Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > TECNICHE Fotografiche
walter.fantauzzi
Ciao a tutti

Devo fare il classico calendario 2011.
Ho 12 modelle che scatterò in 3 giorni in sala posa.

Sapete darmi qualche accortezza affinchè abbia su tutte le foto la costanza di luce ed esposizione?
Cosa può variare?


Premesso che la giusta esposizione con i flash da studio, e fermorestando le distanze dei flash dal soggetto ecc... tutto il resto non cambi...


Attilio PB
In linea di massima le variabili, ragionando su un calendario con modelle, non sono moltissime, se vuoi mantenere una continuità ed una congruenza di luce io tenderei a consigliarti di tenere il livello di emissione della luce principale sempre costante a prescindere dal modificatore che utilizzi, questo puoi farlo con una certa facilità misurando con un esposimetro esterno il singolo flash sul soggetto (esposimetro con testa piatta, non a cupola, posizionato sul soggetto e rivolto verso il flash che vuoi misurare) e poi cercando di mantenere un rapporto di illuminazione piu' o meno analogo con gli altri flash, se il riempimento è in rapporto 1:4 potrai farlo variare tra -1,8 EV e -2,2 EV (sempre misurato sul soggetto come prima) in modo che la variazione sia contenuta complessivamente circa in 1/3 di EV, oltre rischi che sia percepibile la differenza.
Quando hai una luce congruente in tutti i set, poi, dovrai preoccuparti di usare ottiche assimilabili per tipo di resa, tanto piu' vero quanto maggiori saranno i contrasti che deciderai di avere, con una luce molto morbida e diffusa le ottiche tendono a differenziarsi meno pur mantenendo il carattere che gli è proprio, viceversa con forti contrasti le singole personalità saltano fuori con maggior decisione, insomma difficilmente andrei ad abbinare un 85 f/1,4 AF-D con un 16-35 f/4 AF-S nel medesimo servizio quando cio' che cerco è una certa congruenza complessiva.
Spero di essere stato chiaro, mi accorgo che illustrare un processo operativo abituale in modo lineare e comprensibile non è facilissimo smile.gif
Ciao
Attilio
walter.fantauzzi
QUOTE(Attilio PB @ Sep 30 2010, 05:08 PM) *
In linea di massima le variabili, ragionando su un calendario con modelle, non sono moltissime, se vuoi mantenere una continuità ed una congruenza di luce io tenderei a consigliarti di tenere il livello di emissione della luce principale sempre costante a prescindere dal modificatore che utilizzi, questo puoi farlo con una certa facilità misurando con un esposimetro esterno il singolo flash sul soggetto (esposimetro con testa piatta, non a cupola, posizionato sul soggetto e rivolto verso il flash che vuoi misurare) e poi cercando di mantenere un rapporto di illuminazione piu' o meno analogo con gli altri flash, se il riempimento è in rapporto 1:4 potrai farlo variare tra -1,8 EV e -2,2 EV (sempre misurato sul soggetto come prima) in modo che la variazione sia contenuta complessivamente circa in 1/3 di EV, oltre rischi che sia percepibile la differenza.
Quando hai una luce congruente in tutti i set, poi, dovrai preoccuparti di usare ottiche assimilabili per tipo di resa, tanto piu' vero quanto maggiori saranno i contrasti che deciderai di avere, con una luce molto morbida e diffusa le ottiche tendono a differenziarsi meno pur mantenendo il carattere che gli è proprio, viceversa con forti contrasti le singole personalità saltano fuori con maggior decisione, insomma difficilmente andrei ad abbinare un 85 f/1,4 AF-D con un 16-35 f/4 AF-S nel medesimo servizio quando cio' che cerco è una certa congruenza complessiva.
Spero di essere stato chiaro, mi accorgo che illustrare un processo operativo abituale in modo lineare e comprensibile non è facilissimo smile.gif
Ciao
Attilio



Bene Attilio... ci sono...
Domanda 1: Esposimetro a testa piatta com'è? Io ho un 358L mmm con 2 cellule.

Domanda 2: ma secondo te usare un FIltro Polarizzato...mmmm potrebbe incidere sul contrasto della foto?
Attilio PB
1) se non ricordo male il 358 dovrebbe avere (come il 758) un anello intorno alla calotta semi-sferica che permette di tirarla indietro, consentendo appunto la lettura diretta del singolo flash senza inquinamenti luminosi laterali

2) si, un polarizzatore potrebbe introdurre effetti non uniformemente prevedibili negli scatti e non facilmente controllabili tra un set e l'altro, se puoi evitarlo meglio, molto meglio.

Ciao
Attilio
walter.fantauzzi
QUOTE(Attilio PB @ Oct 1 2010, 05:58 PM) *
1) se non ricordo male il 358 dovrebbe avere (come il 758) un anello intorno alla calotta semi-sferica che permette di tirarla indietro, consentendo appunto la lettura diretta del singolo flash senza inquinamenti luminosi laterali

2) si, un polarizzatore potrebbe introdurre effetti non uniformemente prevedibili negli scatti e non facilmente controllabili tra un set e l'altro, se puoi evitarlo meglio, molto meglio.

Ciao
Attilio



1. si perfetto

2. ok!

biggrin.gif
walter.fantauzzi
Altra info...

Dato che scatterò con un ring flash a partizionamento di potenza... nel caso in cui la potenza sia troppo alta anche al minimo del flash (magari perchè sono molto vicino al soggetto)... come potrei abbassare ancora la potenza visto che lavorerò con il Defocus 105 f/2.0 intorno a f/2.8 per avere il volto del soggetto a fuoco ed il corpo no.... ??????
Attilio PB
Beh, le possibilità di gestire la quantità di luce flash sono diverse ma le principali ce le siamo già giocate.
Come abbattere la luce flash?
- abbassare la potenza flash
- aumentare la distanza flash-soggetto
- chiudere il diaframma
- abbassare gli ISO al minimo
- usare un filtro ND

Se gli ISO sono già al minimo temo che un filtro ND opportuno sia indispensabile.
A seconda delle situazioni di scatto potrebbe invece avere senso gestire la profondità di campo, se la distanza di scatto è ridotta anche con un diaframma relativamente chiuso avrai una profondità di campo ridotta, se riesci anche ad inclinare la fotocamera otterrai piu' facilmente una figura con il volto a fuoco ed il corpo sfocato, per capirsi qualcosa del genere (fatta con un 50mm):

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

dove il diframma usato è f/3,5 e tiene a fuoco solo un occhio, chiudendo ulteriormente aumenti la PDC ma arrivi a diaframmi decisamente piu' chiusi prima di avere anche il corpo a fuoco; ovviamente non mi rendo conto se la situazione di scatto si presta a questo tipo di interpretazione, ma è una delle possibilità da tenere presenti smile.gif
Ciao
Attilio
walter.fantauzzi
QUOTE(Attilio PB @ Oct 5 2010, 10:42 PM) *
Beh, le possibilità di gestire la quantità di luce flash sono diverse ma le principali ce le siamo già giocate.
Come abbattere la luce flash?
- abbassare la potenza flash
- aumentare la distanza flash-soggetto
- chiudere il diaframma
- abbassare gli ISO al minimo
- usare un filtro ND

Se gli ISO sono già al minimo temo che un filtro ND opportuno sia indispensabile.
A seconda delle situazioni di scatto potrebbe invece avere senso gestire la profondità di campo, se la distanza di scatto è ridotta anche con un diaframma relativamente chiuso avrai una profondità di campo ridotta, se riesci anche ad inclinare la fotocamera otterrai piu' facilmente una figura con il volto a fuoco ed il corpo sfocato, per capirsi qualcosa del genere (fatta con un 50mm):

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

dove il diframma usato è f/3,5 e tiene a fuoco solo un occhio, chiudendo ulteriormente aumenti la PDC ma arrivi a diaframmi decisamente piu' chiusi prima di avere anche il corpo a fuoco; ovviamente non mi rendo conto se la situazione di scatto si presta a questo tipo di interpretazione, ma è una delle possibilità da tenere presenti smile.gif
Ciao
Attilio



Tutto chiaro... quindi se volessi usare uno schema luci tarato su f/8 per avere l'ottica a f/2.8 mi occorre un filtro ND con -3 stop per cui un ND 0.9 giusto?
Attilio PB
Esatto, un ND 0.9 o ND8 a seconda della classificazione in base alla densità o al fattore smile.gif
Ciao
Attilio
walter.fantauzzi
QUOTE(Attilio PB @ Oct 5 2010, 11:23 PM) *
Esatto, un ND 0.9 o ND8 a seconda della classificazione in base alla densità o al fattore smile.gif
Ciao
Attilio



Grazie Attilio! biggrin.gif
walter.fantauzzi
Un altra curiosità da NIKONOMANE

Che differenza c'è tra queste due situazioni:

1. Scattare con i flash in modo tale da avere un'espoizione a f/2.8

2. Scattare con flash a f/8.0 ma con diaframma su f/2.8 con i ND -3 stop
huh.gif

Attilio PB
QUOTE(walter.fantauzzi @ Oct 6 2010, 01:52 PM) *
Un altra curiosità da NIKONOMANE

Che differenza c'è tra queste due situazioni:

1. Scattare con i flash in modo tale da avere un'espoizione a f/2.8

2. Scattare con flash a f/8.0 ma con diaframma su f/2.8 con i ND -3 stop
huh.gif


Ragionando in astratto:
A livello esposimetrico ovviamente nessuna.
In termini di immagine avrai un degrado qualitativo, semplicemente dovuto all'impiego del filtro, chiaramente migliore sarà il filtro e minore sarà il degrado dell'immagine, sostanzialmente con un buon filtro non avrai nulla di cui aver paura.
In termini operativi la differenza è nei tempi di ricarica dei flash, che lavoreranno ad una potenza maggiore ed impiegheranno piu' tempo per ristabilire la corretta carica del condensatore, ed in termini di messa a fuoco: la luce che passerà attraverso l'ottica sarà appunto otto volte di meno, facendo vedere a te tutto piu' scuro ma mettendo anche in difficoltà il sistema AF che, con un 105 f/2 si ritroverebbe ad avere in realtà una luce pari ad un diaframma f/5,6, in studio con le luci pilota impostate in "proporzionale" non sempre potresti avere abbastanza luce per far lavorare correttamente l'AF.
Sempre ragionando in astratto, aumentando l'emissione di luce flash cio' che aumenta in realtà è la durata del lampo, valutabile in decimillesimi di secondo, apparentemente una durata brevissima per causare qualsiasi effetto mosso, in realtà in alcune situazioni particolari di fotografia a distanza ravvicinata con oggetti in rapidissimo movimento, l'aumento della durata del lampo potrebbe far perdere minimamente di nitidezza allo scatto.

Ragionando in concreto nella tua situazione, già siamo alla potenza minima del flash quindi non avrai tempi lunghi di ricarica dei flash, che già sono al minimo, e non avrai perdita di nitidezza sia per la durata del lampo estremamente breve, sia per i soggetti fotografati.

Ciao
Attilio
walter.fantauzzi
QUOTE(Attilio PB @ Oct 6 2010, 03:30 PM) *
Ragionando in astratto:
A livello esposimetrico ovviamente nessuna.
In termini di immagine avrai un degrado qualitativo, semplicemente dovuto all'impiego del filtro, chiaramente migliore sarà il filtro e minore sarà il degrado dell'immagine, sostanzialmente con un buon filtro non avrai nulla di cui aver paura.
In termini operativi la differenza è nei tempi di ricarica dei flash, che lavoreranno ad una potenza maggiore ed impiegheranno piu' tempo per ristabilire la corretta carica del condensatore, ed in termini di messa a fuoco: la luce che passerà attraverso l'ottica sarà appunto otto volte di meno, facendo vedere a te tutto piu' scuro ma mettendo anche in difficoltà il sistema AF che, con un 105 f/2 si ritroverebbe ad avere in realtà una luce pari ad un diaframma f/5,6, in studio con le luci pilota impostate in "proporzionale" non sempre potresti avere abbastanza luce per far lavorare correttamente l'AF.
Sempre ragionando in astratto, aumentando l'emissione di luce flash cio' che aumenta in realtà è la durata del lampo, valutabile in decimillesimi di secondo, apparentemente una durata brevissima per causare qualsiasi effetto mosso, in realtà in alcune situazioni particolari di fotografia a distanza ravvicinata con oggetti in rapidissimo movimento, l'aumento della durata del lampo potrebbe far perdere minimamente di nitidezza allo scatto.

Ragionando in concreto nella tua situazione, già siamo alla potenza minima del flash quindi non avrai tempi lunghi di ricarica dei flash, che già sono al minimo, e non avrai perdita di nitidezza sia per la durata del lampo estremamente breve, sia per i soggetti fotografati.

Ciao
Attilio



Perfetto quindi tenendo conto che voglio freezzare di movimenti, i filtri ND a questo punto non mi occorrono biggrin.gif
Attilio PB
piu' è bassa l'emissione flash e piu' breve è la durata del lampo, poi dipende da che flash utilizzi, ci sono flash che a potenza minima hanno un'emissione lampo di 1/20.000 di secondo ed a piena potenza di 1/1.500 di secondo, altri che a piena potenza hanno una durata di 1/800, non so che movimenti vuoi congelare, ma con soggetti umani in linea di massima anche a piena potenza non avrai problemi, puoi avere problemi con gli schizzi d'acqua, con oggetti in rapido movimento angolare, con oggetti che esplodono, altrimenti di solito non ci sono problemi, a meno di avere modelle velocissime biggrin.gif
walter.fantauzzi
QUOTE(Attilio PB @ Oct 6 2010, 04:34 PM) *
piu' è bassa l'emissione flash e piu' breve è la durata del lampo, poi dipende da che flash utilizzi, ci sono flash che a potenza minima hanno un'emissione lampo di 1/20.000 di secondo ed a piena potenza di 1/1.500 di secondo, altri che a piena potenza hanno una durata di 1/800, non so che movimenti vuoi congelare, ma con soggetti umani in linea di massima anche a piena potenza non avrai problemi, puoi avere problemi con gli schizzi d'acqua, con oggetti in rapido movimento angolare, con oggetti che esplodono, altrimenti di solito non ci sono problemi, a meno di avere modelle velocissime biggrin.gif



Perfetto! biggrin.gif
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.