Seconda tappa del viaggio (dopo Valencia) fatto a settembre 2010 nella meravigliosa terra di Spagna.
GRANADA
Stupenda città dell'Andalusia, si trova a quasi 700 metri d'altezza ai piedi delle montagne della Sierra Nevada. La città si estende in parte in piano e in parte sulle colline dell'Alhambra e dell'Albaicin.
Fondata dai romani con il nome di Iliberis, nel VIII secolo d.C. fu conquistata dagli arabi che le diedero l’attuale nome; a partire dal 1031, Granada fu la capitale di un emirato autonomo e il centro più importante della Spagna moresca e l'ultima piazzaforte araba ad arrendersi alla reconquista cattolica nel 1492. Della passata dominazione araba restano importanti testimonianze architettoniche, le più importanti sono indubbiamente l'Alhambra o cittadella reale, il Generalife (residenza di campagna) e il quartiere moresco di Albaicín. Nel 1984 l'Alhambra, il Generalife e il quartiere di Albaicín sono stati dichiarati dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
L'Alhambra, la medievale cittadella reale araba che domina la città è universalmente riconosciuta come uno dei gioielli dell'architettura mondiale, è composta da una serie di palazzi e giardini costruiti nel XIV secolo durante la dinastia dei Nasridi. Il nome Alhambra deriva dal colore rosso (al-Hamra) delle mura duecentesche della fortezza più antica (Alcazaba).
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Il Cuarto Dorado
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Patio de los Leones (era purtroppo in restauro e non potuto scattare una foto d'insieme)
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Vista verso l'Albaìcin
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I giardini del Partal
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Il palazzo di Carlo V
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Sulla collina di fronte all'Alhambra si trova l' Albaicin, la vecchia casbah o "medina" araba, un affascinante labirinto di stradine e viuzze fiancheggiate da case bianche con piccoli giardini interni, nel punto più alto della collina si trova la Plaza de San Nicolas da dove si ha una stupenda veduta sulla cittadella dell'Alhambra.
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L'interno della cattedrale gotica edificata, al posto della Mezquita Mayor, tra il 1523 e il 1703, qui sono la Capilla Mayor opera di Diego de Siloe e la gotica Capilla Real dove sono le tombe di Isabella e Ferdinando scolpite dal toscano Domenico Fancelli.
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Un matrimonio nella Capilla Mayor
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Spezie e colori
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Continua...
Ciao a tutti
Salvatore