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NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > TECNICHE Fotografiche
Cosimo Camarda
Per favore, poteta darmi dei chiarimenti in merito??

la regola dei terzi e la compo, sono la stessa cosa?? oppure una è facente parte dell'altra??


datemi delle delucidazione, non ci capisco nulla....forse....


Saluti Cosimo.
enrico
Non sono la stessa cosa Cosimo.
La composizione è un concetto più ampio ed ha a che fare con la disposizione degli elementi della scena all'interno del quadro, con i rapporti che intercorrono fra essi e con i lati del quadro.
La regola dei terzi (è brutto "regola" perchè sembra un obbligo e non lo è certo) è mutuata dalla pittura e suggerisce la disposizione degli elementi principali su linee e su incroci di teli linee.
Spero di aver chiarito.
Buona luce
Enrico
Mauro Va
Interessava anche a me. Sei stato chiaro Enrici, Grazie.


Mauro
Cosimo Camarda
Grazie mille Enrico, ma i miei dubbi sono alimentati dopo questo 3d:

http://www.nikonclub.it/forum/Un_Soffio_Di...to-t190556.html

...bho...sono sempre più perplesso.

Cosimo
enrico
Cosimo, a mio avviso giudicare una foto perfetta quando rispetta la regola dei terzi è riduttivo e sbagliato. la composizione allora diverrebbe un fatto meccanico e si potrebbero creare dei programmi che, riconoscendo le linee principali dell'immagine, le dispongono secondo regola...
la composizione è un qualcosa di estremamente più complesso. In alcune situazioni, la posizione migliore per un soggetto potrebbe essere proprio il centro del quadro, anche se è in generale sconsigliata. Una regola è quella di tenere l'orizzonte parallelo al bordo dell'inquadratura; ma se vogliamo esprimere la sensazione che prova colui che è in barca in un mare agitato, è proprio un orizzonte storto quello che ci vuole. Ho in mente una immagine di Vitaliano Bassetti dove c'è un cimitero in primo piano ed un paesino sullo sfondo. Ebbene, il muretto che separa i due ambienti, è proprio a metà della foto; ma questo è funzionale al significato espressovi. E potrei proseguire.
La verità è che ogni situazione è diversa dall'altra e diversi sono i significati e le idee che l'autore può voler esprimere. La composizione è uno degli elementi del linguaggio fotografico. Le regole vanno conosciute, ma non bisogna divenirne schiavi. Ho citato altre volte il tenente che al corso ufficiali ci faceva "regolamenti militari". la prima cosa che ci disse fu: "Ragazzi, ricordatevi che il regolamento serve a chi nonn is sa regolare". Più che in ambito militare, ciò è verissimo in campo artistico ed espressivo.
Questa è la mia ferma convinzione. Altri hanno tutto il diritto di avere la loro.
Buona domenica
Enrico
enrico
L'argomento della composizione è stuzzicante e mi sono divertito a buttare giù uno schizzo:

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 61.8 KB

La prima immagine (un rettangolo vuoto) mette in evidenza i due lati verticali ed i due orizzontali con cui ogni elemento dell'immagine deve fare i conti. La seconda immagine mostra quella che Attilio Marcolli chiama "struttura portante" del rettangolo, vale a dire le due mediane e le due diagonali. Se dovessimo costruire un aquilone, per irrigidire il rettangolo di carta velina, metteremmo così le canne.
La terza, quarta e quinta immagine illustrano quella che sempre il Marcolli definisce "struttura modulare" del rettangolo. Ovverosia, il rettangolo grande possiamo vederlo suddiviso (o costruito) in un insieme di rettangoli più piccoli, di proporzioni simili a quello dato. In pratica tracciamo all'interno del rettangolo grande, un ugual numero di segmenti orizzontali e verticali, paralleli ai lati del quadro (o, che è la stessa cosa, alle mediane). Come potete vedere, possiamo suddividere il rettangolo in due settori verticali e due orizzontali (4 rettangolini), tre settori (9 rettangolini), quattro settori (16 rettangolini) e cos' via, all'infinito.
Il fatto è che la nostra educazione (e non soltanto quella geometrica) ci ha abituato a vedere le cose in un certo modo. Il rettangolo dell'inquadratura è già un prodotto della nostra cultura.
Anche se ne vediamo concretamente i lati, inconsciamente vi percepiamo anche le strutture interne.
E siccome ricerchiamo l'ordine in ciò che è intorno a noi (perché questo ci aiuta ad organizzare il mondo, a capirlo e quindi a padroneggiarlo), percepiamo un senso di armonia e di equilibrio quando gli elementi dell'immagine si appoggiano a queste strutture geometriche. Nel quarto rettangolo vediamo l'origine della regola dei terzi. Ma potrebbe andar bene anche il quinto rettangolo o un sesto oppure un settimo. Forse ci colpisce il quarto perché, pur dandoci più possibilità del terzo (simmetrico e statico), i numeri da tempi immemorabili hanno avuto dei significati magico-religiosi che ci portiamo dietro (ancora la cultura).
Struttura portante e modulare sono strutture intrinseche al quadro e del quadro. Ma proviamo un ugual senso di appagamento disponendo gli elementi in figure geometriche note all'interno del quadro (ultima immagine), in composizioni triangolari, circolari, ad esse ecc.
Il fatto che cerchiamo l'equilibrio, è evidente anche nel fatto che se poniamo un elemento decentrato, sentiamo di porre un contrappeso dall'altro lato altrimenti l'immagine ci sembra pendere da una parte.
Ma è sempre opportuna la ricerca di questo equilibrio? Certo che no. In alcune situazioni in cui vogliamo esprimere disagio, angoscia, confusione, violenza ecc, andiamo alla ricerca espressiva di squilibri calcolati.
Un saluto
Enrico
Lutz!
E come non ricordare la sezione aurea...
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Rinux.it
Dai Lutz!, dillo pure che nel tuo mirino hai una spirale logaritmica al posto della griglia dei terzi!

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biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif
Ciao.
Rinux.
Massimiliano C. Scordino
QUOTE(enrico @ Oct 24 2010, 03:12 PM) *
Cosimo, a mio avviso giudicare una foto perfetta quando rispetta la regola dei terzi è riduttivo e sbagliato.
Enrico



Enrico penso che questa frase sia il succo del discorso ....!!!

le tue spiegazioni tecniche sono interessantissime e' molto dettagliate e quando e' possibile bisognerebbe cercare di rispettarle tutte ma "dalla mia poca esperienza quasi tre anni di fotografia" sono dell'idea che spesso le regole si possono stavolgere per riuscire ad ottenere una foto che arrivi a livello emotivo ...!!!

Si potrebbe parlare per ore su cosa sia giusto o sbagliato "guardare mille foto corrette o totalmente sbagliate" ma alla fine quello che conta e' cio' che lo scatto trasmette a noi e a chi lo guarda giusto o sbagliato che sia ....!!!

Cosimo questa e' la mia intrepretazione alla tua domanda un paesaggista come Ale "prendo esempio dallo scatto che ci hai proposto" sa benissimo cosa sono le regole e conosce bene le tecniche di ripresa sono convinto che se decide di ingorale e pinamente coscio di quello che sta' facendo ....!!!!


Posso fati una dmanda:te quando scatti rispetti sempre le regole tecniche di ripresa o a volte ti lasci trasposrtare dall'estro dell'artista ....????




enrico
Non parlo di arte (termine ambiguo), ma di espressione, perchè la fotografia per me è due cose:

- documentazione (come descrizione dettagliata di un oggetto o di una situazione) ed

- espressione (come mezzo di comunicazione delle proprie idee e delle proprie emozioni).

Le regole vanno conosciute e soprattutto quelle tecniche, se vogliamo padroneggiare il mezzo per ottenere immagini in linea con i nostri intenti. Ma poi vanno superate.
Tutto è funzionale a ciò che vogliamo dire. Con l'esperienza, non si ragiona più troppo quando si scatta. Certe scelte diventano istintive e si cerca il punto di vista e l'inquadratura che ci sembra più opportuna.
Allora a posteriori a volte possiamo ritrovare nella nostra immagine la fantomatica ed abusata regola dei terzi ed a volte no.
La costruzione di una immagine è una cosa talmente complessa e legata a tanti fattori oggettivi e soggettivi, che ingabbiarla nel rispetto di regole predefinite è davvero assurdo.

Le formule esistono nella matematica (e pure lì esistono diverse strade per arrivare alla soluzione).

Nella fotografia come nel disegno e nella pittura, conta la personalità di chi attraverso questi mezzi si esprime. Che poi ci siano foto con degli errori evidenti è un altro discorso. E' come se in una poesia pur bella, troviamo scritto un "io ho andato" o un "volava un acuilone" ;-)

Ed è pur vero che spesso delle immagini non riescono ad esprimere l'intento dell'autore.
Ed immagini non riuscite le possiamo trovare anche in fotografi famosi (i quali spesso hanno l'intelligenza di cestinare molti dei loro scatti). Ma se vediamo sotto una immagine mediocre una firma illustre, ci facciamo condizionare dal nome e quasi nessuno fa come nella favola de "Il re è nudo!".
Buona giornata
Enrico
banzai85
Ciao ragazzi...premetto che, dal momento che ritengo che la fotografia non sia una scienza esatta, quello che esprimo è un parere personalissimo...Credo che l'intervento di Enrico sia ottimo...Per me è riduttivo a prescindere parlare di composizioni corrette, di regole, di rispettarle o meno, ecc...secondo me non esistono composizioni giuste e composizioni sbagliate: esistono compo che funzionano e compo che non funzionano...capita di guardare una foto e non sentire il bisogno e lo stimolo di approfondirne l'osservazione: quella per me è una foto che non funziona...una foto deve secondo me colpire alla prima occhiata, deve trasmettere immediatamente qualcosa...non necessariamente deve avere un qualcosa di straordinario, magari può bastare solo un semplice senso di pulizia e ordine...questa per me è una compo che funziona, a prescindere da terzi, spirali e simmetrie...una compo che funziona è una compo in grado di reggere la foto, di invogliarmi magari a guardarla meglio, dedicandogli un po' più di attenzione, cercando di capire perchè quella compo funziona...è a questo punto che subentrano dei metri di giudizio, che altro non sono che le famose regole...per capire come mai una foto colpisce dobbiamo infatti osservare come è fatta, come sono disposti gli elementi, il rapporto che si instaura fra i loro pesi, ecc...indubbiamente le regole vanno conosciute, per poi decidere, consapevolmente, se impiegarle o meno, e in che misura...per me una foto sbagliata è una foto che denuncia chiaramente l'inconsapevolezza di quello che stiamo facendo, che denuncia cioè, in maniera lampante, che il risultato è casuale, che non si aveva il pieno controllo della situazione in fase di scatto...faccio un esempio: le linee cadenti...ruotando l'asse ottico possiamo fare dei disastri o dei capolavori...la non conoscenza del fenomeno porta ad inciamparci per caso (le classiche foto dei nonni in gita, in cui non si trova una verticale dritta a pagarla) e questa è per me una foto sbagliata...se conosciamo il fenomeno, invece possiamo consapevolmente decidere se vogliamo delle linee perfette o se invece vogliamo, per motivi espressivi stravolgere la prospettiva...sia la foto del nonno che la nostra presenteranno verticali cadenti, ma quello che in un caso è un errore, perchè non conforme alla regola, nell'altro è un elemento consapevolmente stravolto e sfruttato per raggiungere un fine...
filo.m
Se ti sente nonnoGG sono dolori...

laugh.gif

Ciao
Lutz!
QUOTE(banzai85 @ Oct 28 2010, 11:40 AM) *
...


Ottimo intervento banzai. No non ho la spirale aurea nel mirino, quando proprio non riesco a farla ad occhio e voglio costruire la scena, uso e riposto, questo piccolo compositore, facile da autocostruirsi....

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Rinux.it
Enrico e banzai85 hanno detto ottime cose. Per le quali vale ancora la pena di continuare a postare qualche scatto senza la paura che qualcuno lo critichi perchè ... "il muretto doveva finire giusto sulla linea dell'orizzonte in modo che il palo della luce non fosse bla bla bla bla bla bla bla bla"... e chi più ne ha più ne metta di "bla"!
Ma per favore!!!!!!!!!!!
Ma ci vuole tanto a dire: non mi piace? Tre paroline sono più che sufficienti ad esprimere un giudizio che resta, sempre e comunque, un qualcosa di assolutamente soggettivo.
Se poi si vuol fare la figura del grande esperto che giammai contravviene a qualsivoglia regola, dico soltanto che c'è modo e modo per dirlo. Corroborare un giudizio con argomentazioni del tutto futili, che servono solo a illudersi di aver fatto grande figura nell'averle tirate fuori, mi sembra un modo come un altro di ergersi a dotto quando, di fatto, magari, se ne sa molto meno di chi si sta giudicando.
Questo è il mio pensiero.
enrico
Ciao Rinux,
io credo che sia meglio argomentare il giudizio su di una foto, anzichè limitarsi ad un "mi piace, non mi piace". Poi, ciascuno può ritenere valido un consiglio (e farne tesoro), oppure non considerarlo se gli sembra infondato.
Buona serata
Enrico
Rinux.it
QUOTE(enrico @ Oct 28 2010, 07:50 PM) *
Ciao Rinux,
io credo che sia meglio argomentare il giudizio su di una foto, anzichè limitarsi ad un "mi piace, non mi piace". Poi, ciascuno può ritenere valido un consiglio (e farne tesoro), oppure non considerarlo se gli sembra infondato.
Buona serata
Enrico

Enrì(co), argomentare - nel senso da te inteso - è una cosa; andare a trovare il più classico dei peli nell'uovo è tutt'altra cosa!
E hai ben capito a chi/che/che cosa mi riferisco. E' stato citato proprio in questo thread: mi riferisco al link. A buon intenditore poche parole.
Buona serata anche a te.
Rinux.
Lutz!
rinux, mi sembra che il tuo tono sia eccessivo e del tutto fuori luogo.
Enrico ha ben espresso un concetto che e' poi quello condiviso da tutti i fotografi, e ha citato alcuni esempi di fotografie, estremamente espressive, citandone l'autore, che non seguono nessuna delle composizioni classiche.

Cio che e' veramente riduttivo e' di fronte a una qualsiasi opera dell'uomo limitarsi a dire mi piace o non mi piace, e se ci fai caso, chiunque si appassioni di arte, non dara' mai un giudizio simile. Solo chi e' approssimativo, puo limitarsi a dare come unico commento il proprio giudizio personale, del tutto insignificante in quanto personale, mentre chi e' un po piu di piu ampie vedute, indipendentemente dai propri gusti, cerca di leggere un'opera e capirne il significato.

Poi nulla di personale, c'e' ancora chi di fronte a una tela di Fontana dice "non mi piace, la so fare anche io".
Rinux.it
QUOTE(Lutz! @ Oct 29 2010, 09:32 AM) *
rinux, mi sembra che il tuo tono sia eccessivo e del tutto fuori luogo.

Lutz! il mio tono non è nè eccessivo nè tantomeno fuori luogo. Probabilmente non hai letto bene il mio primo intervento in questo thread dove, lo ripeto a beneficio di tutti, ho molto apprezzato le parole di Enrico.
Seconda cosa, e così la chiudiamo questa faccenda che sta diventando oltermodo stucchevole. Non mi riesce mandar giù quella forma di critica ricevuta da alessandro.sentieri al suo scatto postato nel thread "un soffio di vento". Dove chi l'ha criticato non benevolmente non ha fatto altro che andare a cercare il più classico dei peli nell'uovo. Chiaro Lutz!?
Mi sta benissimo che una critica venga articolata, così "cresciamo" tutti ed io in particolare, però quando essa appare palesemente artefatta al fine di ... a me girano!
Io sono con te, sono con Enrico, sono con banzai85, sono con tutti quelli che dimostrano serietà e volontà di far crescere questo forum. Non sono con altri. Punto.
Ciao.
Rinux.
Cosimo Camarda
QUOTE(rinux1956 @ Oct 29 2010, 11:37 AM) *
Mi sta benissimo che una critica venga articolata, così "cresciamo" tutti ed io in particolare, però quando essa appare palesemente artefatta al fine di ... a me girano!
Io sono con te, sono con Enrico, sono con banzai85, sono con tutti quelli che dimostrano serietà e volontà di far crescere questo forum. Non sono con altri. Punto.
Ciao.
Rinux.


...di certo il tuo intervento non porta nulla di che.

@Enrico, grazie mille dei tui interventi, è sempre leggerti.

@Massi, sono pienamente daccordo con quello che dici, però a mio avviso, non rispettare una regola, significa non inserire un'imperfezione di poco, ma qualcosa di forte...spostare gli elementi di pochi centimetri non ha senso!!...tutto ciò secondo me.

Saluti Cosimo.
dimapant
Ha perfettamente ragione Enrico: le regole vanno conosciute, in molti casi possono essere utili, ma poi alla fine è il fotografo che decide secondo il suo criterio di scelta e nulla vieta di violarle a nostro gusto….ma è veramente utile conoscerle, in molte occasioni sono utili..

Quello che a me sorprende è che ci sono molti, veramente tanti, che fanno fotografie e spendono migliaia di euro in attrezzature, fanno safari fotografici costosi, poi mostrano le foto e si vedono scivoloni tremendi compositivi su bucce di banana banalissime e quando li fai notare, ammettono che, effettivamente, se la inquadrava diversamente era molto meglio: chiedi loro che libri hanno letto sulla composizione, e, tutti, dico tutti, ammettono a malincuore che non hanno letto nulla.

Un libro costa 30 euro e quei pochi euro sono quelli spesi meglio in fotografia,estremamente meglio che spesi in qualsiasi altra cosa.

Attilio PB ne ha citati tanti nella discussione qui sul B&N, coi prezzi:
- Fotografia e società - Gisele Freund - Einaudi - 18,50
- L'immaginario dal vero - Henri Cartier Bresson - Abscondita - 11,00
- Ritratti - Nadar - Abscondita - 11,00
- La camera chiara - Roland Barthes - Einaudi - 14,50
- La fotografia - Graham Clarke - Einaudi - 32,00
- Volti della fotografia - Roberta Valtorta - Skira - 24,00
- L'occhio della Fotografia - Italo Zannier - Carocci - 39,80
- L'originalità dell'avanguardia - Rosalind E. Krauss - Fazi - 44,50
- L'infinito istante - Geoff Dyer - Einaudi - 24,00
- Fotografia - Ian Jeffrey - Skira - 18,00

Comprate qualche libro di composizione, ad esempio Principi di Composizione di Feiniger è vecchio ma validissimo; oggi la gente sta ore su internet e non legge più nulla, poi alle prime uscite a far fotografie, i risultati si vedono e raramente sono buoni.

Saluti cordiali e buon divertimento
enrico
Ciao Dimapant,
li ho letti quasi tutti.
E' vero quello che dici sul fatto che molti puntino sulle attrezzature costose, come se bastasse questo per fare delle buone foto.
In effetti, sono le conoscenze tecniche ed espressive, assieme alla sensibilità individuale, che fanno la differenza.
E che dire della luce, che non costa nulla (tranne quella dei flash ;-).
L'importanza della luce è fondamentale nel descrivere soggetti ed atmosfere.
In effetti noi non fotografiamo i soggetti, ma la luce che, rimbalzando su di essi, penetra nell'obbiettivo.
Noi non siamo fotografi di cose, ma della luce... ;-)
Buona giornata
Enrico
Cosimo Camarda
QUOTE(enrico @ Nov 3 2010, 10:27 AM) *
Noi non siamo fotografi di cose, ma della luce... ;-)



guru.gif
Rinux.it
QUOTE(Cosimo Camarda @ Nov 3 2010, 07:30 AM) *
...di certo il tuo intervento non porta nulla di che.


Non ho di queste pretese, amico mio!
Sono qui per imparare come, del resto, lo sei anche tu. Almeno lo deduco dal tipo di questione che hai posto.
Tra me e te, però, noto una profonda differenza: mentre il sottoscritto alla sete di conoscenza abbina un profondo spirito critico; tu, invece, dai l'impressione di trovarti su questo forum ... per caso!
Ciao.
Rinux.

P.S.: essendo i miei interventi "distanti" da te anni luce, non capisco il perchè abbia voluto attaccarmi.
Debbo pensare che l'italiano ti è sconosciuto?
Rinux.it
QUOTE(enrico @ Nov 3 2010, 10:27 AM) *
In effetti noi non fotografiamo i soggetti, ma la luce che, rimbalzando su di essi, penetra nell'obbiettivo.
Noi non siamo fotografi di cose, ma della luce... ;-)


Quello che dici mi può stare pure bene come concetto puramente filosofico, ma se gli oggetti non esistessero le nostre belle reflex la luce manco la vedrebbero!
Se mal non rammento Dio, il primo giorno, creò il cielo e la terra vale a dire il veicolo e la cosa per la quale la luce sarebbe diventata tangibile. Successivamente infatti disse «fiat lux!». E allora? L'uno si complementa necessariamente con l'altro. E noi possiamo usare le nostre ipertecnologiche scatoline.
Se è successo, mi scuso per l'OT.
Ciao.
Rinux.
CVCPhoto
Scusate la domanda, forse sciocca, riguardo la composizione e la regola dei terzi. Come mai il mirino delle nostre refler offre la funzione di un reticolo con 4 linee anziché tre? O mi sono perso qualcosa oppure serve soltanto per comporre soggetti architettonici o per riprendere un orizzonte diritto?

Saluti

Carlo
enrico
Le ultime che hai detto. E' una griglia di riferimento per architetture e altri soggetti di cui curare l'allineamento. E meno male che non sono 2 e 2, altrimenti questa regola dei terzi diverrebbe opprimente, quasi imposta per legge ;-)
Un saluto
Enrico
Lutz!
QUOTE(CVCPhoto.net @ Nov 12 2010, 02:12 AM) *
Scusate la domanda, forse sciocca, riguardo la composizione e la regola dei terzi. Come mai il mirino delle nostre refler offre la funzione di un reticolo con 4 linee anziché tre? O mi sono perso qualcosa oppure serve soltanto per comporre soggetti architettonici o per riprendere un orizzonte diritto?

Saluti

Carlo


Se non sbaglio il reticolo della mia D700 rappresenta il formato DX al centro del fotogramma.
Rinux.it
QUOTE(CVCPhoto.net @ Nov 12 2010, 02:12 AM) *
Scusate la domanda, forse sciocca, riguardo la composizione e la regola dei terzi. Come mai il mirino delle nostre refler offre la funzione di un reticolo con 4 linee anziché tre? O mi sono perso qualcosa oppure serve soltanto per comporre soggetti architettonici o per riprendere un orizzonte diritto?

Saluti

Carlo

A voler essere precisi il reticolo si presenta con tre linee orizzontali e tre verticali - alcune delle quali interrotte nella parte centrale a formare la c.d. cornice dell'AF - che vanno a dividere il mirino in sedici settori teorici. A differenza dei nove canonici che conosciamo dall'ormai arcistranota regola dei terzi. In questo caso il rettangolo di riferimento viene percorso da due linee orizzontali e due verticali.
Riguardo, poi, al loro utilizzo, Enrico ti ha dato la dritta giusta. Aggiungo soltanto che, facendoci un pò l'occhio, pur non avendo linee guida dei terzi perfetti, risulta abbastanza facile adeguarsi e - nel caso lo si voglia - comporre rispettando la regola.
Ciao.
Rinux.

P.S.: io faccio riferimento al mirino della mia D300s.
Nightdark
Intanto grazie per i post che avete che sono molto chiari..
Volevo chiedere una cosa anch'io sul reticolo della fotocamera: anche sulla mia compatta, la S8000 c'è il reticolo con le tre linee orizzontali e verticali.
Quando è meglio utilizzarlo, quando si fotografano architetture o panorami?
enrico
Quando nella scena ci sono linee verticali e/o orizzontali che vuoi rendere con precisione parallele ai lati del quadro.
Ciao
Enrico
CVCPhoto
Grazie per le risposte. Utili e competenti.

Saluti

Carlo
dimapant
Questa è fatta, praticamente, con la regola dei 2/3.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 552.9 KB

Bighiera con D 700 e utilizzo di filtri GND sclusivamente in digitale, io non li uso in vetro.

La regola dei 2/3, di norma, si usa per composizioni statiche, spesso con presenza di orizzonte e, detta in due parole, nella parte maggiore, quella che copre i famosi 2/3 ci va il soggetto al quale hai deciso di dare importanza.

Nella mia è il cielo, con quei colori puri e rari alle nostre latitudini, e su quello è stata impostata la geometria dell'inquadratura, mentre l'esposizione è sulla terra, recuperando poi il cielo con il GND digitale.

Saluti cordiali
dimapant
QUOTE(dimapant @ Nov 16 2010, 10:00 AM) *
Questa è fatta, praticamente, con la regola dei 2/3.

Ingrandimento full detail : 552.9 KB

Bighiera con D 700 e utilizzo di filtri GND sclusivamente in digitale, io non li uso in vetro.

La regola dei 2/3, di norma, si usa per composizioni statiche, spesso con presenza di orizzonte e, detta in due parole, nella parte maggiore, quella che copre i famosi 2/3 ci va il soggetto al quale hai deciso di dare importanza.

Nella mia è il cielo, con quei colori puri e rari alle nostre latitudini, e su quello è stata impostata la geometria dell'inquadratura, mentre l'esposizione è sulla terra, recuperando poi il cielo con il GND digitale.

Saluti cordiali



Io uso moltissimo la regola dei due terzi, chiaramente con flessibilit°: ecco alcune foto nelle quali è stata applicata.

In verticale:

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 326 KB


ed in orizzontaleImmagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali. Ingrandimento full detail : 398 KB


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Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali. Ingrandimento full detail : 703.5 KB

E' una regola classica, che, a parer mio, se applicata con cognizione di causa, porta a buoni risultati.

Saluti cordiali
Nightdark
Ottimi esempi!!
Grazie per questi chiarimenti.. per chi come è alle prime armi sono molto utili!
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