Questa è una di quelle serate un pò monotone. Tutti presi dagli acquisti natalizi e nessuno che offre da bere per il suo ultimo acquisto.
C'è stato, non c'è stato? Nemmeno un accessorio, un filtro, un telecomando, una minchiata da due centesimi? Nulla, proprio nulla? Che barba, che noia...
Secondo me in molti acquistano e manco lo dicono per non dover offrire da bere agli amici assetati. Vabbé, Marioooooooooo.... il solito!!!
A parte oggi che nessuno si fa vivo esibendo il proprio acquisto, normalmente è una raffica di brindisi. Prima degli acquisti in moltissimi si cimentano per la prima volta a chiedere consigli sul perché e sul per come.
Opinioni associate il più delle volte, discordanti altre. L'attrito più comune si crea il più delle volte sulla sostituzione della fotocamera. Le risposte più comuni sono del tipo: "Non spendere soldi in fotocamere ma investi in obiettivi. Le fotocamere passano, gli obiettivi restano".
Verissimo. Vero anche il contrario però. Io che provengo da anni di pellicola ho sempre sostenuto che è meglio una buona lente su una macchina mediocre che una lente mediocre su un'ottima macchina. Ai tempi della massima espansione della pellicola però, non esisteva la tecnologia. Dopo prove, esperimenti, gusto ed esigenze personali, si sceglieva la pellicola più idonea, la lente adatta e tutto era affidato alla nostra tecnica e creatività.
Con l'avvento del digitale però, molte cose sono cambiate. La pellicola ora si chiama sensore. Lo sviluppo si chiama PP. Le lenti sono rimaste, è vero. E quelle validissime di molti anni fa sono in grado ti tirar fuori ancora i loro attributi e come una zampata felina lasciare il segno.
Attualmente quindi, l'anello debole e più variabile della catena è la fotocamera. La situazione rispetto al passato è totalmente cambiata quindi. Se una volta la reflex era un investimento duraturo, oggi è quasi alla stregua di un telefonino.
E' vero che se oggi una digitale produce files bellissimi, li produrrà anche domani e per diversi anni ancora. E' vero anche che le nuove fotocamere sono diventate più 'intelligenti' rispetto a quelle di qualche anno fa.
Mi spiego meglio.
Nel lontano 2000 acquistai la mia prima digitale, una Coolpix 990. Fantastica, foto stupende. Regolazioni manuali come le reflex attuali e funzioni addirittura superiori alle odierne entry-level. Se non si lavorava in manuale oppure in A o S con lettura esposimetrica spot, tirar fuori delle belle immagini in condizioni di luce appena un pò difficili era pura fortuna. Bisognava lavorare di fino.
Nel 2005 acquistai per mia moglie una Coolpix 5900. In completo automatismo e con l'uso delle scene tirava e tira fuori ancora adesso immagini perfette in termini di esposizione. Ovviamente la qualità dei files, anche dopo 5 anni di evoluzione tecnologica non era all'altezza della 990. Colpa della lente. Ma il sistema esposimetrico della piccolina è avanti anni luce nell'interpretare la scena. Le foto sbagliate si contano sulle dita di una mano.
Maggio 2010. La mia prima reflex digitale: D3000. Che dire? Macchina fantastica sotto tutti i punti di vista. Files perfetti, sistema esposimetrico incredibilmente fedele alle condizioni di luce. Un matrix intelligente che interpreta la luce quasi alla stregua dell'occhio umano. Un D-Lighting fruibilissimo che non snatura le immagini sovraesponendole ma rendendo solamente le ombre più morbide.
Dopo l'esperienza con la D3000 passo alla D90. Macchina superlativa sotto tutti i punti di vista. Nemmeno paragonabile alla D3000 soprattutto in termini di tenuta agli alti ISO. Ma in tutta sincerità devo ammettere che la lettura esposimetrica della D3000 ha una taratura più intuitiva della luce rispetto alla D90. Molti scatti di prova mi ci sono voluti per adeguarmi al diverso sistema di lettura.
Nei giorni scorsi sono passato alla D700. Bene. Un'altra cosa. Lasciamo perdere discorsi ovvi e inutili sulle qualità del sensore, del formato pieno, del corpo professionale e di tutte le sue prerogative eccelse. Bene. Mi fermo alla lettura esposimetrica. Spaziale. Inquadro la scena, penso come la vorrei riprodurre, imposto la macchina, scatto, e il file esce come me l'ero immaginato. Miracolo? Assolutamente no. Tecnologia pro. Quella trasferita un paio d'anni dopo sulla D3000.
La morale di questo mio discorso qual'è? Semplice. Reo confesso di aver sempre consigliato macchine affidabili con qualche anno di età piuttosto che le new entries, ora devo rimangiarmi qualcosa. Il mio consiglio attuale, viste le esperienze passate e presenti è semplicissimo: o si acquista l'ultima novità uscita della fascia che uno ritiene faccia al caso suo oppure si passa direttamente ad una pro, dove la tecnologia anche se 'anziana' di qualche anno è pur sempre la migliore.
Non c'è una fotocamera entry level o prosumer anche se appena uscita che possa competere con una pro anche se di qualche anno, ma non esiste una entry level o prosumer di qualche anno che possa competere con una new entry.
Con questa mio ragionamento credo di poter affermare che nel listino Nikon attualmente le fotocamere da acquistare siano:
D3100 - entry level
D7000 - prosumer
D300s - pro DX
D700 - pro FX
D3s/x - fantascienza
Ecco.... la lapidazione nei miei confronti è aperta. I sassi sono alla vostra destra e la cartella segnapunti è alla vostra sinistra.
Mi scuso anche di essere stato un pò troppo sintetico...
Saluti
Carlo