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Giorgio Caracciolo
NOTA: Chiedo scusa per pubblicare per la seconda volta questo life. La pubblicazione di Sabato 9 Maggio é errata ed ho domandato la sua rimozione. Questa volta le foto sono in linea con il testo.

India... cosí come la immagini.
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È il secondo anno che viaggiamo in India. Da buoni residenti danesi, come nel 2009, abbiamo colto l’opportunitá delle lunghe vacanze di Pasqua per iniziare a scoprire la realtà dell’India, un paese fantastico. Per lavoro sia la mia compagna che io viaggiamo spesso in paesi in via di sviluppo, me né lei né io eravamo stati in India prima.

Perché scegliere l’India? Forse prima di tutto é il lavaggio mentale che abbiamo ricevuto da tutti gli amici e parenti che ci sono stati li prima di noi. Nessuno di questi é tornato senza aver goduto a modo proprio dell’esperienza indiana. Questa é già fa la magia dell’India, un paese che offre così tanto in cultura, religione, architettura, paesaggi e soprattutto esperienza umana che ogni persona di buon spirito riesce a trovare, anche se solo in parte, una realizzazione personale.

Quindi perché non credere agli amici e provarlo di persona? Ma, ad essere sinceri, dare questa come unica motivazione ci farebbe troppo onore. In realtà il viaggio del 2009 é stato dettato dall’esigenza di avere un po’ di sole a scaldarci la pelle e guadagnare la tanto desiderata vitamina D. Si, perché per chi vive in Danimarca la vitamina D diventa un lusso, quasi una questione di spaccio, ma non voglio divagare. Quindi, in astinenza da vitamina D e forse stanchi dei mesi di lavoro precedenti volevamo un po’ di relax, relax da spiaggia. Ma dove andare a fine Marzo? il Mediterraneo é ancora troppo freddo di quei tempi e bisogna allontanarsi per avere un po’ di sole decente. E così tra una pensiero e l’altro siamo arrivati in India.

C’é da dirsi che l’India é forse il paese più economico del mondo, specialmente se si compara lo stato di sviluppo della civiltá indiana, con il suo bagaglio culturale e storico, con altre civiltá. Questo é un grande vantaggio che permette di girare il paese con poche risorse economiche, a questo si aggiunge che é possibile viaggiare ‘budget’ o di lusso, o per ogni altra categoria di mezzo. Noi forse abbiamo optato per la categoria budget +.

Sempre per alla ricerca della D, nel 2009 abbiamo scelto lo stato di Kerala per via delle sue spiagge infinite. Il sud dell’India é forse meno turistico del nord, ma storicamente é la parte del paese che é stata meno esposta da influenze culturali straniere (come quella della religione Cristiana or dell’Islam) mantenendosi in questa maniere più puramente induista. Nel sud Kerala é un po’ un’eccezione dovuta alla più recente influenza ricevuta dai portoghesi e dell’amministrazione comunista degli ultimi decenni.


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L’esperienza del sud é stata semplicemente fantastica, con la fortuna di aver anche beccato la pasqua cristiana con le sue processioni stile indiano e un importante festival induista, il secondo più importante del sud.

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La bellezza dei posti, il calore della gente, il piacere del viaggio, ci hanno portato a voler vedere il nord – da molti definito come la parte hard-core dell’India – e lo é!

Così pasqua 2010 andiamo alla ricerca della parte più spirituale dell’india…ma non solo.

Viaggiamo con aerei, treni e macchine per gli stati del Darjeeling, Bihar, Uttar Pradesh e Delhi. Vistiamo Varanasi, Bodhgaya, Agra, Patna, Delhi, Darjeeling…forse tra I posti dove, al contrario del sud, c’é stato più andirivieni di regni e potenze. Dove il Buddismo, l’Induismo e l’Islam si sono incrociati in un vortice di splendido reciproco influenzarsi, di massima tolleranza, fino ad arrivare alla coabitazione di oggi.

Consiglio a tutti di viaggiare in India, di andarci adesso e di spenderci il più tempo possibile…é un paese fantastico che non deluderà le vostre aspettative. La vostra immaginazione diventerà realtà e toccherete con mano una civiltà pacifica vecchia di migliaia di anni.

Sotto segue una selezione delle foto che mi sono piaciute di piú e spero piacciano anche a voi.

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Questa é l'area di Fort Cochin con i suoi pescatori e le reti cinesi, azionate con un sistema di pesi.
I pescatori azionano le reti a richiesta, e se vuoi puoi non solo osservare ma anche dare una mano alle cime.
Molto belle esteticamente, ma anche molto interessanti da visitare sono le 'fabbriche' di spezie, questa di sotto é un punto di lavorazione dello zenzero.

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Quando ci hanno detto che era possibile faro il bagno con gli elefanti non potevamo crederci, ma alla fine eccoli qui...in un fiume dall'acqua limpida...fantastico.


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Un elemento immancabile di un viaggio che si rispetti in India é il rapporto con i cosidetti tuc tuc, nei quali si possono provare emozioni da formula uno ascoltando heavy indian pop.

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Le piantagioni di tè del sud offrono dei paesaggi fantastici con un verde intenso e forme geometriche regolari e ripetute per centinaia di metri quadri.

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Nel nord di Kerala abbiamo dato una mano a tirare su na rete, una bella esperienza e abbiamo avuto anche due pesci gratis!


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E ovviamente non é mancato l'incantatore di serpenti, peró abbiamo pensato che era meglio di non fidarci quando ci ha invitato ad accarezzare la testa del bello incantato.

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Qualche immagine di Mumbai, une cittá con grandi energie.


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Le foto che seguono fanno parte del viaggio di quest'anno (2010).
É stato interessante notare come il nord sia fondamentalmente differente dal sud.
Al Sud la gente tende ad essere molto socievole ed aperta, mentre al nord ci é sembrato l'opposto. C'é da dirsi che il turismo di massa ha sicuramente cambiato le gente locale rendendola piú spregiudicata e meno amabile. Ma questa é forse solo un'impressione personale.

Il viaggio é iniziato dal Darjeeling dove l'influenza buddista é rimasta molto forte nei secoli, da quest'area si possono ammirare le catene montuose dell'Himalaya, le montagne piu alte al mondo. Purtroppo non sono riuscito a fare nessuna foto decente del Kanchenjunga a causa del tempo, luce ed in parte attrezzatura. Le foto che seguono sono di un monastero Buddista.

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Dopo Darjeeling ci siamo spostati in treno a Bodhgaya, dove Siddhartha é diventato Buddha.


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Qualche scatto fatto tra le rovine...

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Da Bodhgaya ci siamo spostati a Varansasi.
Varansasi é tra le cittá piu sacre dell'India, migliaia di induisti raggiungono la cittá ogni anno per immergersi nel Gange, obbligo al quale tutti gli induisti dovrebbero attendere almeno una volta nella propria vita. Inutile dire che il fiume é tra i piu inquinati al mondo, ed é incredibile come questa tradizione possa andare avanti. Varanasi é la cittá dei Gatts, scalinate che raggiungono il fiume e che sono utilizzate come spazio di aggregazione e per svolgere funzioni religiose. Una parte importante della fama di Varanasi é dovuta ai cosiddetti Burning Gatts, dove i corpi dei defunti vengono bruciati come cerimonia finale di passaggio tra la vita terrena e quella spirituale. I fuochi sacri danno un odore a tutto il centro storico molto particolare...e molto frequentemente tra le viuzze strette che si sviluppano alle spalle dei gatts, vedi passare gruppi di uomini con in testa un corpo destinato alla crematura. Ho provato a cogliere questo momento in una fotografia, ma non ci sono riuscito. Sotto propongo un paio di scatti che mi hanno interessato di piú:


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Le tre foto che seguono mostrano i gatts, l'ultima delle tre mostra un burning gatt.

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E questo é il legno usato per i burning gatts. É interessante sapere che ci sono vari tipi di legno per la crematura, e a seconda del tipo di legno la crematura diviene piu o meno 'nobile' - il legno di sandalo é il piu costoso.

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Gli ultimi giorni del viaggio li abbiamo dedicati a girovagare nei dintorni di Delhi e Agra.
A Delhi abbiamo visitato una slum degna di nota perché popolata da soli artisti. Si chiama Kathputli Colony slum.
A contrario di quanto credessimo, Delhi é una cittá molto bella con molto da offrire, e dedicarle quattro o cinque giorni é risultata essere una buona idea.


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Due delle mie foto favorite, scattate entrambe a Kathputli Colony.


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Per finire una foto scattata in una moschea sufi, la moschea é nell'area di Nizamuddin e consiglio a tutti di visitarla.


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India un paese fantastico! andateci!


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rossanop
un reportage molto dettagliato con alcune foto piu' belle delle altre, ma qui è anche questione di gusti, mi ha affascinato il tuo racconto corredato dalle foto dell'india che mettono in risalto le tue descrizioni, io avrei lasciato le foto tutte color.
Se avro' la fortuna di fare viaggi lunghi mi piacerebbe visitare l'india
WalterB61
Alcune foto sono semplicemente bellissime.
Bello anche il racconto. Da "innamorato perso" dell'India mi è sembrato di ripercorrere il viaggio, ho sentito i rumori e i profumi, mi è bastato chiudere gli occhi per rendermi conto che non sono mai tornato a casa, e che parte di me è ancora persa per quelle strade. Devo tornare a cercarmi per poi riperdermi.

Grazie per aver condiviso il tuo viaggio
Giorgio Caracciolo
grazie a voi!...non vedo l'ora di poter viaggiare ancora per tornare a condividere :-)
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