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NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > TECNICHE Fotografiche
enrico
Cari amici,
ho letto un simpaticissimo libro di Alberto Cavaliere dal titolo: "La chimica in versi" e mi son detto:
"Perchè non scrivere un testo di tecnica fotografica in versi?".
Detto fatto. Ho buttato giù qualche verso. Se non mi passa la voglia, continuerò a raccontare in rima la nostra comune passione.
Un saluto
Enrico

Il diaframma

A imitazion dell'iride
che dentro l'occhio brilla,
modificando il foro
che chiamasi pupilla

questo congegno apresi
e chiudesi a comando,
il flusso della luce
così modificando.

Si stanno vicinissimi,
qual monaci in preghiera,
dei numeri stranissimi
incisi sulla ghiera.

Del lor significato
il senso vi riporto:
fra la focale e il foro
esprimono il rapporto.

Per cui, più sono piccoli
più grande è l'apertura
e viceversa: è, in spiccioli,
la spiegazion sicura.

La profondità di campo

Quando il diaframma è chiuso
si percepisce a fuoco
da poco avanti al muso
fino a lontano loco.

Ma se lo tieni aperto
e un punto metti a fuoco,
allor vedrai, sii certo,
di qua e di là ben poco.

L'iperfocale

Se il fuoco è all'infinito
il nitido, è banale,
andrà da lontanissimo
fino all'iperfocale.

Se il fuoco su quest'ultima
a regolar sei pronto,
dalla metà di essa
si estende fino in fondo.

(continua)
umbertocapuzzo
QUOTE(enrico @ Dec 4 2010, 09:41 PM) *
Cari amici,
ho letto un simpaticissimo libro di Alberto Cavaliere dal titolo: "La chimica in versi" e mi son detto:
"Perchè non scrivere un testo di tecnica fotografica in versi?".
Detto fatto. Ho buttato giù qualche verso. Se non mi passa la voglia, continuerò a raccontare in rima la nostra comune passione.
Un saluto
Enrico

Il diaframma

A imitazion dell'iride
che dentro l'occhio brilla,
modificando il foro
che chiamasi pupilla

questo congegno apresi
e chiudesi a comando,
il flusso della luce
così modificando.

Si stanno vicinissimi,
qual monaci in preghiera,
dei numeri stranissimi
incisi sulla ghiera.

Del lor significato
il senso vi riporto:
fra la focale e il foro
esprimono il rapporto.

Per cui, più sono piccoli
più grande è l'apertura
e viceversa: è, in spiccioli,
la spiegazion sicura.

La profondità di campo

Quando il diaframma è chiuso
si percepisce a fuoco
da poco avanti al muso
fino a lontano loco.

Ma se lo tieni aperto
e un punto metti a fuoco,
allor vedrai, sii certo,
di qua e di là ben poco.

L'iperfocale

Se il fuoco è all'infinito
il nitido, è banale,
andrà da lontanissimo
fino all'iperfocale.

Se il fuoco su quest'ultima
a regolar sei pronto,
dalla metà di essa
si estende fino in fondo.

(continua)


Gustosissime, Enrico!!!...smile.gif smile.gif
Bravo. E vai avanti....

Umby
enrico
L’otturatore

Centrale dentro l’ottica,
se a tende sul sensore,
della luce il passaggio
lui blocca a tutte l’ore.

E solo quando scatta,
veloce o lentamente,
ai raggi del visibile
si apre riverente.

Così con il diaframma
lavora in stretta unione,
e al material sensibile
dà giusta esposizione.

S’è rapido congela
e blocca arditamente
la corsa delle auto
e i moti della gente.

S’è lento è un’altra cosa:
che l’acqua del torrente
fa morbida e fumosa
e il moto fluido rende.
enrico
La prospettiva fotografica

Se scatti col normale
la foto, se mi credi,
ti appare tale e quale
a quello che tu vedi.

S'è corta la focale
lo spazio allor si estende
e lo rende più arioso
in modo consistente.

Ma guai se ti avvicini
al volto che ritrai!
Che lo deformi alquanto
e puoi passar dei guai...

Una lunga focale
i piani invece schiaccia.
E questo non è male,
ammesso che ti piaccia.

Così una piazza rada
appare pien di gente.
Poi dicono, ma bada,
la foto che non mente...
Giorgio Baruffi
Enrico se non ci fossi bisognerebbe inventarti! wink.gif Fantastiche!
enrico
QUOTE(Giorgio Baruffi @ Dec 4 2010, 11:34 PM) *
Enrico se non ci fossi bisognerebbe inventarti! wink.gif Fantastiche!


E invece ci sono, e mi tocca lavorare ;-)
Sono io il primo a divertirmi.
Eccone un'altra:

Lo sviluppo

Quando allo scatto giunge
La luce sul bromuro
La traccia dell’immagine
Ci lascia di sicuro.

Però, mistero strano,
non vedesi un bel niente.
Pertanto la chiamiamo
Immagine latente.

Il metol, l’idrochino
Con altri sali in gruppo,
In soluzione acquosa
Che chiamasi sviluppo,

D’alogenuro i granuli
Colpiti dalla luce
A lenta riduzione
Pian piano li conduce

Così grazie alla chimica
L’immagine latente
Diventa alfin visibile
Alla comune gente.

Ma lo sarìa per poco
E avrebbe un triste fato
Se noi non la fissassimo
Col sodio tiosolfato.

decarolisalfredo
Enrico sei unico!!!
enrico
Ciao Alfredo.
Allora continuo smile.gif


Il flash


Quando di luce ambiente

C'è poca oppur per niente,

ricorrere è normale

a quella artificiale.



Di tutte le sorgenti

È il lampeggiatore

A detta delle genti

Di gran lunga il migliore.



Di xeno gas fornito,

con luce intensa brilla,

se giunge dal circuito

l’elettrica scintilla.



Se consigliarti posso,

non tenerlo dappresso

all’ottica, che spesso

t’evita l’occhio rosso.



Diretto è troppo duro.

Sul soffitto, indiretto,

è meglio, t’assicuro:

più morbido è l’effetto.





Il numero guida


Del prodotto è il risultato

Fra distanza ed apertura.

S’esso è grande, è evidente,

che hai un flash molto potente.



Dividendolo pei metri

Fra la torcia e il soggetto

Otteniam, non farne un dramma,

l’apertura del diaframma.



Se la scienza di Pitagora

Non t’aggrada, bè, pazienza,

che di tanti automatismi

ci ha fornito oggi la scienza.

Davide-S
Complimenti, sono bellissime. Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif
enrico
Grazie davide.

La regola dei terzi

Sui forum e dentro i testi
Di ciò si parla a iosa,
con esiti funesti.
Ma questa è un’altra cosa.

Si pensa che le regole
Risolvano un po’ tutto:
basta seguirle e cogliere
dell’arte eccelsa il frutto.

È utile, lo ammetto.
Per carità, ne tratto.
Però la panacea
Dell’arte non è affatto.

Dividesi il rettangolo
Con due orizzontali
In strisce tre per largo.
Con due poi verticali,

in altre tre per lungo
il quadro si partisce.
Dove ogni linea interseca
Quella che presso corre
È quello un punto ottimo
Dove il soggetto porre.

La linea d’orizzonte
Non mettere a metà
Che sono in molti a dire
Ch’è male, non si fa.

È meglio se l’adagi
Sul terzo superiore
O, se dai spazio al cielo,
su quello ch’è inferiore.

La regola del sedici

Se hai perso l’esposimetro
Non devi disperarti
Perché qui c’è una regola
che viene ad aiutarti.

Imposta e lascia fiso
sul sedici il diaframma
Dei tempi poi la gamma,
Sul numero degli ISO.

Se il sole splende in cielo
E l’ illuminazione
Non ha di nubi il velo,
giust’ è l’esposizione.

syd952
guru.gif un mito!
enrico
Allora proseguo wink.gif


Il cavalletto

Scattare a mano libera
È comodo, si vede.
Sei più leggero ed agile
Che andare col treppiede.

Ma se la nitidezza
ricerchi a più non posso,
tienilo per compagno:
t’evita il micro mosso.

Se poi proprio t’ingombra,
t’impiccia il cavalletto,
un monopiede compra
e ne vedrai l’effetto.


L'angolazione.

Se ti metti a livello
Di ciò che tu ritrai,
ti poni nel suo mondo,
ed alla pari stai.

Se invece tu t’abbassi,
l’esalti, ti sovrasta,
e solo questo basta
perché importante fassi.

Se più in alto sei messo
Lo schiacci, lo sovrasti,
e questo par che basti
per farlo sembrar fesso.


Il polarizzatore

Fra tutti quanti gli altri,
che servon l’analogico
sol lui, mi pare logico,
va ben col digitale.

Smorza, se bene è messo,
del vetro ogni riflesso.
I cieli fa migliori
E satura i colori.

L’esposimetro

Un tempo con tabelle
E regoli complessi
Fotografi amatori
Bene non eran messi.

Si, la tecnologia
Ne ha fatte delle belle
Fra esterne fotocellule
E interni titielle.

Basta puntar per bene
L’attrezzo sul soggetto
E il tempo ed il diaframma
Da usare già t’è detto.

E’ facile, che bello.
Ma tu rimani sveglio:
devi usare il cervello
Per ottenere il meglio.

Lo schermo riflettente

Se la sorgente è dura
Rivela in piena luce
Di un lato la figura.
L'altro, lo si deduce,

tutto nell'ombra annega.
Se da quel lato poni
Lo schermo riflettente,
con risultati buoni,
rivelasi alla gente.

Così più bello appare,
onore a chi l'ha fatto,
e si farà apprezzare
da tutti un bel ritratto.

Il panning

Se scatti e resti immobile,
Il corridore appare
Pur esso fermo e statico
E il moto non compare.

Se invece lo accompagni
Ruotando con il busto
E con un tempo giusto
Senza fermarti scatti,

l'ottieni ancora a fuoco
ma il fondo, ch'è filato,
il moto, e non è poco,
ti ha bene raccontato.
meialex1
Ciao....

Fantastico Enrico !!!!!!!!!

Un salutone

P.S.

Continua che mi piacciono....
enrico
Grazie Alessandro,
vedo di continuare.
Enrico
Mariuccio4
Grossi Complimenti!!

come riassumere la fotografia in versi assolutamente FANTASTICO!!!

Continua così
dimapant
QUOTE(enrico @ Dec 5 2010, 04:11 PM) *
Grazie Alessandro,
vedo di continuare.
Enrico


Vedi, vedi. che spiritello vivace che sei!

Una bella sorpresa ed un bel regalo per tutti, singolare ed intelligente!

Bravo e salutoni.

Alessandro
dimapant
QUOTE(dimapant @ Dec 6 2010, 09:17 AM) *
Vedi, vedi. che spiritello vivace che sei!

Una bella sorpresa ed un bel regalo per tutti, singolare ed intelligente!

Bravo e salutoni.

Alessandro


Mi era stato cancellato involontariamente da una ditata sbagliata e sono passato da maleducato:

GRAZIE!!!
Rinux.it
Divina(mente) dantesco!
Ciao,
Rinux.
enrico
Avevo smesso, preso da altri impegni ed altri pensieri. Ma le vostre espressioni di apprezzamento mi obbligano a proseguire:

L’istogramma

Ma che grafico prezioso
ci regala il digitale.
Anche se non sei curioso,
osservarlo non è male.

Ogni pixel della foto
è ordinato, messo in fila.
Dal programma messo in moto,
l'un sull’altro allor s’impila.

A sinistra se più scuri,
sulla destra quelli chiari,
si dispongono sicuri
l’un sull’altro pari pari.

Il disegno sembra, appena,
di montagne una catena.
Se le vette sono in mezzo
ed ai lati van scendendo,

il tuo scatto non è grezzo.
Come toni è assai stupendo.
Se al contrario è tutto a destra
e a sinistra non c’è niente,

la tua foto è assai maldestra.
Sovraesposta l’hai, si sente.
Se a mancina ce n’è tanti
ed a dritta è inconsistente,

Dai, rifalla, non è niente.
Sottoesposta l’hai, diranti!
Nulla è perso, non è un dramma,
grazie appunto all’istogramma.

Rinux.it
La prossima sarà sulla Gamma Dinamica/Tonale?
Ciao,
Rinux.
enrico
Il paraluce

Parassita è quella luce
che di lato entra, e il riflesso
sull’immagine assai spesso
a guastarla si conduce.

Ma un rimedio c’è sicuro
che s’avvita all’obiettivo
e, formando come un muro,
di quei raggi rende privo

il sensibil materiale
che di ciò molto s’avvale.
Or l’immagin vien perfetta
di contrasto e molto netta.

Per di più, se mi consente,
da tanti urti egli ripara
la preziosa frontal lente
il cui danno è cosa amara…
cary
guru.gif Riesci sempre a far sorridere. Bravo Enrico! smile.gif
enrico
La pellicola B/N

Or che avanza il digitale,
sempre men se ne produce
e, a mio avviso, questo è male
se a estinzione la conduce.

L’emozione che provai
Quando dalla tank levata
Lesto davo una sbirciata,
non potrò scordarla mai.

Comparivan per magia
I paesaggi ed i ritratti
Che m’empivan di poesia
Prima e dopo degli scatti.

L’ombra vi era trasparente
E la luce buia e nera
Come quella della sera
Quando il sole resta assente.

Questa è OK, ha buona gamma
Quant’è scura questa, mamma!
Questa è troppo trasparente,
non si scorge proprio niente.

Poi l’appendo ad asciugare
Con le pinze sotto e sopra,
mentre non mi so saziare
ed ammiro ancora l’opra.

Con lo scatto digitale
Già l’immagine è formata
Positiva, tale e quale
Alla scena che hai ammirata.

Saprà il giovane giulivo,
che a scattare si diverte,
cos’è mai un negativo
che ogni tono cambia e inverte?

Lunga striscia perforata
Che avanzavi con la leva,
non ti ho mai dimenticata
e il ricordo mi solleva.

Mi riporta agli anni lieti
Dolci e pieni di ricordi
Non esiste che ti scordi,
né che scordi i tuoi segreti.

dimapant
QUOTE(enrico @ Dec 10 2010, 11:11 AM) *
La pellicola B/N

Or che avanza il digitale,
sempre men se ne produce
e, a mio avviso, questo è male
se a estinzione la conduce.

L’emozione che provai
Quando dalla tank levata
Lesto davo una sbirciata,
non potrò scordarla mai.

Comparivan per magia
I paesaggi ed i ritratti
Che m’empivan di poesia
Prima e dopo degli scatti.

L’ombra vi era trasparente
E la luce buia e nera
Come quella della sera
Quando il sole resta assente.

Questa è OK, ha buona gamma
Quant’è scura questa, mamma!
Questa è troppo trasparente,
non si scorge proprio niente.

Poi l’appendo ad asciugare
Con le pinze sotto e sopra,
mentre non mi so saziare
ed ammiro ancora l’opra.

Con lo scatto digitale
Già l’immagine è formata
Positiva, tale e quale
Alla scena che hai ammirata.

Saprà il giovane giulivo,
che a scattare si diverte,
cos’è mai un negativo
che ogni tono cambia e inverte?

Lunga striscia perforata
Che avanzavi con la leva,
non ti ho mai dimenticata
e il ricordo mi solleva.

Mi riporta agli anni lieti
Dolci e pieni di ricordi
Non esiste che ti scordi,
né che scordi i tuoi segreti.



Stupefacente!

Bravo di nuovo!
enrico
Grazie Alessandro.
meialex1
Ciao.....

Enrico mi sto "divertendo" molto....

Sono "GAIARDISSIME"


Un saluto e......... continua che non Ti perdo di vista.

enrico
Ciao Alessandro,
continuo volentieri. Dalla pellicola al sensore ;-)


Il sensore

Tanti piccoli elementi
Alla luce stanno attenti
E trasformano i fotoni
In minuscoli elettroni.

Questi vanno tutti zitt
dentro ad un convertitore
Che li muta in tanti bit
Ch’hanno il tono ed il colore.

I colori gliel’ha dati
Quella ch’è di Bayer la griglia.
Lì, da filtri assai ordinati,
rosso, blu e verde piglia.

Poi si passa a processar,
a integrar le informazioni,
applicar le correzioni
ed il bianco a bilanciar.

Se la macchina è aggiornata
un fil grezzo, per favore,
che bypassa il processore
lo puoi sceglier se ti aggrada:

con il raw meglio lavori ,
giunto a casa, col pc
ed ottieni lì per lì
delle foto assai migliori.

Oggi impazza sulla Terra
Di pixel mega un’aspra guerra.
Ma l’immagine perfetta,
vien da altro, dammi retta!
Stef500f
fantastiche!!!!vera poesia!
enrico
L’autoscatto

Se il ritratto ti vuoi fare
E che scatti nessun c’è,
No, non devi rinunciare
Perché lui lo fa per te.

Con pazienza e precisione
Metti a fuoco ove sarai.
Con la giusta esposizione
E inquadrar pure dovrai.

Quindi premi sul bottone
E ti poni allora in posa.
Dopo i bip, che bella cosa,
s’immortala il tuo faccione.

Con la moglie sei in vacanza
E u ricordo vuoi fissare:
Non ti devi più affidare
Al passante che s’avanza.

Se sei privo d’autoscatto,
dai la macchina a chi è lento,
così fesso in un momento
non ti fa scappando ratto.
enrico
Il fotoritocco

Ti preoccupa la pancia?
Pelle a buccia come arancia?
Pinzellacchere, quisquiglie:
del passato sono figlie!

Quattro click sulla tastiera
son bastanti, anzi son troppi.
Senza prendere sciroppi
il tuo sogno già si avvera.

Tu nemmeno te l’aspett
che con questo ritrovato
in sottile silouette
ogni fisico è mutato.

E la pelle è liscia e bella
non d’arancia ma di pesca
ora appare, fresca e snella
giovanile e fanciullesca.

C’è qualcun che pensa ancora
che la foto no, non mente?
Riproduce fedelmente
tutto ciò ch’è dentro e fora?
dimapant
QUOTE(enrico @ Dec 17 2010, 01:25 PM) *
Il fotoritocco

.....


Di nuovo, bravo, veramente!

Tanti auguri di Buone Feste a te e famiglia!
Saluti cordiali
Alessandro
enrico
Ciao Alessandro,anche a te e famiglia.

Ecco l'ultima:

Il banco ottico

Col soffietto lungo e nero
Sembra antico, superato.
Una macchina davvero
Che appartiene ormai al passato.

Al contrario non c’è un vetro
Fra le macchine “attuali”
Che gli possa stare dietro
Che sian reflex e digitali.

Col binario ritto o tondo,
le standarte ed il soffietto
credi, è tutto un altro mondo:
te lo dico con affetto.

Se decentri l’obiettivo
E magari il dorso allenti,
hai risolto, sii giulivo:
più i palazzi son cadenti.

Qui si ascolti e nessun dorma:
Se basculli il dorso ad arte
Hai il controllo sulla forma
Delle cose per gran parte.

Se basculli l’obiettivo,
necessario è che ti spieghi,
sii felice, sii giulivo,
che il pian nitido tu pieghi.

Si, lo pieghi come vuoi,
fino a render netto, vedi,
dal terreno sotto i piedi
fino a quei lontani buoi.

Che gran macchina, che schianto,
Le altre or vedi limitate.
Se ai suoi meriti m’incanto,
le ragioni ti ho elencate.

enrico
"Oggi non mi sento in vena", disse il sangue in provetta nella sala dei prelievi.
Io invece sì ;-)

L’ingranditore

Una volta i negativi
eran grandi, eran d'impatto.
Ed allora te ne uscivi
con la stampa ch'è a contatto.

Con la carta stretti stretti
del bromografo sul piano,
o pressati nei torchietti,
li stampavo ad occhio, a mano.

Col formato trentacinque
tutto ciò più non si può.
Troppo piccolo, si estingue:
ingrandir lo devi un po'.

Per far questo un apparato
con colonna e con ripiano,
da ingegneri progettato,
viene a darti una gran mano.

Il suo corpo va su e giù,
rotolando per di più
su dentata cremagliera.
Quel che vuoi così si avvera:

che l'immagine si estende
si riduce, s'ingrandisce
fino a quando, si capisce,
come vuoi l'effetto rende.

Metti a punto il fuoco intanto
sopra del marginatore,
s’hai il focometro d'accanto
al costoso ingranditore.

Puoi levare or dalla busta
della carta un foglio e porlo
al suo posto, se ti gusta,
e aggiustarne a filo l'orlo.

Se un controllo in più ti aggrada
sopra il vergine cartone,
io ti indico la strada
da seguir con attenzione:

ruota il filtro rosso, vai!
Proprio sotto all'obiettivo.
Che di attinici fa privo
della luce i forti rai.

Spegni tutto, il rosso togli,
quindi accendi e con passione
fai avvenir l'esposizione
che impressiona i vergin fogli.


La stampa

Alla luce giallo verde,
(della rossa meglio assai,
dove l'occhio un po' si perde),
prendi il foglio esposto ormai.

Poi di taglio in mossa bella
inseriscilo sicuro
dentro alla bacinella
con il liquido chè puro.

Lo sviluppo agisce in fretta:
di lì a poco lentamente
per miracol si fa netta
dell'immagin l'apparente.

Quando è scura a sufficienza,
leva, leva, fallo presto
ed immergila in coscienza
dentro il bagno ch'è d'arresto.

La riprendi e poi l'anneghi
dentro il bagno di fissaggio
che, non serve che ti spieghi,
l'avrai a destra, a corto raggio.

Il risciacquo resta alfine.
Fallo bene, senza danno.
Sennò tante macchioline
con il tempo appariranno.

Poi le asciughi, a un filo appese,
sopra un piano. Qualcun dice
che più brillano se stese
dentro ad una smaltatrice.
enrico
La composizione

Quando inquadri, tienlo a mente,
tu decidi ciò che vale.
Ciò ch’è invece indifferente,
tienlo fuor che non è male.

Gli elementi che son dentro
Non disponi a caso, spero!
E, se puoi, non porre al centro
Ciò che conta per davvero.

Conta il centro d’interesse;
le altre cose son d’ausilio
e, pertanto, vanno messe,
prego, accetta il mio consiglio,

per condurvi l’occhio sopra:
che non rischi di smarrirsi
nella confusion dell’opra,
ma dell’ordine stupirsi.

Se l’immagin non ti prende
ed è oggetto di ludibrio,
la ragion forse dipende
da mancanza di equilibrio.

Se ogni massa è bilanciata,
questo è un bene, non è un male.
A ogni cosa, è ver, va data
Giusta forza strutturale.

Per far ciò, se sei un artista,
cambia posto, gira e vaga.
Scegli un buon punto di vista,
fino a che tutto ti appaga.
enrico
Il contrasto

Se tu punti della gamma
sulla zona ché più scura
e due otto v’è il diaframma;
poi,con mossa assai sicura,

ti rivolgi alla più chiara
ed un undici ti appare,
quattro stop, è cosa chiara,
è il contrasto da affrontare.

Il contrasto, si deduce,
non è altro che il rapporto
fra la zona ch’ha più luce
e là dove il chiaro è morto.

S’è assai basso, che peccato!
La tua immagine è fiacchetta…
Se tropp’alto l’hai trovato,
la tua immagine è duretta.

Quando tratti l’analogico,
lo sviluppo scegli e adatta.
O la carta, questo è logico.
Se sei accorto, è cosa fatta.

Se sei un fan del digitale,
usa la postproduzione
e vedrai che non è male,
al problema è soluzione.
enrico
Amici, che con i vostri interventi
dei miei versi vi dite contenti,
sappiate che ho molto apprezzato
il pensier di chiunque è passato.

Vi ringrazio e per farvi approfitto,
di Natale e anno nuovo gli auguri:
che sia buono, facciam gli scongiuri.
Mi firmo, saluto e sto zitto.

Enrico Maddalena

meialex1
Auguri anch'io in versi voglio fare
a chi ci allieta le giornate con le sue "sonate"......


Come poeta faccio pietà, ma col cuore gli auguri voglio fare...........


Tanti auguri per un felice e sereno Natale a Tutti Voi........

enrico
La macro

Sii felice, sii giulivo
Se hai per macro l’obiettivo.
Se non l’hai, su, non fa niente:
che, con l’addizional lente

puoi ugualmente avvicinare
ciò ch’è piccolo e scattare.
Di prolunga hai qualche tubo?
Eccellente, non ti rubo

Altro tempo: è acclarato
Che sei bene equipaggiato.
E se pure hai tu il soffietto,
cosa dire, sei perfetto.

Cura solo che il diaframma
sia ben chiuso, sia ben stretto.
Altrimenti, non è un dramma,
campo nitido è pochetto.

Per fuggire il micro mosso,
un consiglio darti posso:
usa un flash, che ti conviene
perché un tempo corto è bene.

Nicola Verardo
ma che idea fantastica un poeta nato .. molto belle ....auguri
enrico
Grazie Nicola, auguri anche a te.

Il ritratto

Della foto è, senza ma,
la più difficile specialità.
La sola tecnica è insufficiente:
lo spirto, l'anima qui si riprende!

Sii molto affabile,
credimi, è saggio.
Metti il soggetto
sempre a suo agio.

Usa le luci, l'angolazione
perché qualsiasi imperfezione
venga nascosta, attenuata
e la persona sia migliorata.

Mentre le parli e la distrai
e naturale così la fai,
scatta veloce al giusto istante
fissando rapido il bel sembiante.
enrico
Il paesaggio

Se vuoi un’immagine che sia d’artista,
che ruba l’anima, che ti conquista,
scegli la luce, l’angolazione
e pur la giusta composizione.

Meglio se semplice, pochi elementi,
quelli essenziali, quelli evidenti.
Racconta il posto, l’atmosfera.
Che sembri viva, che sembri vera.

Cura ogni cosa con attenzione:
la messa a fuoco, l’esposizione,
di vista il punto, l’inquadratura.
Infine scatta con man sicura.

Un’altra cosa che non t’ho detto:
raccomandabile è il cavalletto.
Non è un’ipotesi, è una certezza:
migliora molto la nitidezza.

Poi, terminata ch’hai la ripresa
T’aspetta, credimi, un’altra impresa.
Sviluppo e stampa per la pellicola,
perché l’immagine non sia ridicola.

Postproduzione nel digitale
perché il contrasto non venga male.
Perché il colore non venga spento,
cura del bianco il bilanciamento.
enrico
Il matrimonialista

Mentre sono gli invitati
nelle case assai impegnati
nei lavaggi e coi vestiti,
loro sono già partiti

per la casa della sposa
che di certo non riposa.
Il fotografo prudente,
porta seco l’assistente

che l’aiuta, non c’è scampo,
con la borsa e con il lampo.
Su, sorrida, per favore.
Non s’addice quel colore.

Venga, prego, venga qua,
con la mamma ed il papà.
Quando l’ora della messa
s’avvicina, anzi s’appressa,

e la sposa è preparata,
via, si scende sulla strada.
Qui si scatta, è evidente,
fra gli applausi della gente.

Con la macchina che pesa
il fotografo entra in chiesa
un po’ prima della sposa
per scattare qualche posa

mentre avanza a passo netto
del papà stretta a braccetto.
Con lo sposo che l’attende
da mezz’ora fra la gente.

Mentre il prete già s’appressa
ed inizio dà alla messa,
il fotografo si pone
sulla destra dell’ambone

e fa cenni all’assistente
che col flash è lì presente.
Qualche amico è lì che aspetta
con banale macchinetta,

certamente non uguale
al fotografo ufficiale
che ne ha due e non le sgancia
sopra il petto e sulla pancia.

Il fotografo ha gran fiuto:
cenno rapido all’aiuto
e lo scatto vien perfetto
con la luce ch’è d’effetto.

Egli è teso e non si vede:
è del tempo alla mercede.
Deve rapido scattare
per l’evento non mancare.

Così, senza confusione,
scatta alla comunione
quando l’ostia già s’imbrocca
mezza fuori della bocca.

O l’anello le vien messo
dallo sposo ch’è dappresso.
Dopo la benedizione,
mamma mia che confusione:

tutti quanti sull’altare
tanti auguri vanno a fare.
Sol per poco si riposa
il fotografo da sposa,

che bisogna stare attenti
alle foto coi parenti,
coi compari e con gli amici
che son fieri, son felici.

Quando fuori dal portone
van gli sposi con passione,
l’uno all’altro stretti stretti
a ricevere i confetti

fra i capelli e sulla testa,
a scattare ancor s’appresta
quella pioggia che produce
grande effetto in controluce.

Tutti quelli ch’hanno invito,
con un poco di appetito
vanno in auto, s’è distante,
all’atteso ristorante.

Ma stan freschi ad aspettare
lor che tardano a tornare.
Lì nel parco sono andati
perché sian fotografati.

Belli, in mezzo alla natura.
Ma per gli altri è cosa dura.
C’è qualcuno ch’è giulivo
per il troppo aperitivo…

Oh, che bel! Fanno ritorno.
Si comincia col contorno,
col prosciutto e i carciofini,
col Crodino e con i vini.

Pure affonda la forchetta
il fotografo in gran fretta,
perché deve immortalare
ogni tavolo e scattare.

Alla fine del travaglio,
giunge della torta il taglio.
Qualche click finale e poi,
se ne va pei fatti suoi

il fotografo ufficiale,
il fotografo che vale.
L’accompagna fiero, aitante
e un po’ brillo l’aiutante.
meialex1
Enrico.....

Questa me la stampo e la metto nel mio studio !!!!!


Grazie
enrico
Ciao Alessandro,
mi fa piacere il tuo apprezzamento.
Hai mai fatto parte di una giuria fotografica? Immagino di si.
Allora gusterai anche questa biggrin.gif

La giuria fotografica

Se i tuoi scatti son decenti
ti soddisfano, son belli,
al giudizio delle genti
se ti piace, porta quelli.

All’esame, su, dai corso
iscrivendoti a un concorso.
Le migliori foto invia,
che le osservi la giuria.

Quando emettono il verdetto,
ciò che accade è presto detto:
se sei primo, è evidente,
la giuria è competente.

Se al secondo posto stai,
qualche dubbio forse l’hai.
Ma se affatto sei premiato,
senza dubbio s’è acclarato

che perfino il presidente
ci capisce poco o niente.
Sono sciocchi, deficienti,
dei somari incompetenti.
scarpegialle
guru.gif guru.gif guru.gif

Ti esprimo la mia stima,
con questi quattro versi,
che a legger quelli prima,
così banali e persi,

quello che tu hai scritto,
così non casuale,
di spunti è fitto fitto,
un vero manuale,

pertanto ti ringrazio,
per queste tue quartine,
le foto mie da strazio,
saranno men bruttine,

adesso ti saluto,
nessuno ti somiglia,
un genio in assoluto,
buon anno a te e famiglia!! laugh.gif


sauro
enrico
Bravo Sauro,
non ti manca la stoffa.

Auguri ricambiati
enrico
Bravo Sauro,
non ti manca la stoffa.

Auguri ricambiati
meialex1
QUOTE(enrico @ Dec 30 2010, 11:26 AM) *
Ciao Alessandro,
mi fa piacere il tuo apprezzamento.
Hai mai fatto parte di una giuria fotografica? Immagino di si.


mmmmm Si e No........

Grazie
veigdriver
Fantastiche!!! Riescono sempre a strappare un sorriso e sono originalissime!!!
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