Dopo diversi mesi, tanti mesi, di digitale ho ripreso la mia 90x .

Mi sembrava nuova diversa da come l'avevo lasciata.

Ho montato il 105 dc e un Tmax 400 mi è sembrato di volare.

Pensavo e speravo che ........ che mi fossi dimeticato .... nei primi scatti abbassavo la macchina per vedere quello che fotografavo e poi tutto è tornato come prima.

Fotografare e pensare senza vedere il risultato.

Aspetto vostre riflessioni.

ciao

francesco

Ciao,
è una cosa che capita anche a me dopo il ritorno alla pellicola dal digitale...
riconosco che mi avvicino con spirito diverso alla pellicola dopo un lungo periodo in digitale.
La sensazione è diversa mi riscopro, come hai detto tu,a ragionare su esposizione e scelta del taglio dell'inquadratura, nella consapevolezza che di non poter vedere istenataneamente i risultati prodotti.

Comunque rimane sempre la grande emozione, del rumore dell'otturatore che si apre e l'attesa della valutazione del negativo e delle singole stampe.

La pellicola, grande maestra non tradisce comunque la soddisfazione di ottenere grandi risultati anche senza l'immediatezza del digitale.

Credo che continuerà afarmi compagnia ancora per molto.

Ciao

Prova a fotografare con una Nikon SP o una Voigtlander Prominent e poi dimmi cosa provi, tutto e' affidato alla mano e all'occhio del fotografo, ma per quanto mi riguarda ( tranne il B/N ) ed ora che mi sono "abituato male" al digitale, non ritornerei idietro , vuoi perche' ora so subito cosa e' venuto fuori, vuoi perche' moltiplico per 3 il numero di foto con possibilita' di scegliere la composizione ideale, vuoi perche' la paura che il laboratorio faccia cazz..te non c'e' piu' anche se le CF qualche volta .....

PS: io pero' non sono un professionista e quindi mi "basta" la qualita' del digitale per le mie piccole cose, in ambito professionale probabilmente e' tutta un'altra storia.


ciao
Johnny

Provato. Fortunatamente posseggo una SP. E' tutta un'altra cosa. Direi che la differenza è emotiva e "trascendentale", se mi passate il termine. Al di là del discorso del telemetro, che è ancora "un'altro modo di fotografare", almeno IMHO, resta, come detto, il fascino dell'attesa, del non sapere subito..., della speranza che la foto sia riuscita bene e tutto quello che ne consegue psicologicamente. Ho in programma un viaggetto alla metà di luglio in houseboat (esperienza che cerco da tempo). Credo che porterò dietro la mia macchina a pellicola.
Sulla versatilità del digitale, non ci sono dubbi, e sarebbe quanto meno idiota negarlo. Io poseggo una compattona Sony, che con tutti i suoi limiti, non posso negare mi abbia dato soddisfazioni.

Ma alla fine il discorso è: fotografate, gente, fotografate (me compreso), poi discuteremo sulle immagini...!

Un caro saluto a tutti

Toad

Parole sante TOAD ( scusa ma non so il tuo vero nome ).

Beato te che hai una SP, io l'ho solamente tenuta in mano e provata, pero' ho una bella serie di Voigtlander manuali, veri gioielli della meccanica che di tanto in tanto per "sfizio" riprendo con pellicola BN, la differenza come dici Tu si nota e non e' facile definirla, forse "trascendentale" e' la parola giusta.

ciao
Johnny

Ho inziato con una Topcon RE ereditata da mio padre che per devozione custodisco senza usarla insieme a quattro splendidi obbiettivi.

Comunque splendido il ritorno al passato ....... alla ricerca (forse un poò scettica) del tempo perduto.

Ciao

Francesco

Purtroppo non posso piu' farlo, non ho piu' niente di analogico.

Ciao
Sergio

Grazie per la condivisione delle sensazioni.

Un caro saluto

Guido

Grande macchina la Topcon (ho avuto modo di adoperare anche quella), peraltro mai capita, probabilmente per via dell'attacco Exakta, con tutti i suoi limiti tecnici. Qualcuno ha fatto caso che il pulsante di scatto della Topcon era posto in posizione orizzontale (sempre eredità Exakta), ossia scattando "tiravi" verso te stesso. Non è,che questo forse serviva ad evitare qualche mosso...? Sempre IMHO e non volendo passare per un nostalgico a tutti costi (però un po' lo sono...) Per non parlare poi dei mirini intercambiabili (pentaprisma, pozzetto) Ma con la tecnologia di oggi non mi parrebbe una cosa impossibile da realizzare. Ah, ho detto tecnologia, non marketing...
Mah, forse un'altra buona idea sepolta da altre regole.
SE fossi in te, riproverei ad usarla qualche volta. Si impara, talvolta, più dall'antico che dal moderno. E poi le conoscenze si applicano al moderno, perché così deve essere.

Un caro saluto

Toad

Giusto per la precisione, se ricordo bene, solo la RE Super aveva la possibilità dei mirini intercambiabili, ma forse gli anni e a le memoria potrebbero tradirmi.

Un caro saluto

Guido

Ciò è veramente MOLTO grave...!
Mi sto chiedendo come potrai fare, quando verrà l'occasione, a farti perdonare!
Scherzo, ovviamente, serdor1, ormai sapete bene come la penso: l'importante sono le immagini. Il resto è solo un mezzo. Poi ci possiamo dilettare (o litigare) su questo o quel particolare meccanico (analogico) o sulla bontà di questo o quel bilanciamento WB (digitale). Meglio le bionde, le brune o le rosse (per noi uomini). Mah, magari vederle all'opera e come ti stanno vicino nel tempo...
Basta, sono O.T.

Un caro saluto

Toad