QUOTE(Mazzo @ Aug 3 2010, 11:55 AM)
...Ho inviato per stampa uno stesso file (elaborato e configurato ovviamente allo stesso modo) a diversi laboratori ed ho ottentuo risposte diverse.
Assolutamente normale ed oserei dire ovvio.
QUOTE(Mazzo @ Aug 3 2010, 11:55 AM)
Orbene se il file incorpora lo stesso profilo colore come è possibile ottenere diverse stampe?
Perchè le macchine sono diverse e tarate (o sta...rate) diversamente. Il profilo sRGB incorporato o che altro non significa nulla. Non viene usato. Meglio inserirlo, ma non viene usato praticamente mai. Si usa quello predefinito in stampa (sRGB standard o quello del RIP della macchina).
QUOTE(Mazzo @ Aug 3 2010, 11:55 AM)
E poi perchè mai allora i laboratori alcuni inviano il loro profilo ed altri non si pongono neppure il problema?
I profili del lab danno la sensazione di poter valutare la stampa a monitor (seee...magari).
E' un "vezzo" per apparire più professionali. Provateci a fare correzioni su un profilo del lab e poi pretendere che la stampa sia IDENTICA. A parte che, di solito, se usate il profilo lab e viene male, non ve la ristampano gratis.
QUOTE(Mazzo @ Aug 3 2010, 11:55 AM)
... ho provato a stampare con la mia stampante Epson Stylus color R800, l'ho configurata credo (ci spero almeno!!!) bene, Ottengo un risultato diverso anche se migliore rispetto ai laboratori... i neri mi paiono più neri e le tonalità più rispettose rispetto l'originale.
Sono macchine diverse, carte diverse, profili (eventualmente) diversi e tecnologie di stampa diverse.
Devi solo scegliere quello che preferisci. Il nero inkjet è differente da quello delle stampe lab su carta sensibile. E anche tra inkjet e inkjet c'è differenza.
QUOTE(Mazzo @ Aug 3 2010, 11:55 AM)
...sarebbe avere un riferimento tecnico specialistico nei laboratori che si faccia carico del problema e lasciare così più libero il fotografo....
Ma se manco i lab sanno cosa sono gli standard ISO e men che mai tarano le macchine correttamente!!! Molti non sanno nemmeno esattamente cosa significhi "calibrare e profilare" un monitor e danno all'utente le "stampe" per "tarare il monitor" (pfui)!
Nel digitale, un workflow controllato e preciso è difficile da ottenere se troppe figure sono interessate. Una buona catena di riproduzione dall'immagine raw alla stampa è ragionevolmente valida se tutti i passi sono ben gestiti ma comunque è la stampa finale che detta legge.
Massimo