Sono foto scattate nel 1990, durante un viaggio nella allora Jugoslavia.
Fu l’ultimo viaggio che feci in quella terra aspra e stupenda, prima che un’apoteosi di follia la trascinasse in una guerra crudele che ha lasciato profonde cicatrici nelle cose ma soprattutto negli animi.

Ecco come la vidi, attraverso la fedele F2, fermando nel tempo frammenti della sua bellezza ed istanti di vita della sua gente.

Uno degli apici raggiunti dalla stupidità e della follia che dominarono quella guerra fu l’abbattimento a cannonate del plurisecolare ponte di Mostar sulla Neretva, episodio documentato, tra l’altro, con inaudito cinismo, dagli stessi vandali.

Voglio iniziare e concludere il racconto proprio con questo ponte, così come appariva allora, nella cornice della bella cittadina dell’Erzegovina che porta il suo nome.

Il viaggio iniziò a Dubrovnik sulla costa dalmata.

Città cosmopolita costruita su un promontorio e circondata da mura.

Dubrovnik

Una passeggiata su bastioni consente di scoprirne gli angoli più genuini. Come le vecchie case in pietra carsica.

poi il mercato nella periferia della città

Risalendo la costa dalmata si sostò nella penisola di Peliesac, con paesi affacciati sull’Adriatico dove la vita è scandita dai ritmi lenti del mare.

nei vicoli assolati

con le reti stese ad asciugare al sole

in attesa del mare

si gioca volentieri con l’acqua

Proseguendo verso nord, ci spostammo nell’interno in quella parte di paradiso terrestre che era il parco naturale di Plitviče. Uno scenario unico nel suo genere con i laghetti, formatisi nei millenni, dai depositi di pietra tufacea su residui vegetali, disposti su differenti livelli, che si scambiano cascate di acqua cristallina.
Amici croati, con cui mi tenni in contatto durante gli anni della guerra, mi dissero che il parco fu attraversato più volte da colonne di tanks, ma non so che danni possa avere subito.
allora era così:

con specchi cristallini

dove dominano il verde ed il turchese

e l’acqua crea giochi infiniti

nell’entroterra paesini rurali.
ricchi di tradizioni

complimenti.
bella sequenza.
giovanni

con il fascino degli antichi mestieri

lungo le strade

Infine Mostar, allora crocevia di etnie e culture diverse, apparentemente in armonia tra loro ma in realtà silenziosa fucina di antichi e mal sopiti rancori.

tra i vicoli assolati

si vendono souvenir per turisti

una zingara seduta sulle vecchie gradinate del ponte, con la sua espressione quasi beffarda, sembra predirci la catastrofe imminente.

rinnovo quanto già detto.
complimenti.
g

Valerio, un reportage fantastico, che è un vero e proprio documento.
Le foto sono tutte ottime, esteticamente e tecnicamente, ma soprattutto, ora, la storia le ha rese più intense e cariche di nuovo significato. Bellissimo lavoro!
Complimenti e Grazie per l'importante testimonianza, mi ha veramente colpito!


un saluto
Bruno

Belle foto e bel reportage.
Mi piacciono in particolare quelle sui mestieri.
Saluti

Complimenti Valerio,
un reportage interessante e ben realizzato, e poi....il ponte di Mostar, emblema di un'intero paese, che fu portato via dai turbini di una guerra crudele, la sua ricostruzione terminata nel 2004, speriamo sia il simbolo di una ritrovata serenità
Ciao

Franco

Complimenti Valerio per lo splendido reportage, un grande documento che mette tanta tristezza.
Hai saputo raccontare tutto con semplicità, efficacia e foto molto belle.

Ciao Paolo

Un reportage veramente bello accompagnato da splendide foto!!
complimenti

Complimenti, un reportage davvero ben realizzato e con foto di qualità

Vedere le tue immagini, che trasmettono sensazioni di serenità e tranquillità, e pensare a quello che è successo negli anni successivi, mette ancora i brividi

Belle belle belle!!

Le istantanee sono veramente eccezionali, starei ad ore a guardare il vecchio pescatore che stucca la sua barca o il fabbro....il ballo in costume...colorate!


E i tetti? Bellissima anche quella!

Ti faccio anch'io, insieme agli altri i comlimenti per questo documento.
Ben trattato, ben raccontato e ottimamente trasformato in splendide foto. Una sapiente miscela di paesaggi splendidi e vita vissuta. Complimenti sinceri e sentiti.

Valerio, Bellissimo reportage. Ho visto tante belle foto, mi ha colpito in particolare la vecchietta con la sigaretta, mi sembra di averla già vista ma non ricordo dove. Oggi con una digitale avresti avuto sul tuo Pc una vagonata di scatti da ricordare.
Rinnovo i complimenti

saro

E’ sempre molto bello condividere con amici qualche ricordo.


Un saluto a tutti
(Domani me ne vado in ferie )

Valerio,
grazie per averci fatto vedere un cosi' bel luogo fermato nel tempo a prima della guerra etnica. Complimenti per le foto e un saluto prima che tu parta per le ferie.
ciao

Erano dia che ho digitalizzato di recente (tre raccoglitori da 100, un lavoraccio!).

Alcune le avevo già postate ma ho pensato di legarle assieme con qualche nota, per cercare di trasmettere un po’ di ciò che ho provato nel rivederle.

Ciao

Bellissimo questo reportage, ma anche triste, pensando che molti posti sono ormai cambiati definitivamente e magari molte persone di quelle ritratte non ci sono più.

Veramente tanti complimenti

Ciao
Sergio

Veramente un bel viaggio, GRAZIE !!!

Mi hai dato la possibilità di visitare in anteprima dei posti dove vorrei andare, se non questa estate, forse la prossima ...

Bravo e ancora grazie
Angelo

Bruno
ti ho letto solo ora
mi ha molto colpito anche l’intensità del tuo commento.
Grazie e ciao

semplicemente magnifico

complimenti per il reportage , mi piace particolarmente la foto " con le reti stese ad asciugare al sole" , tutto molto suggestivo .....

Mi figuro un diaporama con gli originali...

Della serie il cielo in una stanza...

Grazie a te Stefano
effettivamente quardandole in dia-proiezione ho qualche soddisfazione in più.

Cara vecchia dia... che tanto ci hai deliziati gli occhi... e aperto il cuore...

Indiscutibilimente un documento storico dal valore inestimabile.

Inpeccabile le tecnica.

Pas4191,con quelle foto mi hai fatto riaffiorare ricordi del 1990,Agosto,Sarayevo
Mostar con il suo ponte,in particolare una bellissima ragazza che avevaun chiosco
nellaparte mussulmana di Mostar,che non volle che gli facessi una foto,oppure
un'altra ragazza a Sarayevo dentro la posta,un signore anziano seduto sul bordo della strada con alle spalle un carro armato della 2° guerra mondiale,o la squisita signora che ci ospito a Dubrovnik,e penso,ora sono ancora vive?

uscendo dai pensieri,belle foto


ciao
micro

Vedo soltanto adesso questo bellissimo reportage . Chi mi ha preceduto nei commenti ha detto tutto in tutti i suoi aspetti, mi rimane solo di farti i miei complimenti e ringraziarti della testimonianza con foto spettacolari.

Splendide immagini di un meraviglioso posto

ciao
Johnny

Un gran documento, artistico e storico...che però maggiormente mi colpisce nell'animo...nei miei ricordi dei viaggi in jugoslavia...io ancora piccino che fotografavo il mondo con la vista l'olfatto...il tatto.....luoghi vivi e gioiosi...magnifici poi il disagio, la follia che esplode ed anni di patina che si depositano sui ricordi...fino a questo momento in cui riesplodono in me... Grazie !

Ricco reportage; le foto scannerizzate, a mio parere, non credo rendano abbastanza giustizia. Ma la documentazione è ugualmente efficace.