QUOTE(l.ceva@libero.it @ Jun 3 2005, 08:33 PM)
Alle brevi distanze la focale effettiva cambia e con essa anche l'angolo di campo.
Per distanza focale si intende semplificando la distanza tra il centro ottico ed il piano focale, alle brevi distanze questa distanza aumenta ed è per questo che la lumionosità scende.
Infatti la luminosità realtiva è il rapporto tra focale e diametro della pupilla, se aumenta la focale senza che ci sia un corrispondente aumento della pupilla si ha un calo di luce.
Non a caso è possibile usare un ottimo 50 da ingranditore per il 24x36 anche su una 6x6 o addirittura su un 9x12 a condizione di usarlo esclusivamente in macro.
Quando devi scegliere un ottica per grande formato i cerchi di copertura sono sempre indicati considerando la messa a fuoco all'infinito tranne che per alcuni obiettivi molto specifici per riproduzioni (ad esempio gli APO RONNAR della RODENSTOK) che sono fatti esclusivamente per lavorare con rapporti d'ingrandimento superiori all 1:1.
Questi obiettivi non dovendo coprire l'intero formato all'infinito costano relativamente meno dato che la loro costruzione è molto più semplice dei fratelli di uguale focale ma che devono poter lavorare all'infinito.
Il paruluce a compedium è un paraluce a soffietto che può essere allungato (o anche piegato in caso di forti bascullaggi).
Nel banco ottico è uso sistemare il paraluce sempre verificando il tutto dai 4 angoli del vetro smerigliato.
Effettivamente il banco ottico è sicuramente la migliore scuola di fotografia.
L'esempio dello schema a 2 lenti te l'ho fatto perchè le leggi dell'ottica valgono per tutti gli obiettivi!
ciao
Lorenzo
Sono stato preceduto da Lorenzo
, che ha detto tutto. Il compendium è un paraluce zoom, costituito da un soffietto che si può allungare, accorciare, basculare...
Unico, piccolo distinguo: non farei l'esempio, Lorenzo, del 14 e dei grandangolari retrofocus per le reflex. Con essi qualunque discorso sullo schema ottico diventa più complesso, per la necessità di lasciare lo spazio allo specchio reflex. Basta che tu pensi alla differenza nel diametro della lente frontale tra un 20mm "simmetrico" per apparecchi a telemetro (ma c'era anche un Nikkor da usare sulla F a specchio sollevato) con il gruppo ottico che rientra nel corpo macchina, e un 20 retrofocus, come tutti quelli oggi costruiti per le SRL.