I ricercatori della Northwestern University e dell’Università dell’Illinois sono riusciti a costruire un sensore CMOS da 16×16 pixel flessibile, in grado di curvarsi, essendo costruito su una superficie elastomerica e così adattarsi alla forma dell’immagine proiettata da un obiettivo a lente singola.
Gli attuali obiettivi, per cercare di proiettare un’immagine più piatta possibile sul sensore evitando una perdita di qualità spostandosi dal centro al bordo della foto, utilizzano una serie di lenti che cambiano posizione e si compensano, risultato non raggiugibile con una lente singola, che proietterebbe un’immagine curva.
Con questo nuovo sensore, quindi, sarà possibile utilizzare obiettivi con uno schema ottico più semplice, più leggeri, meno ingombranti e meno costosi, ma prima la tecnologia sarà utilizzata per le fotocamere dei cellulari che, a detta degli scienziati, riusciranno a scattare foto con qualità da studio.
Per ora si sta testando tale sensore nel campo della visione notturna e soprattutto dell’endoscopia. I ricercatori hanno realizzato una fotocamera chiamata eyeball camera (perchè ispirata direttamente al funzionamento dell’occhio umano), dotata di un sensore flessibile e di una lente liquida che grazie alla spinta di un fluido, è in grado anche di zoomare. Il risultato è una fotocamera endoscopica dalle dimensioni di una piccola moneta, con zoom ottico 3.5x e qualità di una SLR!
Gianni