un obiettivo macro sta al ritratto come un Hummer sta alla formula 1 in pista laugh.gif

Chi in un ritratto si sofferma solo su "pori-sì / pori-no" dimostra che deve ancora prendere la patente ... altro che corse tra Hammer e Ferrari. Quello sarebbe già un bel passo avanti.
Mai sentito parlare di cromia, transizioni tonali, sfocato, bokeh, resa dell'incarnato (vedo qui certe foto di modelle con dominanti GIALLE, e non sono cinesi! che denota scarsa competenza nella gestione del colore e/o della luce).
Mai sentito parlare poi di make-up? I pori si correggono con il trucco della modella, e non usando i fondi di bottiglia davanti al bocchettone della reflex.
Infine la luce. L'unica cosa che deve essere controllata dal fotografo e che un obiettivo serio deve solo trasmettere, senza difetti, al piano sensibile.
L'unico difetto che può esser degno di interesse nel ritratto è l'aberrazione sferica, che è infatti quella cosa che le ottiche DC possono introdurre più o meno a piacere agendo sull'apposita ghiera.
Ahimé (anzi ahivoi laugh.gif ), lo Zeiss 100/2 è molto ben corretto anche per l'aberrazione sferica ....
Vediamo di fare una domandina semplice semplice e come mi rispondete.
Consideriamo una tipica pelle di razza bianca (non abbronzata).
Per un equilibrio cromatico bilanciato, il magenta deve essere più o meno del giallo?
E il ciano? Quanto ciano in % (circa) rispetto al minore dei due (magenta o giallo)?
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