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saio
Ciao a tutti, già dal titolo si capisce, ma ho qualche problema a visualizzare le immagini dopo il ritocco e la conversione in CMYK.
qualcuno mi sa aiutare!?

grazie mille!
maxiclimb
basta averlo nel sistema operativo... non è che esiste "per nikon viev", i profili sono identici per qualsiasi software. hmmm.gif
Massimo.Novi
QUOTE(saio @ Aug 2 2010, 05:17 PM) *
...ho qualche problema a visualizzare le immagini dopo il ritocco e la conversione in CMYK.
qualcuno mi sa aiutare!?


Con Fogra39 per carta lucida o matt si stampa standard ISO 12647-2. Devi stampare presso una tipografia certificata?

Puoi scaricare dal sito Adobe i profili Fogra ICC:

Adobe ICC profiles for bundlers

Difficilmente potrai valutare qualcosa usando ViewNX (non so se supporta il modo CMYK).

Sarebbe molto ma molto, ma moooolto meglio che queste conversioni le facesse lo stampatore. Non è compito del fotografo gestire la quadricromia.

Massimo


nippokid (was here)
QUOTE(manovi @ Aug 2 2010, 10:49 PM) *
...
Non è compito del fotografo gestire la quadricromia.
...

Amen!

(Ooops, era solo un pensiero ad alta voce e si è trascritto.. huh.gif )

saio
grazie a tutti per le dritte,
ma sono un tipografo per lavoro e fotografo per passione.. e mi permetto di dissentire :-)
chi meglio del fotografo può gestire le conversioni e soprattutto la compensazione di eventuali e spesso inevitabili viraggi?!
farlo fare al tipografo è sicuramente più comodo ma le mie foto ho piacere che vengano come le ho fatte.. non posso pretendere che in stampa vadano ad interpretare correttamente eventuasli viraggi.
(ovviamente non parliamo di foto banali)

avete un programmino tipo il suddetto nikon view che mi faccia da visualizzatore e supporti il fogra 39!?

grazie mille a tutti!!
Massimo.Novi
QUOTE(saio @ Aug 3 2010, 11:58 AM) *
grazie a tutti per le dritte,
ma sono un tipografo per lavoro e fotografo per passione..

chi meglio del fotografo può gestire le conversioni e soprattutto la compensazione di eventuali e spesso inevitabili viraggi?!

farlo fare al tipografo è sicuramente più comodo ma le mie foto ho piacere che vengano come le ho fatte.. non posso pretendere che in stampa vadano ad interpretare correttamente eventuasli viraggi.
(ovviamente non parliamo di foto banali)


Tu sei un tipografo.

Quindi hai una conoscenza "biblica" con le tue macchine da stampa (voglio credere).

Per cui la conversione in quadricromia la fa (spero) la tua parte "tipografica" e non quella fotografica!

Prova a convertire in un profilo di quadricromia (anche non standard ISO o FOGRA) da fotografo senza sapere NULLA della macchina da stampa, della carta e di tutto il resto.

E prova a fare "viraggi" o semplici banali correzioni tonali a monitor. Il monitor opera in RGB e comunque tu modifichi i valori CMYK dovrai sapere a priori l'effetto su carta. A monitor vedi poco della reale resa di stampa (anche con un Quato). Con le inkjet va meglio perchè operano in RGB (sia con i driver che con i RIP) e la resa CMYK è ottenuta mediante algoritmi di dithering interni.

No. Il fotografo NON deve vedere la quadricromia. Il rendere l'immagine RGB in quadricromia è compito del tipografo (il vecchio colorista...và). Non puoi compensare se non sai come si comporta la macchina. E anche il monitor serve a moolto poco (anche se è certificato per copertura ISO). Prova a compensare la copertura del nero su un monitor...

Ma se sei un tipografo, non usi Photoshop o similiare? Bridge usa i medesimi profili Adobe.

Come detto puoi scaricarti il Fogra39 dal sito Adobe. Se hai PS ovviamente hai già tale profilo per lo spazio CMYK, basta impostarlo e convertire l'immagine.

Esiste un visualizzatore gratuito PSD Viewer che visualizza i file PSD di Photoshop. Puoi usare quello e poi convertire il finale in TIFF per la stampa.

Non so quale è il tuo workflow abituale.

Massimo
saio
sono certo di poter imparare moltissimo da un guru come te e rinnovo il ringraziamento per questa moltitudine di "perle".
Ribadisco che per la mia modestissima esperienza con volumi d'arte, moda ed arredamento di un certo livello tutte le conversioni sono state curate dal fotografo o al massimo dal fotografo in collaborazione con l'agenzia nel caso le due entità fossero distinte.
La conversione viene gestita dallo stampatore solo quando la resa non deve essere mantenuta in maniera maniacale, o se il suddetto fotografo non è ingrado (ma a certi livelli non succede quasi mai) e quindi determinate tolleranze risultano accettabili.
.. ma ovviamente questo è solamente il mio modestissimo parere.. probabilmente sbagliato.

grazie mille per psd viewer.

buon lavoro a tutti.
mirko_nk
QUOTE(saio @ Aug 3 2010, 02:02 PM) *
sono certo di poter imparare moltissimo da un guru come te e rinnovo il ringraziamento per questa moltitudine di "perle".
Ribadisco che per la mia modestissima esperienza con volumi d'arte, moda ed arredamento di un certo livello tutte le conversioni sono state curate dal fotografo o al massimo dal fotografo in collaborazione con l'agenzia nel caso le due entità fossero distinte.
La conversione viene gestita dallo stampatore solo quando la resa non deve essere mantenuta in maniera maniacale, o se il suddetto fotografo non è ingrado (ma a certi livelli non succede quasi mai) e quindi determinate tolleranze risultano accettabili.
.. ma ovviamente questo è solamente il mio modestissimo parere.. probabilmente sbagliato.

grazie mille per psd viewer.

buon lavoro a tutti.


Sono anche io un tipografo e fotoamatore.... ma permettimi di non essere d'accordo con te.

Mi spieghi come fa un fotografo a sapere quale sarà la resa della carta utilizzata?... Come farà a sapere come rendono le tue macchine?...

Il fotografo lavora le proprie foto secondo i propri gusti. Il tipografo poi dovrà riprodurre nei limiti tecnici del sistema che utilizza i colori che il fotografo desidera.

Ovviamente tutto questo se parliamo di lavori di qualità...

Ovviamente my two cents....
Massimo.Novi
QUOTE(saio @ Aug 3 2010, 02:02 PM) *
...Ribadisco che per la mia modestissima esperienza con volumi d'arte, moda ed arredamento di un certo livello tutte le conversioni sono state curate dal fotografo o al massimo dal fotografo in collaborazione con l'agenzia nel caso le due entità fossero distinte.
La conversione viene gestita dallo stampatore solo quando la resa non deve essere mantenuta in maniera maniacale, o se il suddetto fotografo non è ingrado (ma a certi livelli non succede quasi mai) e quindi determinate tolleranze risultano accettabili.
...


I profili di conversione CMYK, se standard, richiedono di essere poi applicati su macchine standard. Ci sono poche tipografie che sono certificate. Almeno in Italia (e molti altri "guru" se ne rammaricano).

Se il fotografo usa sempre la medesima tipografia (ed è abbastanza raro), allora può avere un set di conversione standardizzato. Ma se la tipografia usa profili personali, difficilmente il fotografo può realizzare una conversione ottimale. Dipende anche dalla qualità desiderata. Nel caso di agenzie ci sono collaborazioni ben definite e quindi è più semplice trovare un accordo.

Molto, difficilmente un fotografo che non abbia "aggancio" con la tipografia oppure non sappia esattamente come operare può ottenere risultati ottimali. Mi chiederei: quanti provini esegue prima di andare in rotativa?

Non è impossibile il "faso tuto mi" (faccio tutto io). Solo molto ma molto difficile. E assolutamente sconsigliabile per il 99% dei fotoamatori.

Compito della tipografia e dei tecnici è ricevere immagini RGB e sapere come renderle al meglio sul supporto desiderato. Inoltre di solito si forniscono immagini che, se non si tratta di photobook molto semplici, vengono comunque impaginate in X-Quark, InDesign o Illustrator con testi e grafica, per creare la pubblicazione in PDF. Quindi se il fotografo realizza tutto "in-house" deve fornire il PDF in CMYK, altrimenti è meglio fornire RGB e lasciare che sia il tipografo ad impaginare.

Del resto conosco editori che si fanno mandare un file Word (immagini comprese) e ne tirano fuori direttamente il libro. Non so che precisione di crenatura e legatura possano avere, ma vanno in stampa. Questo abbassa i costi (per il cliente) ma non è proprio l'optimum.

Visto che si parla di costi e tempi, il fotografo può essere spinto (caso più comune) a fornire tutto in PDF-CMYK. Cosa non facile, perchè ritoccare in CMYK richiede un'ottima conoscenza di tutti i parametri di stampa in quadricromia, che non c'entrano praticamente nulla con il ritocco fotografico.

Nulla toglie che un fotografo particolarmente bravo o un tecnico di agenzia siano in grado di fornire degli schemi di conversione già buoni per la maggior parte delle immagini. Ma se la macchina non è a norma o se i profili non sono esattamente seguiti, non si avrà una qualità accettabile.

Massimo
saio
Caspita, vi permetto di non essere d'accordo figuriamoci.
Non sono certo qui per farvi cambiare idea.. vorrebbe dire che non ho proprio nulla da fare :-)

grazie ancora per il programma e per le dritte.
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