Ciao a tutti. volevo chiedere se qualcuno ha esperienze in merito. personalmente sono ancora in fase di studio e volevo buttare un paio di domande.
da quel che ho capito esiste un sw che si preoccupa di unire le foto e renderle navigabili. ma per quanto riguarda la ripresa? che accorgimenti devo tenere? esposizione costante? metto in auto e faccio fare alla macchina?
io ho un 17 su d300. mi chiedo quante foto debba fare...e quanto debbano essere "accavallate" le immagini per poter essere unite.
inoltre ho notato che se la foto sono fatte da un punto fisso e girate sul proprio asse verticale di rotazione è un panorama maker. se invece il punto di ripresa corre intorno al soggetto si parla di object vr. corretto?

L'argomento è molto tecnico per cui è complesso. Cerca con Google argomenti che trattino di riprese VR. Troverai spesso riferimenti al punto nodale di un obiettivo, essenziale per avere una vera panoramica senza difetti di prallasse (se non erro si definisce così). Per ottenerlo si può procedere sia in maiera empirica che mediante appositi (complessi) calcoli. Inoltre ti servirà una testa panoramica come ad esempio la NodalNinja. Per la sovrapposizione delle immagini un 30% potrebbe bastare.

Scusa se non sono molto preciso ma ci sarebbe da scrivere veramente moltissimo e in rete si trovano già ottim itutorial ed articoli

Se sei interessato all'argomento - complesso e molto tecnico - ti lascio i link ai miei articoli sul tema: sono tra i più ricchi in lingua italiana. Ecco qui
Pochi giorni fa sono stati inseriti tra i link consigliati direttamente da PtGui il miglior software per lo stitching delle immagini.
Fammi sapere,
Ciao, Marco

Sbagliato.
Gli ObjectVR sono l'opposto dei VR immersivi: non sono tante foto che diventano una (cubo, sfera o cilindro che sia), sono invece tante foto che vengono lette in sequenza, su una riga o su più righe, a seconda di come sono state scattate.

Il numero delle foto non dipende più dalla lunghezza focale dell'ottica in rapporto all'angolo di campo che vuoi coprire (360 gradi o meno), ma unicamente dalla fluidità che vuoi dare all'output.


Guardati questo videotutorial: anche se in inglese è di una chiarezza straordinaria.



Ovvio.
Ma pure illuminazione costante.
Che significa anche: nessuno osi entrare in questa stanza prima che io abbia finito!...



Se proprio ci tieni ad impazzire dopo con il fotoritocco, fai pure.



In un ObjectVR le foto non devono essere né accavallate né unite, sia ben chiaro.



Ma allora sei proprio de coccio!
Chiamiamole una volta per tutte foto immersive, ti va?



Si parla di ObjectVr sia quando Maometto gira intorno alla montagna e fa click (per esempio) ogni dieci passi, sia quando fa girare la montagna su un piano rotante davanti al suo obiettivo e fa click (per esempio) ogni dieci gradi di rotazione.

Il secondo caso (illuminazione costante, distanza soggetto-camera costante) produrrà risultati più uniformi, nel primo caso invece il risultato è solitamente imprevedibile, per ovvi motivi...


Iniziano a diradarsi le nubi?

ciao
Alessandro

Giusto... Alessandro!!!
La stanchezza di ieri sera a mezzanotte mi ha portato erroneamente ad ossociare Pano2VR a Objectvr e quindi alla fotografia immersiva, che ben il sottoscritto e te conosciamo... e che sono diversa dalla tecnica con Objectvr.
Un saluto, Marco