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dabe
Ciao a tutti,

Non so per voi, ma a me fotografare mette a disagio.
Uscire in strada con al collo una reflex, è qualcosa che mi imbarazza.

I passanti ti danno quella "sguardata" veloce, come se avessi la pomata bianca al labbro x via dell'erpes.

Inquadrare, cercare l'angolo di ripresa, con le sguardate delle persone che pensano "sta fotografando me?", "passo o non passo?" "ma che sta facendo?", "ma cosa sta fotografando?" mi distrae e mi fa passare il piacere di fotografare...non parliamo poi se c'è il lampo del flash.

Forse la mia è solo timidezza, ed ai passanti non importa proprio nulla di quello che faccio io, ma vorrei sapere voi come vivete queste situazioni. è una cosa normale, o sono forse piu pazzo di quello che pensavo?

Grazie,
Dabe
Massimiliano Piatti
Lo confesso fino ad un paio di anni fa succedeva anche a me ed in certe situazioni continua a succedermi.

Per ovviare a tutto cio' da un po'di tempo ( 3 anni )mi sono dato al paesaggio ed a tutto cio' che ci gravita intorno.

Non amo essere additato come paparazzo ma adoro con le mie fotografie "raccontare" ed a volte e' inevitabile entrare in conflitto con il mio imbarazzo per portare a casa una buona foto.

Ci devi convivere,se ovviamente ti piace lo street,altrimenti cambia genere,non so tu da quanto tempo fotografi ma io ormai sono 2 decenni che ci convivo ed al 70% ci ho fatto l'abitudine.

Massi smile.gif
nikorapa
la penso esattamente come te... e a me piacciono i ritratti e lo street! quindi pensa come sono messo male.
è, però, tutta una questione di abitudine e di esperienza.
bisogna prenderci la mano e scattare il più possibile, fare un sorriso alle persone prima di fotografarle e ringraziare con un cenno immediatamente dopo averle fotografate.
l'imbarazzo e la timidezza non spariranno del tutto, temo.
bravabianca
succede anche a me.
...e credo piu' o meno a tutti

una volta, per una vacanza all'estero, comprai un "obiettivo" che faceva foto esattamente a 90°, nel senzo che a meta' della sua lunghezza aveva uno specchio che rifletteva verso dx, con un foro per la lente. sembrava che io fotografassi davanti a me, invece riprendevo esattamente quello che c'era sulla mia destra.
solo dopo mi accorsi che che chi si trovava sulla "traittoria di ripresa" VEDEVA IL MIO OCCHIO DENTRO L'OBIETTIVO!!!!!:blink:

michela.c
allora voglio raccontare questa laugh.gif
ho trovato le prime orchidee qua,ovviamente non ho resistito e mi sono messa subito a fotografarle.
sono in un greppo lungo la strada che porta ad un paesino dove ci saranno ad esagerare 20 case...
mi armo di cavalletto macchina al collo e pannellino diffusore di 56 cm ,mi sdraio per il greppo....
non c'è stata una macchina che passava che non si sia fermata a guardare cosa stavo facendo,qualcuno addirittura ha messo la retromarcia ed è tornato indietro....fino a che una gip si ferma accanto a me 2 uomini anziani aprono il finestrino e non mi dicono niente,al che li guardo e mi dicono:
"ti senti bene?" biggrin.gif
"mai stata meglio" laugh.gif
al che se ne vanno...rimango ancora li finisco di fare le foto che volevo fare e torno via...questo alla prima uscita...

dopo una settimana ci torno alle 2 del pomeriggio,sempre stesso ambaradam di roba e io per il greppo...macchine che si fermano a guardare e io che inizio ad alterarmi...possibile che nessuno si faccia gli affari suoi??o che non abbia mai visto una macchina fotografica?
arrivano 4 persione anziane a piedi le saluto e loro cercavano di capire cosa stessi fotografando...probabilmente non conoscono le orchidee!!??
si fermano a 3 metri dietro me a chiacchierare e rimangono li ad osservarmi...dopo 15 minuti non ci ho visto più e me ne sono andata cool.gif

il bello è che ci tornerò.....forse non ho nessuna vergogna cool.gif
ciao
funkysilvan
Provo le tue stesse sensazioni quando esco a fotografare. Soprattutto se sono nella mia città. Quando vado all'estero mi succede meno, forse perché vivendo la situazione da turista mi sento più a mio agio. Ma quando c'è tanta gente intorno, mi sento osservato. Doppiamente se ho il cavalletto a tracolla!
Come dice Massimiliano, col tempo potremmo smussare questa timidezza, ma è più probabile che si debba imparare a convivere con essa, imparando a gestirla. Io ci sto provando, ma c'è una ragione se tutt'ora faccio tanti still life wink.gif

Ciao
FZFZ
Per la street uso spesso macchine meno invasive della reflex
In particolare la Panasonic GF1 ed un 20 f1,7

Veloce e quasi invisibile

Certo...a volte uso la D3
Ma è molto , molto più complesso passare inosservato

Uno dei "segreti" è quello di ambientarsi
Chiaro che appena arrivati in una piazza , reflex al collo, si viene notati
Ma già 10-15 minuti dopo si è diventati quasi invisibili

Poi dipende come si ama fotografare
Io amo lo scatto rubato , per cui non chiedo mail permesso
In questi casi , chiaramente , è più difficile

Altrimenti conviene relazionarsi con gentilezza ed un sorriso
Ed essere pronti anche a "no" senza motivi
O anche a gran maleducati , capita purtroppo


Federico
potamino
Mi è capitato... a un matrimonio. Con gli sposi entro in un bar del centro perchè volevo fare delle foto un po' strane... e l'idea di fotografare gli sposi che brindavano in mezzo a gente comune mi piaceva...

...morale della favola...

il bar si è svuotato o comunque tutta la gente che rientrava nell'inquadratura di è tolta.... ma dico io... e vabbe... cmq il locale aveva delle belle luci e le foto sono venute cmq interessanti...

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali. Ingrandimento full detail : 192.4 KB
primoran
Ciao, credo sia una sindrome abbastanza comune. Io in genere reagisco con l'uso di un tele, però devo dire che non mi interessa lo street. Riguardo all'amica delle orchidee a me è successo mentre stavo disteso nel prato, con il cavalletto a filo erba ed il macro 105 che si è fermato un contadino e mi ha chiesto se stavo facendo qualche esame chimico. Alla mia risposta che stavo fotografando delle orchidee selvatiche spontanee, non mi ha creduto. Quando gli ho fatto vedere sul monitor cosa avevo fotografato, si è allontanato brontolando che c'era troppa gente che aveva tempo da perdere.
Buona luce.

Primo.

P.S. Ti dispiacerebbe mettere la Regione fra i tuoi dati? grazie.gif
bravabianca
QUOTE(michela.c @ Apr 16 2010, 01:48 PM) *
il bello è che ci tornerò.....forse non ho nessuna vergogna cool.gif
ciao



grande Michela Pollice.gif Pollice.gif
Alessio Benedetti
Il fatto che ti preoccupi maggiormente cosa possano pensare gli altri di te, quando esci fuori con la fotocamera al collo, lascia intendere quanto non ti senta sicuro di te stesso. Dovresti invece essere rilassato quando sei fuori tra le persone, viceversa, queste "paure" rischiano di deconcentrarti rendendoti mentalmente meno pronto a fotografare. Quanto meno il risultato finale ne risentirebbe...

Premesso che non sono né tanto meno voglio fare lo psicologo, nella vita mi occupo di ben altro sono un Igienista Dentale, credo che il problema sia semplicemente questo.

Cambiare genere fotografico non è un buon consiglio, non tanto per la fotografia in se, quanto per te stesso perché non è evitandoli che si risolvono i problemi.

Personalmente ti consiglierei invece di trovare un ragazzo/a della tua zona, che come te abbia la tua stessa passione per la fotografia, e uscire assieme magari organizzando delle escursioni fotografiche. Questo ti aiuterebbe a vincere questa timidezza facendoti sentire meno a disagio in mezzo agli altri.

Comunque è una cosa normale, e soprattutto molto diffusa, pensa che vengono persino organizzati dei Congressi che aiutano a superare questi blocchi mentali. Ovviamente nel mio caso riferiti alla gestione del rapporto dottore/paziente, ma il cui fine non discosta poi tanto da quello preso in esame ossia l'autostima.
nikorapa
Concordo con Alessio! Uscire in due è in assoluto la cosa migliore...
uno chiacchera e si sente anche più sicuro.

in ogni caso credo che tutto nasca dal fatto che nemmeno a noi piace essere fotografati... non è questo il motivo per cui abbiamo tutti deciso di stare dietro la macchina? wink.gif
Max Lucotti
Dove fotografo io non è che passa molta gente... anzi per la precisione nessuno, o quasi.
Ma una volta, mentre salivo un canalone innevato e cercavo di fotografare a valle, un curioso è spuntato dalle rocce....
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
ma non mi sono trovato in imbarazzo, anche se eravamo a meno di un metro uno dall'altro.
Ci siamo per un pò guardati... tu che cosa fai qui, e tu da dove sei spuntato fuori.. poi ognuno è andato per la sua strada.

messicano.gif
Alberto Baruffi
Max è stupenda,che bell'incontro e che dettaglio ................ ohmy.gif
dabe
QUOTE(Alessio Benedetti @ Apr 16 2010, 02:51 PM) *
Il fatto che ti preoccupi maggiormente cosa possano pensare gli altri di te, quando esci fuori con la fotocamera al collo, lascia intendere quanto non ti senta sicuro di te stesso. Dovresti invece essere rilassato quando sei fuori tra le persone, viceversa, queste "paure" rischiano di deconcentrarti rendendoti mentalmente meno pronto a fotografare. Quanto meno il risultato finale ne risentirebbe...

Premesso che non sono né tanto meno voglio fare lo psicologo, nella vita mi occupo di ben altro sono un Igienista Dentale, credo che il problema sia semplicemente questo.

Cambiare genere fotografico non è un buon consiglio, non tanto per la fotografia in se, quanto per te stesso perché non è evitandoli che si risolvono i problemi.

Personalmente ti consiglierei invece di trovare un ragazzo/a della tua zona, che come te abbia la tua stessa passione per la fotografia, e uscire assieme magari organizzando delle escursioni fotografiche. Questo ti aiuterebbe a vincere questa timidezza facendoti sentire meno a disagio in mezzo agli altri.

Comunque è una cosa normale, e soprattutto molto diffusa, pensa che vengono persino organizzati dei Congressi che aiutano a superare questi blocchi mentali. Ovviamente nel mio caso riferiti alla gestione del rapporto dottore/paziente, ma il cui fine non discosta poi tanto da quello preso in esame ossia l'autostima.



Non so, sicuramente c'è una componente di inscurezza, questo è evidente.
Il fatto che il risultato finale alla fine mi lascia sodisfatto cmq, mi spinge a continua a portare la macchina quando esco.
Ogni volta che vedo le foto che ho fatto, sono proprio contento di averle fatte...spesso, erano come le pensavo...

Sinceramente non sono interessato a nessun genere in particolare, street o paesaggio per me non fa differenza, io fotografo semplicemente cio che mi interessa e che ritengo possa essere esteticamente interessante. Uscire con qualcuno (o peggio in gruppo) non è una cosa che fa per me, quando fotografo preferisco farlo con i miei tempi...

Cmq, il mio voleva solo essere un condividere con voi una sensazione...che vedo anche alcuni di voi provano...

mha... rolleyes.gif







GennaroVerolla
anche io provo la stessa sensazione , un po' di imbarazzo ma poi tutto finisce e si procede con disinvoltura.

al mio matrimonio mentre passeggiavamo per le vie di Sorrento a far foto, oltre al fotografo ufficiale se ne aggiunsero altri tre , probabilmente turisti stranieri che si divertivano a fare anche loro foto.
Dandy7
A me è capitato un paio di volte quando mi sono messo a lato di una provinciale, appena dietro a una curva, per fotografare le scie luminose delle macchine in transito...

Credo tutti mi scambiassero per un autovelox, c'era chi rallentava, chi suonava il clacson e chi mi mandava a quel paese... qualcuno è anche tornato indietro!!!
Li mi sono proprio sentito fuori luogo...

Per le altre situazioni invece la mia "faccia da schiaffi" invece mi fà sempre stare piuttosto sereno...
simone_chiari
le foto che più mi piacciono sono i ritratti ma non sono in grado di farli ho una forma di timidezza che mi impedisce di "rubare" momenti di vita altrui, giusto con il 200 riesco a fare qualcosa
ciao
Simone
Fabio P.
Mi aggiungo anch'io tra quelli che sono timidi con la reflex al collo.
Personalmente mi reputo una persona espansiva, mi piace stare in gruppo a ridere e scherzare con gli amici, pero' amando anche la fotogafia a 360° quando esco con la reflex al collo non so per quale motivo mi sento in imbarazzo, divento rosso e fatico a sollefare la reflex e portare l'occhio al mirino, a volte mi piacerebbe scattare qualche foto con inquadrature un po' fuori dal comune come mi capita di vedere se alcuni siti di fotografia, cercare il giusto angolo,pero' sapere che attorno a me ci sono tantissime persone (esco solo il we) che mi guardano e che pensano a cosa stia facendo mi mette a disagio e lascio perdere oppure faccio le cose di fretta e lo scatto non è come lo volevo.
So che per alcuni possono sembrare "patologie psicologiche" o altro, alcuni ci rideranno su,pero' è davvero una brutta sensazione da vivere, uscendo in due magari si sta meglio in mezzo alla gente anche se personalmente preferisco la "solitudine" e prendermi il mio tempo, lo so, sono un controsenso....spero di vincere questa mia "paura".
Bracketing
Io più che questo problema ho la paranoia che qualche "malintenzionato" miri al soffiarmi l'attrezzatura, specialmente nei casi di street notturno dove i posti migliori lo sono solo fotograficamente...
funkysilvan
QUOTE(Fabio P. @ Apr 18 2010, 05:26 PM) *
Mi aggiungo anch'io tra quelli che sono timidi con la reflex al collo.
Personalmente mi reputo una persona espansiva, mi piace stare in gruppo a ridere e scherzare con gli amici, pero' amando anche la fotogafia a 360° quando esco con la reflex al collo non so per quale motivo mi sento in imbarazzo, divento rosso e fatico a sollefare la reflex e portare l'occhio al mirino, a volte mi piacerebbe scattare qualche foto con inquadrature un po' fuori dal comune come mi capita di vedere se alcuni siti di fotografia, cercare il giusto angolo,pero' sapere che attorno a me ci sono tantissime persone (esco solo il we) che mi guardano e che pensano a cosa stia facendo mi mette a disagio e lascio perdere oppure faccio le cose di fretta e lo scatto non è come lo volevo.
So che per alcuni possono sembrare "patologie psicologiche" o altro, alcuni ci rideranno su,pero' è davvero una brutta sensazione da vivere, uscendo in due magari si sta meglio in mezzo alla gente anche se personalmente preferisco la "solitudine" e prendermi il mio tempo, lo so, sono un controsenso....spero di vincere questa mia "paura".


E' esattamente quello che provo anch'io! Il problema da superare è il pensiero altrui unsure.gif
davidebaroni
QUOTE(funkysilvan @ Apr 19 2010, 12:14 AM) *
E' esattamente quello che provo anch'io! Il problema da superare è il pensiero altrui unsure.gif

No... il problema da superare é il proprio pensiero riguardo al pensiero altrui! rolleyes.gif

E' il modo in cui NOI pensiamo al "pensiero altrui" che lo fa diventare un "problema"... anche perché, inconsciamente, noi stessi ci comportiamo in un modo che, di fatto, evoca proprio la "risposta" che vorremmo tanto evitare. Si chiama, tecnicamente, "profezia auto-realizzante" (self-fulfilling prophecy), e, per chi volesse farsene un'idea in modo simpatico e leggero, consiglio un libretto di P. Watzlawick, Istruzioni per rendersi infelici (edito da Feltrinelli), che le spiega benissimo. wink.gif

Ciao,
Davide
Photofinisher
Io penso che oggi giorno ci si preoccupa troppo di quello che può pensare la gente attorno a noi che fotografiamo allora che sempre di più le persone comuni si stanno abituando a fotografi di ogni tipo (amatori, professionisti, con le compatte o con le reflex) e a foto di ogni tipo su che ritroviamo su facebook e altri siti simili.

Anche a me capita qualche situazione simile di disagio, ma poi me ne frego e continuo a scattare quello che mi interessa. Non mi è mai capitato devo dire di attirare l'attenzione più di tanto, forse perché cerco di non destarla, sto attento a come mi muovo, mi guardo intorno per non dare fastidio e per fare in modo che loro non diano fastidio a me.

Esempio, un sabato pomeriggio camminando per i murazzi di Torino, vedo una donna che legge un giornale appoggiata al parapetto, con il sole sulla destra che crea un ombra molto interessante a sinistra.
Supero la donna, mi allontano quanto basta, monto su il 180, aspetto di non avere persone che mi passano davanti proprio al momento dello scatto, e faccio la foto. Ovvio che se invece del 180 (o comunque di un tele medio lungo) avessi montato il 50ino o un ottica corta, avrei dovuto avvicinarmi molto di più, rischiando di infastidire la persona ritratta che poteva anche in quei casi protestare.

Forse è più facile attirare l'attenzione in un paesino di campagna che non in una grande città, per quello che ho vissuto io la gente non ti nota più di tanto anzi... a meno che uno non si metta in una posizione veramente particolare.
Ma poi, nella maggior parte dei casi, le persone ci guardano in modo strano perché non capiscono cosa facciamo o cosa teniamo in mano. Sapete quante volte mi è capitata gente che pensava che io stessi fotografando con una videocamera? messicano.gif
Bluzenit
Non mi spaventereri molto al posto vostro, guardate cosa mi è successo:

a me è capitato proprio l' altra sera al boeling che un ragazzo, minaccioso, si sia avvicinato dicendomi che non aveva firmato nulla per essere ripreso e che esisteva la legge sulla privacy. Allora, pronto e organizzato, ho estratto il d.lgs. in questione e un estratto della ANFP dove viene citata la libertà di poter fotografare e che le firme servono per commercializzare o esporre le fotografie al pubblico, etc. E gli ho fatto anche notare che era lui a commettere un abuso (visto che stava passando agli insulti gratuiti). E' poi emerso che si sentiva disturbato dalla fotocamera e che voleva che gli pagassi la partita di bowling, oppure che gli regalassi le fotografie, etc, etc.

Il problema a volte, quindi, non sono le fotografie che facciamo, ma l' opportunismo di chi ci circonda che non è condivibile con i nostri intenti.

Tolto questo spiacevole caso, fotografo regolarmente centinaia di persone tra cui giocatori di bowling, pugili, giocatori di biliardo, e piloti di go-kart, con gli stessi che mi ringraziano per le belle fotografie e le apprezzano tutti molto.

L' importante e saper gestire la situazione e, credetemi, quando la gente parla l' avvocatese, avere dietro quei fogli scritti, è molto importante. Non importa se siate fotoamatori o professionisti.

Con i Karate, invece, mi è capitato di incontrare una mamma che mi abbia chiesto se le foto erano per la palestra. Le dissi che avevo parlato con il titolare e che le fotografie erano per loro e non sarebbero ovviamente state pubblicate o vendute ad altri. Le lasciai i miei riferimenti e lei si calmò.

Tutto qui, basta parlare e presentarsi in questi casi, ovviamente dopo aver chiesto autorizzazione al titolare del circolo!).

Ciao, Gian Marco


Photofinisher
QUOTE(Bluzenit @ Apr 19 2010, 10:32 PM) *
L' importante e saper gestire la situazione e, credetemi, quando la gente parla l' avvocatese, avere dietro quei fogli scritti, è molto importante. Non importa se siate fotoamatori o professionisti.


E' un ottimo consiglio in effetti quello di avere quei fogli scritti, prendo nota grazie! Pollice.gif
Bluzenit
QUOTE(Photofinisher @ Apr 19 2010, 11:28 PM) *
E' un ottimo consiglio in effetti quello di avere quei fogli scritti, prendo nota grazie! Pollice.gif


Se vuoi ti lascio il link:

http://www.fotografi.org/pubblicabilita_foto_ritratto.htm

Chiaro che bisogno usarlo solo quando hai davanti persone poco ragionevoli e che cercano di darsi importanza (quindi non ci puoi ragionare) e che tirano fuori: io chiamo, io faccio, io ti denuncio, dammi la scheda di memoria, il rullino, etc.

Pensa che c' è scritto che si comporta così di fatto commette un abuso nei confronti del fotografo.
Bluzenit
QUOTE(Bracketing @ Apr 18 2010, 06:35 PM) *
Io più che questo problema ho la paranoia che qualche "malintenzionato" miri al soffiarmi l'attrezzatura, specialmente nei casi di street notturno dove i posti migliori lo sono solo fotograficamente...


In effetti, ammetto di stritolare la mia reflex quando sono per strada... con entrambe le mani...
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